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LA PRIMA GUERRA MONDIALE FA CONOSCERE AGLI ITALIANI UN NUOVO GIOCO: LA PALLAVOLO

Durante la prima guerra mondiale i soldati americani fecero conoscere a quelli europei un nuovo gioco: la pallavolo (in inglese volleyball). In Italia, prima del 1918, nessuno lo conosceva.

Questo gioco fu ideato qualche anno prima, nel 1895, da William Morgan, direttore di una scuola americana, con l’intento di tenere in allenamento i ragazzi della squadra di baseball e di rugby in ambienti riparati durante i mesi invernali. Morgan si ispirò al gioco del tennis, prendendo la rete e portandola a due

metri dal pavimento e dando a due gruppi di atleti, posti uno al di qua e uno al di là della rete stessa, la possibilità di colpire la palla solo con le mani anziché con la racchetta.

[pic] William Morgan

Il nuovo gioco sportivo aveva caratteristiche profondamente diverse dagli altri sport in voga a quel tempo e prevedeva la divisione dei giocatori in due squadre da 5 persone ciascuna. Una caratteristica peculiare era quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacità di concentrazione e l'agilità prendevano il posto della qualità fino ad allora considerata primaria nelle attività sportive: la forza. All’inizio il nome del gioco fu minonette, e non prevedeva un regolamento specifico (ognuno applicava le regole a modo suo).

Fu solo cinque anni dopo, nel 1890, che un insegnante di educazione fisica americano di nome A.T.Halstead decise di scrivere un regolamento uguale per tutti, e fu da quel momento che quel gioco prese il nome di volleyball ed iniziò a diffondersi in tutti gli Stati Uniti, e successivamente in tutto il mondo.

In Italia la pallavolo fu diffusa durante la prima guerra mondiale dai soldati francesi e americani, e

giocata principalmente nelle spiagge e nei cortili. I primi campionati si svolsero nel 1943, mentre la

FIPAV (Federazione Italiana Palla A Volo) si costituì nel 1946. Successivamente si è sviluppata una forte attività a livello scolastico, a livello di società sportive e di rappresentative nazionali.

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