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LEZIONE SU UN BRANO DEL RACCONTO “SALSICCE” DI IAGIABA SCEGO

Video:

Pdf del brano:

Livello: B2, gruppo di conversazione.

Obiettivi:

1)culturale/generale: introdurre un assaggio della letteratura italiana degli immigrati di seconda generazione

2)culturale: introdurre degli stereotipi, dei luoghi comuni e delle diversità tra immigrati, figli di immigrati, autoctoni

3) culturale: il tema dell’identità, la difficoltà di dare una definizione della propria identità

4) comprensione orale: visione di un video (l’autrice legge un brano)

5) produzione scritta e poi orale: gli studenti elaborano una propria lista per definire la propria identità e poi la riferiscono a un compagno ⋄ report in plenum

DURATA COMPLESSIVA: 2 lezioni da 90 minuti

SUPPORTI: laptop o proiettore, fotocopie, lavagna

Fase 1- introduzione e motivazione (durata 20-30 minuti)

prima parlo un po' degli stereotipi, dei luoghi comuni sugli italiani e su qualche straniero

porto degli esempi concreti e chiedo alla classe di fornirne altri

- gli italiani gesticolano quando parlano

- si arrabbiano

- gli "africani" parlano urlando, secondo noi italiani, ma noi italiani urliamo secondo i tedeschi

- noi italiani mangiamo pasta, ma i tedeschi mangiano wurtstel e patate e bevono birra

Cerchiamo di capire insieme quali cose sono pregiudizi o stereotipi e quali sono abitudini vere

Man mano che prosegue il brainstorming, scrivo le varie cose alla lavagna, se necessario cerco di guidare gli studenti su alcuni aspetti che escono fuori nel video e nel testo

(qualche nome di attore/attrici italiani, la passione degli italiani per la politica, lo sport, gesticolare…)

magari posso anche accennare a quali sono le differenze che possono vedere loro nelle abitudini degli immigrati che stanno qui e i tedeschi

che ne so, le abitudini alimentari, il vestiario, le donne arabe/musulmane vestite coi vestiti lunghi e il velo, le donne africane con vestiti colorati ecc

Posso già anticipare una parte del contenuto del video, spiegando che l’autrice leggerà una lista, elencando quali cose la fanno sentire italiana e quali somala. Presento una breve scheda su Igiaba Scego e invito gli studenti a formulare delle ipotesi su quello che metterà in questa lista.

Io posso introdurre alcune cose personali per indirizzarli sul tipo di lista che farà l’autrice:

mi sento italiana quando mangio i biscotti a colazione, quando bevo il caffè della moka, bello forte, quando prendo la macchina per fare brevi percorsi, quando mi lamento del tempo, quando canto le canzoncine della mia infanzia alla mia bimba

mi sento tedesca quando uso la bici anche con la pioggia, quando facciamo le gite tutti insieme e portiamo la bambina nel carretto attaccato alla bici, quando compro la Bretzel per la merenda di Sara, quando resto in un caffè per un’ora o due, con un libro, avendo ordinato solo un thè

Fase 2:visione del video (durata circa 15-20 minuti)

Gli studenti, guardando il video, devono provare a prendere nota delle cose elencate dalla scrittrice.

Dopo la prima visione, divido la classe in due o più gruppi e lascio che ogni gruppo metta insieme la propria lista in base a quello che hanno capito.

A quel punto rifaccio vedere il video, per un secondo ascolto. (il video dura circa 2 minuti e mezzo)

Fase 3: verifica della comprensione orale (20 - 25 minuti)

Lascio del tempo ai gruppi per aggiornare le liste e propongo poi un confronto incrociato tra i gruppi

Tengo nota alla lavagna dei punti trovati dai vari gruppi, una sorta di competizione tra gruppi. Lascio che man mano gli studenti commentino i punti elencati.

Alla fine di questo confronto, propongo il testo con le due liste e lascio che ciascun gruppo verifichi i propri risultati

(se le prime tre fasi sono state troppo veloci posso anticipare la fase 4 o provare stimolare la discussione sul tema dell’immigrazione in Germania, quali problemi conoscono rispetto al tema, se conoscono autori ecc)

FINE DELLA PRIMA LEZIONE (90 MINUTI CIRCA)

Fase 4: lettura, comprensione scritta (circa 15 minuti)

Leggiamo il testo in plenum a voce alta e facciamo il punto sul lessico e le strutture.

Fase 5: produzione scritta e orale. (circa 30-35 minuti)

Dopo la lettura chiedo a ciascuno di fare una propria lista, di valutare se oltre a tedeschi si sentono anche in altri modi, o se si sentono tedeschi del sud, del nord, dell’est, dell’ovest. Se studiando italiano hanno scoperto dei lati “italiani”. Ci sono anche studenti non tedeschi che vivono in Germania, posso indicarli come esempi. Possono scrivere la lista. Quando sono pronti si confrontano con un compagno (lavoro a coppie) spiegando i motivi dei punti del loro elenco.

Fase 6: produzione orale, confronto, conclusioni (circa 35-40 minuti)

Quando ogni coppia è pronta con il confronto, facciamo un report in plenum, ogni studente racconta la propria lista, o quella del compagno (da decidere) e discutiamo poi in plenum delle cose che ciascuno ha raccontato.

FINE DELLA SECONDA LEZIONE (90 MINUTI CIRCA)

Scheda sull’autrice: copia e incolla da wikipedia e da scrittori per un anno ()

Igiaba Scego, immigrata di seconda generazione, nasce in Italia nel 1974 da genitori somali fuggiti dalla dittatura di Siad Barre.

Dopo la laurea in Letterature straniere presso la Sapienza di Roma, ha svolto un dottorato di ricerca in Pedagogia all’Università di Roma Tre e attualmente si occupa di scrittura, giornalismo e di ricerca incentrata sul dialogo tra le culture e la dimensione della transculturalità e della migrazione.



La sua prima prova letteraria nel 2003 è La nomade che amava Alfred Hitchcock, a cui segue Rhoda nel 2004. 
Nel 2005 pubblica i racconti Dismatria e Salsicce nella raccolta Pecore nere e, nel 2008, Identità, in Amori Bicolori. Sempre del 2008 il romanzo Oltre Babilonia. 

Nel 2010 partecipa come interprete al film di Ascanio Celestini La pecora nera e pubblica La mia casa è dove sono.



Collabora con molte riviste che si occupano di migrazioni e di culture e letterature africane tra cui «Latinoamerica», «Carta», «El Ghibli», «Migra» e con alcuni quotidiani come «la Repubblica», «Il Manifesto», «L'Unità» e «Internazionale».

REPORT delle lezioni svolte:

L’introduzione va organizzata bene, io ho portato qualche esempio forse un po’ confuso, è necessario avere una bella lista strutturata. È importante preparare già delle domande, soprattutto se gli studenti sono “timidi”. Il video porta delle difficoltà intrinseche. L’autrice ha due difetti di pronuncia sulla “esse” e sulla “erre” e si nota anche uno spiccato accento di Roma. Questo rende la comprensione piuttosto difficile. Abbiamo visto il video due volte subito, più una terza volta dopo il lavoro di gruppo. Senza testo. Il controllo incrociato dei due gruppi in plenum ha funzionato molto bene. Anche la lettura, dopo tutto il lavoro è filata liscia. Sulla questione della stesura della lista ho dovuto sciogliere le riserve di alcuni studenti che si sono barricati dietro al “io sono solo tedesca/o” (questo è un problema concreto che si pone in una classe quasi esclusivamente monolingua. Per fortuna su 14 studenti ne ho 2 o 3 stranieri o di origine straniera, e qualche tedesco che ha vissuto all’estero per un certo periodo). Ma alla fine ho cercato di essere flessibile e di convincerli che potevano solo dire quali cose li avvicinano all’Italia o quali cose hanno scoperto di sé studiando le abitudini italiane, e si sono lasciati andare. Ognuno ha fatto la propria lista. Poi ho mescolato la classe e li ho divisi a coppie. Ciascuno ha spiegato la propria lista al partner. Io ed una collega presente per osservare la lezione ci siamo messe in gioco e abbiamo parlato con uno studente ciascuna. Sentivo grandi risate e molta partecipazione. La collega è stata abbinata ad una studentessa molto debole nella produzione orale, in modo che la potesse aiutare. La mia studentessa (scelta apposta) era molto brava, abbiamo finito prima degli altri e ho fatto un giro a vedere come procedevano. Hanno tirato fuori cose molto carine e interessanti. Alla fine ciascuno ha detto/letto i punti salienti della propria lista. Ecco alcune delle cose dette:

Mi sento tedesco/a

• perché arrivo puntuale

• quando faccio delle camminate di 4 ore/ in montagna/ in mezzo alla foresta nera

• quando ad una riunione di lavoro 9 tedeschi parlano in inglese perché c’è un americano tra loro

• quando faccio il bagno nel lago senza costume

• perché mi piace la cucina pesante e mi piace bere tanto a pranzo

• quando vado in bici/faccio sport/corsi di ballo/ping pong

• perché prendo troppo sul serio le cose

• perché sono riservata con gli sconosciuti e gli stranieri

• quando mangio la carne col sugo/i käsespatzle/molte patate/ i würstel con i crauti

• quando (in Italia) mi fermo per far passare i pedoni sulle strisce ( e gli automobilisti italiano dietro mi suonano impazienti)

• quando esco di casa senza ombrello anche se piove

Mi sento (un po’) italiano/a

• quando guido e mi sorpassano 3 motorini in 3 direzioni diverse (ma non mi arrabbio)

• quando mi vesto elegante

• quando bevo un caffè in piedi al bancone

• quando mescolo la pasta col sugo già nella padella

• quando butto gli spaghetti nell’acqua bollente tipo il gioco mikado

• quando entro in una casa nuova e chiedo “permesso”

• quando ho nostalgia dei paesaggi italiani

• perché non bevo il cappuccino dopo pranzo

• quando bevo il caffè forte italiano invece che quello tedesco che sembra acqua

• perché quando guido mi piace suonare il clacson

• perché mi piace ascoltare la musica italiana e cantare mentre guido

Mi sento francese:

• quando porto la baguette sotto al braccio

Mi sento portoghese:

• quando ascolto il Fado

Il bilancio dell’attività è stato molto positivo, la partecipazione è stata buona e l’attività strutturata così, divisa in due appuntamenti (ciascuno di 90 minuti) mi è sembrata sufficiente equilibrata tra le varie fasi (comprensione orale, comprensione scritta, analisi del lessico, produzione orale e report orale in plenum). Io ho voluto limitare l’attività in questo modo, per concentrarmi sulla produzione orale dei miei studenti, senza approfondire temi (sull’immigrazione, l’identità ecc) di più ampio respiro, perché il mio corso è “leggero”, ma questo testo (video e scritto) dà molti spunti anche per un lavoro di maggior spessore culturale.

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