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Ministero dell’Interno

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE

ANNO 2012

Presentazione

Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, nel delineare la disciplina del ciclo della performance, ha previsto all’art. 10 la redazione annuale, da parte delle amministrazioni pubbliche, di una Relazione sulla performance che evidenzi a consuntivo, con riferimento all’anno precedente, i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi programmati e alle risorse.

In ottemperanza alle citate disposizioni, si è provveduto ad elaborare il presente documento, che compendia le risultanze scaturite dalle strategie poste in essere nell’arco del 2012, nonché i principali esiti di gestione rilevati nel contesto delle attività istituzionali.

L’impostazione della Relazione si conforma allo schema di riferimento delineato dalla Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche con delibera n. 5/2012.

Il quadro organizzativo d’assieme presenta una vista generale che, muovendo dal contesto esterno di riferimento, tocca l’intelaiatura delle strutture dell’Amministrazione e le relative funzioni, da cui scaturiscono le analisi di contesto interno che recano, nel dettaglio, informazioni sulle caratteristiche, sulle potenzialità e sulle problematicità gestionali connesse alle varie aree di intervento.

L’albero della performance illustra poi il cascading degli elementi del processo pianificatorio che, muovendo dal mandato istituzionale, si disarticola nei singoli livelli fino ad arrivare alla descrizione degli obiettivi strategici/operativi e gestionali e delle relative risultanze rilevate.

Il documento è corredato da schede sinottiche in cui, in correlazione agli obiettivi, sono indicate le risorse finanziarie stanziate ed impegnate, gli indicatori di misurazione utilizzati, i target programmati ed i valori raggiunti a consuntivo.

INDICE

| |

|SEZIONE 1. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e |

|gli altri stakeholder esterni |

| | |

|1.1 Il contesto esterno di riferimento |pag. 4 |

|1.2 L’Amministrazione |pag. 8 |

|1.3 I risultati raggiunti |pag. 14 |

|1.4 Le criticità e le opportunità |pag. 58 |

| | |

|SEZIONE 2. Obiettivi: risultati raggiunti e scostamenti | |

| | |

|2.1 Albero della performance |pag. 64 |

|2.2 Obiettivi strategici |pag. 65 |

|2.3 Obiettivi e piani operativi |pag. 119 |

|2.4 Obiettivi gestionali |pag. 119 |

|2.5 Il programma triennale per la trasparenza e l’integrità |pag. 125 |

|2.6 Definizione e gestione degli standard di qualità |pag. 125 |

| | |

|SEZIONE 3. Risorse, efficienza ed economicità | |

| | |

|3.1 Principali valori di bilancio e risultati |pag. 127 |

|3.2 Analisi e valutazione della spesa |pag. 133 |

|3.3 Situazione debitoria |pag. 134 |

|3.4 Risparmi sui costi di funzionamento |pag. 139 |

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|SEZIONE 4. Pari opportunità |pag. 140 |

| | |

|SEZIONE 5. Il processo di redazione della Relazione sulla performance | |

| | |

|5.1 Fasi, soggetti, tempi e responsabilità |pag. 141 |

|5.2 Punti di forza e di debolezza del ciclo di gestione della performance |pag. 142 |

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|SEZIONE 6. Allegati | |

|SEZIONE 1. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli altri stakeholder esterni |

1.1 Il contesto esterno di riferimento

Sono descritte, di seguito, le principali caratteristiche del contesto esterno nel quale si è svolta l’azione dell’Amministrazione nel corso del 2012 e come esso abbia influenzato le attività svolte.

In particolare l’azione del Ministero dell’Interno è stata fortemente connotata da taluni fenomeni rilevanti e critici emergenti dallo scenario socio-economico, interno e internazionale.

Prime fra tutte le fenomenologie che suscitano grande allarme sociale e che richiedono il mantenimento di un costante livello di attenzione per poter fornire all’opinione pubblica risposte in termini di efficienza e di impegno da parte di tutte le competenti autorità istituzionali e delle Forze di Polizia. In particolare:

➢ la criminalità organizzata, verso la quale è stata mantenuta una strategia organica e coerente di contrasto, mirata anche ad una particolare tutela dello sviluppo delle attività economiche ed imprenditoriali, nonché il fenomeno terroristico, con riferimento alla lotta alla radicalizzazione nel nostro Paese e alla capacità di risposta nazionale nelle situazioni di crisi;

➢ la sicurezza del territorio, i cui aspetti patologici sono connessi alla dequalificazione dei centri urbani, alla sussistenza dei reati diffusi, alla elevata incidentalità sulle strade, agli episodi di violenza nelle manifestazioni sportive, che pongono l’esigenza di una più stringente e incisiva azione volta a ripristinare condizioni di legalità e sicurezza. In tutti questi campi le istanze di sicurezza provenienti dalla collettività hanno richiesto un alto livello di vigilanza sia sul piano strategico che operativo, in linea con l’impegno costantemente profuso dalle Forze di Polizia sul territorio. In tale contesto assume specifico risalto lo strumento dei “Patti per la Sicurezza” e degli assimilabili “Protocolli per la legalità”, quali sistemi integrati di sicurezza e di controllo del territorio che coinvolgono tutti i livelli di governo e le istituzioni incidenti nell’area interessata, per gestire in modo condiviso le problematiche operative e predisporre una serie di misure di controllo nei diversi ambiti di rilievo (dal contrasto alla criminalità comune, al decoro urbano, dagli eventi di protezione civile, anche con il soccorso in acqua, al monitoraggio idrico ed al mantenimento della sicurezza stradale);

➢ il fenomeno migratorio, legato agli enormi dislivelli di reddito tra le varie aree del mondo, che determina una rilevantissima pressione sugli Stati destinatari delle rotte, con conseguente difficoltà di contrasto dei flussi migratori clandestini. In particolare, gli effetti degli eventi socio-politici che hanno gravemente interessato i Paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo orientale, hanno fatto registrare una netta crescita del flusso migratorio illegale via mare, in partenza principalmente dalla Tunisia e dalla Libia. Tale pressione migratoria verso i Paesi geograficamente più esposti, qual è l’Italia, ha comportato un consistente e ininterrotto flusso d’immigrati (oltre 13.200 nel solo anno 2012), determinando un aggravio sul sistema di accoglienza e assistenza.

Lo stato di emergenza umanitaria Nord Africa, dichiarato con D.P.C.M. 12 febbraio 2011 e successivamente prorogato con D.P.C.M. 6 ottobre 2011, è terminato il 31 dicembre 2012.

In tale contesto è stata svolta anche una forte azione strategico-diplomatica a livello bilaterale, per rafforzare la collaborazione in materia migratoria, sollecitando contestualmente l’attuazione da parte dell’Unione Europea di una politica condivisa per la efficace gestione comune del fenomeno, nonché della cooperazione con i Paesi terzi di origine e/o di transito.

Nel quadro di una società nella quale risulta sempre più rilevante la presenza di stranieri, tale da determinare una realtà di pluralismo culturale e religioso, l’impegno è stato quello di assicurare la convivenza tra culture diverse, attraverso un sistema di valori e diritti condivisi, per garantire così un’effettiva integrazione. Nel corso del 2012, si è continuato a registrare un assestamento della presenza di cittadini stranieri regolari in conseguenza della minore richiesta di lavoro dovuta alla fase di recessione economica. Per quanto concerne le richieste di nulla osta all’ingresso per ricongiungimento familiare si è riscontrato un lieve decremento: infatti, a fronte di 99.968 istanze nel 2011, nel 2012 ne sono state presentate 63.778 con un numero complessivo di familiari ricongiunti pari a 90.826 unità.

Nel quadro dei rapporti con il territorio, il perdurare delle problematiche connesse all’economia e le conseguenti difficoltà in cui si trova la società hanno reso necessario proseguire ed incrementare le iniziative tese allo sviluppo economico e sociale, con particolare riguardo al mondo delle autonomie locali, anche per garantire attività coordinate da parte dei vari livelli istituzionali. A tal fine, è stato potenziato il circuito informativo tra le istituzioni, anche attraverso una incisiva azione di coordinamento e di raccordo dei Prefetti, per favorire la circolarità delle informazioni e sostenere lo sviluppo del territorio stesso.

Significativa per la definizione della situazione di contesto esterno è stata l’entrata in vigore della legge 5 maggio 2009, n. 42, recante “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione”, a seguito della quale sono stati emanati il decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, concernente “Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale”, nonché il decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68, recante “Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario”.

E’ intervenuto, inoltre, il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, che ha individuato “Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni”, nel quale, al verificarsi del grave dissesto finanziario, viene prevista la “decadenza automatica e l’interdizione dei funzionari regionali e dei revisori dei conti”.

Più in generale, il federalismo fiscale ha introdotto un sistema premiante nei confronti degli enti che assicurano elevata qualità dei servizi e pressione fiscale inferiore alla media degli altri enti del proprio livello di governo, a parità di servizi offerti. Viceversa, nei confronti degli enti meno virtuosi è previsto un sistema sanzionatorio che consiste nel divieto di fare assunzioni e di procedere a spese per attività discrezionali.

Con l’emanazione delle disposizioni sul federalismo fiscale, che hanno sancito l’autonomia finanziaria degli Enti locali delle Regioni a statuto ordinario e la conseguente soppressione dei trasferimenti statali, è stato dato impulso al processo di trasferimento dei poteri dal centro alla periferia, per il riconoscimento dell’effettiva autonomia finanziaria delle Regioni e degli Enti locali.

In tale ottica, nel corso del 2012, sono proseguite, anche con l’ausilio delle Prefetture-UTG, le iniziative finalizzate all’attuazione delle riforme, nonché ad agevolare l’applicazione delle misure previste dalle recenti manovre economico-finanziarie, per fronteggiare la situazione di crisi.

Per effetto delle disposizioni introdotte dalla legge 14 settembre 2011, n. 148 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, è risultato altresì indispensabile implementare l’azione di raccordo con le autonomie locali, in particolare sul tema della finanza locale e dell’assetto istituzionale, al fine di favorire il processo devolutivo nel contesto del contenimento della spesa pubblica.

L’Amministrazione è stata, quindi, chiamata a dare attuazione anche alle disposizioni per la riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica nei Comuni e alla razionalizzazione dell’esercizio delle funzioni comunali, supportando gli Enti locali nella fase di riorganizzazione.

Sono state così attivate forme di confronto per individuare soluzioni condivise per l’attuazione dell’art. 16, commi 1 e 4, del sopra citato decreto legge n. 138/2011, relativamente all’obbligo di esercizio in forma associata delle funzioni amministrative e servizi pubblici dei Comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti.

Nel medesimo contesto, è stato adottato il decreto del Ministro dell’Interno che istituisce l’elenco dei revisori dei conti degli Enti locali e le modalità di scelta dell’organo di revisione economica e finanziaria, in ossequio al principio di trasparenza dell’azione amministrativa.

Inoltre, l’art. 16, comma 28, dello stesso decreto ha attribuito al Prefetto il potere di verificare l’avvenuto perseguimento degli obiettivi di semplificazione e di riduzione delle spese da parte degli Enti locali nei tempi previsti, in particolare per quanto riguarda la soppressione dei consorzi di funzioni tra gli Enti locali e la messa in liquidazione o la cessione di quote da parte dei Comuni, di società già costituite o partecipate.

Nel quadro dell’area di intervento correlata al soccorso pubblico, nella definizione della situazione di contesto esterno, hanno assunto particolare rilievo le emergenze che hanno colpito il territorio italiano e per le quali è stato profuso uno straordinario impegno sia sul piano delle risorse umane, attraverso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (CNVVF), sia sul piano finanziario. Tale impegno è stato coniugato con la necessità di mantenere inalterato il dispositivo di intervento e soccorso ordinario, a garanzia della sicurezza e della incolumità dei cittadini, e con le difficoltà di un quadro finanziario fortemente inciso dagli interventi di riduzione degli stanziamenti a disposizione, in particolare, per quanto riguarda le risorse necessarie al mantenimento in efficienza e all’ammodernamento dei dispositivi e dei mezzi di soccorso.

Il mutato quadro normativo in materia di prevenzione incendi (D.P.R. n. 151/2011 e D.M. del 7 agosto 2012), che ha previsto l’introduzione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.), operando una sostanziale semplificazione degli adempimenti da parte dei soggetti interessati, ha comportato un orientamento dell’attività amministrativa verso un maggiore sistema di controlli, al fine di preservare l’esigenza primaria di tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica, oltre che della legalità.

In ambito di difesa civile lo scenario internazionale, caratterizzato dalla presenza di numerose situazioni di crisi, ha richiesto un consistente impegno, attraverso la partecipazione a numerosi tavoli tecnici di livello internazionale per la definizione condivisa di procedure organizzative ed operative per la gestione delle crisi. A livello nazionale, sono stati ulteriormente consolidati i rapporti interfunzionali con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con le altre Amministrazioni dello Stato.

Infine, il perdurare della grave crisi economica, che ha avuto rilevanti riflessi nei vari ambiti di pertinenza dell’Amministrazione, ha comportato la prosecuzione del processo di revisione della spesa già intrapreso negli anni passati, allo scopo di raggiungere obiettivi di razionalizzazione nella gestione e di abbattimento degli sprechi. La necessità di riorganizzare le attività per la più efficiente erogazione dei servizi, per l’eliminazione degli sprechi e per la realizzazione di economie di bilancio, ha imposto un’analisi dei programmi di spesa mirata a individuare sia le criticità nell’erogazione dei servizi, sia le possibili strategie di miglioramento dei risultati ottenibili con le risorse stanziate, incidendo altresì sugli aspetti organizzativi.

Al fine di semplificare e migliorare i rapporti con i cittadini e con l’utenza in generale, è stato implementato il processo di informatizzazione dei servizi, attraverso la realizzazione o il potenziamento di banche dati e di progetti di digitalizzazione, anche con l’incremento del flusso delle comunicazioni sia interne che esterne.

Nell’ottica di contenimento della spesa pubblica, si è continuato ad orientare l’azione all’ottimizzazione delle risorse, favorendo una maggiore produttività del lavoro, attraverso la razionalizzazione organizzativa, tecnologica e funzionale.

2. L’Amministrazione

Il Ministero dell’Interno è una struttura complessa, articolata a livello centrale in Dipartimenti e, a livello territoriale, in Prefetture-UTG ed altri Uffici territoriali della Polizia di Stato e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Nell’organigramma che segue viene rappresentata graficamente la struttura organizzativa del Ministero nel suo complesso nell’anno 2012.

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➢ Cosa facciamo

L’azione del Ministero dell’Interno è fondamentalmente orientata all’espletamento di un complesso di funzioni che, alla luce del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, afferiscono ai seguenti settori di competenza:

✓ amministrazione generale e supporto ai compiti di rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio

✓ attuazione della politica dell’ordine e della sicurezza pubblica

✓ coordinamento tecnico operativo delle Forze di Polizia, direzione e amministrazione della Polizia di Stato

✓ tutela dei diritti civili, ivi compresi quelli concernenti l’immigrazione, l’asilo, la cittadinanza, le confessioni religiose

✓ difesa civile, soccorso pubblico e prevenzione dai rischi

✓ garanzia della regolare costituzione degli organi elettivi e del loro funzionamento e attività di collaborazione con gli enti locali

✓ finanza locale

✓ servizi elettorali

✓ vigilanza sullo stato civile e sull’anagrafe.

➢ Come operiamo

In ragione della complessità e dell’ampiezza delle funzioni espletate, il Ministero dell’Interno è connotato da una forte articolazione organizzativa sia a livello centrale che sul territorio, ove opera attraverso una vasta “rete” di strutture in cui interagiscono, secondo i rispettivi ambiti di intervento, le Prefetture-UTG, le Questure e gli altri Uffici periferici della Polizia di Stato, le Direzioni Regionali ed i Comandi Provinciali, nonché le altre strutture del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

La macchina amministrativa così configurata consente di agire capillarmente, specie in quei settori di particolare impatto sociale - quali la sicurezza, il soccorso pubblico, la coesione ed integrazione sociale, nonché i servizi specifici all’utenza nei campi di competenza - in cui è imprescindibile favorire il massimo raccordo tra i vari soggetti pubblici e privati operanti sul territorio ed avvicinare quanto più possibile le istituzioni al cittadino. In ambito provinciale, le Prefetture-UTG svolgono a tal fine anche un’azione propulsiva, di indirizzo, di mediazione sociale e di intervento, di consulenza e di collaborazione, anche rispetto agli enti locali, in tutti i campi del “fare amministrazione”, in esecuzione di norme o secondo prassi consolidate, promuovendo il processo di semplificazione delle stesse procedure amministrative.

Sul fronte dei rapporti esterni, il Ministero si interrelaziona in vari ambiti di attività con organismi istituzionali sia a livello europeo che internazionale e, a livello nazionale, opera in stretta sinergia, a seconda delle aree di intervento, con altre componenti delle amministrazioni dello Stato, con il mondo delle autonomie locali, con enti ed organismi pubblici e privati di settore.

➢ Le risorse umane

Il dato numerico relativo al personale del Ministero dell’Interno, al 31 dicembre 2012, complessivamente è di 155.192 unità, di cui 2.652 dirigenti e 152.540 dipendenti di livello non dirigenziale, distribuiti, secondo le diverse carriere, nel modo che segue:

| |DIRIGENTI |PERSONALE DI LIVELLO NON |

| | |DIRIGENZIALE |

| |Carriera Prefettizia: | |

|PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE |1.315 | |

|DELL’INTERNO | |19.546 |

| |Area I: | |

| |151 | |

| | | |

|POLIZIA DI STATO |999 |101.418(*) |

| | | |

|CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO |187 |31.576 |

|Totale generale: | | |

|155.192 di cui: |2.652 |152.540 |

(*) Il dato, indicativo delle unità di personale di livello non dirigenziale, differisce da quello - 98.824 - riportato nel Piano della Performance 2013-2015, in quanto i numeri relativi alla consistenza effettiva del personale della Polizia di Stato, forniti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, non potevano tener conto di alcune variabili apprezzabili solo in tempi più lunghi.

➢ Le risorse finanziarie gestite

Nel corso dell’esercizio finanziario 2012 il Ministero dell’Interno ha riportato i seguenti risultati di gestione:

|Stanziamento |Stanziamento definitivo |Pagamenti in c/competenza |Residui accertati di nuova |

|iniziale | | |formazione |

| |€ 25.863.701.750 |€ 23.641.259.614 |€ 1.756.392.710 |

|€ 28.688.451.687 | | | |

➢ Le strutture centrali

A livello centrale l’Amministrazione, nell’anno 2012, era così strutturata:

- Uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro: Gabinetto, Ufficio Affari Legislativi e Relazioni Parlamentari, Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV), Ufficio Stampa e Comunicazione, Segreteria del Ministro, Segreteria particolare del Ministro, Segreteria tecnica del Ministro, Consiglieri del Ministro, Segreterie Sottosegretari.

Gli Uffici di diretta collaborazione sono regolamentati dal D.P.R. 21 marzo 2002, n. 98.

Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 ha, in particolare, inciso sull’organizzazione e le funzioni dell’OIV

- 5 Dipartimenti, istituiti sulla base del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, quali “strutture di primo livello”, per assicurare l’esercizio organico ed integrato delle funzioni del Ministero, e dei regolamenti successivi che ne hanno determinato funzioni e organizzazione (D.P.R. n. 398/2001, D.P.R. n. 154/2006 e D.P.R. n. 210/2009), rappresentano il segmento operativo della politica dell'Amministrazione e rispondono funzionalmente al Ministro.

I Dipartimenti sono retti ciascuno da un Prefetto – Capo Dipartimento – Titolare del Centro di Responsabilità; il Dipartimento della Pubblica Sicurezza è diretto da un Prefetto con le funzioni di Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.

I Dipartimenti sono a loro volta articolati in Direzioni Centrali, a ciascuna delle quali è preposto un Prefetto, oppure un Dirigente Generale (Area I, P.S., CNVVF). Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza è organizzato in Direzioni Centrali e in Uffici di pari livello, anche a carattere interforze.

➢ Le strutture territoriali

A livello territoriale il Ministero, in ragione dei rilevanti compiti ad esso affidati, è dotato di una composita articolazione, che nel 2012 era così connotata:

- n. 103 Prefetture presenti in ciascuna Provincia e rette da un Prefetto che rappresenta il Governo sul territorio; il Prefetto del capoluogo di Regione è anche Rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie locali

- n. 2 Commissariati del Governo nelle Province autonome di Trento e Bolzano, cui è affidato il coordinamento delle attività statali sul territorio.

In Valle d’Aosta non è previsto alcun organismo decentrato in quanto tutte le funzioni prefettizie sono svolte dal Presidente della Regione, mentre un Prefetto è Presidente della Commissione di coordinamento presso la stessa Regione

- n. 103 Questure, quali articolazioni dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, cui si aggiungono tutti gli altri Uffici periferici della Polizia di Stato

- n. 18 Direzioni Regionali e n. 100 Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, cui si aggiungono altre strutture periferiche.

➢ Gli utenti serviti

Per quanto riguarda il tema dei rapporti con gli stakeholder e della individuazione degli ambiti di interrelazione, va rilevato che la peculiarità e l’ampiezza delle funzioni istituzionalmente svolte dall’Amministrazione dell’Interno implicano un riflesso “a vasto raggio” dell’azione complessiva che, in specifici settori, arriva ad interessare tutti i soggetti, pubblici e privati, presenti sul territorio nazionale.

L’esigenza di potenziare il proprio ruolo sociale, esprimendo con chiarezza e comprensibilità le linee di un agire imparziale, che garantisca l’affidamento da parte dei cittadini, nonché di perseguire standard più elevati di qualità dei servizi e diffondere la cultura della trasparenza e dell’accountability, vede impegnato il Ministero dell’Interno in uno sforzo di intercettazione e valorizzazione del feedback con i principali fruitori di servizi, di cui si fornisce (nel prospetto riepilogativo che segue) un quadro illustrativo di massima.

Nell’ambito dello svolgimento delle proprie funzioni, il Ministero favorisce infatti da tempo, presso le strutture in cui esso si articola ed attraverso i vari organismi partecipati da stakeholder esterni, il coinvolgimento attivo di soggetti istituzionali e della società.

Tra le sedi istituzionali più rilevanti, ai fini dell’integrazione operativa e del confronto sul territorio, figurano i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, organi consultivi del Prefetto la cui composizione è allargabile anche a soggetti esterni all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza.

Parimenti, le Conferenze permanenti istituite presso le Prefetture-UTG per coadiuvare il Prefetto nell’azione propulsiva di indirizzo, di mediazione sociale e di intervento, di consulenza e collaborazione, anche rispetto agli Enti locali, in tutti i campi dell’attività amministrativa, vedono la partecipazione oltre che dei responsabili delle Amministrazioni periferiche dello Stato, anche dei rappresentanti delle autonomie territoriali nonché di altri soggetti istituzionali di volta in volta interessati.

Nel campo del sociale, operano attivamente presso ogni provincia i Consigli territoriali per l’immigrazione - presieduti dal Prefetto e composti oltre che da rappresentanti delle amministrazioni locali dello Stato e delle autonomie locali, anche da enti attivi nell’assistenza degli immigrati, da organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro e dei lavoratori extracomunitari - che rappresentano una vera e propria risorsa per risolvere in sinergia tra più soggetti istituzionali e non, i problemi connessi al fenomeno migratorio.

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3. I risultati raggiunti

L’azione svolta dall’Amministrazione nell’arco del 2012, di cui si fornisce di seguito un quadro generale dei principali risultati raggiunti, ha consentito, in linea generale, di realizzare le finalità prefissate, i cui capisaldi programmatici sono direttamente connessi alle grandi aree di competenza: l’ordine e la sicurezza pubblica[1], la gestione del fenomeno migratorio, dell’asilo e dell’inclusione e coesione sociale, la rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio e le sinergie con le autonomie locali, il soccorso pubblico e la difesa civile, nonché, nel quadro delle politiche volte a favorire la razionalizzazione della spesa pubblica, gli aspetti connessi al miglioramento dell’efficienza e della qualità dei servizi resi dall’Amministrazione, alla produttività del lavoro e alla trasparenza.

• Contrasto ai fenomeni criminali di dimensione transnazionale

Rilevante impulso è stato conferito allo sviluppo di iniziative di interesse prioritario per il contrasto ai fenomeni criminali di dimensione transnazionale, anche mediante l’attuazione e l’incremento dei relativi progetti inerenti la cooperazione internazionale e la valorizzazione dell’attività degli esperti nazionali e degli ufficiali di collegamento operanti all’estero.

In merito ai risultati raggiunti rispetto alle azioni programmate per l’anno 2012, nell’ambito della prevenzione della minaccia terroristica interna ed internazionale, è stata dedicata particolare attenzione alla valutazione dei profili di rischio per la sicurezza nazionale nei vari scenari di riferimento con un continuo e costante monitoraggio del livello della minaccia.

A tal fine è stata proficua ed efficace l’attività del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (C.A.S.A), tavolo permanente presieduto dal Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione, al quale partecipano alti esponenti delle Forze di Polizia e delle Agenzie di Informazione e Sicurezza Interna ed Esterna.

Nel corso del 2012 si sono infatti tenute 50 riunioni e sono state analizzate congiuntamente molteplici situazioni in grado di generare stati di pericolo per la sicurezza nazionale. In tale contesto, ampio spazio è stato riservato alla valutazione della minaccia riguardante il territorio nazionale, monitorando allo stesso tempo le condizioni di crisi di rilevanza internazionale suscettibili di determinare effetti negativi anche sugli interessi del Paese all’estero.

Sono stati complessivamente esaminati 266 argomenti, 179 dei quali riguardanti minacce specifiche.

La condivisione delle informazioni sulla minaccia terroristica interna ed internazionale ed il coordinamento informativo ed operativo con gli Uffici periferici dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza hanno consentito di calibrare opportuni interventi preventivi sul territorio, idonei a circoscrivere l’ambito della minaccia.

Nel corso del 2012, sono stati tratti in arresto dalla Polizia di Stato 17 soggetti nell’ambito di indagini sul terrorismo internazionale. Sotto un profilo di prevenzione, inoltre, sono stati eseguiti 12 provvedimenti di espulsione nei confronti di soggetti già emersi in contesti investigativi riferiti all’estremismo religioso, 3 dei quali emessi dal Ministero dell’Interno sulla base della normativa antiterrorismo.

Nello stesso anno, sul fronte dell’eversione interna sono stati tratti in arresto 7 soggetti appartenenti all’area radicale dell’anarco-insurrezionalismo nazionale, 2 dei quali responsabili dell’attentato ai danni dell’Amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare S.p.A.

Sono state implementate, inoltre, le varie forme di cooperazione e collaborazione con altri Paesi impegnati nella lotta al terrorismo sia di matrice fondamentalista che di matrice anarchica, con costanti scambi info-operativi che hanno accresciuto il livello di intesa con gli Stati dove il fenomeno ha assunto risvolti più significativi.

Con la collaborazione delle articolazioni periferiche, è stato dato ulteriore impulso all’attività informativa e preventiva in contesti diversi, interessati sia da degenerazioni politiche nelle manifestazioni pubbliche che da forme di radicalizzazione religiosa nella predicazione fondamentalista.

Su un diverso piano operativo l’analisi territoriale, condotta con maggiore frequenza nelle aree geografiche caratterizzate da particolare recrudescenza della criminalità, ha reso possibile lo sviluppo di metodologie di contrasto attuate in sede locale attraverso il coordinamento delle Forze di Polizia e la pianificazione di mirate strategie di controllo delle aree territoriali più critiche.

In collaborazione con EUROPOL, attraverso la partecipazione allo specifico tavolo di lavoro e a frequenti riunioni con i rappresentanti degli Uffici centrali e Comandi Generali delle Forze di Polizia e degli altri organismi dipartimentali competenti nella lotta alla criminalità, è stato altresì curato il contributo nazionale al nuovo documento di valutazione della minaccia della criminalità grave ed organizzata in ambito europeo (c.d. OCTA - Organised Crime Threat Assessment).

A tal fine sono state raccolte e analizzate le informazioni sul modello predisposto dall’Agenzia europea e si è provveduto alla compilazione delle risposte ai questionari individuati da EUROPOL in base all’area tematica d’interesse ed a quelli relativi alle varie organizzazioni criminali presenti sul territorio nazionale per la successiva valutazione del Consiglio UE che stabilisce le priorità di contrasto dei fenomeni criminali, proprio in base all’OCTA.

Nell’ambito dello sviluppo della prevenzione della criminalità a livello dell’Unione Europea, il Ministero dell’Interno ha condiviso, con gli altri Stati membri, le migliori prassi italiane in tema di prevenzione della criminalità, ottenendo la pubblicazione dell’istituzione dell’ “Osservatorio Nazionale sui Furti di Rame” (OFRA) sul sito internet “Rete Europea di Prevenzione del Crimine” (EUCPN)”.

Nel medesimo quadro delle attività dirette all’innovazione e allo sviluppo delle capacità delle Forze di Polizia a prevenire e contrastare le minacce della criminalità organizzata sul piano internazionale, vanno evidenziate fra le iniziative del 2012 le più rilevanti che hanno riguardato:

• lo svolgimento, a Roma, dal 5 al 9 novembre, dell’81^ sessione dell’Assemblea Generale dell’O.I.P.C. - Interpol, con la partecipazione straordinaria di 169 Paesi e 1.017 delegati, i cui lavori assembleari sono stati preceduti da un vertice ministeriale, con l’adesione di 96 Ministri dell’Interno e della Giustizia dei Paesi membri. Nel corso dei lavori sono state approvate due risoluzioni proposte dall’Italia, finalizzate rispettivamente a promuovere un’azione internazionale per l’individuazione ed il recupero dei patrimoni di provenienza illecita, nonché a sviluppare una strategia globale per combattere la criminalità informatica attraverso l’attuazione di una rete unica di punti di contatto per la cooperazione e lo scambio dei dati;

• la realizzazione del “Digesto dei casi di criminalità organizzata”, presentato nel corso della 6^ Sessione della Conferenza delle Parti alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transazionale (15-19 ottobre 2012) e in occasione della 81^ Assemblea Generale dell’O.I.P.C. - Interpol di Roma. L’Italia ne ha promosso l’iniziativa, d’intesa con l’Ufficio delle Nazioni Unite contro il crimine e la droga di Vienna; esso consiste in un manuale di tecniche e casi investigativi rivolto a chi svolge attività investigative e giudiziarie, per illustrare le migliori prassi dei vari Paesi;

• il 2012 ha visto anche il completamento del progetto relativo alla costituzione della Sala Operativa Internazionale, presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale con funzioni di front-desk, coordinamento, gestione e controllo del flusso formativo prodotto attraverso i diversi canali di cooperazione internazionale di polizia – S.I.Re.N.E. – EUROPOL – O.I.P.C. - Interpol. La struttura consentirà di adempiere agli obblighi connessi alla funzione di “punto di contatto” e di coordinamento dei predetti canali di cooperazione. Attraverso l’attuazione della normativa europea in materia di scambio informativo di polizia, si darà applicazione all’Accordo fra i Governi dell’Italia e degli Stati Uniti sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità;

• in attuazione della strategia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in termini di prevenzione e contrasto a ogni forma di criminalità organizzata, l’azione è stata orientata verso l’intensificazione della cooperazione con alcuni Paesi o aree geografiche aventi particolare valenza operativa, anche in funzione di fenomenologie criminali comuni (task force italo-svizzera, attiva dal 4 marzo 2011; task force italo-francese, attiva dal 17 gennaio 2012);

• protocollo d’Intesa Italia-Croazia, finalizzato a sostenere le Autorità croate nelle attività di prevenzione in considerazione dei consistenti flussi turistici italiani presso le località costiere;

• la sottoscrizione del Memorandum d’Intesa con il Segretariato Generale dell’O.I.P.C. - Interpol, per attuare l’accordo tra il predetto organismo e la Federazione Internazionale dell’Associazione Calcio (FIFA) in materia di prevenzione del fenomeno della corruzione nello sport, in particolare, del calcio.

Nell’ambito della pianificazione strategica della cooperazione internazionale di polizia sul piano bilaterale nel corso del 2012 sono state completate una serie di procedure negoziali con la firma da parte delle rispettive autorità di 21 accordi e intese tecniche bilaterali in materia di lotta alla criminalità organizzata. Inoltre, sono stati negoziati 53 accordi e intese tecniche con 47 Paesi di rilievo strategico per la presenza di traffici illeciti. Particolare evidenza hanno assunto le relazioni con gli Stati dell’Area Balcanica, con i Paesi dell’America Latina e con i Paesi dell’Africa del Nord e sub-sahariana, per la centralità del ruolo svolto dall’Italia nel Mediterraneo e nelle relazioni transatlantiche, finalizzato al rafforzamento della cooperazione di polizia. L’aggressione ai patrimoni illeciti e la lotta all’immigrazione clandestina, al terrorismo di matrice religiosa e alla criminalità transnazionale rappresentano le priorità per il nostro Paese.

Al fine di promuovere le migliori prassi nazionali nella cooperazione di polizia, nel 2012 sono state pianificate e organizzate 85 visite di delegazioni estere e 16 corsi e stage a favore di operatori di polizia stranieri.

Dalla Commissione Europea – Direzione Generale Allargamento - è stato affidato al Dipartimento della Pubblica Sicurezza il progetto IPA 2013 per l’implementazione della cooperazione regionale ed internazionale dell’attività di law enforcement per prevenire e combattere il crimine organizzato nei Balcani Occidentali (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Montenegro, Kosovo, Serbia e Macedonia), del valore complessivo di circa 5 milioni di euro.

• Attività delle Forze di Polizia

Nel corso del 2012 l’azione di contrasto svolta dalle Forze di Polizia, con particolare riguardo a quella condotta dalle Squadre Mobili e dai Commissariati dislocati sul territorio, anche attraverso il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, ha consentito di portare a termine operazioni di assoluto rilievo che hanno comportato l’arresto, a vario titolo, di 9.110 soggetti, dei quali 3.750 stranieri.

L’azione di contrasto alla criminalità organizzata ha consentito l’arresto di 830 soggetti per associazione di tipo mafioso.

Particolarmente incisiva è risultata la ricerca dei latitanti: ne sono stati catturati 70.

L’azione investigativa delle Forze di Polizia ha consentito di concludere importanti operazioni contro la criminalità organizzata, anche sul versante patrimoniale. Sono state infatti intraprese efficaci iniziative dirette a colpire le organizzazioni criminali sotto il profilo dell’accumulazione dei profitti illeciti e della costituzione di provviste finanziarie, che alimentano fenomeni corruttivi e sottraggono ingenti risorse all’erario. In tale ambito, sono stati sequestrati alle organizzazioni malavitose beni per un valore complessivo stimato in oltre 332 milioni di euro.

L’azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti ha consentito l’arresto di 3.661 soggetti, dei quali 1.462 stranieri, ed il sequestro di oltre 13.495 kg di sostanze stupefacenti.

L’azione di contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina e tratta di esseri umani ha portato all’arresto di 412 soggetti.

Per quanto riguarda i reati contro la persona, 400 sono stati i soggetti tratti in arresto per omicidio consumato o tentato, 393 per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, 146 per reati sessuali e 73 per atti persecutori (stalking).

Per i reati contro il patrimonio sono stati tratti in arresto 1.000 soggetti per rapina, 448 per estorsione, 822 per furto/ricettazione, 102 per truffa e 55 per usura.

Le persone tratte in arresto per reati connessi alla detenzione di armi sono state 196.

ARRESTI EFFETTUATI GRAZIE AL CONTRIBUTO DELLE SQUADRE MOBILI

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REATI CONTRO LA PERSONA

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• Il settore degli appalti

E’ proseguita l’azione di contrasto alla criminalità mafiosa che la Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.), in aderenza alla propria missione istituzionale ed in considerazione delle attuali connotazioni delle consorterie mafiose nazionali e transnazionali, pone in essere per assicurare il rispetto dei principi di legalità e trasparenza, operando sia sul livello repressivo - per combattere le organizzazioni criminali – sia su quello preventivo – per difendere la trasparenza dei sistemi economici e finanziari; con il primo, infatti, si tende a disarticolare le consorterie criminali mediante le investigazioni giudiziarie e la conseguente esecuzione di misure restrittive personali e reali; con il secondo, si mira a difendere i mercati e l’economia legale dall’inquinamento dei capitali illeciti.

Nel settore degli appalti, in particolare, l’Osservatorio Centrale sugli Appalti (O.C.A.P.) – che opera presso la D.I.A. - ha svolto una capillare attività di monitoraggio e di controllo delle procedure relative alle c.d. “Grandi Opere”, avvalendosi del collegamento con una rilevante serie di banche dati. In ambito provinciale, in tale contesto, i Gruppi interforze, istituiti presso le Prefetture-UTG, hanno effettuato, in collegamento con la D.I.A., numerosi interventi finalizzati alla prevenzione e repressione di tentativi di infiltrazione mafiosa.

Numericamente sono state monitorate 1.178 imprese a vario titolo coinvolte in appalti pubblici e, conseguentemente, si è provveduto a verificare la posizione dei rispettivi titolari e/o amministratori, in numero di 7.460 persone fisiche. Sono state redatte 68 proposte di misure di prevenzione personali e patrimoniali.

Nel contempo hanno formato oggetto di esame 13.316 operazioni finanziarie sospette, relativamente alle quali sono state monitorate 21.012 persone fisiche e 6.796 persone giuridiche.

• Lotta al narcotraffico

Significativa è stata l’azione della Direzione Centrale Antidroga - nella composizione interforze che la contraddistingue - attraverso il rafforzamento della collaborazione internazionale, bilaterale e multilaterale, anche sotto il profilo dell’interscambio informativo, ulteriormente potenziato con frequenti contatti e/o riunioni di coordinamento con i Paesi esteri, al fine di ottimizzare le linee di contrasto al traffico di stupefacenti (60 riunioni presso la competente Direzione Centrale con l’intervento anche di Autorità Giudiziarie e di Polizia di Paesi esteri e n. 15 nei vari altri Stati esteri).

Tale attività ha permesso di conseguire n. 197 attivazioni sul territorio; coordinare n. 55 consegne controllate nazionali e n. 8 internazionali; autorizzare 13 operazioni sotto copertura; sono state coordinate n. 668 convergenze info-investigative.

Le operazioni antidroga eseguite sono state n. 22.748, le quali hanno consentito di provvedere al sequestro di Kg 50.155,861 di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui Kg 950,923 di eroina; kg 5.323,835 di cocaina; kg 43.388,262 di cannabis; kg 22,700 di anfetaminici e kg 470,141 di altre sostanze diverse da quelle indicate.

Sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria n. 34.971 persone di cui:

• italiani: 17.370 arrestati, 5.248 a piede libero e 127 in stato di irreperibilità;

• stranieri: 9.930 arrestati, 2.019 a piede libero e 277 in stato di irreperibilità.

I minori segnalati all’Autorità Giudiziaria sono risultati: 1.263, di cui: tratti in arresto 566 italiani e 214 di nazionalità straniera; i rimanenti sono da considerarsi a piede libero o in stato di irreperibilità.

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• Uso delle tecnologie informatiche

Particolare attenzione è stata dedicata da parte della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, nell’ambito degli interventi di prevenzione e di indagine, anche all’incremento dell’uso delle tecnologie informatiche.

Per quanto riguarda le iniziative finalizzate allo sviluppo di strumenti tecnologici a supporto delle attività istituzionali nel settore del contrasto alla criminalità, è stata realizzata una specifica infrastruttura informatica per la cooperazione tra la Banca Dati AFIS ed il Centro Elettronico Nazionale (CEN) della Polizia di Stato di Napoli, al fine di razionalizzare i processi di identificazione dattiloscopica per il rilascio dei permessi di soggiorno elettronici.

Nell’ambito del progetto Banca Dati Nazionale del DNA è stato implementato un sistema informatico, integrato in AFIS, a supporto delle operazioni di prelievo dei campioni biologi ex lege n. 85/2009.

L’attività istituzionale di fotosegnalamento effettuata sul territorio dalle Forze di Polizia ha consentito l’inserimento nel sistema AFIS di n. 594.931 cartellini fotosegnaletici.

Ne è derivato un ampliamento della dimensione del database che ha raggiunto n. 12.267.623 cartellini; tutti i fotosegnalamenti – n. 309.176 – sono stati effettuati ai sensi della legge n. 189/2002 per la richiesta di titoli di soggiorno.

E’ stato completato lo sviluppo di un applicativo, integrato nell’ambiente informatico AFIS, che consente la gestione delle attività di prelievo di campione biologico da effettuarsi in sede di fotosegnalamento. Il software, che sarà utilizzato da tutte le Forze di Polizia coinvolte nelle attività, garantirà la gestione dei dati personali dei soggetti permettendo: l’interrogazione della Banca Dati AFIS per la ricerca dei fotosegnalamenti, l’interfaccia con i dispositivi tecnologici distribuiti, la generazione automatica del “Codice Prelievo Biologico” da associare ai campioni di DNA.

Attraverso tale piattaforma sarà possibile, una volta operativa la Banca Dati Nazionale del DNA - per la quale sono in fase di realizzazione le attività progettuali - tracciare i campioni di DNA acquisiti dalle Forze di Polizia e destinati al Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del DNA.

Presso la Scuola di Nettuno per la formazione di ispettori e sovrintendenti della Polizia di Stato, nel mese di dicembre, si è svolto uno specifico intervento formativo effettuato nell’ambito del “Corso di Formazione Interforze” che ha avuto ad oggetto le modalità di impiego dell’applicativo e dei suoi dispositivi.

Il Gruppo di Identificazione Dattiloscopica (GID) ha effettuato, soprattutto nelle fasce orarie notturne, a supporto di tutti gli organismi territoriali della Polizia di Stato, n. 43.929 accertamenti dattiloscopici.

In adesione al Regolamento (CE) n. 2725/2000, sono stati inseriti nella banca dati EURODAC della Commissione Europea n. 30.485 segnalamenti di cui n. 18.860 per richiesta asilo politico e n. 11.625 in relazione a stranieri entrati illegalmente nell’Unione Europea.

Nel quadro delle attività di confronto dattiloscopico effettuate in ambito giudiziario, sono stati analizzati 6.200 frammenti di impronte rilevate sul luogo del reato dei quali 1.681 sono stati attribuiti ad autori di reato. Grazie a tale attività è stato possibile identificare 875 soggetti autori di 773 reati.

Infine sono stati svolti numerosi accertamenti grafici che hanno assunto rilievo processuale, in particolare su volantini di rivendicazione legati a gruppi anarchici (Movimenti FAI-COOP, ecc.).

Inoltre, per quanto concerne l’adozione del Numero Unico Europeo per le chiamate di Emergenza (NUE 112), dei vari modelli organizzativi (NUE Integrato, Soluzione Ponte, Call Center laico), individuati con l’intento di esaudire le indicazioni del legislatore europeo in merito all’attuazione del numero unico di emergenza, il solo Call Center laico ha subito sostanziali sviluppi nel corso del 2012. Nel dicembre dello stesso anno è stata sottoscritta dal Ministro dell’Interno e dal Presidente della Regione Lombardia una nuova convenzione per l’attuazione del NUE 112 nella predetta Regione con particolare riguardo alle modalità di trasferimento delle risorse finanziarie, in parte già anticipate da quest’ultima.

• Prevenzione e contrasto all’immigrazione clandestina

L’evoluzione degli assetti socio-politici dei Paesi nordafricani, emersi dalla crisi del 2011, ha portato l’Unione Europa a ripianificare nel 2012 obiettivi e strategie, volti ad avviare, sviluppare e rafforzare i rapporti di collaborazione con le nuove Autorità dei Paesi terzi di origine e di transito dell’immigrazione clandestina.

Pertanto, nel 2012, la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha condiviso gli obiettivi europei, tesi a fornire una risposta adeguata alle sfide poste dal fenomeno migratorio in Europa, collaborando con gli Stati membri, gli Organismi e le Istituzioni europee nella elaborazione e nella realizzazione delle iniziative di settore, e si è adoperata per allacciare e/o potenziare la cooperazione bilaterale di polizia in materia migratoria con i referenti vecchi e nuovi dei Paesi terzi, strategici ai fini della gestione del cennato fenomeno.

Tra i cinque obiettivi strategici dell’Unione Europea, per accrescerne la sicurezza interna, rientra quello relativo alla sicurezza delle frontiere che prevede, tra gli assi portanti, un maggiore ricorso alle nuove tecnologie per la sorveglianza delle frontiere attraverso l’implementazione di EUROSUR e la creazione graduale di un sistema comune per la condivisione delle informazioni nel settore marittimo dell’Unione Europea.

L’attività nell’ambito della cooperazione con gli Stati membri dell’Unione Europea e l’Agenzia FRONTEX ha portato all’allestimento, nel mare Mediterraneo, nella seconda metà dell’anno, di due operazioni di pattugliamento congiunto denominate HERMES ed AENEAS, volte a prevenire e contrastare i flussi migratori via mare che dalle coste del Nord Africa la prima, e dalla Turchia (direttamente o transitando dalla Grecia) la seconda, giungono in Italia. Il dispositivo, che si aggiunge all’ordinaria azione di controllo e di sorveglianza delle frontiere marittime esercitata dall’Italia è completato dall’attività di intervista a fini di “intelligence” svolta da team misti di esperti, nei riguardi dei migranti sbarcati.

Nel periodo di attività dell’operazione HERMES (luglio 2012 - 31 gennaio 2013) sono stati effettuati interventi in 115 eventi di sbarco/intercettazione/soccorso e svolto 419 interviste, consentendo peraltro l’arresto di 67 facilitatori; per l’operazione AENEAS (luglio 2012 - 15 dicembre 2012) si è intervenuti in 69 casi di sbarco/intercettazione/soccorso, operando 285 interviste e consentendo l’arresto di 37 favoreggiatori.

Nel contempo, a livello bilaterale, l’Italia ha rafforzato la cooperazione con gli Stati di origine e di transito dell’immigrazione irregolare: sono stati implementati i progetti sottoscritti con la Libia ed il Niger che, in particolare, hanno portato alla organizzazione, in Italia, di attività formativa a favore della polizia libica e nigerina, con l’allestimento, rispettivamente, di 5 corsi a favore di 107 operatori libici (Progetto SAH-MEd) e di 4 corsi a favore di 80 funzionari/ufficiali/operatori di polizia del Niger (Progetto NIGERIMM); è stata data esecuzione a progettazioni del tutto originali che hanno portato nel nostro Paese complessivamente 10 funzionari/ufficiali di polizia di frontiera e per l’immigrazione della Nigeria, del Niger e del Gambia per collaborare con la Polizia italiana nello specifico settore; sono stati sottoscritti 2 Memorandum di cooperazione di polizia in materia migratoria (Malta e Gibuti) e sono stati avviati negoziati con Paesi terzi, allo scopo di concludere efficaci accordi di cooperazione di polizia ai fini della prevenzione e contrasto dell’immigrazione clandestina (Azerbaijan, Burkina Faso, Guinea Conakry, Sudan, Somalia e Turchia) e della riammissione (4 accordi/protocolli in negoziazione).

In riferimento alla realizzazione di EUROSUR e alla creazione graduale di un sistema comune per la condivisione delle informazioni nel settore marittimo dell’Unione Europea:

a) è stato istituito il Centro Nazionale di Coordinamento per l’immigrazione “Roberto Iavarone” in base al Decreto del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 20 gennaio 2012, attraverso la cui attività è decisamente migliorata la sinergia, già in essere, tra il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza e l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Marina Militare e il Corpo delle Capitanerie di Porto il cui personale opera nel predetto Centro Nazionale di Coordinamento;

b) si è contribuito attivamente alla stesura del Regolamento EUROSUR che entrerà in vigore entro la fine del 2013;

c) si sta partecipando ai gruppi di lavoro mirati guidati dall’Agenzia FRONTEX per circostanziare le attività dell’Agenzia relative alla realizzazione del quadro situazionale europeo, alla CPIP – Common Pre Frontier Intelligence Picture e all’Handbook EUROSUR;

d) è tuttora in corso la partecipazione a vari progetti pilota nel campo della sorveglianza marittima quali “BlueMassMed” (conclusosi nell’estate del 2012), POV-Closeye, Cooperation Project e POV CISE 2020, complessivamente mirati alla condivisione delle informazioni nel settore marittimo tra le varie comunità d’utenti e alla sperimentazione di nuove tecnologie o al differente uso di quelle esistenti, progetti che vedono presenti innumerevoli Stati membri con differenti amministrazioni e le Agenzie FRONTEX, EMSA ed EUROPOL.

L’attività di rilascio/rinnovo dei titoli di soggiorno, condotta dagli Uffici Immigrazione delle Questure, si è attestata su buoni livelli, sia riguardo ai tempi di produzione, che al numero complessivo delle pratiche definite.

Nello specifico, si evidenzia che, nel decorso anno, sono stati attivati 1.532.236 procedimenti amministrativi finalizzati al rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno, di cui 1.463.643 definiti con esito positivo, 68.593 con esito negativo.

Con riferimento ai livelli di produttività, ben 100 Questure (comprese quelle di Milano e Roma con la maggior presenza di stranieri) hanno fatto registrare percentuali di pratiche definite superiore al 90%, in ulteriore crescita rispetto al 2011. Riguardo ai tempi di produzione dei titoli di soggiorno, si osserva che essi, in media, sono attestati entro 45 giorni dalla data di presentazione dell’istanza, salvo casi particolari.

In ordine alle iniziative finalizzate a dare attuazione alle disposizioni in materia di semplificazione della documentazione amministrativa, si segnala che sono stati realizzati i collegamenti delle banche dati INPS e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la verifica della posizione contributiva del lavoratore subordinato straniero e la stipula del contratto di soggiorno grazie al sistema UNILAV riguardante la registrazione on line della comunicazione obbligatoria di assunzione del lavoratore, da parte del datore di lavoro.

Al fine di consentire l’acquisizione on line delle istanze di riconoscimento della protezione internazionale, da parte delle Questure, è stato realizzato il sistema VESTANET che garantisce lo scambio dei dati tra gli attori del procedimento (Commissione Nazionale per il diritto di asilo, Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione), fino all’emissione definitiva, da parte della competente Commissione, del relativo decreto con firma digitale.

In una prospettiva di ottimizzazione delle risorse disponibili, sono stati implementati i sistemi informatici VESTANET e STRANIERIWEB in modo tale da consentire agli operatori degli Uffici Immigrazione di utilizzare i dati già presenti nel sistema VESTANET per la stampa del permesso di soggiorno in favore dei cittadini stranieri richiedenti il riconoscimento della protezione internazionale.

Riguardo alle misure adottate per il superamento dell’Emergenza Nord Africa, si ritiene utile sottolineare la partecipazione al tavolo nazionale di coordinamento per la definizione della procedura che ha permesso agli stranieri beneficiari delle misure di protezione di cui all’OPCM n. 3933/2011 e destinatari del provvedimento di diniego del riconoscimento dello status di rifugiato da parte della Commissione Territoriale, di richiedere presso la Questura competente in base al luogo di dimora, il riesame della propria posizione in tempi rapidi (20 giorni) ed il successivo rilascio del permesso di soggiorno, secondo la normativa vigente.

Nell’ambito delle iniziative volte al contrasto del fenomeno della falsificazione dei titoli di soggiorno in formato cartaceo è stato realizzato un nuovo modello di permesso di soggiorno con tecniche anticontraffazione che garantiscono maggiori standard di sicurezza.

Nel contempo, sono stati avviati i lavori per la realizzazione di una agenda elettronica di appuntamenti per la gestione delle richieste dei titoli di soggiorno in formato cartaceo, direttamente in Questura, attraverso il sistema informatico denominato “Portale Questure”.

Sul piano interno si è assistito ad un’attività quotidiana di rimpatrio dei migranti clandestini (18.592 nell’intero anno), ricondotti nei rispettivi Paesi anche mediante l’utilizzo di 158 voli charter (per il rimpatrio di 3.118 cittadini stranieri così suddivisi: 2.124 tunisini, 842 egiziani, 133 nigeriani, 13 georgiani, 3 serbi e 3 ecuadoregni), nonché ad un’attività investigativa finalizzata a disarticolare le reti criminali di trafficanti. In questo ambito sono stati consolidati i dispositivi di sorveglianza lungo le fasce confinarie che hanno consentito di realizzare importanti operazioni di polizia giudiziaria con l’arresto di numerosi criminali dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed alle attività illecite ad essa collegate.

• Sicurezza partecipata e prevenzione anticrimine

Nel quadro dell’attività istituzionale inerente al rafforzamento delle politiche integrate di sicurezza urbana ed in particolare in attuazione dell’accordo quadro fra il Ministero dell’Interno e gli Organismi e le Associazioni rappresentative degli Enti locali, è proseguita la particolare attività di prevenzione attraverso lo strumento pattizio nel quadro della “Sicurezza Partecipata” che, nel corso del 2012, ha consentito la sottoscrizione di 11 “Patti per la Sicurezza”, di cui 3 rinnovi, di seguito indicati:

- 17 febbraio 2012: Patto per Bologna Sicura tra la Prefettura-UTG ed il Comune di Bologna

- 28 marzo 2012: Patto per la sicurezza tra la Prefettura-UTG ed il Comune di Mantova

- 4 aprile 2012: Patto Comuni dell’Area della Val Trompia

- 6 giungo 2012: (rinnovo) Patto Comuni dell’Area del Lago di Como

- 26 giugno 2012: (rinnovo) Patto Comuni dell’Area del Lago Maggiore

- 1° luglio 2012: (rinnovo) Patto dell’Area del Lago di Lugano

- 26 settembre 2012: Patto per la Sicurezza del Lago d’Iseo

- 3 ottobre 2012: Patto per Napoli Sicura

- 24 ottobre 2012: Patto locale della Provincia di Sondrio

- 25 ottobre 2012: Patto per Modica Sicura

- 19 dicembre 2012: Patto per la Sicurezza tra la Prefettura-UTG e la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto e i Comuni di Grosseto, Follonica, Monte Argentario e Orbetello.

Inoltre sono stati trattati nel corso dell’anno n. 179 Protocolli di Legalità e di Intesa in materia di contrasto all’infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici.

Nel corso dell’anno, per fronteggiare situazioni emergenziali sul piano della criminalità in ambiti territoriali locali, per lo sviluppo di programmi di sicurezza integrata, piani straordinari di controllo del territorio ed attività di prevenzione ad “alto impatto”, i Reparti Prevenzione Crimine hanno fornito un significativo apporto operativo alle attività di controllo del territorio e di polizia giudiziaria, mediante l’impiego complessivo di 43.707 equipaggi per un totale di 131.121 unità.

Inoltre, l’impiego dei predetti Reparti ha consentito la realizzazione di importanti piani straordinari di intervento come le operazioni ad Alto Impatto ed il Piano Litorali (relativo alle Regioni Molise, Abruzzo, Marche e Toscana), nonché il rafforzamento dei presidi, nel periodo estivo, presso le maggiori località turistiche.

Complessivamente, sono stati conseguiti i seguenti risultati operativi:

Persone controllate 416.890

Arresti d’iniziativa 314

Arresti in esecuzione 496

Denunciati all’A.G. 2.665

Controllo arresti domiciliari 4.663

Perquisizioni domiciliari 1.924

Perquisizioni personali 3.152

Armi da guerra sequestrate 5

Armi comuni da sparo sequestrate 54

Altre armi sequestrate 244

Munizioni sequestrate 2.528

Stupefacenti sequestrati Eroina g 733

Cocaina g 521

Hashish g 44.889

Esercizi Pubblici controllati 5.228

Contravvenzioni al C.d.S. 14.384

Contravvenzioni al T.U.L.P.S. e LL.FF. 521

Veicoli controllati 192.109

Autoveicoli sequestrati 2.191

Motoveicoli sequestrati 947

Autoveicoli rubati rinvenuti 139

Motoveicoli rubati rinvenuti 93

Patenti ritirate 783

Carte di circolazione ritirate 2.122

Persone accompagnate in Ufficio 3.807

• Sicurezza stradale, ferroviaria e delle comunicazioni

Anche nel 2012 la Polizia Stradale ha proseguito nel proprio impegno finalizzato all’incremento della sicurezza per la circolazione stradale, soprattutto lungo la rete autostradale e sui principali assi di comunicazione della grande viabilità nazionale, attraverso il consolidamento di nuovi e più efficaci moduli operativi. Particolare attenzione è stata dedicata al miglioramento della visibilità delle pattuglie, mediante una maggiore presenza sulle tratte più sensibili e l’effettuazione di servizi di prevenzione, l’utilizzo di tecnologie di controllo mirato del traffico da remoto, l’adozione di specifici piani per la riduzione del fenomeno infortunistico, nonché l’incremento dei controlli nelle aree di servizio per la prevenzione ed il contrasto dei comportamenti illeciti, anche riguardo alle tifoserie in transito. Particolare attenzione è stata rivolta al settore del trasporto professionale di merci.

L’attività di prevenzione, elemento fondamentale della Polizia Stradale, ha comportato un significativo calo degli incidenti rispetto al 2011, confermando il trend positivo degli anni passati: 82.385 incidenti (-14,1%), 2.082 morti (-5,2%) e 58.921 feriti (-15,7%).

Nel corso del 2012 l’attività di controllo con il sistema di misurazione della velocità SICVe-TUTOR è stata ampliata a 245 tratte autostradali per un totale di 2.900 km di rete vigilati in modo elettronico per contrastare gli eccessi di velocità. Si è elevato del 39,7% il numero di ore di funzionamento degli impianti (504.025 ore), registrando una diminuzione del 30,2 % delle violazioni accertate (453.600 quelle del 2012). La media delle violazioni accertate per ora di servizio è così scesa da 1,8 a 0,9, a conferma della efficacia della funzione di deterrenza del sistema. Nelle tratte in cui è attivo il TUTOR si è registrata una diminuzione del 51% della mortalità e del 27% del numero dei feriti.

Nel 2012 su alcune strade statali l’ANAS ha installato il sistema di misurazione della velocità media Vergilius (sulla SS.309 Romea, sulla SS.1 Aurelia nei pressi di Roma, sulla SS.7quater nei pressi di Napoli, per un totale di 8 tratte e 52 km vigilati), che dal 27 luglio al 30 novembre (ultimo dato disponibile) ha fatto registrare 33.982 violazioni di velocità in 5.703 ore di funzionamento (circa 6 violazioni/ora).

Analoga attenzione è stata riservata ai controlli volti ad accertare la guida in stato di ebbrezza e/o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: 1.794.980 i conducenti controllati con etilometri e precursori (-1,1% rispetto al 2011); 34.569 le sanzioni per guida sotto l’effetto di alcool e 3.035 per guida sotto l’effetto di droga. I controlli hanno altresì determinato la confisca di 3.320 veicoli nei casi di guida in stato di ebbrezza alcolica con un tasso superiore a 1,5g/l e 313 per guida sotto l’effetto di droga.

Risulta ormai completato il piano di ammodernamento della flotta veicolare della Polizia Stradale, mediante l’installazione a bordo auto dei sistemi di radiolocalizzazione georeferenziata delle pattuglie SCOUT, RPNA300 e SCOUTNAV, capaci anche di gestione cartografica delle immagini, accertamento da remoto delle infrazioni e di analisi delle scene.

E’ proseguita, altresì, la partecipazione del Servizio Polizia Stradale alle progettualità del PON Sicurezza 2007-2013, con particolare riguardo alla videosorveglianza sull’Autostrada A3 nella tratta Salerno – Reggio Calabria, dove è in avanzata esecuzione il Progetto SARC2, e nella tratta da Napoli a Salerno con il Progetto NASA, come anche l’implementazione dei Progetti SCOUT2 e GEOWEB SUD, per il miglioramento degli standard tecnologici degli interventi, e riduzione dei tempi di attesa nella risposta operativa. Durante l’anno, inoltre, è stata definita la progettualità SOM, per l’acquisizione di 5 Sale Operative Mobili, da destinarsi ai Compartimenti della Polizia Stradale di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

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Per quanto attiene alla Polizia Ferroviaria, si conferma una costante attività di prevenzione dovuta ai controlli effettuati sia all’interno degli scali ferroviari che a bordo treno. Sono state identificate, infatti, 1.006.025 persone, il 2% in più rispetto al 2011, gli arrestati sono stati 1.683 e 11.568 (+4%) le persone indagate in stato di libertà. Anche i servizi di vigilanza nelle stazioni (211.280), i pattugliamenti lungo le linee ferroviarie (28.476) e i servizi di controllo straordinari (1.670) sono stati incrementati del 5%.

Sono stati potenziati, altresì, i servizi di scorta viaggiatori (64.569) e i treni scortati (144.057), nonché i servizi antiborseggio a bordo treno e in stazione (17.366); evidenti, inoltre, i risultati dell’attività di contrasto al traffico delle sostanze stupefacenti, con il sequestro di 31,31 kg di cocaina (43% in più rispetto al 2011), di 47,55 kg di eroina (312% in più rispetto al 2011) e 207,80 kg di hashish (174% in più rispetto al 2011); importanti anche i successi conseguiti nell’ambito dell’opera di contrasto ai furti di rame in ambito ferroviario con una notevole quantità di metallo recuperato (102.110 kg - 137% in più rispetto all’anno precedente).

Fattiva è stata la collaborazione con le omologhe polizie europee, per la predisposizione di precisi piani operativi congiunti, finalizzati a prevenire gli episodi di criminalità verificatesi sulle linee ferroviarie dei paesi di confine ed a contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha svolto in maniera ancora più intensa la consueta opera di contrasto alla pedopornografia on line, al terrorismo condotto con mezzi informatici, agli illeciti informatici in generale, ai reati postali e in materia di diritto d’autore. E’ stata efficace l’attività del Centro Nazionale Anticrimine Informatico e Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC), attraverso il quale sono stati rilevati 185 attacchi (un centinaio in meno rispetto al 2011) e avviate 30 attività d’indagine. E’ proseguita la lotta alla pedopornografia on line, condotta dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia sulla rete (CNCPO), con 78 arresti (circa 30 in più rispetto al 2011) e 336 denunce in stato di libertà e numerosi i siti web, verosimilmente pornografici, monitorati (30.204, circa 10.000 in più rispetto all’anno precedente) e quelli inseriti nella black list (461, circa un centinaio in più rispetto al 2011). Sono state realizzate anche campagne di sensibilizzazione e di prevenzione sui pericoli della rete presso le scuole di ogni ordine e grado, con il coinvolgimento di oltre 500.000 studenti, insegnanti e genitori.

Ugualmente forte è risultato l’impegno nel contrasto ai delitti connessi al ruolo della rete internet nell’ambito dei rapporti sociali: 25 denunciati per stalking, 722 per furto d’identità digitale (500 in più rispetto al 2011) e ben 2.143 per diffamazione, ingiurie, minacce o molestie on line (1.050 in più rispetto al 2011).

Nell’ambito della tutela della sicurezza del sistema postale, sono state 208 le persone denunciate mentre, nel campo dei reati relativi al sistema dell’home banking e della monetica (phishing e clonazioni di carte di credito e bancomat), sono stati 151 gli arresti (55 in più rispetto al 2011) e 4.876 le denunce (in calo di 385 unità). Con riguardo all’intera attività svolta, si sono avuti 230 arresti e 8.332 denunce in stato di libertà.

• Attività formativa

Nel periodo in esame è stato avviato il 186° Corso per Allievi Agenti, con la partecipazione di oltre 2700 allievi il cui percorso formativo, della durata di un anno, è suddiviso in una parte residenziale presso gli Istituti di Istruzione ed una parte di applicazione pratica presso Uffici e Reparti.

Il piano di studi, in attuazione della nuova normativa (legge 7 agosto 2012, n. 131) ha consentito di far fronte alla sempre più pressante domanda di sicurezza, conducendo l’allievo, per tappe, alla visione culturale dell’Amministrazione, al fine di poter gradualmente maturare la dimensione e la responsabilità del proprio “ruolo” nell’ambito della società civile.

Nel corso dell’anno è stata svolta anche la formazione, con la conseguente immissione nei ruoli della Polizia di Stato, delle seguenti unità:

-Sovrintendenti 476

-Agenti 1598

-Fiamme Oro 34

-Vice periti tecnici 93

-Operatori tecnici 37

-Banda musicale 6

Nello stesso periodo sono state formate 65 unità provenienti dal Gruppo Sportivo Fiamme Oro, restituite ai servizi ordinari.

Per quanto concerne le Specialità (Polizia Stradale, Ferroviaria e di Frontiera) sono stati realizzati i corsi attinenti ai settori secondo una complessa attività di rivisitazione degli standard formativi, per una sempre maggiore aderenza dei contenuti erogati alle necessità operative, come di seguito indicati:

• -Stradale: 3 corsi per un totale di 185 frequentatori;

• -Ferroviaria: 3 corsi per un totale di 136 frequentatori;

• -Frontiera: 11 corsi per un totale di 391 frequentatori;

Per quanto concerne la formazione specialistica, sono stati avviati diversi corsi di qualificazione, abilitazione e specializzazione per il personale della Polizia di Stato che esercita la propria attività in svariati contesti operativi.

In sinergia con le competenti Direzioni Centrali (Anticrimine, Criminale, Antidroga, e dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale) si sono svolti presso la Scuola Pol.G.A.I. di Brescia, la Scuola Perfezionamento Forze di Polizia di Roma, l’Istituto per Ispettori di Nettuno, l’Istituto per Sovrintendenti di Spoleto, il Polo Tuscolano e Anagnina di Roma e gli Stabilimenti Raccolta Armi di Senigallia, diversi corsi e seminari interforze:

• 1 corso per “Operatori addetti al contrasto dei reati in danno dei minori” (23 operatori)

• 2 corsi (uno per funzionari e l’altro per operatori) sugli “Aspetti psicologici legati al servizio di protezione dei collaboratori di giustizia” (193 frequentatori tra cui appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza)

• 1 corso per “Referenti territoriali del Servizio Centrale di Protezione” (60 operatori)

• 3 corsi di lingua araba, inglese e spagnola (53 operatori di cui 7 appartenenti all’Arma dei Carabinieri)

• 6 corsi di “Accesso e consultazione degli archivi di polizia di 1° e 2° livello”, legati al Progetto Ma.Cr.O. (148 operatori tra cui, tra l’altro, appartenenti all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al Corpo Forestale e personale in servizio presso vari uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri)

• 1 corso per “Operatore antidroga sotto copertura” (8 operatori)

• 1 corso per “Istruttore sulla gestione tecnologica delle reti informatiche – CISCO Academy CCNA Discovery” (46 operatori)

• 1 corso di formazione e 1 di aggiornamento per “Operatori addetti alla gestione e manutenzione dell’armamento di reparto” (45 unità).

In collaborazione con la Direzione Centrale Anticrimine – Servizio Polizia Scientifica - sono stati altresì predisposti e portati a compimento anche 2 corsi per “Videofotosegnalatore”, ai quali hanno partecipato complessivamente 88 operatori, ed 1 corso per “Formatori preposti al prelievo di campioni biologici per l’istituzione della banca dati del DNA” a favore di 169 operatori di cui 137 appartenenti alle altre Forze di Polizia (Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, ecc.).

Presso la Scuola per il Controllo del Territorio di Pescara si sono tenuti:

• 5 corsi di qualificazione per “Operatori addetti al servizio di controllo del territorio” (operatori di squadre volanti, dei Reparti prevenzione crimine, poliziotti di quartiere e addetti alle sale operative), cui hanno partecipato complessivamente 447 dipendenti

• 1 corso per “TUTOR 113 delle sale operative”, cui hanno partecipato 111 operatori

• 1 corso per “Responsabili (dirigenti e funzionari) e Coordinatori (ispettori) degli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico”, cui hanno partecipato 107 dipendenti.

In particolare presso il Centro dedicato alla Formazione per la Tutela dell’Ordine Pubblico di Nettuno è stata realizzata la formazione del personale dirigente e direttivo delle Questure, nonché per i Sostituti Commissari e gli Ispettori Superiori delle Questure. La struttura ha effettuato, altresì, 6 corsi per “Capisquadra e gli operatori neo assegnati ai Reparti Mobili”, ai quali hanno partecipato 292 operatori e 1 corso di tecniche di ordine pubblico, riservato a 46 istruttori di tecniche operative in servizio presso le Scuole Allievi Agenti, al fine di poter addestrare il nuovo personale da immettere nei ruoli della Polizia di Stato.

Particolare impegno è stato profuso nella realizzazione delle attività avviate, di concerto con la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, a favore di personale di polizia di altri Paesi, in forza di convenzioni internazionali e accordi bilaterali.

A tale riguardo, a favore della Polizia libica si sono tenuti: 1 corso per 20 operatori addetti ai servizi di polizia di frontiera, 1 corso per 17 comandanti di unità navali per la navigazione d’altura, 1 corso per 23 operatori di polizia scientifica ed 1 corso per 20 esaminatori di falso documentale.

A favore della Polizia tunisina si sono svolti, presso il Centro Nautico e Sommozzatori di La Spezia, 2 corsi per conducenti di acquascooter, 1 corso per operatori subacquei ed 1 corso per meccanici di acquascooter.

Nell’ambito del programma di interventi a favore delle Polizie africane sono stati attivati presso la Scuola Pol.G.A.I. di Brescia 3 corsi sulle tecniche investigative in materia di antiterrorismo riservati ad appartenenti alla Polizia dell’Arabia Saudita e del Niger e, sempre a favore della Polizia nigerina, 1 corso sulle tecniche investigative antidroga.

Presso il Centro Addestramento della Polizia di Stato per le Specialità di Cesena si sono svolti 2 corsi sulle tecniche investigative ed i controlli di frontiera per il contrasto all’immigrazione clandestina, rispettivamente per 22 appartenenti alla Polizia del Niger e 21 della Nigeria.

Infine, presso l’Istituto per Ispettori di Nettuno si è tenuto 1 corso intensivo di lingua italiana per 2 ufficiali di Polizia del Gambia distaccati in Italia.

• PON Sicurezza

Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013”, che interessa le Regioni: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, si è operato alla diffusione delle migliori condizioni di sicurezza, giustizia e legalità per i cittadini e le imprese, contribuendo alla riqualificazione dei contesti caratterizzati da maggiore pervasività e rilevanza dei fenomeni criminali ed all’incremento della fiducia da parte della cittadinanza e degli operatori economici.

Tale programma è stato strutturato su due Assi strategici fondamentali e ad un terzo Asse trasversale:

- Asse I: “Sicurezza per la libertà economica e di impresa” è finalizzato alla creazione di un contesto più favorevole alla vita economica attraverso l’abolizione delle distorsioni della libera concorrenza legale alla criminalità. Rientrano in tale Asse gli interventi che riguardano la sicurezza in senso stretto finalizzati al potenziamento dei sistemi tecnologici per il contrasto al crimine e di cui sono beneficiarie le Forze dell’Ordine;

- Asse 2: “Diffusione della legalità” è finalizzato alla diffusione di migliori condizioni di legalità e giustizia a cittadini e imprese anche mediante il miglioramento della gestione dell’impatto migratorio. Si tratta di un Asse a prevalente valenza territoriale la cui realizzazione richiede un forte coinvolgimento del partenariato socio-economico e comprende tutti quegli interventi finalizzati a garantire migliori condizioni di legalità, ovvero ad assicurare maggiore rispetto delle regole in ambito economico, sociale e del mercato del lavoro. L’Asse mira principalmente al superamento delle condizioni di degrado urbano e sociale rivolgendosi con particolare attenzione alle fasce più svantaggiate della popolazione o a rischio di coinvolgimento criminale ed al recupero di aree degradate;

- Asse 3: “Assistenza tecnica” comprende tre obiettivi operativi che riguardano, rispettivamente, l’attività di assistenza tecnica, valutazione e comunicazione.

• Interventi di emergenza umanitaria nel settore dell’immigrazione

E’ continuato per tutto l’anno di riferimento lo stato di emergenza umanitaria e la gestione dell’emergenza immigrazione, conseguente alla crisi geo-politica che ha interessato i Paesi del Nord Africa e del Mediterraneo orientale fin dal 2011, ed è, quindi, proseguita la collaborazione con il Commissario delegato per l’emergenza dal Nord Africa. In particolare sono stati sottoscritti, a dicembre 2012, due accordi con il Provveditorato interregionale alle OO.PP. Sicilia-Calabria e il Dipartimento della Protezione Civile, uno per il ripristino della funzionalità del Centro di Primo Soccorso e Accoglienza (C.P.S.A.) di Lampedusa in Contrada Imbriacola, l’altro per la manutenzione straordinaria dell’ex Base Loran C.

Con OCDPC 28 dicembre 2012, n. 33 è stata regolata la chiusura dello stato di emergenza umanitaria e in pari data è stata diramata ai Prefetti la circolare n. 10908 con la quale gli stessi, nell’ambito dell’attivazione delle procedure di rientro nella gestione ordinaria, sono stati individuati quali soggetti responsabili a porre in essere, a decorrere dal 1° gennaio 2013, le attività occorrenti per la prosecuzione, in regime ordinario e nei limiti delle risorse disponibili, delle iniziative finalizzate all’accoglienza dei cittadini stranieri e a favorire percorsi di uscita.

Nel corso dell’anno, inoltre, è stata sempre assicurata la partecipazione alle riunioni del Comitato di coordinamento istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile per la realizzazione degli interventi necessari a fronteggiare lo stato di emergenza.

• Interventi per migliorare la gestione delle strutture e dei servizi per l’immigrazione e l’asilo

Con riguardo al Fondo Europeo Rifugiati (FER) si sono concluse le 20 attività progettuali finanziate a valere sul Programma Annuale 2010; sono stati, altresì, selezionati e avviati 23 progetti, dei quali 16 biennali suddivisi in due moduli, uno a valere sul Programma annuale 2011, il secondo a valere sul Programma Annuale 2012.

In particolare, nell’ambito del progetto Nautilus 2, avviato nel 2011, è continuato il monitoraggio teso ad acquisire informazioni sulle competenze ed esperienze professionali dei richiedenti/titolari di protezione internazionale, al fine di supportare e sostenere i medesimi nei loro percorsi d’integrazione. In detto contesto, sono state eseguite, tra altro, 8.048 interviste con le schede delle relative competenze; sono stati attivati 12 sportelli di informazione e orientamento finalizzati alla formazione professionale; sono state offerte 164 ore di formazione/aggiornamento professionale per gli operatori; è stata effettuata la formazione professionale per tutti i destinatari finali (richiedenti/titolari di protezione internazionale) e di questi l’89,5% ha ottenuto l’attestato; sono stati effettuati corsi di educazione alla cittadinanza e organizzati 3 seminari nazionali, nonché 21 incontri territoriali e 2 tavoli di lavoro.

Per quanto concerne i progetti finanziati con il Fondo Europeo per i Rimpatri (FR) 2008-2013, le attività relative ai 9 progetti di rimpatrio e reintegrazione a valere sul Programma Annuale 2010 (ivi compresi i due progetti biennali a valere sulle annualità 2010-2011) si sono concluse nel giugno 2012.

In relazione al Programma Annuale 2011, sono stati selezionati 8 progetti, di cui 2 biennali (la seconda annualità a valere sul Programma Annuale 2012).

Con decreto del Ministro dell’Interno 19 novembre 2012 sono stati assegnati 9 milioni di euro per l’ampliamento della ricettività delle strutture di accoglienza del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati - SPRAR (stanziati con OPCM 21 settembre 2011 n. 3965 recante “Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa”): ciò ha consentito l’aumento di 702 posti della capacità di accoglienza del Sistema, che pertanto dispone di complessivi 3.702 posti.

• Potenziamento dell’efficacia della gestione delle procedure amministrative relative agli ingressi dei cittadini extracomunitari

Ai sensi dell’art. 5 del decreto legislativo n. 109/2012, di recepimento della Direttiva 2009/52/CE che ha introdotto norme relative a sanzioni nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, e del Decreto interministeriale 29 agosto 2012, sono state avviate le procedure di emersione dal lavoro irregolare di cittadini stranieri. La gestione dei procedimenti è stata, fin dalla prima fase di inoltro della dichiarazione di sussistenza del rapporto di lavoro da parte dei datori di lavoro, completamente informatizzata, grazie alla predisposizione di un apposito applicativo informatico. Alla scadenza del termine previsto - 15 ottobre 2012 - sono state presentate 134.576 dichiarazioni di emersione.

Con il recepimento della Direttiva 2009/50/CE riguardante le condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendono svolgere lavori altamente qualificati (c.d. Carta blu UE) - decreto legislativo n. 108/2012 - sono state messe a punto apposite procedure informatizzate, sia ai fini della presentazione delle domande allo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura competente (implementando il Sistema ALI), sia ai fini della gestione dei procedimenti da parte degli Sportelli medesimi (implementando il Sistema SPI).

E’ stato predisposto e gestito il click day legato al decreto flussi stagionali, per una quota massima di 35.000 ingressi, con presentazione on line delle 77.293 domande inviate nel periodo dal 20 aprile al 31 dicembre 2012 e con contestuale invio delle comunicazioni obbligatorie al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

E’ stato predisposto e gestito il click day legato al decreto flussi non stagionali, per una quota di 13.850 ingressi, con presentazione on line delle domande dal 7 dicembre 2012 al 30 giugno 2013.

Ai sensi del D.M. 4 giugno 2010, relativo alle modalità di svolgimento del test di lingua italiana per i cittadini stranieri che richiedono il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, è stato implementato l’applicativo informatico per la gestione, da parte delle Prefetture-UTG, delle richieste di prenotazione, dello svolgimento e dell’acquisizione dei risultati del test: al 31 dicembre 2012, sono stati convocati al test 114.978 stranieri e sono stati effettuati 79.467 test (di cui 67.183 superati).

Per quanto riguarda il sistema VESTANET - di cui già si è fatto cenno - è stata realizzata e messa in esercizio su tutto il territorio nazionale la reingegnerizzazione dell’applicativo, che ha permesso la dematerializzazione del modello C3 (istanza di riconoscimento della protezione internazionale), velocizzando le procedure finalizzate alla ricezione delle domande di protezione internazionale presentate presso le Questure e alla loro successiva trattazione da parte delle Commissioni Territoriali competenti.

• Intensificazione dei rapporti di cooperazione con i Paesi terzi in materia di asilo e migrazioni

In relazione alla gestione del Fondo Europeo per l’Integrazione dei Paesi terzi (FEI), si sono concluse le attività relative a 143 progetti a valere sul Programma Annuale 2010; sono stati avviati 131 progetti a valere sul Programma Annuale 2011 e, a valere sul Programma Annuale 2012, sono stati presentati 886 progetti a valenza territoriale e 12 progetti di sistema.

Nell’ambito del programma tematico di cooperazione con Paesi terzi in materia di asilo e migrazioni, sono stati approvati e co-finanziati dalla Commissione Europea, realizzati e conclusi 10 progetti, presentati, su base spontanea, da organismi nazionali e internazionali che intervengono nel campo delle migrazioni e dell’asilo.

• Razionalizzazione delle procedure per il conferimento della cittadinanza italiana e interventi volti a favorire la garanzia dei diritti

E’ proseguita l’implementazione del Sistema informativo di gestione delle procedure per il conferimento della cittadinanza italiana (SICITT), attraverso l’utilizzo di ulteriori potenzialità in rapporto al costante trend incrementale del numero delle istanze di cittadinanza e alla complessità dei relativi adempimenti istruttori.

In particolare, il Sistema è stato modificato in modo da permettere di gestire la nuova procedura di acquisto della cittadinanza iure matrimoni da parte di stranieri residenti in Italia, la cui competenza, a seguito della Direttiva del Ministro dell’Interno 7 marzo 2012, è stata attribuita ai Prefetti, a far data dal 1° giugno 2012.

Inoltre, a decorrere dal 5 novembre 2012 è stato realizzato il collegamento fra il SICITT e la rete informatica delle autorità consolari e diplomatiche all’estero: “SICITT – MAE – Rappresentanze Consolari”, consentendo così a queste ultime di trattare in formato elettronico le istanze di concessione della cittadinanza italiana presentate presso di esse. In occasione dell’avvio di tale applicativo sono stati valutati gli esiti del servizio di help desk fornito ai nuovi utenti nel primo mese di operatività: ben l’84% delle risoluzioni sono state effettuate in tempo reale, mentre solo il 16% delle richieste riguardava un intervento complesso, di competenza del 2° livello di help desk.

Di seguito all’atto di diffida ai sensi dell’art. 3 del decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198 (c.d. class action), notificato in data 19 maggio 2011 al Ministero dell’Interno da parte di 46 richiedenti la cittadinanza italiana, nel 2012 è stato proposto, a cura dei medesimi, il ricorso al T.A.R.. A tale ricorso hanno aderito ulteriori 63 richiedenti la cittadinanza italiana. Al 31 dicembre 2012, sono state definite 105 delle complessive 109 procedure attivate ai sensi della norma suindicata.

• Iniziative in favore delle vittime dell’estorsione e dell’usura e delle vittime dei reati di tipo mafioso

Nell’ambito dell’Amministrazione - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - operano gli specifici uffici per le attività del:

✓ Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura

✓ Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso.

Tali strutture gestiscono le istanze di accesso al “Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso” che, in attuazione dell’art. 2, comma 6-sexies, del decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, ha unificato i previgenti Fondi per le vittime della mafia e per le vittime del racket e dell’usura, finalizzati all’erogazione dei benefici di legge.

✓ Il Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura svolge, a favore dei soggetti a rischio di estorsione e di usura e delle vittime, una doppia funzione sia sotto il profilo preventivo che della solidarietà.

Quanto al primo aspetto, si tratta di un’ampia attività di prevenzione e di informazione sul territorio, in stretto raccordo con i Prefetti, e in partenariato con le Associazioni e Fondazioni antiracket e antiusura e con le organizzazioni delle categorie produttive, con la significativa finalità di stimolare alla denuncia vittime e potenziali vittime.

Sul fronte più concreto del sostegno alle vittime, il Commissario opera, quale Presidente del Comitato di solidarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura, che delibera sulle richieste di benefici economici (elargizioni e mutui).

Nel corso del 2012 il predetto Comitato ha disposto, anche a seguito degli esiti del contenzioso, l’accoglimento di 247 istanze, di cui:

- n. 121 presentate dalle vittime dell’estorsione per ottenere elargizioni ex lege n. 44/1999

- n. 126 istanze presentate dalle vittime dell’usura per ottenere mutui senza interesse, ex art. 14 della legge n. 108/1996.

Nell’anno, sono stati proposti, avverso i decreti commissariali di concessione o di diniego dei benefici, 30 ricorsi ai T.A.R., di cui 7 accolti e 21 ricorsi straordinari al Capo dello Stato, di cui 2 accolti.

Le somme concesse dal Comitato, per elargizioni e mutui, ammontano complessivamente a € 19.319.744,88, di cui:

- € 10.050.337,09 in favore delle vittime dell’estorsione

- € 9.269.407,79 in favore delle vittime dell’usura.

Quanto alla dislocazione geografica la Regione ove si è registrata la maggiore elargizione in favore delle vittime dell’estorsione risulta la Sicilia, seguita da Campania, Calabria e Puglia.

Per i mutui in favore delle vittime dell’usura è la Campania la maggiore beneficiaria, seguita dalla Sicilia, dalla Puglia e dal Lazio.

✓ Il Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, presieduto dal Commissario, sostiene le vittime dei reati di tipo mafioso, garantendo il risarcimento dei danni liquidati in sentenza, previa verifica dei presupposti e dei requisiti di legge.

Nel corso del 2012 ha incrementato del 65% rispetto al 2011 l’attività deliberativa, anche per effetto della maggiore disponibilità finanziaria realizzata con l’unificazione, come sopra detto, dei previgenti Fondi per le vittime della mafia e per le vittime del racket e dell’usura nel “Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso”, consentendo di ridurre in maniera significativa l’arretrato relativo agli anni precedenti e di deliberare anche su alcune istanze prodotte nel 2012. Parimenti, nell’ottica di un più rapido e soddisfacente sostegno alle vittime di mafia, il Comitato ha deciso di corrispondere in due ratei annuali, anziché tre, l’importo complessivo liquidato in sentenza. Ciò ha consentito di ridurre notevolmente i tempi di attesa e di rispondere in maniera più efficiente alle istanze delle vittime, cercando di accrescere nelle stesse la percezione di una presenza costante e attiva delle istituzioni e rafforzarne la fiducia.

Nel corso dell’anno 2012 sono stati deliberati risarcimenti in favore delle vittime della mafia per un importo pari a € 47.280.111,20. Sono stati complessivamente erogati € 64.001.518,98, comprensivi delle somme già impegnate negli anni precedenti. Tale importo supera considerevolmente (+136%) quello corrisposto nel 2011 (€ 27.070.021,69), per effetto sia dell’intensificazione dell’attività deliberativa sia della riduzione a due ratei annuali in cui viene ripartita la somma dovuta.

Nell’anno in esame sono pervenute al Comitato, per il tramite delle Prefetture-UTG, complessivamente 887 istanze di accesso al Fondo di rotazione (+48% rispetto al 2011), la maggioranza delle quali provenienti dalle regioni meridionali tradizionalmente più esposte ai fenomeni mafiosi, per un importo totale di € 26.654.876,52.

• Interventi finalizzati al contrasto del fenomeno dell’incidentalità stradale

Nel quadro del potenziamento della collaborazione interistituzionale sul territorio provinciale, attraverso l’azione di coordinamento e raccordo dei Prefetti, esercitata in particolare nell’ambito delle Conferenze provinciali permanenti, è proseguita l’attività di prevenzione per il contrasto ed il contenimento degli incidenti stradali, determinati dall’eccesso di velocità sulle strade.

In considerazione dei risultati positivi ottenuti negli anni precedenti in termini di riduzione degli incidenti stradali e diminuzione del numero delle vittime, le Prefetture-UTG sono state sollecitate a proseguire nel lavoro di sensibilizzazione sul tema e nelle attività già proficuamente intraprese, sviluppando le più idonee forme e modalità operative sinergiche e collaborative tra tutte le componenti istituzionali presenti sul territorio, allo scopo di ottenere risultati sempre più incisivi, ed avendo di mira l’ambizioso traguardo, fissato dalla Comunità Europea, di ridurre del 50% il numero delle vittime degli incidenti stradali entro il 2020.

E’ stata effettuata a livello centrale una ricognizione dei dati trasmessi dalle Prefetture-UTG; tutte le informazioni fornite sono state elaborate e raccolte in un report finale. Dall’analisi dei dati si è evidenziato innanzitutto un coinvolgimento nella problematica ed un impegno ancora più determinato. L’80% delle Prefetture-UTG ha fornito il proprio contributo e da un primo dato si rileva che la sede principale nella quale sono state organizzate e pianificate organiche attività di contrasto e prevenzione del fenomeno è l’Osservatorio provinciale per il monitoraggio degli incidenti stradali, che risulta attualmente costituito in oltre il 90% delle Prefetture-UTG interessate.

La problematica è stata affrontata nella complessità dei suoi aspetti e numerose e diversificate sono state le iniziative assunte, che hanno riguardato la mappatura degli incidenti stradali e gli interventi strutturali per migliorare la viabilità, l’uso mirato dei dispositivi di rilevazione della velocità e l’incremento della segnaletica stradale, la realizzazione di strumenti di protezione per pedoni e motociclisti. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla prevenzione e alla diffusione della cultura della legalità, con iniziative rivolte ai giovani e giovanissimi studenti, mediante seminari e convegni realizzati nelle scuole medie inferiori e superiori, e sono state intensificate le attività di prevenzione e repressione presso i locali di intrattenimento nei fine settimana (ai fini del contenimento delle c.d. stragi del sabato sera).

Tutte le iniziative intraprese hanno condotto, in termini complessivi, ad una sensibile diminuzione dei sinistri e ad una flessione del numero delle vittime della strada.

• Monitoraggio delle ordinanze emanate dai Sindaci

La rilevazione è stata effettuata sulle ordinanze emanate dai Sindaci ai sensi dell’art. 54 del decreto legislativo n. 267/2000, modificato dalla legge 24 luglio 2008, n. 125 a tutela della sicurezza urbana sul territorio, anche a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 115 del 7 aprile 2011, che ne ha determinato la legittimità solo nei casi di necessità e urgenza. Si rappresenta tuttavia che il dato relativo alle ordinanze emanate costituisce un aspetto parziale della realtà effettiva, in quanto non tutti i Sindaci comunicano alla Prefettura-UTG l’emanazione di tali ordinanze, anche in relazione alla complessità della materia trattata e, in particolare, della difficoltà di individuare e ricollegare tutto ciò che è ricompreso nel concetto di “sicurezza urbana”.

Connessa alla rilevazione è stata l’implementazione della banca dati che ne consente la catalogazione su scala regionale e nazionale, distinta per materie di intervento.

Dal monitoraggio riferito all’anno 2012 emerge che sono pervenute in totale n. 57 ordinanze, contenenti 80 ordini/divieti, sulla cui base è proseguito lo studio delle funzioni esercitate dai Sindaci per la tutela della sicurezza urbana.

La maggiore concentrazione geografica di Comuni che hanno emesso le suddette ordinanze si registra al Nord Italia, dove 15 Comuni hanno emanato n. 31 ordinanze; mentre al Centro 4 Comuni hanno provveduto con n. 5 ordinanze; al Sud 16 Comuni hanno emanato n. 21 ordinanze e nell’Italia insulare nessun Comune ha emanato ordinanze.

In particolare, sul totale di ordinanze pervenute per l’anno 2012, il maggior numero di divieti/ordini si riferisce a:

• consumo bevande alcoliche – vendita – asporto (20);

• chiusura e/o messa in sicurezza di luoghi, edifici, esercizi pubblici/privati (limitazione orari esercizi) (17);

• prestazioni sessuali a pagamento (12);

• abbandono rifiuti (10);

• smaltimento rifiuti urbani (7);

• sosta in forma campeggistica/accampamento nomadi (4).

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• Implementazione dell’attività di sostegno a favore delle commissioni straordinarie

Sono state esaminate le relazioni prodotte dalle 19 commissioni straordinarie che hanno gestito, nel corso del 2012, altrettanti Enti locali i cui consigli comunali sono stati sciolti ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonché le richieste di approfondimento relative a specifiche tematiche di interesse degli organi di gestione straordinaria ai fini dell’attività di gestione dell’Ente.

La documentazione analizzata ha riguardato i diversi ambiti di competenza delle amministrazioni comunali, con particolare riferimento ai settori: urbanistico, lavori pubblici, personale e finanziario-tributario, che solitamente risultano essere i più esposti agli interessi della criminalità organizzata.

E’ così emersa una rappresentazione dei principali problemi in atto sul territorio e delle diverse iniziative avviate per consentire agli Enti di rimuovere tempestivamente gli effetti pregiudizievoli per l’interesse pubblico e per assicurare il risanamento dell’Ente locale; da ciò è derivato un documento concernente le migliori esperienze operative, che sono risultate quelle dirette:

✓ a coinvolgere la popolazione locale nell’azione promossa dall’Ente per il recupero dei principi di legalità e di buon andamento dell’azione amministrativa;

✓ a combattere le infiltrazioni criminali nel tessuto imprenditoriale, con riferimento alle procedure degli appalti di opere pubbliche, di servizi e forniture;

✓ a risolvere specifiche questioni, nell’interesse dell’Ente e della collettività, anche allo scopo di diffondere la cultura di legalità in quei territori ove è stato dimostrato il radicamento del fenomeno mafioso.

E’ stato anche analizzato il lavoro svolto dalle “professionalità” richieste, ai sensi dell’art. 145 TUOEL, a supporto delle commissioni straordinarie.

Nel corso del 2012 sono infatti pervenute, complessivamente, 140 richieste nominative per l’assegnazione di personale in posizione di comando, a supporto dell’attività di gestione svolta da 36 commissioni straordinarie e da una Azienda Sanitaria Provinciale.

• I servizi demografici offerti e le novità normative intervenute

Sono proseguite le attività di seguito indicate:

➢ accesso all’Indice Nazionale delle Anagrafi (INA), infrastruttura tecnologica, ubicata presso il Ministero dell’Interno - Centro Nazionale per i Servizi Demografici (CNSD) - che collega tutte le anagrafi comunali ed ha il compito di veicolare le informazioni anagrafiche, relative ai cittadini residenti sul territorio nazionale, alle Amministrazioni Pubbliche connesse al CNSD. Le Amministrazioni attualmente collegate al CNSD sono: il Ministero dei Trasporti - Direzione Generale per la Motorizzazione Civile, l’Agenzia delle Entrate, l’INPDAP, l’INPS, l’ISTAT, le Poste Italiane S.p.A.. Anche le Regioni Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto, nonché la Provincia autonoma di Trento e la Provincia autonoma di Bolzano, hanno firmato protocolli di intesa per il collegamento al CNSD per fruire dei servizi di interscambio anagrafico;

➢ accesso all’AIRE - Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero - istituita nel 1990 ai sensi della legge n. 470/1988 presso il Ministero dell’Interno e gestita, a livello locale, dai singoli Comuni.

L’accesso ai dati anagrafici dei cittadini iscritti all’AIRE, in assenza di una specifica disciplina, è consentita in analogia a quanto previsto per le anagrafi della popolazione residente, alle Amministrazioni Pubbliche che ne facciano motivata richiesta per esclusivo uso di pubblica utilità sotto forma di rilascio di elenchi degli iscritti (art. 34, comma 1, D.P.R. n. 223/1989).

Inoltre, ai sensi dell’art. 34, comma 2, del medesimo D.P.R. n. 223/1989, sono stati forniti, per fini statistici e di ricerca, dati anagrafici dell’AIRE, resi anonimi ed aggregati a seguito di richieste da parte di studiosi e giornalisti, tra cui si ricorda, in particolare quella dell’Associazione “Caritas Migrantes” finalizzata alla redazione della pubblicazione annuale “Rapporto Italiani nel Mondo”.

Si deve, tuttavia, segnalare che nel corso dell’anno 2012, i predetti servizi (INA, AIRE) sono stati interessati da rilevanti interventi normativi.

Dapprima la modifica, apportata all’art. 1 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, dal decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, come modificato dalla legge di conversione 24 marzo 2012, n. 27, ha previsto, all’art. 40, comma 3, l’attribuzione d’ufficio del codice fiscale ai cittadini italiani residenti all’estero che non ne erano in possesso ed ha comportato una serie di riunioni e di accordi con l’Agenzia delle Entrate, per l’individuazione dei soggetti destinatari dell’attribuzione mediante l’interscambio di dati, in sicurezza, tra la banca dati AIRE e l’Anagrafe tributaria.

Successivamente, una nuova normativa in materia ha previsto l’istituzione presso il Ministero dell’Interno dell’ANPR - Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente - che subentra all’INA, all’AIRE e, progressivamente alle Anagrafi comunali, secondo un piano da completare entro il 31 dicembre 2014 (art. 2 del decreto legge n. 179/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 221/2012).

Ciò ha reso necessario, atteso il contemporaneo svolgimento della seconda fase del progetto “e-AIRE”, avviato con apposita gara europea dal mese di luglio 2012, avviare intese informali con le amministrazioni interessate per valutarne la compatibilità con le nuove disposizioni normative.

• Acquisizione delle certificazioni di bilancio per posta elettronica certificata (PEC) e firma digitale

Le certificazioni sui principali dati di bilancio degli Enti locali rappresentano uno degli adempimenti che – con frequenza annuale – la Direzione Centrale della Finanza Locale del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali si trova ad assolvere per acquisire dati contabili aggiornati da divulgare attraverso il sito internet e da trasmettere a varie Amministrazioni centrali ed enti che analizzano l’impatto della legislazione nel settore delle autonomie locali. Fra tali Amministrazioni si possono annoverare, in primo luogo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, poi il Ministero della Semplificazione normativa, nonché quello delle Riforme per il Federalismo (Ministeri che, come noto, erano previsti nel precedente Governo), oltre alle Associazioni degli Enti locali ed alla Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (COPAFF).

L’acquisizione delle certificazioni comporta l’esigenza di ricevere numerosi dati contabili di bilancio di tutti gli Enti locali, ossia di un universo costituito da più di 8.500 Enti. Da qui l’attenzione a precostituire le basi per un’efficace soluzione nel canale di trasmissione fra Direzione Centrale ed Enti locali, costituito dalla posta elettronica certificata.

Alla trasmissione via posta elettronica certificata si è affiancato anche lo strumento della firma digitale delle certificazioni da parte dei sottoscrittori, in modo da pervenire ad una completa dematerializzazione dei documenti, con risultati non solo per quanto riguarda la celerità nei tempi di trasmissione, ma anche nella riduzione dell’utilizzo della carta, ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 27 del decreto legge n. 112/2008 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133/2008.

L’intento è stato anche quello di stimolare gli Enti locali ad utilizzare questi nuovi e moderni sistemi di comunicazione inducendo anche risparmi di costi sia per l’Amministrazione centrale che per gli stessi Enti locali.

Con il Decreto ministeriale 15 giugno 2012, concernente l’acquisizione delle certificazioni al rendiconto al bilancio 2011, si è poi previsto che gli Enti locali provvedano a trasmettere tali certificazioni tramite posta elettronica certificata e firma digitale dei sottoscrittori del documento e, contestualmente, sono stati previsti dei link sulle pagine del sito internet della predetta Direzione Centrale per fornire indicazioni di dettaglio circa le procedure da seguire.

• Interventi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che persegue la missione di preminente interesse pubblico finalizzata alla sicurezza della vita umana, all’incolumità delle persone e alla tutela dei beni e dell’ambiente, ha esplicato la propria attività negli ambiti di competenza di seguito evidenziati.

SOCCORSO TECNICO URGENTE

Il trend del numero degli interventi di soccorso tecnico effettuati dal CNVVF nel triennio 2010-2012, mette in evidenza l’incremento registrato nel 2012 rispetto agli anni precedenti. Tale aumento è da attribuirsi prioritariamente all’evento sismico che ha colpito le Regioni Emilia Romagna, Lombardia e, in misura minore, il Veneto nel mese di maggio e alle alluvioni del novembre 2012.

trend interventi 2010-2012

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Tra gli interventi più frequenti effettuati dal CNVVF rientrano quelli per: incendi, statica, incidenti stradali e danni d’acqua, che rappresentano rispettivamente il 31%, il 7%, il 3% e il 5% rispetto al totale degli interventi.

➢ Incendi

Sempre con riferimento al triennio 2010-2012 c’è da evidenziare una crescita costante nel numero degli incendi, sebbene nel 2012 sia diminuito il tasso di incidenza degli incendi rispetto al totale degli interventi, scendendo dal 31,6% del 2011 al 30,7%.

Un altro dato significativo è legato alle cause più frequenti che determinano il verificarsi di incendi: dolose, incendio camino e cause di natura elettrica.

Nel triennio in esame vi è stata una costante crescita (pari a circa il 4%) delle cause dolose, mentre per gli incendi di camino e per le cause di natura elettrica il dato mette in luce delle significative flessioni, a causa di un’efficace campagna informativa rivolta ai cittadini in tema di sicurezza nei luoghi domestici e di lavoro.

trend interventi per incendi 2010-2012

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trend principali cause di incendio 2010-2012

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➢ Statica

L’analisi dei dati ha evidenziato un forte incremento nel numero degli interventi rientranti nella tipologia STATICA - dissesti, stabilità fabbricati, ecc. - causati in particolare da fenomeni sismici. Nell’ambito di questa tipologia, gli interventi per dissesto statico sono cresciuti, tra il 2011 e il 2012 di circa il 92%. Gli interventi per STATICA hanno subito dei significativi incrementi, con riferimento al 2011, rispettivamente del 600% in Emilia Romagna e del 417% in Lombardia.

trend interventi per statica 2010-2012

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➢ Incidenti stradali

Gli interventi per incidenti stradali hanno subito una flessione nel periodo considerato. Tra le principali cause, quelle relative alle condizioni meteorologiche hanno segnato, nel 2012, un forte aumento rispetto al 2011 (+ 72%).

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➢ Danni d’acqua

Anche nel caso degli interventi per danni d’acqua, il trend del triennio 2010-2012 evidenzia un forte incremento di cause legate alle cattive condizioni meteorologiche.

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Per una completezza dei dati sull’attività del CNVVF si rimanda all’annuario statistico pubblicato nella sezione “statistiche” del sito vigilfuoco.it

EMERGENZE NAZIONALI

Anche nel 2012, il Paese è stato colpito da gravi emergenze che hanno richiesto l’impiego straordinario del CNVVF in termini di uomini, mezzi, materiale operativo e connesse risorse finanziarie. Oltre alle emergenze legate al maltempo per le abbondanti nevicate nel febbraio 2012 e per le esondazioni nel novembre 2012, che hanno interessato numerose Regioni soprattutto del centro e del sud Italia, gli scenari più importanti in cui è intervenuta la macchina del soccorso del CNVVF hanno riguardato il naufragio della Costa Concordia del gennaio 2012, il terremoto nella Pianura Padana del maggio 2012 e il sisma nel Pollino.

• Naufragio della Costa Concordia (gennaio 2012)

Scenario unico e complesso a causa dell’elevato numero di persone da soccorrere (oltre 4.000) e delle condizioni al contorno variabili nel tempo (stabilità e deformabilità della nave, scarsa visibilità, inquinamento ambientale, attività di “defueling” concomitante alle operazioni di soccorso): primo esempio di interoperabilità nel soccorso, tenuto conto della consistente presenza sullo scenario di enti civili e militari dello Stato. L’interoperabilità ha assunto un duplice profilo: di tipo “monoagenzia”, per le operazioni riguardanti la parte emersa della nave, in cui hanno operato in sinergia diversi segmenti specialistici del CNVVF (SAF – speleo alpino fluviali - cinofili, sommozzatori, piloti); di tipo “multiagenzia” per le operazioni relative alla parte sommersa, verso le quali il CNVVF ha svolto un ruolo di coordinamento tra i reparti subacquei interforze.

Peculiarità dell’evento è stato l’utilizzo di tecniche di tipo CRM (crew/crisis resource management) finalizzate alla condivisione delle missioni operative da parte di tutti gli operatori del soccorso (team training) e l’utilizzo di un modello di impiego operativo di tipo “task force” relativamente ai sommozzatori VV.F. che ha previsto l’allertamento e l’invio sul posto di squadre subacquee altamente specializzate negli interventi di ricerca e recupero persone in ambienti confinati allagati.

La difficoltà gestionale delle operazioni di soccorso è stata prevalentemente riconducibile all’assenza di procedure standard precedentemente codificate, superata grazie alla capacità professionale degli operatori VV.F. che sono stati in grado di adattare prontamente le tecniche operative ad uno scenario complesso, peraltro mutevole, anche attraverso una continua analisi degli informazioni correlate agli aspetti tecnologici, strutturali e organizzativi forniti dalla Compagnia di navigazione, nonché delle diverse fonti testimoniali.

Le operazioni di soccorso, illustrate nel prospetto che segue, si sono svolte in quattro fasi, con l’applicazione di procedure operative derivate da quelle utilizzate in scenari emergenziali terrestri.

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Le percentuali riportate indicano il numero di persone salvate nelle diverse fasi, con la precisazione che quelle decedute sono state individuate e recuperate nell’ultima fase, nella quale sono state tratte in salvo anche 3 persone a distanza di ben 36 ore dall’evento, circostanza derivante dalla appropriatezza ed efficacia delle operazioni.

Il dispositivo dei Vigili del Fuoco ha visto impegnati 132 unità operative (personale delle squadre di terra, soccorritori acquatici e sommozzatori, unità cinofile e SAF, elicotteristi) e 66 mezzi (imbarcazioni, elicotteri e veicoli terrestri).

Di seguito si riportano, nel dettaglio, i dati relativi al dispiegamento delle squadre che hanno operato nella parte emersa della nave (SAF) e nella parte immersa (sommozzatori VV.F.).

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• Sisma dell’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto (maggio 2012)

Gli eventi sismici del maggio 2012 hanno interessato un territorio molto vasto - 3 Regioni (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia), 6 Province (Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo) per un totale di 87 Comuni. Lo scenario è stato caratterizzato da danni diffusi in un territorio con una elevata concentrazione di unità produttive agricole, agroalimentari, industriali e artigianali, con la presenza di distretti produttivi di rilevanza internazionale come il biomedicale. In una condizione di particolare criticità per l’instabilità del terreno, considerato il verificarsi di due forti scosse a distanza di 9 giorni (20 e 29 maggio), le operazioni di soccorso hanno riguardato nell’immediato il salvataggio delle persone e la verifica della stabilità degli edifici, stante l’assoluta necessità di far rientrare nelle proprie abitazioni e nelle aziende quante più persone possibile. Conseguentemente, si è provveduto al recupero di merci e macchinari, al fine di consentire un veloce ripristino delle attività produttive ed il contenimento delle perdite economiche in un distretto industriale importante, in termini di fatturato e di numero di occupati, a livello nazionale ed internazionale, unitamente al recupero di beni artistici e culturali.

L’emergenza è stata caratterizzata da due fasi: la prima, vera e propria, dal verificarsi degli eventi al 10 agosto 2012, in cui è stata attivato il sistema delle Colonne Mobili Regionale dei Vigili del Fuoco con la presenza di Comandi Operativi Avanzati ed il dispiegamento di uomini e mezzi provenienti da tutto il territorio nazionale, di tutte le specializzazioni del CNVVF unitamente al personale amministrativo ed informatico VV.F.; la seconda fase, con il passaggio di consegne dal Dipartimento della Protezione Civile al Commissario delegato, funzione attribuita al Presidente della Regione Emilia Romagna, caratterizzata da interventi di messa in sicurezza, puntellamenti e demolizioni, con la presenza di personale VV.F. particolarmente addestrato a tali attività (SAF e GOS).

Nel prospetto che segue si riportano i dati più significativi:

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La presenza media, durante il periodo 10 agosto - 20 dicembre, è stata di 86 unità VV.F. provenienti principalmente dai Comandi Provinciali VV.F. della Regione Emilia-Romagna e delle Regioni limitrofe.

Di seguito, il dettaglio delle attività svolte nelle due fasi emergenziali:

|attività fino al 10 agosto |  |

|verifiche (schede AeDES)[2] | 1.140 |

|verifiche speditive | 58.500 |

|interventi | 50.300 |

|attività dal 10 agosto al 20 dicembre |  |

|messe in sicurezza | 119 |

|demolizioni | 223 |

|altri interventi | 4.123 |

Con l’emergenza del maggio 2012 si è avuto modo di attuare e testare le procedure operative definite con protocollo d’intesa del marzo 2012, sottoscritto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a seguito dal sisma del 2009 in Abruzzo, per una efficace collaborazione interistituzionale a tutela del patrimonio di interesse artistico e storico-culturale in situazioni di emergenza.

Gli interventi realizzati sono stati rilevanti, per numero, complessità ed importanza dei beni preservati: 480 interventi in 208 siti e insediamenti di interesse culturale, con il recupero di campanili e parti sommitali di edifici civici, messa in sicurezza di beni culturali e opere d’arte, recupero e conservazione di archivi storici.

• Sisma nel Pollino (ottobre 2012)

Oltre 2.400 sono stati gli interventi effettuati dalle squadre dei Vigili del Fuoco, circa 1.900 nel territorio cosentino e 500 in quello potentino; 1.400 gli uomini impiegati nel soccorso e 3 le Unità di Comando Locale (UCL) attivate.

L’attività svolta dai Vigili del Fuoco, oltre all’assistenza alla popolazione, ha riguardato la verifica e la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati. Particolarmente rilevante è stato l’impegno del personale SAF, che ha operato, in stretta sinergia con le squadre tecniche, per la messa in sicurezza di edifici storici e di interesse artistico-culturale.

EMERGENZE INTERNAZIONALI

Nel 2012, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, nell’ambito delle iniziative di cooperazione internazionale in atto, ha assicurato il proprio contributo agli interventi di sostegno in favore della popolazione libica, attraverso il perfezionamento del progetto “Libia-Bengasi”, finalizzato allo sviluppo delle capacità e rafforzamento del sistema di protezione civile e dei vigili del fuoco della Città di Bengasi.

LOTTA AGLI INCENDI BOSCHIVI

La lotta attiva contro gli incendi boschivi impegna intensamente, soprattutto nel periodo estivo, le strutture operative del CNVVF. Nel quadro normativo vigente, le competenze in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi sono attribuite alle Regioni, che possono regolamentare il concorso dello Stato attraverso apposite convenzioni per le Campagne Antincendi Boschivi (A.I.B.).

Nel corso della campagna AIB 2012 i Vigili del Fuoco hanno effettuato più di 53.000 interventi per incendi di vegetazione, grazie anche al potenziamento del dispositivo di soccorso reso possibile dalla stipula di apposite convenzioni finalizzate alla lotta attiva agli incendi boschivi con le Regioni e gli Enti locali.

PREVENZIONE INCENDI

Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ha concentrato particolare attenzione nell’attuazione della nuova disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, in modo da mettere a regime il sistema di semplificazione degli adempimenti amministrativi da parte dei cittadini e delle imprese, assicurando, nel contempo, l’irrinunciabile tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica.

Le Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA), introdotte dal D.P.R. n. 151/2011, per il 2012 assommano a 62.727.

Il consuntivo delle altre attività, svolte nel 2012 con riferimento ai procedimenti di cui al D.P.R. n. 151/2011, è riportato nel prospetto seguente per il solo 2012, corrispondente al primo anno completo di applicazione della nuova normativa.

|Attività ai sensi del D.P.R. n. 151/2011 |

|Attività |Presentate |Evase |

|Valutazione progetti |34.160 |29.017 |

|Nulla osta di fattibilità |362 |267 |

|Verifiche in corso |400 |310 |

|Attestazione di rinnovo periodico |45.428 |37.632 |

Lo scostamento tra le pratiche presentate e quelle evase è dato dalle pratiche presentate nel 2012 con scadenza 2013 e non costituisce attività arretrata.

I servizi di vigilanza antincendi svolti sul territorio nel periodo 2010-2012 sono i seguenti:

|Totale servizi di vigilanza |

|2010 |67.889 |

|2011 |61.841 |

|2012 |50.052 |

Si riporta, nel dettaglio, la ripartizione dei servizi per tipo di attività nel triennio 2010-2012

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Il grafico sottostante illustra i servizi di vigilanza antincendi svolti sul territorio presso locali di pubblico spettacolo e altri nell’anno 2012.

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Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ha attuato uno specifico programma di controlli sull’applicazione delle norme antincendio, con particolare riferimento al settore industriale e manifatturiero, attivando, anche in partnership con altri competenti soggetti istituzionali, iniziative per la sicurezza nei luoghi di vita, di studio e di lavoro, supportate da campagne informative mirate.

Di seguito si riporta un dettaglio delle risultanze delle singole campagne di informazione

Nell’attività di comunicazione istituzionale per la diffusione della cultura della legalità e della sicurezza, speciale attenzione è stata rivolta alle fasce più esposte della popolazione - bambini, adolescenti, disabili e immigrati - in collaborazione con l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del CNVVF e delle Commissioni Territoriali per l’Immigrazione.

Campagne informative sulla sicurezza anno 2012 – cittadini raggiunti

|Campagna | ore | Unità di personale |Numero destinatari (per fascia d'età) |  |

| |impiegate |impiegato | | |

| |personale | | | |

| |VV.F. e Ass.| | | |

| |Naz. VV.F. | | | |

| |

|Totale |Corsi |Durata |Partecipanti |

| |

|Totale |Corsi |Durata |Partecipanti |

| |

|Totale |Corsi |Durata |Partecipanti |

| |

|Totale |Corsi |Durata |Partecipanti |

| |

|Totale |Corsi |Durata |Partecipanti |

| |

|Totale |Corsi |Durata |Partecipanti |

| |

1. Albero della performance

Partendo dal mandato istituzionale che discende principalmente dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, in base al quale al Ministero dell’Interno sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di:

garanzia della regolare costituzione e del funzionamento degli organi degli enti locali e funzioni statali esercitate dagli enti locali, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, difesa civile e politiche di protezione civile, poteri di ordinanza in materia di protezione civile, tutela dei diritti civili, cittadinanza, immigrazione, asilo, soccorso pubblico, prevenzione incendi. Il Ministero svolge altresì i compiti in materia di amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio

attraverso la missione che, alla luce delle linee programmatiche tracciate dal Governo e sulla base delle priorità politiche indicate nell’Atto di indirizzo del Ministro 2012-2014, è stata svolta secondo le seguenti direttrici:

❖ Rafforzare la collaborazione interistituzionale con nuove forme di sinergia e raccordo, nell’ottica di un miglioramento della coesione sociale. Attuare le strategie di intervento per migliorare il governo dei fenomeni dell’immigrazione e dell’asilo, lo sviluppo dell’integrazione sociale e della condivisione di valori e diritti

❖ Rispondere efficacemente alla domanda di sicurezza della collettività

❖ Provvedere alla tutela della vita umana ed alla salvaguardia dei beni e dell’ambiente dai danni o dai pericoli di danno causati dagli incendi e da altre situazioni accidentali, nonché dai grandi rischi industriali, compresi quelli derivanti dall’impiego dell’energia nucleare

l’Albero della performance, nell’anno 2012, è stato articolato nelle sottostanti aree strategiche:

➢ Coesione sociale

➢ Prevenzione e contrasto della minaccia interna ed internazionale, del crimine organizzato e dell’immigrazione clandestina

➢ Prevenzione e contrasto della criminalità comune con tutti i livelli territoriali. Controllo del territorio e coordinamento delle iniziative

➢ Implementazione dei livelli di sicurezza stradale e di comunicazione

➢ Tutela dei diritti civili, integrazione sociale e gestione del fenomeno migratorio

➢ Difesa civile

➢ Soccorso pubblico

➢ Prevenzione dai rischi

➢ Modernizzazione e innovazione dei servizi. Miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa anche attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane e la razionalizzazione delle risorse finanziarie (spending review).

2. Obiettivi strategici

Dalle priorità politiche fissate con l’Atto di indirizzo 2012-2014, in coerenza con il ciclo della programmazione economico-finanziaria, è scaturito l’intero sistema degli obiettivi propri della pianificazione strategica (strategici/operativi/programmi operativi), che ha trovato piena legittimazione nella Direttiva generale per l’attività amministrativa e per la gestione relativa all’anno 2012 e si è conclusa con la fase di reporting.

La fase di definizione degli obiettivi strategico/operativi è stata attuata sotto il presidio dell’OIV che ne ha assicurato la coerenza interna ed esterna, attraverso apposite Linee metodologiche, nonché, ove necessario, anche tramite l’organizzazione di tavoli di lavoro comuni e/o settoriali con i rappresentanti degli appositi Uffici di supporto ai Capi Dipartimento nel processo di pianificazione (sia a livello amministrativo che finanziario).

Il quadro della pianificazione strategica del Ministero dell’Interno del 2012 è risultato caratterizzato da un circoscritto numero di rilevanti obiettivi strategici (20), articolati in obiettivi operativi (76).

Si riporta, di seguito, il prospetto dei singoli obiettivi strategici, riferiti alle corrispondenti aree strategiche, in cui, per ciascun obiettivo, è stato declinato un piano di azione, articolato per linee, volto a specificare le modalità di intervento per il perseguimento delle finalità espresse dall’obiettivo stesso e a tracciare il collegamento con i singoli obiettivi operativi. Inoltre, con riferimento alle missioni e ai programmi del Bilancio dello Stato, sono state indicate le risorse finanziarie stanziate ed impegnate, gli indicatori di misurazione utilizzati, i target programmati ed i valori raggiunti a consuntivo.

Per ogni obiettivo strategico vengono indicati, inoltre, in dettaglio, i risultati raggiunti attraverso la realizzazione dei sottostanti obiettivi operativi che ne costituiscono l’articolazione, con le motivazioni che hanno determinato gli eventuali disallineamenti rispetto ai target prefissati in sede di pianificazione.

|PREVENZIONE E CONTRASTO DELLA MINACCIA INTERNA E INTERNAZIONALE, DEL CRIMINE ORGANIZZATO E DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA |

|PREVENZIONE E CONTRASTO DELLA CRIMINALITA’ COMUNE CON TUTTI I LIVELLI TERRITORIALI. CONTROLLO DEL TERRITORIO E COORDINAMENTO DELLE |

|INIZIATIVE |

|IMPLEMENTAZIONE DEI LIVELLI DI SICUREZZA STRADALE E DI COMUNICAZIONE |

|OBIETTIVO STRATEGICO A.1 |Durata |Responsabile |

|Prevenire e contrastare la minaccia di matrice fondamentalista | |Titolare CDR 5 |

| | | |

| |pluriennale |Capo della Polizia |

| | |Direttore Generale della Pubblica Sicurezza |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione fisica |Misurazione, in termini percentuali, |66% |66% |

| |del grado di avanzamento triennale | | |

| |del piano di azione con progressione | | |

| |annua che cumula il valore dell’anno | | |

| |precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Costante aggiornamento delle mappe dei rischi ai nuovi scenari di riferimento |

|Azione n. 2: Ampliamento del livello di intesa e cooperazione con i Paesi di origine dei presunti terroristi |

|Azione n. 3: Collaborazione con gli Enti locali e con gli altri livelli di governo territoriale |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Nel contesto dell’analisi strategica delle minacce e dei rischi alla sicurezza nel quadro della cooperazione europea e internazionale, ampio |

|spazio ha avuto l’analisi e la valutazione dei rischi per la sicurezza interna e internazionale anche rispetto ai nuovi scenari di riferimento. |

|Nel corso del 2012 il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (C.A.S.A.), presieduto dal Direttore della Direzione Centrale della Polizia di|

|Prevenzione, con la partecipazione di rappresentanti delle Forze di Polizia e delle Agenzie di Informazione e Sicurezza Interna e Esterna, si è |

|riunito 50 volte per valutare lo stato della minaccia riguardante sia il territorio nazionale che gli interessi italiani all’estero. |

|Tra i 266 argomenti esaminati, 179 hanno riguardato minacce dirette contro interessi dello Stato. La condivisione delle informazioni relative alla|

|minaccia terroristica interna ed internazionale e il coordinamento info-operativo con gli uffici territoriali hanno peraltro consentito di |

|calibrare in maniera adeguata interventi preventivi, al fine di circoscrivere la minaccia. |

| |

|E’ stata inoltre assicurata la costante cooperazione con i Paesi impegnati nella lotta al terrorismo, rafforzando le intese con quelli da cui |

|provengono i soggetti appartenenti ad organizzazioni terroristiche. In proposito, la promozione di incontri internazionali e la partecipazione a |

|riunioni volte a favorire lo scambio info-operativo, hanno trovato ampio seguito, anche mediante la collaborazione fornita dalla rete degli |

|ufficiali di collegamento. |

| |

|E’ stata sviluppata prioritariamente la capacità di analisi strategica per la più efficace tutela della sicurezza, anche attraverso l’evoluzione |

|dell’analisi dei contesti criminali, nazionali e transnazionali, dal tipo situazionale a quello previsionale, in sintonia con le direttive |

|dell’Unione Europea. E’ stata dedicata particolare attenzione all’acquisizione di elementi informativi sulle organizzazioni criminali e sui |

|fenomeni criminali nazionali e transnazionali. |

|L’analisi sul contesto territoriale, condotta con maggior approfondimento nelle aree geografiche caratterizzate da particolare recrudescenza della|

|criminalità, ha reso possibile lo sviluppo di metodologie di contrasto attuate in sede locale attraverso il coordinamento della Forze di Polizia e|

|la pianificazione di mirate strategie di controllo delle aree territoriali più critiche. |

|All’applicazione delle più moderne ed accreditate metodiche caratterizzanti il processo di intelligence (sviluppate anche attraverso la |

|partecipazione al tavolo di lavoro incardinato presso EUROPOL per l’elaborazione del “Serious Organised Crime Threat Assessment” – Documento di |

|valutazione della minaccia della criminalità grave ed organizzata in ambito europeo) ha positivamente contribuito la partecipazione a frequenti |

|riunioni con i rappresentanti degli Uffici centrali e dei Comandi Generali delle Forze di Polizia e degli altri organismi dipartimentali |

|competenti nella lotta alla criminalità, per la condivisione e l’approfondimento delle informazioni. |

| |

|Sono stati definiti programmi di cooperazione in ambito bilaterale e multilaterale in tema di lotta al terrorismo internazionale, all’immigrazione|

|clandestina ed alla criminalità organizzata, con particolare riguardo a quelli avviati in ambito G8, G2O, ONU, OSCE, Consiglio d’Europa, nonché ai|

|programmi di assistenza tecnica a favore delle Forze di Polizia estere in ambito ONU-UNODC e OSCE. |

|Per quanto concerne il G8 - Gruppo Roma-Lione - sono stati approvati, sotto la Presidenza USA, importanti progetti di cooperazione nei seguenti |

|settori: criminalità organizzata, traffici illeciti di droga, contrasto dell’immigrazione clandestina, lotta al terrorismo, contrasto dei crimini |

|informatici e sicurezza dei trasporti e protezione delle infrastrutture critiche. |

|Riguardo all’OSCE, è stata assicurata la presenza di rappresentanti dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia del |

|Dipartimento della Pubblica Sicurezza ai più importanti meeting riguardanti la cooperazione internazionale di polizia, nonché la cura del flusso |

|documentale dei contributi dipartimentali approntati in occasione del vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi facenti parte |

|dell’Organizzazione. |

|E’ stata altresì curata la preparazione di importanti corsi sul tema del rispetto dei diritti umani e l’intolleranza da tenersi da esperti OSCE a |

|favore di operatori delle Forze di Polizia nazionali. |

|Per quanto concerne l’ONU, si segnalano gli sforzi volti al contrasto del terrorismo infra-nazionale ed alle sue forme di finanziamento. |

|Si segnala, inoltre, la partecipazione di rappresentanti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza alla “VI Conferenza degli Stati parte della |

|Convenzione delle Nazioni Unite” contro il crimine organizzato transnazionale (UNTOC o Convenzione di Palermo), tenutasi a Vienna presso l’UNODC |

|(Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine). |

|Nell’ambito del Global Counter Terrorism Forum, sono stati seguiti gli esiti delle riunioni internazionali, partecipando al gruppo di lavoro |

|sull’estremismo violento e a quello per la definizione dei principi ordinamentali del Centro di eccellenza per il contrasto all’estremismo |

|violento di Abu Dhabi. |

|Per quanto attiene al Consiglio d’Europa si segnala l’attività di cooperazione e coordinamento svolta per la redazione di contributi da parte |

|delle Forze di Polizia ai rapporti elaborati in seguito a visite ed ispezioni del gruppo di lavoro sui diritti civili e politici, della |

|Commissione per i diritti dell’uomo, della Commissione contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) e del Comitato Prevenzione Torture (CPT). |

|Nell’ambito del G20 l’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia ha partecipato al gruppo di lavoro della corruzione. |

|Sono state, inoltre, adottate iniziative di carattere preventivo e di contrasto negli ambiti di specifica competenza della Direzione Centrale |

|della Polizia di Prevenzione, con riguardo alle degenerazioni politiche nelle pubbliche manifestazioni, pure quelle sportive e alla |

|radicalizzazione religiosa legata anche alla predicazione fondamentalista, esaminando i fenomeni suscettibili di incidere sull’ordine e la |

|sicurezza pubblica. |

|OBIETTIVO STRATEGICO A.2 |Durata |Responsabile |

|Prevenire e contrastare ogni forma di criminalità | |Titolare CDR 5 |

|organizzata dando attuazione al Piano straordinario contro | | |

|le mafie |pluriennale |Capo della Polizia |

| | |Direttore Generale della Pubblica Sicurezza |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione fisica |Misurazione, in termini percentuali, |66% |66% |

| |del grado di avanzamento triennale del| | |

| |piano di azione con progressione annua| | |

| |che cumula il valore dell’anno | | |

| |precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Perfezionamento dell’azione di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, anche attraverso la diffusione e il |

|potenziamento della strategia di aggressione ai beni mafiosi nell’attività di collaborazione tra gli Stati contro il crimine transnazionale, |

|mirando alla diffusione anche all’estero della strategia di aggressione ai beni mafiosi |

|Azione n. 2: Potenziamento dell’attività preventiva dei tentativi di infiltrazione mafiosa negli appalti particolarmente a rischio relativi alle |

|Grandi Opere, nonché dell’attività preventiva delle Sezioni specializzate in occasione di eventi particolarmente a rischio di infiltrazioni |

|mafiose |

|Azione n. 3: Prevenzione e contrasto al traffico di stupefacenti mediante una efficace azione interforze ed intese internazionali sulla base |

|delle linee programmatiche contenute nel Piano di Azione Nazionale per la lotta alla diffusione delle tossicodipendenze per il quadriennio |

|2009/2012 |

|Azione n. 4: Consolidamento delle condizioni di sicurezza e legalità nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza attraverso una mirata strategia di |

|controllo del territorio e di potenziamento dei livelli di sicurezza urbana |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Nell’ambito delle attività dirette all’innovazione e allo sviluppo delle capacità delle Forze di Polizia volte a prevenire e contrastare le |

|minacce della criminalità organizzata, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia |

|Criminale ha curato la redazione, in collaborazione con i Ministeri degli Affari Esteri e della Giustizia e sotto l’egida dell’Ufficio delle |

|Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine di Vienna (UNODC), del “Digesto dei casi di criminalità organizzata”. |

|All’iniziativa hanno, per primi, aderito la Colombia e l’O.I.P.C. - Interpol e, successivamente, i seguenti Paesi: Albania, Argentina, |

|Brasile, Canada, El Salvador, Federazione Russa, Filippine, Francia, Germania, Giamaica, Kenya, Messico, Marocco, Nigeria, Portogallo, Regno |

|Unito, Romania, Serbia, Spagna, Sud Africa, Svizzera, Stati Uniti d’America, Ucraina, Ungheria e Venezuela. |

|Il Digesto si compone di quattro prefazioni, a cura dell’Italia, della Colombia, dell’Interpol e dell’UNODC, di un’introduzione che descrive |

|l’iniziativa, i suoi obiettivi e contenuti, nonché di sei capitoli dedicati ai seguenti argomenti: criminalità organizzata; natura e |

|criminalizzazione; indagine e azione penale; cooperazione internazionale di polizia e giudiziaria; misure relative ai proventi di reato; |

|caratteristiche di reati specifici e prevenzione. |

|Tale pubblicazione è stata presentata e distribuita in occasione dell’81^ Assemblea Generale dell’O.I.P.C. – Interpol, svoltasi a Roma dal 5 |

|all’8 novembre 2012. |

| |

|Per poter meglio adempiere agli obblighi connessi alla funzione di “punto di contatto” e di coordinamento di tutti i canali internazionali di |

|cooperazione e per dare attuazione, oltre che all’Accordo fra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo degli Stati Uniti d’America |

|sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità, anche alla normativa europea in materia di |

|scambio informativo di polizia, è stata curata presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale la realizzazione della Sala Operativa |

|Internazionale, con funzioni di front-desk, coordinamento, gestione e controllo. |

|Le attività riferite al funzionamento della predetta Sala Operativa hanno riguardato lo studio volto al perfezionamento delle procedure e |

|metodologie di lavoro adottate per la gestione del flusso documentale e dello scambio delle informazioni, in funzione del ruolo della Sala |

|quale fulcro delle attività di punto di contatto assegnate al competente ufficio dipartimentale, nonché per la gestione della rete degli |

|Esperti per la Sicurezza. |

|E’ stata curata la realizzazione del progetto di costituzione del Centro Internazionale di Alta Formazione con l’individuazione della |

|struttura designata ad ospitare la scuola. |

|Aderendo all’invito dell’Unione Europea, unitamente al Servizio Relazioni Internazionali dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione Forze di |

|Polizia, è stata formulata una proposta per il rafforzamento delle capacità e delle strutture istituzionali degli Stati dei Balcani |

|occidentali in materia di prevenzione e lotta al crimine organizzato, nonché di miglioramento del livello di cooperazione internazionale di |

|polizia e giudiziaria. La proposta ha ottenuto l’approvazione dei competenti Organi comunitari. |

| |

|Nell’ambito del Progetto INVEX (Interpol Vehicle Exchange), finalizzato a fornire un ulteriore strumento nella lotta al traffico illecito di |

|veicoli, attraverso una più stretta collaborazione tra le Forze di Polizia e le case costruttrici di automobili, sono proseguite le attività |

|intraprese migliorando, in particolare: |

|la qualità dei dati sui veicoli registrati nella banca dati ASF Interpol; |

|i sistemi di localizzazione dei veicoli rubati attraverso la cooperazione con il settore privato. |

|In tale prospettiva, il progetto, cui attualmente aderiscono, oltre all’Italia, la Francia, la Germania, la Polonia, la Lituania e l’Estonia, |

|ha ottimizzato lo scambio dei dati - già contenuti nella banca dati ASF I Interpol - tra il Segretariato Generale dell’O.I.P.C. - Interpol e |

|le case costruttrici partner (Audi, Porsche, Volkswagen, BMW e Gruppo FIAT, con relative Bentley, Lamborghini, Seat, Skoda). |

|Il procedimento messo a punto permette a queste ultime di individuare un veicolo rubato nel momento in cui il mezzo viene portato in officina |

|autorizzata per qualsivoglia ragione (semplice tagliando o riparazione) o anche semplicemente quando venga fatto l’ordine per un pezzo di |

|ricambio o anche della sola chiave del veicolo. Una volta accertato che il mezzo risulta rubato, la stessa casa costruttrice lancia il |

|messaggio di allerta diretto all’Ufficio Interpol nazionale che procede all’avvio delle indagini. |

|Nel biennio 2011-2012, oltre 3.000 messaggi di allerta sono stati generati dalle case costruttrici, portando a circa 200 sequestri di veicoli |

|rubati, o parti di essi, in 30 diversi Paesi. |

|Le attività in corso con la FIAT per la realizzazione del collegamento tra le rispettive banche dati sono dirette a superare le difficoltà |

|tecniche riscontrate dalle parti coinvolte nel progetto. |

| |

|Sono state potenziate e perfezionate le strategie di contrasto alla criminalità organizzata, in particolare di tipo mafioso, mirando anche |

|alla cattura dei latitanti più pericolosi. Sono state rafforzate le attività di contrasto al racket, alle estorsioni e all’usura, nonché le |

|attività investigative sui sodalizi dediti al traffico di stupefacenti e sui sodalizi criminali stranieri dediti al favoreggiamento |

|dell’immigrazione clandestina e alla tratta degli esseri umani. |

|In tale ambito l’azione di contrasto alla criminalità organizzata ha consentito l’arresto di 830 soggetti per associazione di tipo mafioso, |

|448 per estorsione e 55 per usura. |

|Particolarmente incisiva è risultata la ricerca dei latitanti: ne sono stati catturati 70. |

|Grande interesse è stato rivolto anche all’aggressione dei patrimoni della criminalità, con il sequestro e la confisca di beni per un valore |

|complessivo stimato in oltre 332.000.000 milioni di euro. |

|L’azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti ha consentito l’arresto di 3.661 soggetti, dei quali 1.462 stranieri, ed il |

|sequestro di oltre 13.495 kg di sostanze stupefacenti. |

|L’azione di contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina e tratta di esseri umani ha portato all’arresto di 412 soggetti. |

| |

|Sono stati definiti i programmi di cooperazione in ambito bilaterale in tema di lotta al terrorismo internazionale, all’immigrazione |

|clandestina ed alla criminalità organizzata e realizzati programmi addestrativi e di assistenza tecnica a favore delle Forze di Polizia |

|estere. |

|Gli accordi bilaterali conclusi dall’Italia rappresentano la prassi maggiormente rilevante nella cooperazione internazionale di polizia: sono |

|in vigore per l’Italia 212 tra accordi internazionali ed intese tecniche bilatelali; sono stati negoziati 53 accordi e intese tecniche con 47 |

|Paesi esteri. |

| |

|Nel 2012 sono stati firmati 21 accordi/intese bilaterali per la cooperazione di polizia, 12 dei quali sono già entrati in vigore (Albania – |

|memorandum e protocollo operativo, Algeria, Francia – protocollo operativo e dichiarazione congiunta, Germania, Gibuti, Libia – dichiarazione |

|e processo verbale - Serbia, Spagna, Messico). |

|Molti accordi hanno come obiettivo generale la lotta alla criminalità, altri sono diretti in particolar modo a contrastare le organizzazioni |

|transnazionali e menzionano espressamente le fonti di reato per le quali è prevista la collaborazione. Alcuni sono specificamente rivolti alla|

|lotta contro i traffici di droga, l’immigrazione clandestina o la tratta di esseri umani. |

|Accanto alle forme di cooperazione previste, sono frequenti i richiami alla formazione degli operatori e, in determinati casi, anche |

|all’impegno per la fornitura di mezzi necessari allo svolgimento di attività di prevenzione e contrasto alla criminalità. |

|Al fine di promuovere le migliori prassi nazionali nella cooperazione di polizia, vengono organizzate visite e stage per polizie estere. Nel |

|2012 sono state organizzate 85 visite e 16 corsi specialistici in favore di delegazioni estere. |

|Sono stati sottoscritti accordi internazionali che, recependo best practices nell’ambito del monitoraggio finanziario degli appalti pubblici, |

|contengono clausole atte all’accertamento dei tentativi di infiltrazione mafiosa negli organismi di società estere che partecipano alle |

|procedure medesime. |

|E’ stata inserita, in accordi e intese tecniche di negoziazione con Paesi interessati da forme di criminalità organizzata, una clausola |

|relativa alle infiltrazioni criminali nelle società che partecipano a procedure di appalto per i lavori pubblici (Austria, Colombia, Cuba, |

|Kosovo, Slovacchia, Svizzera, Repubblica Socialista del Vietnam). |

| |

|Sono state attuate misure di protezione dell’economia legale attraverso la prevenzione e repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa |

|negli appalti relativi alle c.d. “Grandi opere” tramite lo svolgimento dell’attività di monitoraggio, ponendo in essere azioni di |

|individuazione e aggressione dei patrimoni mafiosi ed intensificando l’azione di contrasto al riciclaggio dei proventi illeciti acquisiti |

|dalle cosche. |

| |

|CONTROLLO APPALTI |

|E’ stato eseguito il monitoraggio di 1.178 imprese (target previsto: 650) interessate ai lavori pubblici e della posizione di 7.460 persone |

|fisiche (target previsto: 4.500). Come per i pregressi anni, l’attività di monitoraggio non è stata limitata alle sole opere di interesse |

|strategico, ma è stata rivolta nei confronti delle imprese impegnate nell’esecuzione di lavori pubblici di varia natura. In linea con il |

|quadro normativo di riferimento, è stata seguita una prassi operativa consolidata, che vede le Prefetture-UTG ed i gruppi interforze nella |

|loro operatività unitaria ed in quella delle loro singole componenti, impegnati nello svolgimento degli accertamenti antimafia nei confronti |

|di tutte le imprese coinvolte nella realizzazione di opere pubbliche indipendentemente dalla loro riconducibilità nel novero delle c.d. |

|“Grandi opere”. |

| |

|MISURE DI PREVENZIONE |

|Sono state inoltrate ai competenti tribunali 68 proposte (target previsto: 40) per l’applicazione di misure di prevenzione. Si sottolinea come|

|il risultato ampiamente ottenuto derivi dalla costante attività di stimolo nei confronti delle articolazioni periferiche, sia sotto forma di |

|impulso prettamente investigativo, che quale contributo formativo, attuato attraverso le periodiche attività di aggiornamento professionale |

|nella specifica materia, coordinate dall’Ufficio Addestramento della Direzione Investigativa Antimafia. |

| |

|SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI SOSPETTE |

|Le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette esaminate sono state 13.316 (target previsto: 12.000), relativamente alle quali sono state |

|monitorate 21.012 persone fisiche e 6.796 persone giuridiche. |

| |

|ATTIVITA’ ADDESTRATIVA |

|L’attività in materia di addestramento ha riguardato i seguenti ambiti: |

|investigazioni, analisi e sviluppo connessi alle segnalazioni di operazioni sospette: sono state tenute da 3 funzionari/ufficiali n. 6 |

|conferenze in sede centrale e periferiche nei confronti di 188 operatori. Sono stati inoltre effettuati 2 corsi di analisi, elaborazione e |

|selezione delle operazioni sospette riguardanti specifici applicativi informatici tenuti da esperti di settore appartenenti a società esterne |

|a favore di 16 operatori DIA; |

|b) monitoraggio dei soggetti da sottoporre a misure di prevenzione: sono state tenute n. 6 conferenze da un funzionario/ufficiale nei |

|confronti di 167 operatori. |

| |

|E’ stata incrementata ulteriormente l’analisi strategico-operativa delle rotte del narcotraffico, rafforzando il coordinamento investigativo |

|antidroga sul fronte interno e internazionale e la cooperazione con gli omologhi organismi istituzionali antidroga di altri Paesi anche |

|attraverso iniziative formative rivolte al personale impiegato nel settore. |

|Dall’esperienza e dal successo dei vari Progetti COSPOL, ormai soppressi, è stata creata una nuova struttura denominata EMPACT (European |

|Multidisciplinary Platform Against Criminal Threats – Piattaforma europea multidisciplinare per la lotta alla minacce criminali) che mira a |

|contrastare le principali minacce delle forme più gravi di criminalità organizzata nei confronti dell’Unione Europea. |

|Sono stati inoltre incrementati gli scambi informativi con l’Organismo denominato CeCLAD - Centro di coordinamento antidroga per la lotta ai |

|traffici marittimi di stupefacenti nel bacino del Mediterraneo occidentale, con sede a Tolone (Francia). |

|Sono proseguite le attività relative allo scambio di informazioni con il MAOC-N (Centro di analisi di informazioni marittime e impiego dei |

|mezzi aereo navali) per il contrasto al narcotraffico proveniente dall’Atlantico. |

|Nel mese di agosto, con il coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e del MAOC di Lisbona, la Guardia di Finanza, con i |

|propri mezzi aerei, in collaborazione con la Polizia spagnola ha proceduto al sequestro di 3 tonnellate di cocaina, all’arresto di 31 persone |

|ed al sequestro della motonave. |

|Le attivazioni sul territorio sono state n. 197, sono state coordinate n. 55 consegne controllate nazionali e n. 8 internazionali; inoltre |

|sono state autorizzate n. 13 operazioni sotto copertura. |

|L’interscambio informativo con gli omologhi organismi dei Paesi esteri è stato potenziato attraverso frequenti contatti e/o riunioni di |

|coordinamento. |

|Infatti sono state effettuate 60 riunioni presso la predetta Direzione Centrale con l’intervento anche di Autorità Giudiziarie e di Polizia di|

|Paesi esteri quali: Spagna, Francia, Germania, Albania, Croazia, Colombia, Romania, Belgio, Slovenia, Svizzera, Bulgaria, Austria e USA e n. |

|15 in vari Stati esteri di cui: Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Albania, Slovenia, Serbia, Belgio, Germania e Macedonia. |

|Dal 14 al 16 maggio 2012 si è svolto il corso “Droghe on line” la cui attività è stata curata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni. |

|Dal 21 al 24 maggio 2012 si è svolto il corso interregionale per il “Contrasto al traffico illecito di stupefacenti e precursori nel sud-est |

|Italia” presso la Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari. |

|Dal 17 al 21 settembre 2012 si è svolto il “XII Corso per Responsabili delle Unità Specializzate Antidroga” a favore di funzionari/ufficiali |

|delle tre Forze di Polizia nazionali e di alti funzionari di Polizie straniere, in particolare, due della Polizia Paraguayana e due della |

|Polizia Messicana. |

|Dal 24 al 28 settembre 2012 un team addestrativo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ha effettuato in Albania un corso in materia|

|di stupefacenti a favore di appartenenti alla locale Polizia. |

|Dal 12 al 14 novembre 2012 si è svolto presso la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato il “Corso di formazione in meccanica |

|fine”. |

|Dal 26 novembre al 7 dicembre 2012 si è svolto il “XXII Corso Antidroga per Agenti Sottocopertura” a favore di ispettori/sovrintendenti e |

|categorie di base delle tre Forze di Polizia, con la partecipazione di un team di istruttori U.S.A. della D.E.A. (Drug Enforcement |

|Administration). |

|Dal 19 al 20 novembre 2012 si è tenuto il “2° Seminario per Agenti Sottocopertura” a favore di appartenenti alle tre Forze di Polizia. |

|Dal 19 al 23 novembre 2012 un team addestrativo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ha effettuato in Albania un corso in materia |

|di stupefacenti a favore di appartenenti alla locale Polizia (Sezione Controllo Interno). |

|Dal 10 al 15 dicembre 2012 un team addestrativo della predetta Direzione Centrale ha effettuato a Sarajevo (Bosnia) un corso in materia di |

|stupefacenti a favore di appartenenti alla Polizia dello Stato Federale. |

| |

|Si è proseguito nella realizzazione del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007- 2013” – PON, |

|raggiungendo il livello di impegni pari alla quota annua programmata, per mezzo dell’attuazione dei progetti compresi nei due assi del PON che|

|perseguono la sicurezza per la libertà economica e d’impresa e la diffusione della legalità. |

|Secondo i dati del monitoraggio finanziario, aggiornati al 31 dicembre 2012, il predetto PON ha raggiunto una dotazione complessiva pari a € |

|978.080.874 a seguito della rimodulazione delle risorse finanziarie (adottata dalla Commissione Europea con decisione del 10 dicembre 2012) |

|per l’adesione al Piano Nazionale di Azione Coesione. L’importo complessivo delle risorse assegnate è stato pari a € 922.355.750,76 |

|(corrispondenti al 94% del totale), il totale degli impegni: € 553.211.336,15 (corrispondenti al 57% del totale) e i pagamenti: a € |

|424.936.695,58 (corrispondenti al 43% del totale). |

|La rimodulazione del Programma ha dato quindi origine, nel corso del periodo di riferimento, al Piano Azione Giovani Sicurezza e Legalità la |

|cui dotazione finanziaria complessiva è risultata pari a € 180.000.000, la quota di risorse assegnate: € 99.695.226,06 (corrispondenti al 55% |

|del totale), di impegni: € 5.815.746,88 (corrispondenti al 3% del totale) e di pagamenti: a € 409.262,33 (0,2% del totale). |

|In considerazione che l’importo certificato è stato pari a € 417.818.761,89 e la soglia di spesa da certificare entro il 31 dicembre 2012 (€ |

|403.115.616,89) è stata superata di € 14.703.145, si ritiene l’obiettivo in linea con il programma pianificato e pienamente realizzato. |

|OBIETTIVO STRATEGICO A.3 |Durata |Responsabile |

|Implementare l’attività di prevenzione e contrasto della | |Titolare CDR 5 |

|criminalità comune | | |

| |pluriennale |Capo della Polizia |

| | |Direttore Generale della Pubblica Sicurezza |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione fisica |Misurazione, in termini percentuali,|66% |66% |

| |del grado di avanzamento triennale | | |

| |del piano di azione con progressione| | |

| |annua che cumula il valore dell’anno| | |

| |precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Ottimizzazione dei sistemi di prevenzione e d’indagine basati sulla interoperabilità delle Banche dati e del Sistema Informativo |

|Interforze |

|Azione n. 2: Sviluppo di progetti territoriali di sicurezza integrata sulla base dell’azione coordinata tra le diverse Forze di Polizia, i |

|privati e le istituzioni (Patti per la Sicurezza) |

|Azione n. 3: Incremento di programmi di partecipazione e partenariato volti a realizzare interventi di sicurezza ad ampio raggio e di sicurezza |

|“dedicata” per la tutela di particolari categorie e/o vittime di reato |

|Azione n. 4: Sviluppo di iniziative volte a sostenere le vittime del racket e dell’usura in partnership con l’associazionismo di categoria |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|L’iter amministrativo inerente alle gare d’appalto, in ambito europeo, volte alla realizzazione dell’infrastruttura necessaria per la |

|costituzione della Banca Dati Nazionale del DNA, alla data del 31 novembre 2012 è terminato. Pertanto, la “Fase 1” del Progetto - riguardante |

|l’espletamento delle gare di appalto per l’acquisto di apparati hardware, software e servizi, necessari al completamento della evoluzione |

|infrastutturale del CED Interforze, alla data del 31 dicembre 2012 è stata realizzata. |

|Si precisa, inoltre, che le risorse finanziarie assegnate per tale realizzazione hanno subito un’implementazione, passando da un ammontare di €|

|7.000.000,00 ad € 9.000.000,00. |

| |

|Per quanto concerne, invece, la “Fase 2”, relativa allo sviluppo del Progetto e al collaudo, l’Amministrazione ha proceduto alla |

|formalizzazione dei relativi contratti, fatta eccezione per la fornitura inerente alla “realizzazione di una piattaforma di e-learning con i |

|relativi costi di formazione” che, atteso il prolungarsi della procedura amministrativa, sarà ufficializzata nel 2013. Di conseguenza, è |

|slittata la data prevista per la stipula di tutti i contratti e, al 31 dicembre 2012, è risultato un leggero scostamento rispetto alla |

|previsione iniziale, che non ha tuttavia inciso in maniera significativa sul raggiungimento dei risultati globali delle strategie attivate. |

| |

|E’ stata attuata la reingegnerizzazione e l’evoluzione funzionale del CED Interforze (Sistema Informativo Interforze) della Direzione Centrale |

|Polizia Criminale. Al riguardo, si fa presente che l’iter amministrativo del progetto volto all’espletamento delle gare di appalto inerenti |

|l’acquisto di apparati hardware, software e servizi, necessari al completamento della evoluzione infrastutturale del CED Interforze, alla data |

|del 31 dicembre 2012 è stato completato e, pertanto, la “Fase 1” del progetto non ha subito scostamenti. Per quanto concerne la successiva |

|“Fase 2”, i relativi contratti d’appalto sono stati formalizzati e al 31 dicembre il risultato è stato interamente conseguito. |

| |

|E’ stata potenziata l’efficacia dell’identificazione personale di natura giudiziaria, attraverso la realizzazione di nuovi strumenti |

|tecnico-operativi. |

|Nel corso dell’anno sono stati collaudati e distribuiti presso i presidi di Polizia scientifica individuati per l’attuazione delle operazioni |

|di prelievo biologico (ex lege n. 85/2009) tutti gli apparati strumentali per la tracciatura informatica delle attività di prelievo biologico e|

|per la verifica dattiloscopica dei soggetti da sottoporre a prelievo. |

|Inoltre è stato completato lo sviluppo di un applicativo, integrato nell’ambiente informatico AFIS, che consente la gestione delle attività di |

|prelievo del campione biologico da effettuarsi in sede di fotosegnalamento. Il software, che sarà utilizzato da tutte le Forze di Polizia |

|coinvolte nelle attività, garantirà la gestione dei dati personali dei soggetti, permettendo: l’interrogazione della banca dati AFIS per la |

|ricerca dei fotosegnalamenti, l’interfacciamento con i dispositivi tecnologici distribuiti, nonché la generazione automatica del “Codice |

|Prelievo Biologico” da associare ai campioni di DNA. |

|Attraverso tale piattaforma sarà possibile – una volta resa operativa la Banca Dati Nazionale del DNA - tracciare i campioni di DNA acquisiti |

|dalle Forze di Polizia e destinati al Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del DNA. Le modalità di impiego dell’applicativo e dei |

|dispositivi sono state, infine, oggetto di specifico intervento formativo effettuato nell’ambito del “Corso di formazione interforze” tenutosi |

|presso la Scuola di Nettuno nel mese di dicembre. |

| |

|E’ stata effettuata la supervisione nella materia dei “Patti per la Sicurezza”, secondo quanto previsto dal protocollo dell’intesa quadro tra |

|Stato e Regioni in materia di politiche integrate di sicurezza urbana, con riferimento alle linee tracciate dall’accordo quadro tra il |

|Ministero dell’Interno e l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia per la sicurezza delle aree urbane e fra Ministero dell’Interno e |

|Associazione Nazionale dei piccoli Comuni relativamente alla definizione dell’iter per la stipula ed il rinnovo dello strumento pattizio. |

|Nel contesto della “Sicurezza Partecipata” sono stati sottoscritti 11 “Patti per la Sicurezza”, di cui 3 rinnovi, tra i quali assumono |

|particolare rilievo quelli per aree omogenee in cui insistono i laghi (Como, Maggiore e Lugano), nonché il Patto per Napoli sicura, quali |

|sistemi integrati di sicurezza e di controllo del territorio che coinvolgono tutti i livelli di governo e le istituzioni incidenti nell’area |

|interessata, per gestire in modo condiviso le problematiche della sicurezza e predisporre una serie di misure di controllo nei diversi ambiti |

|di rilievo (dal contrasto alla criminalità comune al decoro urbano, dagli eventi di protezione civile anche con il soccorso in acqua, al |

|monitoraggio delle acque ed al mantenimento della sicurezza stradale). |

|Per monitorare la rispondenza dei progetti di videosorveglianza, installati in luoghi pubblici o aperti al pubblico, ai criteri di |

|sostenibilità ed alle caratteristiche tecnologiche previste dalle nuove linee guida sui Patti per la Sicurezza per un migliore controllo del |

|territorio, è stato inviato ai Prefetti un questionario informativo, al fine di conoscere se - a seguito dell’emanazione della Direttiva |

|ministeriale del 2 marzo 2012, concernente i sistemi di videosorveglianza in ambito comunale - gli effetti dell’azione di informazione e |

|stimolo, esercitata dalle Prefetture-UTG nei confronti degli Enti locali, abbiano fatto registrare un’effettiva, favorevole adesione, da parte |

|di questi ultimi, ai contenuti della citata direttiva, funzionale al miglioramento della collaborazione interistituzionale in materia di |

|controllo del territorio. Il coinvolgimento dei Prefetti nella compilazione del questionario è stato motivato, sicuramente dall’esigenza di |

|acquisire dal territorio la quantificazione numerica dei sistemi di videosorveglianza, installati o aggiornati tecnologicamente in data |

|successiva al 2 marzo 2012, ma soprattutto, per sottolineare la centralità del ruolo che il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza |

|pubblica - quale stabile modalità di valutazione istruttoria delle progettualità a livello comunale – deve svolgere nell’ambito dei vari |

|modelli procedimentali utilizzati per la relativa realizzazione, in ragione della loro incidenza in tema di sicurezza urbana. |

|Al fine di incrementare le attività di contrasto alle discriminazioni nei confronti delle persone appartenenti a categorie “culturalmente |

|discriminate”, sono stati intensificati i rapporti di collaborazione con gli esperti dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR)|

|ed è stata intensificata l’attività di sensibilizzazione delle Forze di Polizia, anche con lo svolgimento di seminari all’interno dei corsi per|

|dirigenti e nell’ambito di momenti formativi per il personale della Questura di Roma, del “Polo Tuscolano” e del “Polo Interforze Anagnina” |

|presso la Scuola Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia e presso la Scuola Superiore |

|dell’Amministrazione dell’Interno. |

|Sono stati implementati i progetti territoriali di sicurezza integrata da sviluppare d’intesa con le competenti autorità di pubblica sicurezza,|

|mediante azioni anche interprovinciali con il concorso dei Reparti Prevenzione Crimine. |

|Nel corso dell’anno 2012, per fronteggiare situazioni emergenziali sul piano della criminalità in ambiti territoriali locali, i predetti |

|Reparti Prevenzione Crimine hanno fornito un significativo apporto operativo alle attività di controllo del territorio e di polizia |

|giudiziaria, mediante l’impiego complessivo di 43.707 equipaggi per un totale di 131.121 unità, che hanno operato, in particolare, sul |

|territorio delle Province di: Napoli, Caserta, Foggia, Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone, Cosenza, Trapani, Caltanissetta e Ferrara-Modena (in |

|occasione del sisma dell’Emilia Romagna). Inoltre l’impiego dei Reparti Prevenzione Crimine ha riguardato la realizzazione di importanti Piani |

|straordinari d’intervento come le Operazioni ad Alto Impatto (relative a tutto il territorio nazionale), i rinforzi estivi nelle maggiori |

|località turistiche e il Piano litorali (relativo alle Regioni Molise, Abruzzo, Marche e Toscana). |

|OBIETTIVO STRATEGICO A.4 |Durata |Responsabile |

|Prevenire e contrastare l’immigrazione clandestina | |Titolare CDR 5 |

| | | |

| |pluriennale |Capo della Polizia |

| | |Direttore Generale della Pubblica Sicurezza |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione fisica |Misurazione, in termini percentuali, |66% |66% |

| |del grado di avanzamento triennale | | |

| |del piano di azione con progressione | | |

| |annua che cumula il valore dell’anno | | |

| |precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Sviluppo di iniziative per la cooperazione internazionale, con l’intervento dell’Unione europea nella sicurezza delle frontiere |

|lungo le rotte scelte dalle organizzazioni criminali per il traffico di immigrati |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|E’ stata intensificata l’attività di collaborazione con l’Unione Europea, gli Stati membri, gli Organismi europei ed internazionali ed i Paesi|

|terzi per il contrasto all’immigrazione clandestina. In particolare, per la prosecuzione dell’impulso all’attività dell’Agenzia Europea |

|FRONTEX nella gestione del fenomeno migratorio ai confini esterni dell’Unione Europea, soprattutto nella regione del Mediterraneo con |

|individuazione di nuove aree strategiche per un più efficace pattugliamento (Mediterraneo centrale e Mare Ionio), si segnalano le seguenti |

|iniziative: |

| |

|in data 31 marzo 2012 si sono concluse le attività relative alle operazioni congiunte di pattugliamento marittimo allestite da FRONTEX “HERMES|

|2011” ed “AENEAS 2011”, avviate nel 2011 e prorogate fino alla predetta data, rispettivamente nel Canale di Sicilia e nel Mare Ionio; |

|in data 29 febbraio e 1° marzo 2012, a Roma, si sono tenute le riunioni di valutazione delle edizioni “HERMES 2011” ed “AENEAS 2011”; |

|l’11 aprile 2012, a Varsavia, si è tenuta una riunione bilaterale preliminare alla programmazione delle operazioni “HERMES 2012” ed “AENEAS |

|2012”; |

|il 27 giugno 2012, a Roma, si è tenuto l’incontro ufficiale per la programmazione delle due menzionate operazioni, preceduto da un pre-meeting|

|con i rappresentanti dell’Agenzia FRONTEX in data 26 giugno; |

|il 28 giugno 2012 è stata diramata agli Uffici territoriali interessati la circolare concernente l’avvio delle attività correlate alle |

|operazioni, mentre il 4 luglio successivo è stata inoltrata agli uffici competenti sul territorio la circolare riferita all’impiego degli |

|esperti ed il loro accesso alle strutture per stranieri presenti sul territorio. |

|dal 2 luglio al 31 ottobre 2012 sono state avviate le operazioni congiunte di pattugliamento marittimo “HERMES 2012” ed “AENEAS 2012”, in aree|

|individuate come percorse dalle “rotte” dell’immigrazione clandestina: la prima nel Canale di Sicilia, per monitorare ed intercettare gli |

|ingenti flussi migratori che via mare partono dai Paesi nordafricani, la seconda nello Ionio e nell’Adriatico, in ragione dei numerosi casi di|

|sbarchi di migranti in Puglia e in Calabria, riconducibili alle reti di immigrazione clandestina attive in Turchia. Entrambe le operazioni |

|sono state prorogate fino al 15 dicembre 2012, data in cui è cessata l’operazione “AENEAS 2012”, mentre la chiusura dell’Operazione “HERMES |

|2012” è stata prevista per il 31 gennaio 2013; |

|in data 13 settembre 2012, a Roma, si è tenuto un incontro con rappresentanti dell’Agenzia FRONTEX, preliminare ai colloqui bilaterali, volti |

|a definire la partecipazione italiana all’attività 2013 della predetta Agenzia nel settore marittimo; |

|il 22 ottobre 2012, a Varsavia, si è partecipato ai “Bilateral Talks” di cui sopra. |

|Tutte le riunioni con l’Agenzia FRONTEX sono state precedute da incontri di coordinamento interno, indette con Guardia di Finanza, Capitaneria|

|di Porto e Marina Militare. |

| |

|Per quanto riguarda il rafforzamento dei rapporti di collaborazione in materia migratoria con la Libia, nell’ambito della progettualità di |

|durata multiannuale a sostegno del Paese africano, per il miglioramento dei dispositivi di prevenzione e di gestione dei flussi migratori |

|illegali alle frontiere libiche, cofinanziata dalla Commissione Europea con il “programma tematico immigrazione frontiere e asilo”, nel marzo |

|2012 la Commissione Europea ha riattivato il Progetto “SAH-MED” sotto il profilo amministrativo-contabile. |

|Sono state, pertanto, svolte in Italia a favore di operatori di Polizia libici le seguenti attività formative: |

| |

|un corso per Operatori di Polizia Scientifica (Scuola per Ispettori di Nettuno, dal 12 al 30 marzo 2012), a favore di 24 frequentatori; |

|un corso per “Operatore addetto ai servizi di Polizia di Frontiera” (CAPS di Cesena, dal 30 aprile al 25 maggio 2012), per 20 persone; |

|il “2° corso per Comandante unità navale navigazione di altura (SAR)” (CNES di La Spezia, dal 25 giugno al 28 novembre 2012), a favore di 17 |

|operatori. Il corso presso il CNES di La Spezia è stato preceduto da selezioni mediche propedeutiche all’espletamento delle citate attività |

|formative, effettuate presso le Strutture Sanitarie della Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza; |

|un corso in materia di “falso documentale” (Scuola per Ispettori di Nettuno, dal 6 al 29 giugno 2012), per 22 operatori; |

|un corso in materia di “indagini di PG” (Scuola per Ispettori di Nettuno, dal 6 al 29 giugno 2012), a favore di 24 operatori. |

| |

|Dal 25 luglio e fino al 23 agosto 2012, in Libia, si è svolta la missione di due commissioni tecniche, volte ad appurare, rispettivamente, le |

|condizioni dopo gli eventi bellici dei Centri di accoglienza per stranieri e lo stato di navigabilità del naviglio a suo tempo ceduto ai |

|Libici. |

|Il 25 settembre 2012, a Roma, si è tenuta una riunione del Tavolo Tecnico italo-libico, avente come oggetto principale l’implementazione del |

|Progetto “SAH-MED”, propedeutica ad un successivo incontro, indetto il 28 settembre 2012 con i rappresentanti della Commissione Europea e |

|dell’OIM, con i quali sono stati concordati i termini e le modalità per la rimodulazione e la prosecuzione del predetto Progetto. |

|Entro il tempo prefissato (30 ottobre 2012) è stato inoltrato alla Commissione Europea il Progetto, rimodulato secondo le nuove necessità |

|libiche, sulla scorta delle indicazioni fornite nell’ambito delle due riunioni di cui sopra. |

|Allo stesso ha fatto seguito l’inoltro alla medesima Commissione, in data 11 dicembre 2012, di una bozza rivisitata del Progetto e relativo |

|budget (la Commissione ha approvato tale la rimodulazione del Progetto “SAH-MED” in data 25 gennaio 2013). |

| |

|Per il rafforzamento della collaborazione con il Niger, mediante la realizzazione di specifica progettualità, volta ad ampliare la capacity |

|building delle Autorità Nigerine, competenti in materia migratoria (Progetto “NIGERIMM”), si è provveduto ad organizzare corsi di |

|addestramento per 80 funzionari di Polizia del Niger, in materia di falso documentale, tecniche investigative, terrorismo ed antidroga, così |

|come di seguito specificato: |

| |

|un corso in materia di tecniche avanzate di indagine investigativa (Brescia, Scuola Pol.G.A.I., 23 gennaio-17 febbraio 2012), a favore di 20 |

|operatori di Polizia; |

|un corso di tecniche avanzate in materia di antiterrorismo (Brescia, Scuola Pol.G.A.I., 7 marzo- 4 aprile 2012), a favore di 20 operatori di |

|Polizia; |

|un corso in materia di tecniche di indagine antidroga (Brescia, Scuola Pol.G.A.I., 18 aprile-4 maggio 2012), a favore di 20 operatori di |

|Polizia; |

|un corso in materia di controlli di Polizia di Frontiera (CAPS di Cesena, dal 4 al 29 giugno 2012), a favore di 20 operatori di Polizia del |

|Niger. |

| |

|Dal 18 al 20 aprile 2012, una delegazione guidata dal Direttore Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, cui hanno |

|partecipato rappresentanti dell’OIM e della fondazione Luigi Sturzo, si è recata a Niamey, per la firma della proroga dell’intesa tecnica del |

|Progetto fino al dicembre 2013. |

| |

|Per quanto concerne l’avvio e/o prosecuzione di programmi di cooperazione nel contrasto all’immigrazione clandestina, l’assistenza tecnica e |

|la formazione a favore dei Paesi terzi di origine e di transito dei flussi migratori illegali, sono stati presi contatti con le Autorità della|

|Somalia (novembre 2012), al fine di concordare le modalità di collaborazione di polizia, di assistenza tecnica e formazione, da definire |

|nell’ambito di un “Memorandum” bilaterale. |

|Si è proceduto all’inoltro della bozza di “Memorandum” con: Azerbaijan (marzo 2012), Burkina Faso (luglio 2012), Guinea Conakry (luglio 2012),|

|Turchia (dicembre 2012). |

|Si è ottenuta una risposta positiva alla sottoscrizione del “Memorandum” dal Sudan (dicembre 2012), mentre sono stati firmati i Memorandum |

|con: Gibuti (giugno 2012) e Malta (ottobre 2012). |

| |

|In ragione del Memorandum Italia - Gambia ed a seguito di intese con le Autorità del Gambia, intercorse tramite il Consolato del Gambia di |

|Milano, a marzo 2012 sono stati avvicendati due dei tre funzionari attualmente presenti in Italia in missione di lungo periodo (1 anno, |

|rinnovabile). |

|Previ contatti con gli Istituti di Istruzione è stato organizzato, dal 28 marzo al 17 giugno 2012, un corso di lingua italiana a favore di due|

|ufficiali del Gambia, che si è tenuto presso l’Istituto per Ispettori di Nettuno. |

|Al termine del corso i predetti ufficiali e l’ufficiale non avvicendato sono stati assegnati, rispettivamente, agli Uffici Immigrazione presso|

|lo Scalo aereo di Roma Fiumicino e delle Questure di Milano e Bari. |

| |

|In ragione del Memorandum Italia – Nigeria e d’intesa con gli Istituti di Istruzione è stato organizzato, dall’11 febbraio al 10 marzo 2012, |

|un corso in materia di controlli di polizia di frontiera ed immigrazione, che si è tenuto presso il CAPS di Cesena a favore di 20 operatori di|

|Polizia nigeriani. |

|A settembre sono state avviate le procedure per l’avvicendamento dei 3 ufficiali nigeriani presenti in Italia (di cui due assegnati |

|all’Ufficio di Polizia di Frontiera presso l’aeroporto di Fiumicino ed uno presso quello di Milano Malpensa) ed il rientro di questi ultimi |

|nel Paese d’origine. |

| |

|In ragione del Memorandum Italia – Niger e d’intesa con gli Istituti di Istruzione sono stati organizzati i seguenti corsi, che ricadono |

|altresì nel Progetto “NIGERIMM”: |

| |

|un corso in materia di tecniche avanzate di indagine investigativa (Brescia, Scuola Pol. G.A.I., 23 gennaio-17 febbraio 2012), a favore di 20 |

|operatori di Polizia; |

|un corso di tecniche avanzate in materia di antiterrorismo (Brescia, Scuola Pol.G.A.I.,7 marzo- 4 aprile 2012), a favore di 20 operatori di |

|Polizia; |

|un corso in materia di tecniche di indagine antidroga (Brescia, Scuola Pol.G.A.I., 18 aprile-4 maggio 2012), a favore di 20 operatori di |

|Polizia; |

|un corso in materia di controlli di Polizia di Frontiera (CAPS di Cesena, dal 4 al 29 giugno 2012), a favore di 20 operatori di Polizia del |

|Niger. |

| |

|Nel 2012 è continuata l’aggregazione dei 4 funzionari nigerini presenti in Italia, assegnati, rispettivamente, agli Uffici della Polizia di |

|Frontiera presso l’aeroporto di Milano Malpensa (2) e l’aeroporto di Orio al Serio – Bergamo (1) e presso l’Ufficio Immigrazione della |

|Questura di Brescia (1). |

| |

|Per quanto riguarda il potenziamento a livello nazionale dell’attività di contrasto all’immigrazione illegale attraverso l’attività del Centro|

|Nazionale di Coordinamento e lo sviluppo del Progetto pilota “EUROSUR”, nell’attuazione delle fasi si è potuto soprassedere a quella riferita |

|all’erogazione di corsi di lingua inglese, in quanto il personale assegnato al predetto Centro è già in possesso di un’adeguata conoscenza |

|della lingua ed è costante l’attività di aggiornamento e formazione dello stesso personale da parte dei funzionari. |

|Il Centro Nazionale di Coordinamento per l’Immigrazione è stato istituito con decreto del Capo della Polizia - Direttore Generale della |

|Pubblica Sicurezza del 20 gennaio 2012 ed è operativo dal 7 febbraio 2012 con il diretto coinvolgimento di personale della Polizia di Stato, |

|dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Marina Militare e del Corpo delle Capitanerie di Porto. Tale struttura, per |

|l’interazione tra componente civile e difesa, è al momento unica nello scenario dell’Unione Europea. |

|Il nodo EUROSUR, installato nel mese di novembre 2011, consente lo scambio di informazioni relative ad eventi di immigrazione illegale, cross |

|border-crime ed altri eventi di varia natura ritenuti rilevanti tra i 18 nodi installati negli Stati membri (Bulgaria, Cipro, Estonia, |

|Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria)|

|e il nodo FRONTEX. |

|OBIETTIVO STRATEGICO A.5 |Durata |Responsabile |

|Implementare i livelli di sicurezza stradale e delle | |Titolare CDR 5 |

|comunicazioni | | |

| |pluriennale |Capo della Polizia |

| | |Direttore Generale della Pubblica Sicurezza |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione fisica |Misurazione, in termini percentuali,|66% |66% |

| |del grado di avanzamento triennale | | |

| |del piano di azione con progressione| | |

| |annua che cumula il valore dell’anno| | |

| |precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Promozione di iniziative volte a diffondere la cultura della legalità, il rispetto delle regole e la conoscenza di comportamenti |

|pericolosi |

|Azione n. 2: Potenziamento dei livelli di sicurezza nel trasporto di merci pericolose in ferrovia |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Per la definizione di progetti, anche di rilevanza europea, volti alla divulgazione della cultura della legalità, al rispetto delle regole e |

|alla conoscenza dei comportamenti di guida pericolosi, si riportano di seguito alcune iniziative, tutte positivamente concluse: |

| |

|GUIDO CON PRUDENZA 2012 - Campagna di sicurezza stradale per la sensibilizzazione del mondo giovanile (anche frequentatore di discoteche) sui |

|rischi legati alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La campagna, nel 2012 alla sua 9^ edizione, ha saputo |

|combinare attività d’informazione (attraverso corner dedicati presso i locali interessati dall’iniziativa), attività di prevenzione (con il |

|rafforzamento dei posti di controllo della Polizia Stradale sul territorio) e di contrasto ai comportamenti di guida a rischio ed è stata |

|pubblicizzata da organi d’informazione nazionali e locali. La campagna ha avuto luogo in sette fine settimana del periodo estivo e in tre di |

|quello invernale, a cavallo delle Festività natalizie, in 6 aree geografiche particolarmente interessate dal c.d. fenomeno delle “stragi del |

|sabato sera” ed ha favorito il senso di responsabilità ed autocontrollo dei giovani (anche attraverso la distribuzione gratuita di alcoltest) e |

|la diffusione della pratica del c.d. “guidatore designato” (comune ad altri Paesi europei). |

| |

|ICARO 2012 – Campagna di sicurezza stradale capace di parlare ai giovani di quanto sia semplice vivere la strada in sicurezza, rispettando poche|

|regole che proteggono dai possibili pericoli, con l’obiettivo di formare ed affermare la cultura della legalità capace di consentire alla strada|

|di continuare ad essere luogo d’incontro, progresso e civiltà. La 12^ edizione dell’iniziativa ha inteso sensibilizzare i bambini della scuola |

|primaria sul rispetto delle regole della circolazione stradale a tutela della vita attraverso il gioco, mentre il mondo universitario è stato |

|sensibilizzato attraverso incontri diretti. La campagna ha previsto: a) numerosi incontri di sensibilizzazione nelle scuole elementari e nelle |

|Università sui temi d’interesse secondo le linee guida fornite dalla Facoltà di Psicologia della Università “La Sapienza” di Roma, in occasione |

|di un modulo formativo appositamente dedicato; b) una carovana itinerante che ha coinvolto, nel mese di marzo 2012, 6 città italiane, |

|interessate ciascuna da un circuito in movimento sulla sicurezza stradale allestito dal Museo “Explora” di Roma; c) lo svolgimento di una |

|ricerca curata dalla predetta Facoltà di Psicologia, volta ad individuare l’efficacia della campagna e nuove strategie d’intervento; d) un |

|concorso bandito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con la Polizia Stradale, per la realizzazione|

|da parte degli studenti di un elaborato sul tema della sicurezza stradale; e) la premiazione, nel mese di novembre 2012, degli studenti |

|vincitori del concorso, con una cerimonia dedicata. |

| |

|ICARUS (Inter Cultural Approaches for Road Users Safety) - Progetto cofinanziato dalla Commissione Europea che si propone l’obiettivo di |

|identificare i fattori che influenzano la messa in atto di comportamenti di rischio da parte dei giovani guidatori europei e di costruire un |

|modello europeo di formazione, modulato su tali fattori. Nel 2012 si è proceduto alla sperimentazione del kit formativo e alla divulgazione del |

|film “Young Europe”, all’uopo realizzato, per garantire l’effetto moltiplicatore quale obiettivo del progetto. Il lungometraggio è stato quindi |

|presentato in numerosi festival e rassegne specialistiche e cinematografiche di settore. La campagna di comunicazione integrata ha prodotto un |

|network europeo di Agenzie di formazione per la sicurezza stradale e svolto un’accurata analisi sullo stile e sulle abitudini di guida. |

| |

|Nell’ambito della realizzazione di attività di educazione alla legalità, prevenzione e sicurezza nell’uso di internet, attraverso |

|l’organizzazione di incontri con allievi di scuole medie e superiori, genitori ed insegnanti, su tutto il territorio nazionale, anche attraverso|

|specifiche campagne, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è andata ben oltre gli obiettivi prefissati, organizzando incontri con studenti, |

|insegnanti e genitori per oltre 200 mila minori soltanto nel primo trimestre dell’anno scolastico 2012/2013. La Direzione Centrale per la |

|Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato ha partecipato, inoltre, alle Olimpiadi |

|Internazionali dell’Informatica che ha coinvolto oltre 400 studenti di 80 Paesi. |

|Ai fini del potenziamento dei livelli di sicurezza nel trasporto di merci pericolose in ferrovia, attraverso l’aggiornamento del personale, con |

|la collaborazione dell’Agenzia Nazionale Sicurezza delle Ferrovie, sono stati organizzati, presso il Centro Addestramento della Polizia di Stato|

|(C.A.P.S.) di Cesena, seminari sugli “interventi in caso di incidente ferroviario” con riferimento al trasporto di merci pericolose. Sono stati |

|anche svolti 3 cicli di aggiornamento ai quali hanno partecipato funzionari del ruolo dirigenziale e direttivo, nonché responsabili degli uffici|

|periferici della Polfer. |

| |

|TUTELA DEI DIRITTI CIVILI, INTEGRAZIONE SOCIALE |

|E GESTIONE DEL FENOMENO MIGRATORIO |

|OBIETTIVO STRATEGICO B.1 |Durata |Responsabile |

|Dare continuità e omogeneità alle iniziative, anche a livello comunitario, | |Titolare CDR 4 |

|per il concreto riconoscimento dei diritti dei cittadini stranieri, ed in | | |

|particolare di quelli bisognevoli di protezione e dei valori sanciti | | |

|dall’ordinamento. |pluriennale |Capo Dipartimento Libertà Civili e |

|Incrementare le azioni di tutela in favore degli stranieri bisognevoli di | |Immigrazione |

|protezione. Sostenere e incentivare i percorsi di progressiva integrazione | | |

|sociale | | |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione fisica |Misurazione, in termini |66% |66% |

| |percentuali, del grado di | | |

| |avanzamento triennale del piano | | |

| |di azione con progressione annua | | |

| |che cumula il valore dell’anno | | |

| |precedente | | |

|Indicatore di risultato (output) |Incremento numero dei richiedenti|+20% |+11% |

| |asilo presenti nei Centri di | | |

| |Accoglienza per Richiedenti Asilo| | |

| |-CARA - destinatari di progetti | | |

| |di orientamento e tutela | | |

|Indicatore binario (sì/no) |Assunzione dell’impegno di spesa |sì |sì |

| |per la ristrutturazione del | | |

|Indicatore inserito a seguito della |Centro di Identificazione ed | | |

|rimodulazione dell’obiettivo operativo in|Espulsione – CIE - di Gradisca | | |

|corso d’anno |d’Isonzo | | |

| | | | |

|Indicatore di risultato (output) |Numero degli stranieri informati |10.000 |51.788 |

| |sui programmi di rimpatrio | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Rafforzamento, anche con il coinvolgimento delle Regioni e degli Enti locali, del sistema di accoglienza, di tutela e di |

|assistenza degli stranieri richiedenti asilo e di quelli titolari di altre forme di protezione internazionale |

|Azione n. 2: Collaborazione e sostegno alle politiche migratorie sviluppate nel programma dell’Unione europea 2007-2013 |

|Azione n. 3: Adeguamento dei Centri di Identificazione e di Espulsione, anche attraverso la ristrutturazione di immobili demaniali, per |

|sostenere le iniziative di contrasto all’immigrazione irregolare |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Con riferimento agli stanziamenti di bilancio riguardanti l’obiettivo in questione, si evidenzia che l’aumento dello stanziamento definitivo di |

|€ 34.969.603,00, rispetto allo stanziamento iniziale e al netto delle riduzioni apportate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per |

|effetto delle vigenti normative in materia di riduzione della spesa pubblica, deriva dall’assegnazione di fondi destinati al funzionamento dello|

|SPRAR - Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati (cap. 2351/pg.8), in quanto lo stanziamento assegnato con Legge di Bilancio |

|non avrebbe permesso di garantire l’accoglienza nelle strutture predestinate. In particolare, con OPCM 3965/2011, sono stati assegnati 9 milioni|

|di euro ed € 25.969.603,00 mediante variazioni compensative provenienti da risorse disponibili nel bilancio del CDR 4. La pianificazione del |

|target da raggiungere al 31 dicembre 2012 ha tenuto conto di tali risorse aggiuntive attese in corso d’anno e poi assegnate. |

|La differenza di € 23.034.299,17 tra lo stanziamento definitivo e la spesa 2012 è a carico del cap. 7351/pg. 2-3 e integra, trattandosi di fondi|

|relativi alla categoria “Investimenti”, un “Residuo di stanziamento - Lett. F”. |

| |

|Per i lavori del Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) di Gradisca d’Isonzo, per l’importo di € 1.213.898,10, si è reso necessario |

|acquisire il parere della Commissione Tecnico Consultiva del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione che, nella seduta del 17 |

|ottobre 2012, ha approvato il progetto; la medesima Commissione aveva espresso l’opportunità che la realizzazione dei lavori in argomento |

|fossero oggetto di un diverso appalto in base al suddetto progetto, salvo nell’ipotesi in cui motivate ragioni di estrema urgenza indicate dalla|

|Prefettura-UTG di Gorizia, giustificassero la stipula di un atto aggiuntivo con la stessa ditta appaltatrice dei lavori in corso. Il 29 novembre|

|2012 la predetta Prefettura ha reso noto che motivi di ordine e sicurezza pubblica rendevano urgente la piena ed efficiente funzionalità della |

|struttura e ha, dunque, manifestato l’intenzione di stipulare l’atto aggiuntivo direttamente con la stessa ditta appaltatrice. Il 5 dicembre |

|2012, la Direzione Centrale dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo ha concesso il relativo nulla osta e ha assunto l’impegno di spesa |

|necessario. |

|Le procedure di competenza della predetta Direzione Centrale per adeguare il Centro di Gradisca d’Isonzo sono state tutte completate entro |

|l’anno di riferimento; entro il 2013 sarà effettivamente ripristinata la capienza di 248 posti. |

|Nel corso dell’anno la variazione del programma operativo dell’obiettivo operativo relativo ai Centri di Identificazione ed Espulsione ha |

|comportato l’introduzione dell’indicatore binario “Assunzione dell’impegno di spesa per la ristrutturazione del CIE di Gradisca d’Isonzo”, |

|ristrutturazione che è stata completata in data 5 dicembre 2012. |

| |

|E’ proseguito il progetto Nautilus 2, avviato, nell’ambito del programma annuale Fondo Europeo Rifugiati (FER) 2010, il 18 maggio 2011 con la |

|stipula di un protocollo d’intesa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dell’Immigrazione, al fine di |

|favorire la cooperazione interistituzionale in tema di inserimento socio-lavorativo degli immigrati, con particolare riferimento ai soggetti |

|richiedenti/titolari di protezione internazionale e, in via prioritaria, a quelli in condizioni di disoccupazione, per acquisire informazioni |

|sulle competenze professionali dei medesimi al fine di favorirne l’integrazione. |

|L’attività con il progetto Nautilus 2, conclusosi il 30 giugno 2012, ha prodotto, tra gli altri, i seguenti servizi e/o risultati a favore dei |

|richiedenti/titolari di protezione internazionale ospitati nei CARA: |

|l’incremento percentuale del numero dei richiedenti asilo presenti nei CARA destinatari di progetti di orientamento e tutela, previsto nella |

|misura del 20%, è stato dell’11% in considerazione di una permanenza media degli immigrati nei CARA aumentata da 104 a 170 giorni. Poiché, per |

|contratto, i progetti di orientamento e tutela sono offerti a tutti i soggetti accolti, occorre osservare come una permanenza più lunga abbia |

|comportato un’offerta di maggiore tutela degli ospiti e di migliore qualità dei servizi erogati; |

|i corsi di educazione alla cittadinanza sono stati erogati a 2.401 partecipanti (su 3.000 beneficiari programmati): lo scostamento è dovuto al |

|sovrapporsi, nel corso del 2012, di sistemi diversi di gestione dell’accoglienza, problematica accentuata, tra l’altro, dall’emergenza |

|umanitaria allora in atto che aveva introdotto nuovi soggetti attuatori e nuovi gestori; |

|per l’inserimento in seconda accoglienza nello SPRAR sono state segnalate 2.631 persone e di queste ne è stato inserito il 23,61%; |

|si è conclusa 1a ricerca finalizzata all’individuazione di una migliore strategia di accompagnamento al lavoro e al sostegno. |

|Nell’ambito del Programma Annuale 2010, è stato effettuato il pagamento intermedio per 5 progetti; sono stati avviati i controlli propedeutici |

|al pagamento intermedio per i restanti 15; sono state raccolte le rendicontazioni finali per tutti i progetti e sono iniziati i controlli |

|propedeutici al pagamento finale da parte delle Autorità competenti. |

|Sono stati completati i pagamenti finali relativi alle misure d’urgenza (per 4 su 5 misure) previste nel Programma Annuale 2011; è stato |

|effettuato, altresì, il riconoscimento del primo prefinanziamento dei progetti ordinari avviati nell’ambito del predetto Programma Annuale. |

| |

|Per quanto concerne il Fondo Europeo Rimpatri (FR), si è conclusa la selezione delle proposte progettuali con l’individuazione di 8 progetti da |

|finanziare per il Programma Annuale 2011, di cui 2 progetti biennali a valere sui Programma Annuale 2011-2012; nell’agosto 2012, nell’ambito di |

|entrambe le citate annualità, sono stati pubblicati nuovi avvisi per la selezione di ulteriori proposte progettuali. |

|In relazione al Programma Annuale 2010, sono terminati i controlli dei rendiconti intermedi di 4 progetti con il conseguente pagamento del |

|secondo acconto; sono stati avviati i controlli propedeutici per i restanti progetti. |

|Inoltre, sono state raccolte le rendicontazioni finali per tutti i progetti, per 3 dei quali è stato avviato il pagamento finale. |

|In considerazione della mancanza di risorse finanziarie sul Fondo Nazionale Rimpatri, non si è potuto procedere allo sviluppo dei programmi di |

|rimpatrio previsti dal D.M. 27 ottobre 2011, emanato ai sensi della legge n. 129/2011. Tuttavia, al fine di incrementare comunque i Rimpatri |

|Volontari Assistiti (RVA), si è proceduto alla modifica dei Programmi Annuali 2011 e 2012 del Fondo Europeo per i Rimpatri, creando la |

|possibilità di ulteriori 1.008 iniziative di rimpatri per il Programma Annuale 2011 e 2.270 iniziative di rimpatri per il Programma Annuale |

|2012. |

|Sono stati contattati 1.184 migranti, provenienti da 53 Paesi d’origine, e istruiti sulle modalità di adesione ai programmi di rimpatrio. |

|Sono stati assistiti 779 stranieri nell’ambito dei programmi di Rimpatrio Volontario Assistito (RVA), raddoppiando quasi l’obiettivo per l’anno |

|2012, che ne prevedeva 400. |

|Sono stati reintegrati nei rispettivi Paesi d’origine 471 stranieri: ai migranti rimpatriati volontariamente, oltre all’informazione e |

|all’assistenza per il ritorno volontario nei Paesi d’origine, al biglietto aereo e a un piccolo contributo monetario, viene concesso anche un |

|contributo, in beni e servizi, volto a sostenere la reintegrazione socio-economica all’arrivo nel Paese di origine. Il totale dei migranti |

|reintegrati (intesi come capi famiglia o singoli migranti) triplica il dato di 150 migranti previsto in sede di programmazione per l’anno 2012. |

|Per quanto concerne gli stranieri informati sui progetti di Rimpatrio Volontario Assistito & Reintegrazione nell’anno 2012, il progetto “NIRVA -|

|Networking Italiano per il Rimpatrio Volontario Assistito - Fase III” (sito web: retenirva.it) ha proseguito l’attività di consolidamento |

|della rete di riferimento nazionale di operatori e autorità locali, nonché l’attività per il rafforzamento della collaborazione con le |

|rappresentanze consolari dei Paesi di origine in Italia, avviando azioni pilota in alcuni Paesi terzi (Ecuador, Marocco e Macedonia) per |

|l’informazione e la ricognizione di potenziali reti interistituzionali in grado di agevolare la fase di reintegrazione del percorso di RVA. |

|La rete consolidata, a oggi, è composta da circa 300 realtà pubbliche e private appartenenti a tutto il territorio nazionale, tra cui le |

|Antenne, i Punti Informativi (PI), i Punti di Sensibilizzazione (PS) e opera attraverso il sito web retenirva.it. Nell’ambito di detta rete,|

|oltre al sistema RIR “Rete Informativa Ritorno” - segnalazione on line dei casi di adesione al programma RVA ai soggetti beneficiari dei |

|progetti che attuano il RVA - è attiva anche la rete intranet, che consente la comunicazione a distanza tra gli aderenti alla stessa, l’help |

|desk ritorno e si possono visionare i materiali informativi (dépliant, spot video, guida per operatori, approfondimenti tematici). Sul sito web |

|retenirva.it sono stati registrati 51.788 accessi. A tale proposito, si segnala che l’incremento del numero degli stranieri informati sui |

|programmi di rimpatrio, previsto in 10.000, è stato di 51.788 perché la campagna di sensibilizzazione e di informazione al riguardo è stata più |

|incisiva e massiccia rispetto a quanto inizialmente previsto, anche in considerazione dell’incremento del numero dei RVA verificatisi. |

| |

|Nell’ambito del programma di finanziamento PON Sicurezza, i cui fondi sono destinati esclusivamente a Enti locali o Amministrazioni Pubbliche |

|che agiscono in favore dei territori delle 4 Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) per la realizzazione di |

|progettualità pluriennali da realizzarsi nell’arco del periodo 2007-2013, complessivamente, a far tempo dal 2009, anno a partire dal quale è |

|stato possibile presentare progetti per gli Obiettivi Operativi 2.1 e 2.6, i progetti ammessi a finanziamento sino a tutto il 2012 sono stati |

|108, per un ammontare di € 131.543.002,33. |

|In particolare, nel corso del 2012, sono stati ammessi a finanziamento dall’Autorità di gestione 33 progetti di infrastrutturazione di siti di |

|accoglienza a valere sull’Obiettivo Operativo 2.1 “Iniziative di sostegno e gestione dell’impatto migratorio in favore di immigrati regolari”. |

|Tali progetti, per un importo totale finanziato di € 22.962.191, sono relativi a Centri Polifunzionali per l’accoglienza finalizzata |

|all’istruzione, all’orientamento amministrativo e all’inclusione lavorativa di immigrati regolarmente presenti sul territorio e a Centri di |

|accoglienza finalizzati all’istruzione, all’orientamento amministrativo, all’inclusione lavorativa e all’alloggio temporaneo per richiedenti |

|asilo. |

|Oltre a essere continuate le attività connesse all’Obiettivo Operativo 2.6 “Iniziative in favore del recupero e dell’inclusione sociale di |

|soggetti a rischio devianza ovvero portatori di forte disagio sociale”, sono proseguite le attività di supporto alla realizzazione dei 5 |

|progetti ammessi a finanziamento dall’Autorità di gestione PON Sicurezza nel 2011 per un importo complessivo di € 5.367.960,62. |

|In relazione alle 9 progettualità finanziate sul medesimo obiettivo in anni precedenti (7 interventi finanziati nel 2009 e 2 nel 2010 per un |

|ammontare complessivo di € 12.971.087,02), se ne sono concluse 5, mentre per le restanti 4 è stata chiesta dai beneficiari l’autorizzazione a |

|far slittare all’anno 2013 la chiusura del progetto. Tra le 5 progettualità già concluse, 2 - per un importo complessivo di € 1.036.674,42 - |

|hanno costituito “buone prassi” in materia di inclusione di soggetti particolarmente a rischio, quali sono le comunità ROM stanziate nella |

|Regione Campania. Queste due progettualità hanno costituito orientamento per altri 4 progetti analoghi, dei quali 3 sono stati già approvati nel|

|corso del primo utile Comitato di Valutazione del Progetto PON Sicurezza del 2013, su proposta dei Comuni beneficiari di Napoli, Bari e Lamezia |

|Terme per un valore complessivo di circa 6,5 milioni di euro. |

|OBIETTIVO STRATEGICO B.2 |Durata |Responsabile |

|Sostenere le strategie e le azioni nazionali in materia di gestione | |Titolare CDR 4 |

|dei fenomeni migratori, anche attraverso ogni utile coordinamento | | |

|con quelle di livello comunitario e internazionale | | |

| |pluriennale |Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione |Misurazione, in termini percentuali, del grado|66% |66% |

|fisica |di avanzamento triennale del piano di azione | | |

| |con progressione annua che cumula il valore | | |

| |dell’anno precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Collaborazione e sostegno alle politiche migratorie sviluppate nel programma dell’Unione europea 2007/2013 |

|Azione n. 2: Integrazione degli immigrati regolari, valorizzando la loro partecipazione alla vita economica e sociale del Paese, secondo le|

|linee guida contenute nel “Piano per l’integrazione nella sicurezza Identità e Incontro” |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|In relazione agli stanziamenti di bilancio riguardanti l’obiettivo strategico in questione, si segnala che l’aumento dello stanziamento |

|definitivo di € 548.394,71, rispetto allo stanziamento iniziale e al netto delle riduzioni apportate dal Ministero dell’Economia e delle |

|Finanze per effetto delle vigenti normative in materia di riduzione della spesa pubblica, deriva dalla riassegnazione di entrate, ai sensi |

|dell’art. 1 della legge n. 94/2004: “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”, al capitolo di spesa 2371. Tali riassegnazioni sono |

|destinate alla copertura degli oneri connessi alle attività istruttorie inerenti i procedimenti di competenza del Dipartimento per le |

|Libertà Civili e l’Immigrazione in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza. La pianificazione del target da raggiungere al 31 dicembre|

|2012 ha tenuto conto di tali risorse aggiuntive attese in corso d’anno e poi assegnate. |

|L’eccedenza di spesa di € 83.077,06 tra lo stanziamento definitivo e la spesa 2012 (che, per l’intero programma di bilancio, è stata pari a |

|€ 2.713,17), è da imputarsi ai capitoli 2205/pg. 1-2 e 2215/1: infatti, il pagamento delle spese concernenti le retribuzioni fisse e i |

|relativi oneri riflessi, a seguito della prevista procedura al SICO del Ministero dell’Economia e delle Finanze per la determinazione degli |

|stanziamenti di bilancio, sono stati quantificati in misura inferiore rispetto alle effettive esigenze di spesa, senza dare conseguentemente|

|la necessaria copertura finanziaria al programma “Gestione flussi migratori”. |

| |

|Nell’ambito del programma tematico di cooperazione con i Paesi terzi in materia di asilo e migrazioni, sono stati realizzati e conclusi 10 |

|progetti cofinanziati dalla Commissione Europea, presentati da Organismi nazionali e internazionali che intervengono nel settore delle |

|migrazioni e dell’asilo, per complessivi € 633.740,00. A dicembre 2012 sono, infine, stati presentati dall’Organizzazione Internazionale |

|delle Migrazioni, 6 nuovi progetti da realizzarsi nel 2013 per i quali è stato manifestato interesse al sostegno da parte del Ministero |

|dell’Interno. |

|Alle relazioni con i Paesi terzi di origine e di transito dei flussi migratori che interessano l’Italia e, tra tutte le rotte, quelle che |

|attraversano il Mediterraneo, è stato assicurato il supporto nei negoziati, condotti dalla Commissione Europea, concernenti i partenariati |

|di mobilità con la Tunisia e il Marocco, considerati sia dall’Italia che dall’Unione Europea come impegno di prioritaria importanza. |

|In particolare, in relazione al partenariato con il Marocco, sono stati avviati 2 progetti pluriennali a sostegno delle istituzioni |

|marocchine e a beneficio di alcune categorie di cittadini marocchini (minori stranieri non accompagnati e familiari in attesa di |

|ricongiungimento con cittadini marocchini residenti in Italia). |

| |

|In relazione alla gestione del Fondo Europeo per l’Integrazione (FEI) di cittadini di Paesi terzi 2007-2013, nel giugno 2012 si sono |

|concluse le attività riguardanti 143 progetti finanziati a valere sul Programma Annuale 2010. In particolare, sono stati finanziati 120 |

|progetti territoriali, selezionati tramite avviso pubblico, e 23 progetti di sistema assegnati ad Amministrazioni centrali ed Enti pubblici.|

|Nel corso dell’anno, a seguito della selezione effettuata da apposita Commissione Tecnica e previo parere delle Regioni e dei Consigli |

|Territoriali per l’Immigrazione, sono stati avviati 131 progetti, di cui 119 territoriali e 12 di sistema, a valere sul Programma Annuale |

|2011. |

|Il Programma Annuale 2012 è stato approvato il 15 maggio 2012 dalla Commissione Europea. A seguito della pubblicazione degli avvisi pubblici|

|riguardanti le azioni di intervento previste dalla predetta programmazione, sono stati presentati 886 progetti a valenza territoriale. |

|Sono, altresì, pervenute 12 proposte progettuali di sistema da parte delle Amministrazioni centrali e di Enti pubblici nazionali. |

| |

|COESIONE SOCIALE |

|OBIETTIVO STRATEGICO C.1 |Durata |Responsabile |

|Potenziare, anche attraverso l’azione di coordinamento e di raccordo dei | |Titolare CDR 2 |

|Prefetti, il circuito informativo tra istituzioni per favorire lo sviluppo | | |

|economico e sociale del territorio | | |

| |pluriennale |Capo Dipartimento Affari Interni e |

| | |Territoriali |

|Missioni |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione fisica |Misurazione, in termini percentuali, del |67% |67% |

| |grado di avanzamento triennale del piano di | | |

| |azione con progressione annua che cumula il | | |

| |valore dell’anno precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Rafforzamento, attraverso l’attività della Conferenza permanente, della collaborazione interistituzionale in materia di sicurezza|

|stradale |

|Azione n. 2: Rafforzamento, attraverso gli uffici centrali e periferici, della collaborazione interistituzionale in materia di ordinanze |

|emesse dai Sindaci ai sensi del novellato art. 54 del decreto legislativo n. 267/2000 e di attuazione del novellato art. 143 del citato |

|decreto legislativo, per arricchire le conoscenze comuni utili al governo del territorio |

|Azione n. 3: Rafforzamento, attraverso gli uffici centrali e periferici, della collaborazione interistituzionale in materia di sicurezza nei |

|luoghi di lavoro |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|La Direttiva generale per l’attività amministrativa e la gestione relativa all’anno 2012 ha riconfermato l’essenzialità dell’attività di |

|prevenzione e contrasto degli incidenti stradali causati dall’eccesso di velocità ed è stato quindi riproposto l’obiettivo dell’analisi ed |

|elaborazione dei dati forniti dalle Prefetture-UTG che, nell’ambito delle Conferenze permanenti, hanno istituito l’Osservatorio per il |

|monitoraggio di detto fenomeno. |

|E’ stata quindi diramata a tutte le Prefetture e ai Commissariati di Governo per le Province autonome una circolare finalizzata alla |

|prosecuzione del lavoro di sensibilizzazione e delle attività già proficuamente intraprese dagli Uffici stessi, anche nell’ottica di una |

|capillare diffusione della cultura della legalità. |

|Dai dati pervenuti, infatti, si è avuto modo di verificare che, grazie all’opera congiunta dei diversi organi istituzionali competenti in |

|materia operanti nel territorio della Provincia, sono stati raggiunti importanti risultati in tema di sicurezza stradale, atteso che nella |

|maggior parte dei casi le azioni intraprese hanno comportato un decremento degli incidenti con riduzione del tasso di mortalità. |

| |

|Nel corso dell’anno 2012 il rafforzamento della collaborazione interistituzionale tra Uffici centrali e periferici, nonché tra i diversi |

|livelli di governo, ha trovato attuazione anche in materia di sicurezza urbana, attraverso l’emanazione delle ordinanze da parte dei Sindaci|

|- ai sensi del novellato art. 54 del decreto legislativo n. 267/2000. Tale collaborazione interistituzionale ha consentito di realizzare le |

|azioni volte a “potenziare il circuito informativo tra istituzioni per favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio”. |

|L’interazione tra Uffici centrali e periferici dell’Amministrazione ha riguardato non solo l’attività di raccolta delle ordinanze sindacali |

|emesse ai sensi del richiamato art. 54, comma 4, ma si è anche concretizzata nel fornire consulenza giuridica sugli schemi di provvedimento,|

|oltre che di analisi delle informazioni e dei dati ricevuti dai Prefetti. |

|Sono state raccolte 37 ordinanze, sulla cui base è proseguito lo studio delle funzioni esercitate dai Sindaci per la tutela della sicurezza |

|urbana, nonché il monitoraggio dei provvedimenti inviati dalle Prefetture-UTG, implementando la banca dati che ne consente la catalogazione |

|su scala nazionale e regionale, anche per materie di intervento. |

|Si deve tener conto che, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale 7 aprile 2011, n.115, è stata dichiarata la illegittimità |

|costituzionale della citata norma nella parte in cui comprende la locuzione «anche» prima delle parole “contingibili e urgenti”, facendo |

|così venire meno il potere del Sindaco di emanare tali ordinanze al di fuori dei casi di necessità e urgenza. Peraltro la Consulta in |

|relazione al D.M. del 5 agosto 2008 afferma che “se assolve alla funzione di regolare i rapporti tra autorità centrale e periferiche nella |

|materia, non può soddisfare la riserva di legge (art. 23 Cost.), in quanto si tratta di atto non idoneo a circoscrivere la discrezionalità |

|amministrativa nei rapporti con i cittadini”. |

|Ciò posto, il programma operativo previsto per l’attuazione dell’obiettivo strategico, basato proprio sull’applicazione dell’art. 54, comma |

|4 e del citato Decreto ministeriale, è stato rimodulato alla luce del predetto pronunciamento. |

|E’ stata, comunque, curata la raccolta e l’analisi delle suddette ordinanze, anche al fine di costituire una base conoscitiva in vista di un|

|eventuale intervento legislativo di disciplina organica della materia della sicurezza urbana. |

| |

|Le sostanziali e significative modifiche introdotte all’art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000, dalla legge 15 luglio 2009, n. 94, |

|riguardante lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso|

|hanno indotto a proseguire, anche per l’anno 2012, attraverso l’attività degli Uffici centrali e periferici, il sostegno alle commissioni |

|straordinarie. |

|Si è quindi provveduto alla raccolta ed all’analisi delle diverse relazioni prodotte dalle 19 commissioni straordinarie che hanno gestito |

|altrettanti Enti locali, i cui consigli comunali sono stati sciolti ai sensi della citata normativa. In particolare sono stati esaminati i |

|quesiti formulati dai predetti organi straordinari e il materiale documentale relativo ai problemi sorti nello svolgimento dell’attività di |

|gestione dell’ente. |

|Tale attività ha riguardato i diversi ambiti di competenza delle amministrazioni comunali, con particolare riferimento al settore |

|urbanistico, dei lavori pubblici, del personale ed a quello finanziario – tributario; settori questi che solitamente risultano essere i più |

|esposti e particolarmente sensibili relativamente agli interessi della criminalità organizzata. |

|Il lavoro svolto ha consentito di delineare in una prospettiva unitaria il quadro dei principali problemi in atto sul territorio e delle |

|diverse iniziative avviate per consentire agli enti di rimuovere tempestivamente gli effetti pregiudizievoli per l’interesse pubblico, |

|nonché per assicurare il risanamento dell’Ente locale. |

|In particolare, la documentazione pervenuta è stata rielaborata, evidenziando le azioni che potevano essere messe a fattore comune per la |

|soluzione dei problemi più frequenti nelle gestioni straordinarie. |

|Di sicuro interesse si sono rivelate alcune iniziative finalizzate al coinvolgimento della popolazione locale nell’azione promossa dall’ente|

|per il recupero dei principi di legalità e di buon andamento dell’azione amministrativa, nonché quelle dirette a combattere le infiltrazioni|

|criminali nel tessuto imprenditoriale, con riferimento alle procedure degli appalti di opere pubbliche, di servizi e forniture. Altrettanto |

|significative sono state le azioni degli organi straordinari finalizzate a risolvere specifiche questioni, nell’interesse del Comune e della|

|collettività, anche allo scopo di diffondere la cultura di legalità in quei territori in cui il fenomeno mafioso è apparso particolarmente |

|radicato. |

|Gli interventi avviati nei diversi settori dell’ente potranno costituire sia utile materiale di lavoro per i componenti delle commissioni |

|straordinarie che andranno ad operare in futuro sul territorio, sia rappresentare una prima base di lavoro per le amministrazioni che |

|subentreranno una volta esaurita la fase dello scioglimento. |

| |

|Tra le attività finalizzate a promuovere e valorizzare gli interventi sul territorio, la tutela dei lavoratori nello svolgimento delle |

|proprie attività, soprattutto di quelle esposte a rischi oggettivi per natura, fattori ambientali e mezzi di utilizzo, si è rivelata una |

|esigenza fortemente avvertita localmente a livello generale e recepita dagli organi istituzionali. |

|Si è ritenuto, pertanto, opportuno demandare ai Prefetti l’impulso di tutte le iniziative utili a ridurre in modo drastico il fenomeno degli|

|incidenti nei luoghi di lavoro, con il conseguente monitoraggio delle azioni poste in essere e la valutazione dei risultati conseguiti. |

|E’ stata conseguentemente diramata a tutte le Prefetture-UTG e ai Commissariati di Governo per le Province autonome una circolare con la |

|quale, evidenziati i risultati incoraggianti dell’anno passato ed attesa l’esigenza di assicurare livelli sempre più elevati di salvaguardia|

|dell’incolumità dei lavoratori, è stato sollecitato il massimo impegno nell’attuazione di tutti gli interventi e le attività utili allo |

|scopo, anche utilizzando lo strumento della Conferenza permanente. |

|OBIETTIVO STRATEGICO C.2 |Durata |Responsabile |

|Sviluppare, anche con l’ausilio delle Prefetture, iniziative finalizzate | |Titolare CDR 2 |

|all’attuazione delle riforme avviate nel settore delle autonomie locali, nonché| | |

|delle recenti misure di contenimento della spesa pubblica | | |

| |pluriennale |Capo Dipartimento Affari Interni e |

| | |Territoriali |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione fisica |Misurazione, in termini percentuali, del |33% |33% |

| |grado di avanzamento triennale del piano di| | |

| |azione con progressione annua che cumula il| | |

| |valore dell’anno precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Studio della normativa sul federalismo fiscale ed approfondimenti sul tema, finalizzati a dare attuazione al processo devolutivo,|

|anche in sinergia con altre Amministrazioni |

|Azione n. 2: Analisi e approfondimenti dei diversi aspetti normativi contenuti nelle manovre finanziarie, relativamente alle autonomie locali,|

|al fine di favorire il processo devolutivo, nel contesto di contenimento della spesa pubblica |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Per dare applicazione alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 23/2011 concernenti il federalismo fiscale municipale, la Direzione|

|Centrale della Finanza Locale del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali ha predisposto preliminarmente l’aggiornamento |

|dell’ammontare dei trasferimenti fiscalizzati e non fiscalizzati per l’anno 2012 con la stesura di un documento approvato, nella seduta del |

|22 febbraio 2012, dalla Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (COPAFF), pubblicato all’indirizzo internet:|

|tesoro.it/ministero/commissioni/copaff/documenti/federalismo_fiscale_municipale_-anno_2012.pdf . |

|La stessa Direzione Centrale ha successivamente predisposto e trasmesso, in sede di Conferenza Stato- Città ed Autonomie, alcune ipotesi di |

|distribuzione delle risorse a ciascun Comune sulla base delle disposizioni di legge, per acquisire l’Accordo dell’Associazione Nazionale dei|

|Comuni d’Italia e delle altre Amministrazioni rappresentate in seno alla predetta Conferenza, poi siglato il 1° marzo 2012 e visualizzabile |

|al seguente indirizzo internet: |

|finanzalocale.interno.it/docum/studi/varie/accordo_all_nm12.pdf. |

|Raggiunto tale Accordo, le assegnazioni dell’anno 2012 sono state definite con i previsti decreti attuativi, con i quali si è provveduto: |

|- alla ripartizione delle risorse del fondo sperimentale di riequilibrio dei Comuni ricadenti nei territori delle Regioni a statuto |

|ordinario con il decreto del Ministro dell’Interno di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze in data 4 maggio 2012 |

|(pubblicato nella G.U. n. 146 del 25 giugno 2012) |

|- all’aggiornamento dell’ammontare dei trasferimenti erariali soppressi dei Comuni ricadenti nei territori delle Regioni a statuto ordinario|

|e dell’ammontare del trasferimenti non fiscalizzati con il Decreto del Ministro dell’Interno di concerto con il Ministro dell’Economia e |

|delle Finanze in data 4 maggio 2012 (pubblicato nella G.U. n. 145 del 23 giugno 2012). |

|Sulle risorse da attribuire in diminuzione nell’anno 2012 ai Comuni hanno contribuito gli effetti conseguiti dalla riduzione di risorse per |

|i Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, in applicazione dell’art. 14, comma 2, del decreto legge n. 78/2010, con decreto del |

|Ministro dell’Interno del 22 marzo 2012. |

|Al fine di diramare i dati e spiegare i risultati della distribuzione delle risorse, sono state predisposte circolari e appositi comunicati,|

|con un continuo e tempestivo aggiornamento del sito internet della Direzione Centrale della Finanza Locale. |

| |

|Parimenti, per dare applicazione alle disposizioni di cui al citato decreto legislativo n. 68/2011 relativamente al federalismo fiscale |

|provinciale, la stessa Direzione Centrale della Finanza Locale ha predisposto l’aggiornamento dell’ammontare dei trasferimenti fiscalizzati |

|e non fiscalizzati per l’anno 2012 con la stesura di un documento approvato, nella seduta del 22 febbraio 2012, dalla Commissione tecnica |

|paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (COPAFF), pubblicato all’indirizzo internet: |

|tesoro.it/ministero/commissioni/copaff/documenti/federalismo_fiscale_provinciale_-_anno_2012.pdf |

|Sono state successivamente predisposte e trasmesse in sede di Conferenza Sato-Città ed Autonomie alcune ipotesi di distribuzione delle |

|risorse a ciascuna Provincia sulla base delle disposizioni di legge, per acquisire l’Accordo dell’Unione Province d’Italia e delle altre |

|Amministrazioni rappresentate in seno alla predetta Conferenza, siglato in data 1° marzo 2012 e visualizzabile all’indirizzo internet: |

|finanzalocale.interno.it/docum/comunicati/com150312all.pdf . |

|In proposito, sono stati approvati: |

|- il decreto ministeriale con il quale viene formalizzata la ripartizione del predetto fondo sperimentale (art. 21, comma 3, del decreto |

|legislativo n. 68/2011 per le Province), adottato in data 4 maggio 2012 e pubblicato nella G.U. n. 145 del 23 giugno 2012 |

|- il D.P.C.M. 12 aprile 2012 (G.U. n. 129 del 5 giugno 2012) con il quale viene formalizzata la soppressione dei trasferimenti delle |

|Province (ex art. 18, commi 2 e 3, del decreto legislativo n. 68/2011). |

|Sulle risorse in diminuzione attribuite nell’anno 2012 alle Province, hanno contribuito gli effetti conseguiti dalla riduzione di risorse |

|per le Province in applicazione dell’art. 14, comma 2, del decreto legge n. 78/2010 con decreto del Ministro dell’Interno del 13 marzo 2012.|

|Al fine di diramare i dati e spiegare i risultati della distribuzione delle risorse, sono state predisposte circolari e appositi comunicati,|

|con un continuo e sollecito aggiornamento del sito internet della Direzione Centrale della Finanza Locale. |

| |

|Nel corso dell’anno 2012 il rafforzamento della collaborazione interistituzionale tra Uffici centrali e periferici, nonché tra i diversi |

|livelli di governo ha trovato attuazione anche in materia di autonomie locali nell’ambito delle riforme che hanno interessato gli Enti |

|locali al fine di un generale contenimento della spesa pubblica. |

|La collaborazione interistituzionale ha consentito di realizzare le azioni volte a sviluppare, anche con l’ausilio delle Prefetture, |

|iniziative finalizzate all’attuazione delle riforme avviate nel settore delle autonomie locali, nonché delle misure di contenimento della |

|spesa pubblica, in linea con quanto programmato con l’obiettivo strategico. |

|L’interazione tra Uffici centrali e periferici dell’Amministrazione dell’Interno si è concretizzata nell’attività di consulenza giuridica |

|sull’applicazione degli interventi normativi susseguitisi nell’anno 2102. |

|Si deve tener conto, infatti, che nel corso dell’anno 2012 il legislatore è intervenuto in materia di associazionismo comunale con il |

|decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito dalla legge 7 agosto 2012, n.135, che ha modificato le precedenti discipline recate dall’art. |

|14, comma 28, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, in materia di obbligo di esercizio |

|associato delle funzioni fondamentali per i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, nonché l’art. 16 del decreto legge 13 agosto 2011,|

|n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, in materia di obbligo di associazionismo per i Comuni con |

|popolazione fino a 1.000 abitanti. |

|Altro intervento normativo, che ha riguardato il riordino delle Province, è recato dal citato decreto legge n. 95/2012, che ha, tra |

|l’altro, modificato l’art. 23, comma 15, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre |

|2011, n. 214, materia sulla quale è, da ultimo, intervenuta la legge di stabilità del 2013 del 24 dicembre 2012, n. 228, con una proroga dei|

|termini di applicazione al 31 dicembre 2013. |

|Ciò posto, il programma operativo previsto per l’attuazione dell’obiettivo strategico, basato proprio sul perseguimento di un’efficace |

|applicazione delle riforme ordinamentali in atto, è stato attuato sia con l’elaborazione di soluzioni giuridiche adeguate e condivise con lo|

|stesso sistema delle autonomie locali, adeguatamente riportate e diffuse anche sul Portale del Ministero dell’Interno nella pagina web |

|dedicata agli Enti locali, sia con la partecipazione con gli altri Ministeri interessati all’elaborazione provvedimentale prevista dal |

|legislatore. |

| |

|DIFESA CIVILE |

|SOCCORSO PUBBLICO |

|PREVENZIONE DAI RISCHI |

|OBIETTIVO STRATEGICO D.1 |Durata |Responsabile |

|Migliorare la pianificazione d’emergenza per la gestione delle| |Titolare CDR 3 |

|crisi |pluriennale | |

| | | |

| | |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, |

| | |Soccorso Pubblico e Difesa Civile |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di risultato (output) |Svolgimento di esercitazioni di difesa civile nei |2 |2 |

| |principali porti italiani | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Prosecuzione dei programmi esercitativi coinvolgenti infrastrutture critiche |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|E’ proseguito il programma di esercitazioni di difesa civile che ha interessato due importanti città con rilevanti strutture portuali (Cagliari e |

|Napoli). |

|Con tali esercitazioni si è inteso testare la catena di comando al fine di realizzare azioni di coordinamento quanto più rapide e dirette possibili,|

|nelle situazioni di crisi o di minacce terroristiche. Si è inoltre proceduto ad effettuare l’analisi dei risultati raggiunti con l’esercitazione di |

|Venezia, svoltasi nel dicembre 2011. Tale attività esercitativa ha permesso di procedere alla revisione ed all’aggiornamento delle pianificazioni |

|provinciali delle Prefetture-UTG interessate. |

|Nel dettaglio, la prima esercitazione, denominata “Karalis 2012”, svoltasi a Cagliari nel mese di giugno, ha permesso di testare anche i piani di |

|difesa NBCR (Nucleare, Batteriologico, Chimico e Radiologico) delle Amministrazioni centrali e periferiche e promuovere l’armonizzazione con le |

|altre pianificazioni insistenti sul territorio. |

|L’altra esercitazione, denominata “Neapolis 2012”, svoltasi a Napoli nel mese di novembre, ha costituito il nucleo più importante dell’esercitazione|

|internazionale CMX 2012, promossa dalla NATO, ed ha comportato la gestione di un episodio terroristico in ambito portuale in uno scenario di crisi |

|internazionale. L’attività ha consentito di testare, oltre alla capacità di risposta della catena di comando nazionale, la gestione del |

|coordinamento di squadre internazionali nel fronteggiare la complessa crisi dichiarata, secondo le procedure NATO, in cui, tra le altre attività, è |

|stato fornito uno specifico contributo per la gestione della comunicazione in situazioni di crisi. |

|Le suddette esercitazioni si sono svolte per posti di comando, cioè in una situazione di realtà virtuale, con lo schieramento dei soli soggetti |

|responsabili, verso i quali è indirizzata la simulazione. Tale modalità permette di veicolare l’addestramento verso gli aspetti ritenuti più |

|rilevanti e, nel contempo, consente un notevole abbattimento dei costi legati all’addestramento del personale coinvolto, senza determinare |

|interferenze sull’andamento dell’attività ordinaria dell’Amministrazione e della cittadinanza interessata. |

|OBIETTIVO STRATEGICO D.2 |Durata |Responsabile |

|Migliorare il dispositivo di soccorso del Corpo Nazionale dei | |Titolare CDR 3 |

|Vigili del Fuoco in scenari incidentali coinvolgenti vettori di |pluriennale | |

|merci pericolose nell’ambito dei trasporti stradali, ferroviari e | |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso |

|marittimi | |Pubblico e Difesa Civile |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di risultato (output) |Formazione professionale di squadre, di cui: |7 |7 |

| |4 NBCR per il travaso di liquidi infiammabili | | |

| |3 NR per interventi connessi al trasporto di | | |

| |materiale nucleare | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Sviluppo delle competenze tecnico-professionali delle squadre NBCR (Nucleare-Biologico-Chimico-Radiologico) |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

| |

|Nell’ambito delle azioni finalizzate a sviluppare la capacità di risposta operativa del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (CNVVF), è proseguito|

|il progetto di formazione di squadre specializzate nel travaso di liquidi infiammabili. Nell’anno di riferimento sono state formate 4 squadre sul |

|territorio. Al riguardo, si sottolinea innanzitutto la grande varietà di sostanze chimiche pericolose trasportate sul territorio nazionale, tra |

|loro assai diverse per caratteristiche (stato fisico, infiammabilità, caratteristiche di aggressività chimica, tossicità, ecc) che comporta, per i|

|soccorritori, la necessità di acquisire capacità di intervento specifiche e differenziate. Nell’impossibilità pratica di testare tutti i fattori |

|di rischio, spesso assai diversi tra loro, si è ritenuto di privilegiare la problematica dei liquidi infiammabili, consentendo ad alcune squadre |

|di acquisire una professionalità nello specifico travaso; l’elevata percentuale di trasporti di questi materiali giustifica la scelta operata. |

| |

|Per quanto concerne, invece, gli interventi connessi al trasporto di materiale nucleare sono state formate 3 squadre speciali. Tale azione ha |

|costituito un importante traguardo di un progetto pluriennale, volto a fornire una valida risposta sul territorio da parte del CNVVF in un settore|

|di particolare rilevanza strategica. |

|OBIETTIVO STRATEGICO D.3 |Durata |Responsabile |

|Potenziare il dispositivo di soccorso nelle grandi calamità | |Titolare CDR 3 |

| |pluriennale | |

| | |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso |

| | |Pubblico e Difesa Civile |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione fisica |Ammodernamento di sezioni logistiche del |3 |3 |

| |sistema operativo di intervento di Colonna | | |

| |Mobile Regionale | | |

|Indicatore di realizzazione fisica |Misurazione, in termini percentuali, del grado|70% |100%(*) |

| |di avanzamento triennale del piano di azione | | |

| |con progressione annua che cumula il valore | | |

| |dell’anno precedente | | |

(*) il risultato dell’obiettivo di costituzione dei 6 moduli operativi (Urban Search and Rescue), la cui conclusione era prevista per il 2013, è stato raggiunto nel 2012, senza maggiori risorse aggiuntive grazie ad una efficace attività di razionalizzazione delle risorse logistiche e strumentali

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Potenziamento del sistema di Colonna Mobile Regionale |

|Azione n. 2: Rafforzamento dei meccanismi di collaborazione nazionale e internazionale nelle grandi calamità |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|È proseguito il programma operativo di potenziamento del dispositivo di soccorso del CNVVF nelle grandi calamità attraverso |

|l’ammodernamento delle previste strutture (“campi base o strutture equivalenti”) in termini di mezzi, strumentazione e formazione delle |

|risorse umane. Tali strutture sono concepite per un completo montaggio, entro 24 ore dall’arrivo in zona d’operazioni, delle Sezioni |

|Operative e si prestano ad essere impiegate nelle mobilitazioni di breve durata, ovvero in quelle di lunga durata come apprestamento |

|provvisorio sino all’allestimento dei Comandi Operativi Avanzati. Il nuovo modello organizzativo del sistema di soccorso emergenza, già |

|adottato nel 2011, è stato applicato concretamente in occasione degli eventi sismici che hanno interessato la Pianura padana nel maggio |

|2012. Sono state, infatti, attribuite alla nuova figura del “Comandante del Cratere” (nello specifico al Direttore della Direzione |

|Regionale VV.F. dell’Emilia Romagna) le funzioni di coordinamento delle operazioni di soccorso sul territorio, di raccordo con il |

|Dipartimento della Protezione Civile e con gli organi dell’Amministrazione regionale deputati all’emergenza, e sono stati istituti tre |

|Comandi Operativi Avanzati (strutture definite dal nuovo modello organizzativo) dislocati sul territorio interessato. A differenza del |

|sisma abruzzese del 2009, concentrato su un territorio limitato ma con effetti dirompenti, l’evento del maggio 2012 ha determinato uno |

|scenario articolato e diversificato, in quanto ha interessato un territorio molto vasto - 3 Regioni (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) 6|

|Province (Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo) per un totale di 87 Comuni - che ha imposto una risposta operativa |

|significativamente differente rispetto al 2009, in ragione di elementi di criticità che si sono evidenziati sin dalla fase iniziale |

|dell’emergenza (distanze maggiori, danni diffusi, importante coinvolgimento del sistema produttivo). L’esperienza maturata sul campo ha |

|permesso di affinare ulteriormente l’organizzazione in emergenza contribuendo a consolidare tecniche operative di soccorso degli operatori|

|VV.F. |

| |

|Sul piano del rafforzamento dei meccanismi di risposta nelle grandi calamità, il risultato dell’obiettivo di costituzione dei 6 moduli |

|operativi USAR (Urban Search and Rescue), la cui conclusione era prevista nel 2013, è stato raggiunto nel 2012, senza maggiori risorse |

|aggiuntive grazie ad una efficace attività di razionalizzazione di risorse logistiche e strumentali. |

|L’impianto del dispositivo di soccorso è strutturato ed organizzato in coerenza con le direttive contenute nelle Linee Guida INSARAG 2011,|

|redatte dal Comitato consultivo internazionale per la ricerca ed il salvataggio dispersi sotto macerie (International Search and Rescue |

|Advisory Group - INSARAG) che opera nell’ambito dell’United Nation Office for the Coordination of Humanitarian Affair (ONU - OCHA). |

|L’obiettivo ha riguardato l’istituzione di moduli USAR Light, in grado di intervenire nell’immediatezza dell’evento ed effettuare ricerca |

|e salvataggi nelle macerie, utilizzando mezzi, attrezzature, procedure e dispositivi di protezione individuale (DPI). che appartengono |

|alla consolidata cultura operativa del CNVVF. I moduli USAR Light (USAR-L) intervengono sullo scenario emergenziale nell’immediatezza |

|dell’evento e sono in grado di operare h24 su un sito operativo per alcuni giorni (indicativamente 5-7 giorni). |

|OBIETTIVO STRATEGICO D.4 |Durata |Responsabile |

|Incrementare l’azione di vigilanza sull’applicazione della | |Titolare CDR 3 |

|normativa di prevenzione incendi |pluriennale | |

| | |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso |

| | |Pubblico e Difesa Civile |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione fisica |Effettuazione di visite ispettive|7.000 |7.000 |

| |sul territorio nazionale | | |

|Indicatore di risultato (output) |Calcolo, in termini percentuali, |2% |2% |

| |del rapporto tra controlli | | |

| |effettuati e segnalazioni | | |

| |certificate cat. A e B. del | | |

| |D.P.R. 1/8/2011, n. 151 | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Controllo sulle attività soggette alle norme di prevenzione |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Le azioni di vigilanza sull’applicazione della normativa di prevenzione incendi finalizzate ad incrementare i livelli di sicurezza a tutela |

|della pubblica incolumità e a combattere il grave fenomeno degli infortuni sul lavoro assicurando una maggiore legalità, si sono concretizzate|

|in un programma di 7.000 visite ispettive sul territorio che hanno interessato in particolare le seguenti categorie di attività: |

|attività soggette al controllo dei VV.F. presenti nelle attività agricole, con particolare riguardo ai luoghi a rischio di incendio, quali |

|silos di granaglie e/o polveri alimentari, luoghi di produzione e stoccaggio di biogas, ecc. |

|attività soggette al controllo dei VV.F. sulle quali, in esercizio, insistono grandi cantieri e/o opere in costruzione |

|impianti fotovoltaici installati in attività ricomprese nell’allegato I del D.P.R. n. 151/2011 |

|stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze esplodenti non soggette agli obblighi di cui all´art. 8 del decreto |

|legislativo n. 334/1999 |

|eventuali altre attività di tipo industriale, artigianale e commerciale, ricomprese nel predetto allegato I del D.P.R. n. 151/2011. |

|I controlli ispettivi hanno altresì riguardato insediamenti produttivi di tipo abusivo con pericolo di incendio. |

| |

|Parallelamente all’attività ispettiva sulle attività produttive, al fine di accertare il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa |

|di prevenzione degli incendi, nonché la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio, è stato effettuato un sistematico piano di |

|controlli disposti con metodo a campione o in base a programmi settoriali, per categorie di attività relativamente alle segnalazione di inizio|

|attività, presentate in base alla normativa di recente adozione. |

|Il nuovo Regolamento di semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, adottato con D.P.R. 1° |

|agosto 2011, n. 151, ha determinato infatti un significativo snellimento dell’attività amministrativa, mediante la revisione delle attività |

|soggette alla disciplina della prevenzione incendi e operando una sostanziale semplificazione degli adempimenti da parte dei soggetti |

|interessati, coerentemente con le recenti norme in materia di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) e di Sportello Unico per le |

|Attività Produttive (SUAP). |

|Il D.M. del 7 agosto 2012 ha conseguentemente disciplinato le modalità di presentazione delle istanze e dei controlli da effettuarsi da parte |

|del CNVVF, anche con metodo a campione o in base a programmi settoriali, per categorie di attività o nelle situazioni di potenziale pericolo |

|comunque segnalate o rilevate. In una materia così complessa, viene concretamente incoraggiata una impostazione fondata sul principio di |

|proporzionalità, in base al quale gli adempimenti amministrativi vengono diversificati in relazione alla dimensione, al settore in cui opera |

|l’impresa e all’effettiva esigenza di tutela degli interessi pubblici. Il nuovo regolamento attualizza l’elenco delle attività sottoposte ai |

|controlli di prevenzione incendi e, introducendo il principio di proporzionalità, correla le stesse a tre categorie: A, B e C, individuate in |

|ragione della gravità del rischio piuttosto che della dimensione o, comunque, del grado di complessità che contraddistingue l’attività stessa.|

|OBIETTIVO STRATEGICO D.5 |Durata |Responsabile |

|Diffondere e promuovere la cultura della sicurezza verso i | |Titolare CDR 3 |

|cittadini |pluriennale | |

| | |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso |

| | |Pubblico e Difesa Civile |

|Missione |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di risultato (output) |Calcolo, in termini percentuali, dei cittadini raggiunti al|+10% |+10% |

| |31/12/2012 dalle campagne informative attuate sul | | |

| |territorio dai Comandi Provinciali VV.F. rispetto a quelli | | |

| |raggiunti al 31/12/2009 | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Svolgimento di campagne di sensibilizzazione da parte dei Comandi provinciali VV.F. |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Sono proseguite le azioni di sensibilizzazione della popolazione sui temi della prevenzione e della sicurezza attuate da tutti i Comandi |

|Provinciali VV.F. attraverso una serie di campagne tematiche, che hanno riguardato principalmente i possibili pericoli degli ambienti domestici |

|e scolastici, rivolte a persone - italiani e stranieri - di tutte le fasce di età, e i temi sulla sicurezza sul lavoro verso i lavoratori |

|immigrati, che hanno coinvolto direttamente più di 600.000 persone. Particolare attenzione è stata dedicata alla popolazione in età scolastica |

|(52% sul totale) con specifiche campagne rivolte ai bambini della scuola materna, tra cui il progetto “Ambiente sicuro infanzia”, volto a far |

|conoscere ai piccoli i pericoli dell’ambiente domestico che ha visto il coinvolgimento di 57.000 bambini tra i 3 e 6 anni. La validità di tale |

|progetto è stata confermata dalle numerose richieste pervenute dalle scuole dell’infanzia. |

|Le iniziative a favore degli immigrati (39% sul totale) si sono concretizzate nella realizzazione di due opuscoli informativi contenenti |

|indicazioni sui comportamenti da tenere per la salvaguardia della propria ed altrui incolumità: “Casa Sicura” tradotto in 9 lingue e distribuito|

|a 100.000 extracomunitari e “Sicurezza sul lavoro” tradotto in 6 lingue e distribuito a 140.000 lavoratori extracomunitari, consentendo così il |

|raggiungimento di un numero elevato di immigrati. Tali progetti sono stati favorevolmente accolti sia dai Consigli Territoriali per |

|l’Immigrazione, che hanno sollecitato nuove proposte progettuali, sia dalle Ambasciate interessate, che hanno ritenuto di ringraziare il |

|Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile per l’attenzione rivolta ai propri cittadini. |

|MODERNIZZAZIONE E INNOVAZIONE DEI SERVIZI. |

|MIGLIORAMENTO DELL’EFFICACIA E DELL’EFFICIENZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA ANCHE ATTRAVERSO L’OTTIMIZZAZIONE DELLE |

|RISORSE UMANE E LA RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE (SPENDING REVIEW) |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.1 |Durata |CDR 1 |

| | |Responsabile |

|Coordinare lo sviluppo delle iniziative progettuali | | |

|finalizzate a perfezionare, ai sensi del decreto |pluriennale |Organismo Indipendente |

|legislativo n. 150/2009, la sistematica dei controlli | |di Valutazione della performance |

|interni nel contesto dell’attuazione del ciclo di | | |

|gestione della performance, ed a garantire i principi di| | |

|trasparenza, legalità e lo sviluppo della cultura | | |

|dell’integrità | | |

|Missione |Programma |Stanziamenti |Pagato in c/competenza |Residui accertati di|Totale risorse impegnate|

| | |definitivi | |nuova formazione | |

| | | | |(c) | |

| | | |(b) | |(b+c) |

| | |(a) | | | |

| |Totale |976.849,00 |944.750,15 |2.500,00 |947.250,15 |

|Indicatori |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione|Misurazione, in termini percentuali, del |70% |70% |

|fisica |grado di avanzamento triennale del piano di | | |

| |azione con progressione annua che cumula il | | |

| |valore dell’anno precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Coordinamento degli interventi finalizzati all’impianto del sistema informativo automatizzato di supporto al ciclo di gestione |

|della performance ed alla sperimentazione del sistema di valutazione della performance |

|Azione n. 2: Affinamento delle metodologie di budgeting e di reporting |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Nel contesto attuativo del decreto legislativo n. 150/2009, l’Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV) – considerate le |

|funzioni di promozione, garanzia e verifica dell’attuazione e del funzionamento complessivo del nuovo sistema assegnategli dalla normativa – ha |

|continuato a sviluppare un’azione di divulgazione dei principi cui attenersi nell’espletamento degli adempimenti richiesti, di supporto tecnico e |

|raccordo delle varie strutture interessate, di verifica delle linee attuative sviluppate. |

|Di notevole valenza risultano, in particolare, le iniziative attivate per consentire il perfezionamento del sistema di controllo strategico, |

|l’impianto del controllo di gestione e la messa a punto della piattaforma informatica di supporto agli Uffici centrali e le Prefetture-UTG. |

|Sono state, in particolare, curate tutte le attività conclusive strumentali all’adozione, da parte del Ministro, della Direttiva generale per |

|l’attività amministrativa e per la gestione 2012, ed è stato fornito il supporto tecnico metodologico per la formalizzazione, sulla base dei |

|criteri indicati dalla Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle pubbliche amministrazioni (CiVIT), del Piano|

|della performance 2012-2014, secondo un format idoneo a rendere quanto più possibile organico il quadro informativo scaturente dalle singole realtà|

|organizzative. |

|Nel Piano l’Amministrazione ha anche inserito, per corrispondere agli adempimenti di legge in tema di ricorso per l’efficienza delle |

|amministrazioni, un nucleo di servizi erogati dal Ministero dell’Interno, corredati dei relativi standard di qualità, che viene annualmente |

|aggiornato ed integrato, secondo criteri di gradualità applicativa correlati alla particolarità e vastità dell’azione espletata in sede centrale e |

|sul territorio. |

|Sono stati, in particolare, organizzati con le competenti strutture dell’Amministrazione deputate al coordinamento dei processi di pianificazione e|

|programmazione, tavoli di lavoro volti anche al perfezionamento del sistema degli indicatori, in linea con le istruzioni fornite al riguardo dalla |

|CiVIT e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per rafforzare ulteriormente l’azione informativa e formativa sullo specifico tema, l’OIV ha |

|diramato apposite note metodologiche, con cui sono state indicate le modalità ed i criteri tecnici cui attenersi nella fase di costruzione |

|dell’impianto degli obiettivi. |

|Nell’arco del 2012, hanno inoltre avuto seguito, sotto il presidio tecnico dell’OIV, le attività progettuali volte ad impiantare, nell’ambito |

|dell’Amministrazione dell’Interno, un sistema informativo automatizzato di supporto al ciclo di gestione della performance, mirato a standardizzare|

|- secondo un format coerente con i criteri metodologici previsti per lo sviluppo del ciclo integrato di pianificazione amministrativa e di |

|programmazione economico finanziaria - le informazioni inerenti il quadro completo degli obiettivi strategici/operativi e gestionali ed i relativi |

|monitoraggi, nonché la rilevazione dei processi. |

|Si è completato, inoltre, il consolidamento dell’architettura di sistema e si è proceduto a svolgere moduli di addestramento tecnico all’uso |

|dell’applicativo. |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.2 |Durata |Responsabile |

|Migliorare l’efficienza, la qualità e la produttività del lavoro,| |Titolare CDR 6 |

|mediante: | | |

|la piena valorizzazione della professionalità delle risorse umane| | |

|utilizzate, in base a criteri di responsabilità e merito, ai fini| | |

|del cambiamento organizzativo e gestionale |pluriennale |Capo Dipartimento Politiche Personale |

| | |Amministrazione Civile e Risorse Strumentali e |

|la creazione di sistemi di formazione specialistica per i | |Finanziarie |

|dirigenti e per il restante personale, al fine di assicurare lo | | |

|sviluppo di professionalità ad alto livello di competenza | | |

| | | |

|l’implementazione degli interventi di razionalizzazione e di | | |

|ottimizzazione delle risorse finanziarie, in un’ottica integrata | | |

|di efficienza ed economicità, anche attraverso la realizzazione | | |

|di un programma di analisi e valutazione (spending review) nonché| | |

|attraverso la promozione e l’avvio di progetti innovativi per | | |

|migliorare e digitalizzare i servizi | | |

|Missione |Programma |Stanziamenti |Pagato in c/competenza |Residui accertati di|Totale risorse |

| | |definitivi | |nuova formazione |impegnate |

| | | | | | |

| | | | |(c) | |

| | | |(b) | | |

| | |(a) | | |(b+c) |

| |Totale |2.511.625,00 |2.454.631,46 |60.103,94 |2.514.735,40 |

|Indicatori |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione|Misurazione, in termini |66% |66% |

|fisica |percentuali, del grado di | | |

| |avanzamento triennale del piano di | | |

| |azione con progressione annua che | | |

| |cumula il valore dell’anno | | |

| |precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Adozione degli interventi di razionalizzazione e riorganizzazione dell’assetto strutturale e di ottimizzazione e valorizzazione |

|delle risorse umane e finanziarie, in un’ottica integrata di efficienza ed economicità |

|Azione n. 2: Incremento della qualità della formazione, orientandone le strategie ad una più efficace e concreta esperienza lavorativa |

|nell’ambito di un sistema amministrativo proiettato sul territorio, anche attraverso forme di partenariato con altre scuole superiori, istituti |

|di ricerca, università ed altri soggetti qualificati pubblici e privati |

|Azione n. 3: Consolidamento e ulteriore rafforzamento della qualità e del livello di conoscenza del territorio, attraverso i Prefetti e |

|attraverso la formazione e la collaborazione con primari centri di ricerca. Generale riqualificazione e riorganizzazione dei flussi informativi |

|e statistici che fanno capo al Ministero dell’Interno, migliorandone la fruizione |

|Azione n. 4: Valorizzazione dei controlli ispettivi e di regolarità amministrativo-contabile, anche in un’ottica di miglioramento |

|dell’efficienza dei processi amministrativi |

|Azione n. 5: Elaborazione di proposte di revisione delle disposizioni in materia di rapporto d’impiego del personale della carriera prefettizia,|

|di cui al decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139, anche alla luce delle nuove disposizioni in materia di semplificazione delle procedure e |

|di riassetto organizzativo degli Uffici, introdotte dalla legge n. 133/2008 |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Le attività svolte nel 2012, finalizzate a proseguire gli interventi di razionalizzazione in materia di pianificazione e gestione delle risorse|

|umane, si sono conformate alle urgenti misure di contenimento e di revisione della spesa introdotte dalle manovre che hanno comportato una |

|riduzione della facoltà di assumere, con conseguenti ed inevitabili difficoltà. Per effetto dell’entrata in vigore del decreto legge 6 dicembre|

|2011, n. 201, che all’art. 24, comma 14, ha abrogato, a decorrere dal 28 dicembre 2011, l’istituto dell’esonero dal servizio di cui all’art. |

|72, comma 1, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, si è proceduto ad una ricognizione dei provvedimenti di concessione già definiti, i cui |

|effetti sono stati espressamente riconosciuti dalla citata disposizione. |

|Inoltre, al fine di evitare soluzioni di continuità tra la corresponsione del trattamento retributivo di esonero e la corresponsione del |

|trattamento di pensione, si è proceduto a verificare se i dipendenti collocati in esonero dovessero essere computati in tale ultimo |

|contingente. |

|Ciò in considerazione del fatto che al personale collocato in esonero, in possesso dei prescritti requisiti, è stata applicata, per quanto |

|riguarda il regime pensionistico, la normativa previgente rispetto a quella introdotta con il medesimo decreto legge, nei limiti delle risorse |

|stabilite con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, adottato il |

|1° giugno 2012. |

|Inoltre, con circolare n. 44 del 18 ottobre 2012, è stata richiamata l’attenzione del personale interessato sulle disposizioni contenute nel |

|predetto decreto interministeriale, che disciplina le modalità di accesso al benefìcio del più favorevole regime pensionistico. |

|Con riferimento ai trattenimenti in servizio, in considerazione delle innovazioni normative intervenute in merito ai requisiti anagrafici e |

|contributivi richiesti per l’accesso al nuovo sistema pensionistico, per effetto dell’entrata in vigore dell’art. 24 del decreto legge 6 |

|dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, è stato ritenuto opportuno riconsiderare i parametri di valutazione |

|delle istanze di permanenza in servizio oltre il limite di età per il collocamento a riposo, precedentemente definiti con la direttiva |

|ministeriale del 31 marzo 2009. |

|A tal fine, con direttiva ministeriale del 15 maggio 2012, sono stati fissati i presupposti di carattere generale per l’eventuale accoglimento |

|delle istanze di trattenimento in servizio, ed è stato disposto che debbano essere collocati a riposo coloro che abbiano compiuto il 65° anno |

|di età e che abbiano maturato i requisiti per il pensionamento prima del 31 dicembre 2011, rilevando, in proposito, che tale esigenza deriva |

|dalla necessità di non pregiudicare i livelli di avvicendamento nelle diverse posizioni funzionali, in coerenza, peraltro, con i principi di |

|riduzione degli assetti organizzativi e con i processi di riorganizzazione da porre in essere nell’ambito dell’Amministrazione. |

| |

|Al fine di garantire, nel rispetto dei vincoli di assunzione imposti dalla vigente legislazione, la copertura, sia pure parziale, delle vacanze|

|di organico relative al personale contrattualizzato (dirigenziale e non) ed al personale della carriera prefettizia, nel corso dell’anno 2012 |

|sono state assunte unità lavorative di varie qualifiche e profili professionali. In particolare, sono stati assunti: |

|- n. 32 vincitori del concorso pubblico, per esami, a 130 posti per l’accesso al profilo professionale di assistente informatico, area |

|funzionale seconda, fascia retributiva F2, indetto con D.M. 22 dicembre 2009; |

|- n. 2 candidati idonei del concorso pubblico a 35 posti per l’accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia, indetto con D.M. 14 |

|maggio 2007; |

|- n. 2 candidati idonei del concorso pubblico a 35 posti di dirigente della II fascia dell’Area I dell’Amministrazione civile dell’Interno, |

|indetto con D.M. 14 maggio 2007; |

|- n. 8 unità (5 ausiliari; 2 ausiliari tecnici; 1 operatore amministrativo), già dipendenti degli organismi militari della Comunità Atlantica, |

|ai sensi dell’art. 2, commi 100 e 101, della legge 24 dicembre 2007, n. 244; |

|- n. 1 unità (funzionario economico finanziario) ai sensi dell’art. 34 bis, comma 5 bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; |

|- n. 1 persona diversamente abile ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68. |

|Si è proceduto in attuazione dell’autorizzazione concessa con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 novembre 2010, |

|all’emanazione in data 10 ottobre 2012 del bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a 30 posti per l’accesso alla qualifica iniziale |

|della carriera prefettizia, per il quale sono pervenute n. 19.823 istanze di partecipazione. |

|Per quanto concerne il settore della mobilità, è stata avviata, nel mese di maggio, nell’ambito del processo di ridimensionamento degli |

|organici conseguente alle reiterate manovre di contenimento della spesa pubblica, una procedura volta a consentire il transito verso altre |

|Amministrazioni del personale di livello non dirigenziale dell’Amministrazione civile dell’Interno già collocato in posizione di comando o di |

|fuori ruolo presso Ministeri od organi costituzionali o di rilievo costituzionale. |

| |

|Al fine del miglioramento dell’efficienza dei processi attraverso l’attuazione del principio di dematerializzazione e del Codice |

|dell’Amministrazione Digitale, nel quadro del contenimento delle spese, per garantire l’ottimizzazione delle risorse disponibili, è proseguita |

|l’attività volta a sviluppare il processo di informatizzazione, avviando il passaggio alla dematerializzazione dell’intera documentazione |

|cartacea di settore. |

|In particolare, è stato elaborato un programma per la dematerializzazione degli atti dell’archivio di deposito dell’Ufficio reclutamento, |

|mediante l’esame preliminare degli atti ivi contenuti e la formalizzazione della proposta di scarto, sulla quale sia la Commissione di |

|sorveglianza sugli atti di archivio che l’Ispettorato Generale di Amministrazione si sono pronunciati favorevolmente. |

|II materiale archivistico da dematerializzare è stato trasportato in locali appositi, ove saranno istituite postazioni informatiche per la |

|scansione degli atti ed il loro trasferimento su supporto telematico. |

|L’attività di digitalizzazione dei fascicoli di nuova istituzione e dei fascicoli relativi a contenziosi della carriera prefettizia ormai |

|definiti (90%) ha consentito l’inserimento dei medesimi nel sistema web arch ed il collegamento in rete di tutti gli uffici interessati alla |

|gestione del personale prefettizio. |

|La sperimentazione dell’interscambio di notizie avviata tra gli uffici consentirà al personale abilitato di consultare velocemente i suddetti |

|fascicoli digitalizzati. |

|Parimenti è stata avviata la procedura di digitalizzazione dei fascicoli del contenzioso del personale contrattualizzato con contestuale |

|partecipazione degli addetti agli appositi corsi per la gestione documentale degli stessi. |

|Sono stati, inoltre, intrapresi contatti con il competente Ufficio del Ministero della Giustizia al fine dell’interconnessione con i sistemi |

|informativi automatizzati del Ministero dell’Interno. |

| |

|I ripetuti interventi normativi del legislatore, tutti tesi alla riduzione delle piante organiche e degli uffici, in correlazione con quello |

|sulle Province che aveva comportato il rinvio delle riduzioni di organico al 2013, hanno determinato l’esigenza di un differimento della |

|definizione delle dotazioni di ufficio, che potranno avere attuazione soltanto dopo la realizzazione delle riduzioni di organico previste dal |

|decreto legge n. 95/2012: “disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati” (spending review), che la legge di |

|stabilità 2013 ha peraltro sospeso fino al 31 dicembre 2013. |

|Ripianificando, pertanto, l’obiettivo operativo, si è pervenuti ad una nuova definizione dell’assetto organizzativo dei posti di funzione dei |

|dirigenti prefettizi e contrattualizzati, unitamente ad una attenta revisione delle relative competenze, con il risultato dell’individuazione |

|dei posti di funzione di livello non generale da attribuire, rispettivamente, ai funzionari della carriera prefettizia e ai dirigenti dell’Area|

|I di II fascia, presso gli Uffici centrali dell’Amministrazione. |

|In particolare, per quanto concerne i posti di funzione del personale della carriera prefettizia, il relativo Decreto del Ministro dell’Interno|

|è stato adottato in data 22 ottobre 2012 e registrato dalla Corte dei Conti in data 30 novembre 2012 . Per quanto riguarda, inoltre, gli |

|assetti organizzativi dei dirigenti dell’Area 1 di II fascia, il relativo decreto è stato adottato in data 24 dicembre 2012 ed è stato |

|registrato dalla Corte dei Conti l’8 febbraio 2013. |

| |

|Con riferimento alla prosecuzione della revisione delle disposizioni in materia di rapporto d’impiego del personale della carriera prefettizia,|

|di cui al decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139 e ai provvedimenti ministeriali collegati, in considerazione delle innovazioni normative |

|intervenute in merito alla riduzione degli organici e alla soppressione e riordino delle Province, è stata rilevata la necessità di procedere, |

|oltre che alla revisione delle disposizioni dei provvedimenti ministeriali concernenti l’assetto organizzativo dei posti di funzione, con la |

|conseguente adozione del sopraindicato Decreto ministeriale in data 22 ottobre 2012, anche alla modifica della normativa riguardante le |

|procedure di mobilità del personale appartenente alla carriera prefettizia, nell’ottica di una più organica ripianificazione e gestione delle |

|risorse umane a disposizione disposte dal decreto legge n. 95/2012. In relazione a quest’ultimo aspetto, è stato predisposto lo schema di |

|decreto ministeriale, concernente la disciplina del procedimento di destinazione del personale prefettizio, ai sensi dell’art. 13 del decreto |

|legislativo 19 maggio 2000, n. 139, di modifica del precedente D.M 3 dicembre 2003. |

| |

|Per l’analisi e la valutazione delle categorie economiche di spesa (spending review) e l’individuazione di idonei meccanismi di |

|razionalizzazione, sono state avviate iniziative finalizzate all’analisi e monitoraggio dei programmi di spesa, ai fini del raggiungimento di |

|una maggiore efficienza ed efficacia anche attraverso la formulazione di proposte di razionalizzazione e rimodulazione e l’elaborazione di |

|indicatori misurabili idonei a rappresentare gli obiettivi intermedi o finali dei programmi da associare al bilancio. |

|Gli interventi sono stati realizzati all’interno dei Nuclei di Analisi e Valutazione della Spesa (NAVS) istituiti con D.M. del 22 marzo 2010, |

|come sede istituzionale entro cui svolgere le attività di verifica della spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato previste dall’art. 39|

|della legge di contabilità e finanza pubblica n. 196/2009. |

|Di seguito si riportano, in sintesi, le fasi in cui si sono articolate le attività: |

| |

|Fase 1 — Predisposizione programma e costituzione gruppi di lavoro |

|Nel mese di gennaio si è proceduto alla predisposizione del programma di lavoro triennale 2012-2014. Seguendo una impostazione omogenea per |

|tutti i NAVS, il programma di lavoro è stato strutturato in una parte cosiddetta “trasversale” che include attività comuni a tutti i Ministeri |

|e in una parte “specifica” finalizzata all’approfondimento di tematiche peculiari del Ministero dell’Interno. |

|In particolare, per quanto concerne il Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e |

|Finanziarie, le attività specifiche del programma sono state individuate con riferimento a esigenze di approfondimento di tematiche peculiari, |

|ossia: |

|analisi delle criticità e individuazione di meccanismi di razionalizzazione per il contenimento della spesa in relazione alla custodia dei beni|

|e veicoli sequestrati, in collaborazione con rappresentanti del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali; |

|individuazione e selezione di meccanismi di razionalizzazione della spesa, di concerto con l’Agenzia del Demanio, in relazione ai canoni di |

|locazione e alle indennità extracontrattuali degli immobili utilizzati dall’Amministrazione per la collocazione logistica del personale |

|dislocato sul territorio nazionale; |

|analisi dei costi delle Prefetture-UTG al fine di individuare meccanismi di razionalizzazione diretti alla riduzione degli sprechi e al |

|contenimento della spesa; |

|analisi delle criticità e individuazione di meccanismi di razionalizzazione per il contenimento della spesa in relazione alle categorie |

|economiche delle utenze (acqua, luce, gas, ecc.) e delle spese postali e di notifica. |

|Successivamente sono stati costituiti appositi gruppi di lavoro ai quali affidare l’approfondimento delle tematiche richiamate. Sono stati in |

|particolare individuati i seguenti gruppi di lavoro tematici: |

|gruppo di lavoro “Debiti pregressi” per l’analisi delle problematiche inerenti le voci di spesa che presentano le più rilevanti posizioni |

|debitorie pregresse, ossia canoni di locazione e indennità extracontrattuali degli immobili, utenze (acqua, luce, gas, ecc.) e spese postali, |

|telegrafiche e di notifica, al fine di individuare e selezionare meccanismi di razionalizzazione della spesa; |

|gruppo di lavoro “Strutture periferiche” per l’analisi dei costi delle Prefetture-UTG al fine di individuare meccanismi di razionalizzazione |

|diretti alla riduzione degli sprechi e al contenimento della spesa. |

| |

|Fase 2 — Analisi della spesa per consumi intermedi, approfondimenti sui debiti pregressi e analisi dei fabbisogni delle strutture periferiche |

|Nell’ambito del gruppo di lavoro “Debiti pregressi” è stata condotta una capillare ricognizione delle posizioni debitorie pregresse relative ai|

|vari centri di spesa del Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie, |

|maturate nel corso del 2011 e in via di formazione nel 2012, al fine di individuare e selezionare meccanismi di razionalizzazione della spesa. |

|A fronte delle situazioni debitorie rilevate, sono stati analizzati i meccanismi di formazione relativi a ciascuna tipologia di spesa e gli |

|interventi messi in atto per fronteggiare le esposizioni rilevate e le misure previste per prevenire il generarsi di nuove situazioni debitorie|

|con riferimento principalmente alle tipologie di spesa che presentano le maggiori sofferenze finanziarie, ossia spese postali e di notifica, |

|custodia dei veicoli sequestrati e fitto di locali e oneri accessori. |

|In conclusione è stata predisposta una relazione complessiva nella quale sono stati riportati i risultati dell’analisi della situazione |

|finanziaria del predetto Dipartimento. |

|Nell’ambito del gruppo di lavoro “Strutture periferiche”, al fine di pervenire ad una quantificazione del fabbisogno delle strutture |

|periferiche dell’Amministrazione, si è proceduto ad una rilevazione dettagliata dei costi sostenuti da ciascuna Prefettura-UTG, distinta fra |

|costi per il personale e costo delle sedi (fitto locali, oneri postali, utenze e canoni, materiale informatico e altri costi). Sulla base dei |

|dati raccolti, è stato possibile effettuare analisi generali e comparative dei costi delle strutture periferiche, correlando le informazioni |

|disponibili anche a variabili di contesto. |

|La fase successiva dell’iniziativa è diretta all’identificazione dei fabbisogni in relazione ai livelli di servizio da erogare attraverso |

|l’analisi dei criteri di ripartizione delle risorse disponibili tra strutture e l’individuazione di eventuali squilibri allocativi. |

| |

|Fase 3 — Individuazione degli indicatori da associare ai programmi di spesa |

|Nel corso del 2012 si è proceduto al reperimento e alla raccolta delle informazioni, tratte dalle statistiche ufficiali e dai dati di natura |

|amministrativa, idonee per la scelta degli indicatori più appropriati per la misurazione dei risultati e degli effetti dell’azione pubblica. |

| |

|E’ proseguita l’implementazione di iniziative formative della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno (SSAI) in sinergia con la |

|Scuola Superiore per la Pubblica Amministrazione Locale (SSPAL). In particolare, sono stati raggiunti i seguenti risultati: |

|sono proseguite presso la SSAI le attività formative riservate ai Segretari Comunali e Provinciali con il completamento della quarta edizione |

|del corso-concorso di accesso alla carriera dei Segretari Comunali e Provinciali, denominato Co.A., cui hanno partecipato 204 funzionari; |

|in partnership con il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali e in regime di convenzione con il CNDCEC - Consiglio Nazionale |

|dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili, e l’IRDCEC - Istituto di Ricerca dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti |

|Contabili, sono state realizzate 8 edizioni del corso per revisori di Enti locali, in attuazione di quanto previsto dal decreto del Ministro |

|dell’Interno 15 febbraio 2012. Con l’entrata in vigore della predetta normativa è stato innovato il sistema di selezione dei revisori dei conti|

|presso gli Enti locali, prevedendo, tra i requisiti per l’iscrizione nell’apposito albo istituito presso il Ministero dell’Interno, il possesso|

|di crediti formativi. La predetta partnership ha dato vita a un ciclo di corsi di livello base e avanzato cui hanno potuto partecipare oltre |

|350 professionisti. I corsi (6 di livello base e 2 di livello avanzato) realizzati senza oneri per lo Stato, su un modello già positivamente |

|sperimentato nel 2011, hanno riguardato le materie della contabilità pubblica e della gestione economica e finanziaria degli Enti locali e si |

|sono conclusi con una verifica finale e la conseguente attribuzione dei crediti formativi; |

|l’attività di ricerca congiunta SSAI-SSPAL e Istituto Tagliacarne è stata focalizzata sulle problematiche dei centri urbani. La relazione |

|conclusiva è stata presentata lo scorso aprile dai partecipanti al Master in amministrazione del territorio, nel corso dell’esame finale. |

|Le linee di intervento seguite per la realizzazione dell’obiettivo hanno consentito di rafforzare le competenze e le conoscenze necessarie per |

|operare con efficacia nei processi di amministrazione del territorio. Tale esperienza ha evidenziato, altresì, la grande potenzialità delle |

|forme di partenariato con altre Scuole ed Istituti ai fini della realizzazione congiunta di attività formative e dell'acquisizione di |

|conoscenze specialistiche. |

| |

|La SSAI ha portato a compimento il I Master universitario di II livello in “Amministrazione del territorio”, riservato ai dirigenti (prefettizi|

|e contrattualizzati) dell’Amministrazione dell’Interno, nonché ai segretari comunali e ai giovani laureati. |

|L’iniziativa, svoltasi in partnership con la SSPAL e la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Siena, ha ottenuto un pieno|

|successo per l’alto livello del progetto formativo e la qualità delle docenze. Tale formazione avanzata ha consentito di sviluppare nei |

|discenti, coerentemente con il ruolo del Ministero dell’Interno sul territorio e in linea con l’obiettivo di perfezionare la formazione |

|specialistica sui processi e sugli strumenti della governance territoriale, la consapevolezza della necessità di rafforzare la collaborazione |

|tra i diversi livelli territoriali di governo - con particolare attenzione alla funzione di coordinamento delle Prefetture-UTG. |

|In considerazione dell’ampio consenso riscontrato, la SSAI ha avviato nel mese di dicembre una seconda edizione del Master, in collaborazione |

|con la LUISS - School of Government e il Centro di Ricerca sulle Amministrazioni Pubbliche “Vittorio Bachelet” dell’Università LUISS Guido |

|Carli, con l’obiettivo di rafforzare le competenze e fornire le metodologie utili all’acquisizione del knowhow necessario per le funzioni di |

|governo e la gestione del territorio. |

| |

|E’ proseguita l’attività preordinata alla costituzione di una apposita banca dati statistica, nonché l’attività di analisi dei flussi |

|statistici concernenti le indagini ufficiali del Ministero dell’Interno inserite nel Programma Statistico Nazionale (PSN), continuando |

|nell’ulteriore approfondimento, con l’Ufficio Servizi Informatici del Personale (SIP), delle procedure da porre in essere per ottimizzare la |

|fruizione dei dati in termini qualitativi e quantitativi. Il lavoro ha presentato alcuni aspetti di notevole complessità in relazione al fatto |

|che le predette indagini sono state analizzate singolarmente non essendo stato possibile mutuare una procedura informatica univoca per tutte. |

| |

|Sono stati ultimati da parte dell’Ispettorato Generale di Amministrazione (IGA) diversi adempimenti propedeutici alla razionalizzazione del |

|ciclo ispettivo. In particolare: |

|è stata completata la sperimentazione del prototipo di scheda ispettiva standard per la ricezione dei dati quantitativi di ciascuna sede |

|visitata; |

|è stato ultimato il progetto del sistema operativo destinato a veicolare i predetti dati quantitativi; |

|è stato individuato un diverso approccio per la rendicontazione degli esiti ispettivi, tenendo presente l’obiettivo prioritario di snellire e, |

|al tempo stesso, qualificare ulteriormente la natura delle informazioni da fornire al Gabinetto del Ministro. |

|Tali interventi hanno la finalità di rendere l’attività più rispondente a criteri di oggettiva uniformità, consentendo, inoltre, la |

|comparazione degli esiti dell’attività ispettiva svolta nelle diverse sedi, con l’obiettivo di stimolare circuiti virtuosi e di migliorare |

|l’efficienza e la trasparenza dei processi gestionali. |

| |

|Per quanto concerne la riorganizzazione dell’IGA, la genericità delle disposizioni normative di riferimento, ha comportato la necessità di un |

|rinnovamento del servizio ispettivo coerente con la strategia di innovazione e miglioramento. Al riguardo, è stata predisposta una bozza di |

|regolamento volta a disciplinare l’ambito di attività ed i principi organizzativi dell’Ispettorato ed a configurare il ruolo ad esso |

|attribuito. |

| |

|Relativamente alla realizzazione, nell’ambito del PON Sicurezza – obiettivo Convergenza 2007–2013, di una “Banca dati buone pratiche per la |

|diffusione, l’interscambio e l’utilizzazione delle buone pratiche amministrative a livello locale nelle Regioni: Calabria, Campania, Puglia e |

|Sicilia”, è stata completata la parte progettuale del relativo sistema informatico di base. E’ stata altresì approvata la metodologia per |

|selezionare, valutare e certificare le migliori prassi amministrative prodotte nelle 4 predette Regioni. Per supportare tali attività, a |

|livello locale, sono stati attivati dei tavoli di valutazione regionali, mentre, a livello centrale, è stato istituito il Comitato di |

|valutazione dell’Ispettorato Generale di Amministrazione (IGA). Inoltre, attraverso le figure dei c.d. referenti centrali – IGA, è stata |

|raccolta una prima tornata di progetti candidati alla certificazione di buone prassi. A tal fine sono stati intensificati i contatti con le |

|Prefetture-UTG per la definizione delle “buone pratiche” da divulgare tramite l’istituenda “Banca dati delle buone pratiche”. |

|Quanto al potenziamento tecnologico, a conclusione delle procedure di gara, si è provveduto all’acquisto di un software per la gestione |

|documentale. |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.3 |Durata |Responsabile |

|Implementare gli interventi di | |Titolare CDR 5 |

|razionalizzazione e monitoraggio della spesa e | | |

|di ottimizzazione delle risorse finanziarie in | | |

|un’ottica integrata di efficienza ed |annuale |Capo della Polizia |

|economicità, anche attraverso la realizzazione | |Direttore Generale della Pubblica Sicurezza |

|di un programma di analisi e valutazione della | | |

|spesa (spending review) | | |

|Missione |Programma |Stanziamen |Pagato in c/competenza|Residui accertati di |Totale risorse impegnate |

| | |ti definitivi | |nuova formazione | |

| | | | | | |

| | | | |(c) | |

| | | |(b) | |(b+c) |

| | |(a) | | | |

| |Totale |316.354,00 |316.354,00 |0,00 |316.354,00 |

|Indicatori |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione|Misurazione, in termini |100% |100% |

|fisica |percentuali, del grado di | | |

| |avanzamento del piano di azione | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Valutazione comparativa dei costi delle strutture periferiche della Polizia di Stato presenti sul territorio, in un’ottica di |

|benchmarcking, per l’ottimizzazione delle risorse finanziarie |

|Azione n. 2: Ottimizzazione delle risorse finanziarie nell’attività contrattuale |

|Azione n. 3: Implementazione degli interventi di ottimizzazione e valorizzazione delle risorse umane e finanziarie, in un’ottica integrata di |

|efficienza ed economicità |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Al fine di individuare i costi sostenuti per il funzionamento degli uffici e dei reparti della Polizia di Stato, sono stati creati significativi|

|report relativi alle diverse tipologie di spese sostenute per ciascun organismo. |

|In particolare, sono state individuate le seguenti categorie di oneri: spese di gestione del personale (retribuzioni, oneri accessori, ecc.), |

|spese di gestione degli immobili (fitti, pulizie, manutenzioni, ecc.), spese di gestione di veicoli e natanti (carburanti, manutenzioni, ecc.), |

|spese per impianti tecnici e telecomunicazioni, spese per investimenti e altre voci di costo residuali. |

|Sulla base della complessa rilevazione dei suddetti dati è stato possibile avviare l’esame dell’impiego delle risorse economiche a disposizione,|

|incentrato sull’analisi dei singoli capitoli di spesa, allo scopo di determinare, attraverso il raffronto tra quanto stanziato e il fabbisogno |

|minimo essenziale, il deficit finanziario. Tale studio ha consentito l’enucleazione di alcune criticità esistenti e la quantificazione di un |

|fabbisogno minimo necessario a garantire il funzionamento essenziale dell’apparato. |

| |

|Per quanto concerne gli appalti relativi ai servizi di mensa per il personale della Polizia di Stato, la Direzione Centrale per i Servizi di |

|Ragioneria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza è stata impegnata in una procedura di gara europea particolarmente complessa per |

|l’affidamento del servizio di mensa presso tutte le articolazioni periferiche e centrali della Polizia di Stato. In passato il vettovagliamento |

|delle unità organizzative dotate di struttura di mensa veniva assicurato a seguito di procedure di gara condotte localmente da ciascuna |

|Prefettura-UTG che determinavano elevati costi amministrativi e prezzi di aggiudicazione sensibilmente più elevati. Si è, pertanto, proceduto a |

|centralizzare le procedure di affidamento, ottenendo un notevole risparmio in termini economici e una semplificazione degli adempimenti |

|amministrativi connessi all’espletamento degli appalti. La procedura di gara per l’aggiudicazione dei servizi per il biennio 2013-2014 si è |

|svolta regolarmente ed ha visto una buona partecipazione di ditte di ristorazione e la presentazione di offerte molto convenienti per |

|l’Amministrazione con l’aggiudicazione dei servizi a rinomate imprese di ristorazione presenti stabilmente da anni sul mercato. |

| |

|Nell’ambito delle azioni programmate per razionalizzare la gestione delle procedure selettive del personale della Polizia di Stato |

|(delocalizzazione delle sedi concorsuali; razionalizzazione delle procedure relative agli accertamenti psico-fisici, attitudinali e di |

|efficienza fisica cui sono sottoposti i candidati ai concorsi della Polizia di Stato; ottimizzazione degli interventi delle spese di vigilanza |

|nei concorsi), mirate al contenimento della spesa pubblica ed all’ottimizzazione delle risorse umane, sono stati raggiunti significativi |

|risultati. |

|La notevole riduzione delle spese per gli accertamenti psico-fisici, attitudinali e di efficienza fisica dei candidati si è realizzata sia |

|attraverso l’attribuzione al candidato dell’onere della certificazione di alcuni esami medici, sia mediante l’accentramento delle selezioni |

|presso il Centro Polifunzionale di Spinaceto di Roma, dove sono state accorpate le tre Commissioni nominate per i predetti accertamenti. |

|La rilevante riduzione delle spese di missione del personale della Polizia di Stato, candidato ai vari concorsi interni, è stata raggiunta |

|“delocalizzando” le prove di esame in 13 sedi individuate sull’intero territorio nazionale. |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.4 |Durata |Responsabile |

|Implementare gli interventi di razionalizzazione e| |Titolare CDR 3 |

|monitoraggio della spesa e di ottimizzazione delle| | |

|risorse finanziarie, in un’ottica integrata di | | |

|efficienza ed economicità, anche attraverso la |annuale |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e |

|realizzazione di un programma di analisi e | |Difesa Civile |

|valutazione della spesa (spending review) | | |

|Missione |Programmi |Stanziamen |Pagato in c/competenza|Residui accertati di |Totale risorse impegnate |

| | |ti definitivi | |nuova formazione | |

| | | | | | |

| | | | |(c) | |

| | | |(b) | |(b+c) |

| | |(a) | | | |

| |Prevenzione dal rischio e |70.335,98 |70.335,98 |0,00 |70.335,98 |

| |soccorso pubblico | | | | |

| |Totale |78.031,99 |78.031,99 |0,00 |78.031,99 |

|Indicatori |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione|Misurazione, in termini |100% |100% |

|fisica |percentuali, del grado di | | |

| |avanzamento del piano di azione | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Interventi di razionalizzazione sulle strutture tecnico-logistiche di difesa civile |

|Azione n. 2: Interventi di razionalizzazione sulle sedi di servizio VV.F. |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|Nel corso dell’anno, la chiusura dei CAPI - Centri di Assistenza e Pronto Intervento (strutture operative costituite da magazzini per lo |

|stoccaggio di materiale assistenziale da utilizzare in eventi calamitosi) di Castelnuovo di Porto (Roma) e di Catania, con il trasferimento dei |

|materiali in altri centri situati sul territorio, ha determinato l’assestamento della spesa per le locazioni di tali strutture, con un risultato|

|pari al 97% in meno rispetto all’anno 2011. |

|Il raggiungimento dell’obiettivo, volto all’implementazione di interventi di razionalizzazione e monitoraggio della spesa, nonché di |

|ottimizzazione delle risorse finanziarie, è stato attuato sia attraverso la riduzione della spesa che l’allocazione delle attività in spazi più |

|adeguati; ciò è stato reso possibile grazie all’opportunità di trasferire le sedi VV.F., da immobili di proprietà privata, soggetti ad un canone|

|di locazione, in un complesso di edifici di più ampio respiro e di proprietà demaniale. |

| |

|Il processo, iniziato circa a metà anno 2012, ha prodotto i seguenti risultati: |

| |

|Direzione Regionale VV.F. Lazio - trasferita presso la nuova sede di via Eudes – Roma (distaccamento la Pisana) il 1° luglio 2012, con un |

|risparmio di 119.097,00 euro/anno di canone |

|Direzione Regionale VV.F. Sardegna - trasferita presso locali demaniali, nel mese di dicembre 2012, con un risparmio di 231.767,27 euro/anno di |

|canone |

|Direzione Regionale VV.F. Veneto - in avanzata fase progettuale l’adeguamento e la ristrutturazione degli edifici siti nell’ex Caserma Prandina |

|di Padova nella cui area è stata prevista la progettazione per l’insediamento anche del Comando Provinciale VV.F. di Padova, con un risparmio |

|rispettivamente di 51.414,63 e 895.255,55 euro/anno di canone |

|Direzione Regionale VV.F. Liguria - in fase di completamento la progettazione per l’adeguamento e la ridistribuzione dei locali presso il |

|Comando Provinciale VV.F. di Genova, con un risparmio di 262.760,86 euro/anno di canone |

|Direzione Regionale VV.F. Friuli Venezia Giulia - in via di definizione la procedura di acquisto dell’edificio per la collocazione della sede. |

| |

|Inoltre, la necessità di ridurre le spese relative ai consumi delle utenze, ha portato ad uno studio tale da consentire l’utilizzo del Conto |

|Energia per l’abbattimento dei costi per la fornitura di energia elettrica presso le sedi VV.F., attraverso l’affidamento di un contratto di |

|servizi a operatori del settore. |

|Si sono conclusi i complessi lavori di predisposizione della relativa gara per l’aggiudicazione dei 7 lotti individuati, a seguito della quale |

|verrà affidata la realizzazione degli impianti fotovoltaici e la fornitura di parte dell’energia elettrica prodotta dagli stessi, presso 7 sedi |

|VV.F. demaniali assunte come “pilota” di un progetto da estendere successivamente ad altre analoghe sedi. |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.5 |Durata |Responsabile |

|Realizzare o potenziare banche dati e altri | |Titolare CDR 2 |

|progetti di digitalizzazione e di | | |

|semplificazione dei servizi, per incrementare | | |

|il flusso delle comunicazioni interne ed |pluriennale |Capo Dipartimento Affari Interni e Territoriali |

|esterne, migliorandone la qualità e | | |

|l’efficienza | | |

|Missione |Programmi |Stanziamen |Pagato in c/competenza|Residui accertati di |Totale risorse impegnate |

| | |ti definitivi | |nuova formazione | |

| | | | | | |

| | | | |(c) | |

| | | |(b) | |(b+c) |

| | |(a) | | | |

| |Elaborazione, |124.673,00 |124.673,00 |0,00 |124.673,00 |

| |quantificazione e | | | | |

| |assegnazione dei | | | | |

| |trasferimenti erariali; | | | | |

| |determinazione dei | | | | |

| |rimborsi agli enti | | | | |

| |locali anche in via | | | | |

| |perequativa | | | | |

| |Totale |560.010,00 |560.010,00 |0,00 |560.010,00 |

|Indicatori |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione|Misurazione, in termini percentuali, del |67% |67% |

|fisica |grado di avanzamento triennale del piano di| | |

| |azione con progressione annua che cumula il| | |

| |valore dell’anno precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Sviluppo delle progettualità in tema di digitalizzazione e semplificazione dei servizi e delle procedure, con riferimento |

|all’implementazione dell’Indice Nazionale delle Anagrafi e del Sistema di Accesso e Interscambio Anagrafico e del Centro Nazionale dei Servizi |

|Demografici |

|Azione n. 2: Sviluppo delle progettualità in tema di digitalizzazione e semplificazione dei servizi e delle procedure, potenziando l’utilizzo |

|della posta elettronica certificata (PEC) |

|Azione 3: Sviluppo delle progettualità in tema di digitalizzazione e semplificazione delle procedure del sistema sanzionatorio gestito dalle |

|Prefetture-UTG |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

|E’ proseguita l’attività volta all’ottimizzazione della funzionalità del Centro Nazionale per i Servizi Demografici (CNSD), sistema unitario di |

|erogazione, in sicurezza, dei servizi in materia di interscambio anagrafico, che assicura il corretto funzionamento del sistema INA-SAIA e del |

|circuito di emissione della Carta d’Identità Elettronica (CIE). |

|Nella prospettiva di attuare il passaggio della gestione dell’attività ordinaria del CNSD al personale dell’Amministrazione, è proseguita la |

|formazione dello stesso, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, finalizzata alla conduzione in autonomia dei |

|servizi e dei sistemi attivi presso il CNSD. E’ stata avviata un’attività di formazione on the job, in funzione dell’implementazione dei servizi|

|di competenza, in relazione alle evoluzioni normative in atto, con la partecipazione dei rappresentanti di: Presidenza del Consiglio dei |

|Ministri – Dipartimento Innovazione Tecnologica - Agenzia per l’Italia Digitale (ex DigitPA), Ministero delegato all’Innovazione, Ministero |

|dell’Economia e delle Finanze, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, SOGEI. E’ stata implementata l’attività di studio per il potenziamento |

|dei servizi di monitoraggio delle reti e dei sistemi ed è stato redatto lo Studio di Fattibilità Tecnica (SFT), prodromico alla redazione dei |

|piani di disaster recovery e di business continuity, approvato da DigitPA – Agenda per l’Italia Digitale. |

|In materia di semplificazione dei servizi, è stata ulteriormente incentivata la stipula di protocolli d’intesa tra Prefetture-UTG e Comuni per |

|l’attuazione, a livello sperimentale, del “Timbro digitale” su tutto il territorio nazionale, che consente ai cittadini di poter ottenere, |

|tramite collegamento on line - previa apposita procedura di accreditamento svolta in sicurezza - i certificati anagrafici, relativi al |

|richiedente ed al proprio nucleo familiare. |

|Con riferimento al nuovo progetto della Carta d’Identità Elettronica (CIE) – documento unificato, previsto dal decreto legge n. 70/2011, |

|convertito dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 – sono proseguite le riunioni con i rappresentanti del Ministero delegato all’Innovazione, del |

|Ministero della Salute, di DigitPA, dell’Ufficio Affari Legislativi e Relazioni Parlamentari e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del |

|Ministero dell’Interno, per l’elaborazione di proposte normative, organizzative e progettuali finalizzate all’avvio del processo di rilascio, a |

|tutti i residenti sul territorio nazionale, del documento unico (carta d’identità – obbligatoria e, quindi, gratuita – e tessera sanitaria) in |

|formato elettronico. Ulteriore impulso al progetto è stato fornito dall’approvazione del decreto legge n. 179/2012, che ha riportato anche un |

|finanziamento ad hoc, che dovrebbe consentire il definitivo avvio dell’emissione della nuova CIE/Documento Digitale Unificato. |

|Analogamente, si sono svolte riunioni con i soggetti interessati - come già sopra indicati - per l’elaborazione di proposte normative, |

|organizzative e progettuali finalizzate all’avvio dell’Anagrafe Nazionale delle Popolazione Residente (ANPR) che, secondo la novella del CAD, |

|modificato dal decreto legge n. 179/2012, subentra all’INA, all’AIRE ed alle Anagrafi Comunali. Tale processo richiede la redazione di uno o più|

|D.P.C.M., con il coinvolgimento degli enti sopraindicati, in fase di elaborazione. |

| |

|Le certificazioni sui principali dati di bilancio degli Enti locali rappresentano uno degli adempimenti che – con frequenza annuale – la |

|Direzione Centrale della Finanza Locale del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali si trova ad assolvere per acquisire dati |

|contabili aggiornati da divulgare attraverso il sito internet e da trasmettere a varie Amministrazioni centrali ed enti che si occupano di studi|

|circa l’impatto della legislazione nel settore delle autonomie locali. Fra tali Amministrazioni si possono annoverare, in primo luogo il |

|Ministero dell’Economia e delle Finanze, poi il Ministero della Semplificazione Normativa, nonché quello delle Riforme per il Federalismo |

|(Ministeri che, come è noto, erano previsti nel precedente Governo), oltre alle Associazioni degli Enti locali ed alla Commissione tecnica |

|paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (COPAFF). L’acquisizione delle certificazioni comporta l’esigenza di ricevere numerosi dati |

|contabili di bilancio di tutti gli Enti locali, ossia di un universo costituito da più di 8.500 Enti. Da qui l’attenzione a precostituire le |

|basi per un’efficace soluzione nel canale di trasmissione fra Direzione Centrale ed Enti locali, costituito dalla posta elettronica certificata |

|(PEC). Alla trasmissione via posta elettronica certificata si è affiancato anche lo strumento della firma digitale delle certificazioni da parte|

|dei sottoscrittori, in modo da pervenire ad una completa dematerializzazione dei documenti con risultati non solo per quanto riguarda la |

|celerità nei tempi di trasmissione, ma anche nella riduzione dell’utilizzo della carta ai sensi delle disposizioni di cui all’articolo 27 del |

|decreto legge n. 112/2008 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133/2008. In ambito più generale, l’intento è stato anche quello di |

|stimolare gli Enti locali a utilizzare questi nuovi e moderni sistemi di comunicazione inducendo anche risparmi di costi sia per |

|l’Amministrazione centrale che per gli stessi Enti locali. |

|Proseguendo iniziative già sviluppate nello scorso anno, l’obiettivo è stato conseguito attraverso lo sviluppo di alcune fasi, la prima delle |

|quali è stata quella di collegare l’utilizzo della PEC al protocollo informatico della predetta Direzione in modo da poter protocollare tutte le|

|comunicazioni verso gli Enti locali ovvero da essi trasmessi. Con il Decreto ministeriale 15 giugno 2012 concernente l’acquisizione delle |

|certificazioni al rendiconto al bilancio 2011, si è poi previsto che gli Enti locali provvedano a trasmettere tali certificazioni tramite posta |

|elettronica certificata e firma digitale dei sottoscrittori del documento e, contestualmente, sono stati previsti dei link sulle pagine del sito|

|internet per fornire indicazioni di dettaglio circa le procedure da seguire. In particolare il link è stato denominato “TBEL – trasmissione |

|bilanci Enti locali” e prevede una serie di risposte a domande frequentemente poste (FAQ), la prime delle quali tratta dell’operazione |

|preliminare di accesso al sistema con il rilascio di credenziali informatiche. Altre informazioni sono state fornite con comunicati diffusi via |

|internet e con circolari e comunicazioni inoltrate tramite le Prefetture-UTG, con le quali sono stati indicati anche i riferimenti telefonici di|

|referenti della Direzione Centrale della Finanza Locale, disponibili a fornire assistenza agli Enti locali con indicazioni di dettaglio e |

|chiarimenti sulle specifiche tematiche. Sul piano quantitativo, l’ambito dei risultati conseguiti può essere riassunto rappresentando che 97 |

|Province e più di 7.049 Comuni (su un totale di 8.094 Comuni) hanno trasmesso per posta elettronica certificata e firma digitale il certificato |

|al rendiconto al bilancio 2011, così come la prevalenza delle Unioni di Comuni e delle Comunità Montane. |

|Le prospettive per il prossimo anno prevedono di riproporre e implementare tale sistema relativamente al certificato del bilancio di previsione |

|2013 sul quale si sta provvedendo, peraltro, ad una profonda revisione strutturale, sulla base di quanto stabilito dall’art. 36 del decreto |

|legislativo n. 118/2011 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli|

|enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”. |

| |

|In attuazione delle linee operative, finalizzate a rendere più efficace il sistema delle comunicazioni nei procedimenti di competenza delle |

|Prefetture-UTG in materia di violazioni al Codice della Strada, è stato istituito un gruppo di lavoro, composto da rappresentanti del |

|Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, del Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse|

|Strumentali e Finanziarie ed anche da esponenti del Dipartimento per la Digitalizzazione della P.A. e l’Innovazione tecnologica della Presidenza|

|del Consiglio dei Ministri. In particolare, il gruppo di lavoro ha esaminato le specifiche tecniche ed operative dell’applicativo SANA, già in |

|uso presso alcune Prefetture-UTG, al fine di verificarne le potenzialità quale procedura informatizzata cui adeguare gli applicativi utilizzati |

|da tutti gli enti interessati al procedimento sanzionatorio in parola e, in primis, dalla Polizia Stradale e dall’Arma dei Carabinieri, per la |

|completa informatizzazione del flusso delle trasmissioni. |

|Il positivo esito dell’indagine svolta in tal senso ha, peraltro, trovato conferma nella favorevole sperimentazione, a suo tempo avviata a |

|Rieti, di comunicazioni esclusivamente telematiche tra il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e la Prefettura-UTG; detta |

|sperimentazione, a seguito di apposita richiesta, è stata estesa anche ai Comandi Provinciali di altre città. |

|In tale direzione si sta muovendo anche il Dipartimento della Pubblica Sicurezza che, sensibilizzato in merito, di recente ha avviato uno studio|

|di fattibilità per l’adeguamento a SANA del sistema informatizzato in uso presso il CNAI ( Centro Nazionale di Accertamento delle Infrazioni) |

|per la gestione delle violazioni al Codice della Strada rilevate attraverso il sistema TUTOR su tutto il territorio nazionale. Il servizio potrà|

|essere esteso a tutte le sedi di Polizia Stradale del territorio nazionale dopo una verifica dei costi dell’operazione. Per disciplinare con |

|un’espressa previsione normativa il processo di completa informatizzazione delle trasmissioni degli atti, concernenti i procedimenti di cui alla|

|legge n. 689/1981, tra le Prefetture-UTG e le amministrazioni interessate, è stato elaborato uno schema di articolato, in relazione al quale si |

|è provveduto ad interessare l’Ufficio Legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico. |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.6 |Durata |Responsabile |

|Realizzare o potenziare banche dati e altri | |Titolare CDR 4 |

|progetti di digitalizzazione e di | | |

|semplificazione organizzativa dei servizi |pluriennale |Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione |

|Missione |Programmi |Stanziamen |Pagato in c/competenza|Residui accertati di |Totale risorse impegnate |

| | |ti definitivi | |nuova formazione | |

| | | | | | |

| | | | |(c) | |

| | | |(b) | |(b+c) |

| | |(a) | | | |

| |Gestione flussi |2.280.888,27 |341.530,60 |2.002.558,03 |2.344.088,63 |

| |migratori | | | | |

| |Totale |4.422.859,27 |2.456.640,95 |2.021.089,62 |4.477.730,57 |

|Indicatori |

|Tipo di indicatore |Descrizione |Target |Valore raggiunto |

| | |anno 2012 |al 31/12/2012 |

|Indicatore di realizzazione|Misurazione, in termini |33% |33% |

|fisica |percentuali, del grado di | | |

| |avanzamento triennale del piano di | | |

| |azione con progressione annua che | | |

| |cumula il valore dell’anno | | |

| |precedente | | |

|PIANO DI AZIONE DELL’OBIETTIVO STRATEGICO |

|Azione n. 1: Attivazione di interventi di razionalizzazione organizzativa |

|Azione n. 2: Miglioramento dell’efficienza e della qualità dei servizi in favore dell’utenza |

|Azione n. 3: Implementazione dell’impiego dei sistemi informatici e di digitalizzazione in uso e ricorso a processi innovativi di sistema |

|RISULTATI RAGGIUNTI |

| |

|In relazione agli stanziamenti di bilancio riguardanti l’obiettivo strategico in questione (a valere sul Programma “Garanzia dei diritti |

|interventi per lo sviluppo della coesione sociale”), si segnala che l’aumento dello stanziamento definitivo di € 33.528,00 rispetto allo |

|stanziamento iniziale, deve essere imputato ai capitoli 2201/pg. 1-2 e 2209/1 per il pagamento delle spese relative alle retribuzioni fisse e ai|

|relativi oneri riflessi che, a seguito della prevista procedura al SICO del Ministero dell’Economia e delle Finanze per la determinazione degli |

|stanziamenti di bilancio, sono stati quantificati in misura superiore. |

|La differenza di € 8.329,06 tra lo stanziamento definitivo e la spesa 2012 è a carico dei capitoli 7364 e 7365 ed integra, trattandosi di fondi |

|relativi alla categoria “Investimenti”, un “Residuo di stanziamento - Lett. F”. |

|In relazione agli stanziamenti di bilancio riguardanti il medesimo obiettivo strategico (a valere sul Programma “Gestione flussi migratori”), si|

|rileva che l’eccedenza di spesa di € 63.200,36 tra lo stanziamento definitivo e la spesa 2012 (che per l’intero programma di bilancio è pari a €|

|€ 2.713,17), deve essere imputata ai capitoli 2205/pg. 1-2 e 2215/1: infatti, il pagamento delle spese concernenti le retribuzioni fisse e i |

|relativi oneri riflessi, a seguito della prevista procedura al SICO del Ministero dell’Economia e delle Finanze per la determinazione degli |

|stanziamenti di bilancio, sono stati quantificati in misura inferiore rispetto alle effettive esigenza di spesa, senza dare conseguentemente la |

|necessaria copertura finanziaria al programma “Gestione flussi migratori”. |

| |

|Con l’intento di proseguire, in collaborazione con l’Ufficio VI - Sistema informatico del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, |

|la progettazione per l’invio on line delle domande di acquisto e concessione della cittadinanza italiana, anche in considerazione del collaudo, |

|conclusosi nel 2011, delle funzionalità del Sistema SICITT, è stata formulata una bozza di convenzione per l’avvio della sperimentazione che si |

|intende realizzare, nel 2013, con tre Prefetture-UTG pilota. A tal fine, si sono tenuti alcuni incontri con i rappresentanti di Poste Italiane |

|S.p.A. per condividere la progettualità in parola e per formalizzare una bozza di convenzione, la cui stipula, unitamente alle connesse attività|

|di sviluppo del progetto propedeutiche alla realizzazione dello stesso, è prevista per il 2013. Sono state quindi programmate e attuate le |

|necessarie attività preparatorie consistenti nello studio e nel monitoraggio dei carichi di lavoro: ciò ha permesso di determinare le criticità |

|per ogni Prefettura-UTG, confrontando i dati delle domande acquisite, i tempi di inserimento delle stesse nel sistema, i tempi di definizione |

|delle fasi endoprocedimentali e di conclusione dell’intero procedimento. E’ stato così possibile procedere ad una prima individuazione delle |

|Prefetture con le quali avviare la sperimentazione, qualora dovesse confermarsi, anche nel 2013, il trend lavorativo positivo delle stesse. |

|Sono state velocizzate le procedure dirette alla ricezione delle domande di protezione internazionale presentate presso le Questure e alla loro |

|successiva trattazione da parte delle Commissioni Territoriali competenti. A tal fine è stata realizzata e messa in esercizio su tutto il |

|territorio nazionale la reingegnerizzazione dell’applicativo VESTANET, dedicato a supportare tale iter amministrativo, che ha consentito la |

|dematerializzazione del modello C3 (istanza di riconoscimento della protezione internazionale) e la realizzazione del work flow di trattamento |

|della pratica. In collaborazione con tutti gli attori che intervengono nell’iter procedimentale (Questure, Commissioni Territoriali e Unità |

|Dublino), è stato sperimentato, prima solo a Foggia e a Bologna, poi, a partire da luglio 2012, su tutto il territorio nazionale, il progetto |

|“Modello C3 on line”, cioè la procedura informatica che prevede la dematerializzazione del modello C3 attraverso l’acquisizione diretta in via |

|informatica dei dati dell’istanza da parte degli Uffici Immigrazione delle Questure e la trasmissione immediata dell’istanza alla Commissione |

|Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale competente. |

|E’ stata completata la realizzazione dell’applicativo per la gestione sia della sottoscrizione sia della verifica dello stato dell’Accordo di |

|Integrazione, strumento volto a facilitare l’inserimento nel tessuto sociale del cittadino straniero che entra per la prima volta nel territorio|

|italiano. Tale applicativo gestisce gli Accordi sottoscritti sia presso gli Sportelli Unici sia presso le Questure. |

|Sono state caricate nella Banca Anagrafica dell’Immigrazione (BAI) le anagrafiche provenienti dall’applicativo di Sportello Unico. Al fine di |

|aggiornare tempestivamente le informazioni anagrafiche presenti nella BAI, rispetto al momento di ingresso in Italia degli stranieri, sono state|

|caricate tutte le anagrafiche provenienti dall’applicativo di gestione dei nulla osta all’ingresso per lavoro e per ricongiungimento familiare, |

|comprese le anagrafiche provenienti da domande per il decreto flussi stagionali 2012 e per il decreto “Emersione” 2012. |

|Per quanto concerne i dati relativi alla cittadinanza, è stato realizzato il software di caricamento delle anagrafiche, ma l’effettivo |

|trasferimento delle stesse è avvenuto nel mese di gennaio 2013 a seguito del completamento della migrazione tecnologica dei sistemi di gestione |

|database attualmente in corso. Al 31 dicembre 2012 le anagrafiche master (principali) presenti in BAI sono 1.710.606, pari a un incremento dei |

|dati del 20,42% (al 31 dicembre 2011 erano 1.420.505 e, nel corso del 2012, ne sono state caricate 290.101). Al 31 dicembre 2011 a ogni |

|anagrafica master corrispondevano 3 anagrafiche slave, cioè sottoposte, con dati replicati; al 31 dicembre 2012, per ogni anagrafica master, le |

|anagrafiche slave sono state diminuite a 2, con una riduzione della duplicazione dei dati pari al 30%. |

2.3 Obiettivi e piani operativi

Gli obiettivi operativi costituiscono l’articolazione degli obiettivi strategici e sono pertanto funzionali al loro raggiungimento. Essi ne declinano l’orizzonte strategico nell’ambito dell’esercizio finanziario 2012 e sono a loro volta articolati in programmi operativi che fissano fasi, tempi di realizzazione e risultati attesi.

A ciascuno di essi sono stati associati, in fase di pianificazione, indicatori e target cui fare riferimento nelle fasi di monitoraggio per definirne lo stato di avanzamento.

Nell’evidenziare che i risultati raggiunti sono stati già analiticamente descritti, per maggiore coerenza ed organicità, nelle precedenti schede relative agli obiettivi strategici soprastanti, si rinvia, per una descrizione di dettaglio dei singoli obiettivi operativi, alla Sezione 6 – (Allegato n. 1).

2.4 Obiettivi gestionali

In coerenza con i tempi e le fasi della pianificazione strategica, è stata sviluppata la fase con cui i Titolari dei Centri di Responsabilità (CDR) hanno assegnato alle rispettive strutture di livello dirigenziale gli obiettivi gestionali correlati alle linee di attività di maggiore rilevanza tra quelle svolte dalle singole unità organizzative e che concorrono, unitamente a quelli individuati nella Direttiva generale, al perseguimento delle finalità istituzionali.

Tali obiettivi, che articolano le azioni dell’ordinaria gestione sottostanti ai Programmi del bilancio del Ministero dell’Interno, sono essenzialmente orientati al miglioramento del funzionamento delle attività istituzionali o all’attuazione di servizi.

Gli obiettivi gestionali assegnati alle strutture di livello dirigenziale di ciascun CDR, sono di seguito indicati.

Nella Sezione 6 – (Allegato n. 2) – è invece riportato, per singole aree di intervento, il quadro analitico delle principali azioni poste in essere in tale ambito e dei risultati perseguiti.

| |

|MODERNIZZAZIONE E INNOVAZIONE DEI SERVIZI. |

|MIGLIORAMENTO DELL’EFFICACIA E DELL’EFFICIENZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA ANCHE ATTRAVERSO L’OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE E LA |

|RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE (SPENDING REVIEW) |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Improntare la gestione dei processi attinenti |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|al programma n. 6.1: “Indirizzo politico (032.002)” a obiettivi di |percentuali |

|miglioramento della qualità e dell’efficienza | |

| |Target anno 2012: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 1 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Ottimizzare i processi relativi alle attività istituzionali attinenti al |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|programma n. 1.3: “Supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello |percentuali |

|Stato sul territorio e amministrazione generale sul territorio” (002.003)” | |

|anche sulla base delle disposizioni relative a tutte le manovre di |Target anno 2012: 100% |

|contenimento della spesa pubblica |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 2 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Ottimizzare i processi relativi alle attività istituzionali attinenti al |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|programma n. 2.2: “Interventi, servizi e supporto alle autonomie |percentuali |

|territoriali (003.002)” anche sulla base delle disposizioni relative a | |

|tutte le manovre di contenimento della spesa pubblica |Target anno 2012: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 2 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Ottimizzare i processi relativi alle attività istituzionali attinenti al |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|programma n. 2.3: “Elaborazione, quantificazione e assegnazione dei |percentuali |

|trasferimenti erariali; determinazione dei rimborsi agli enti locali anche | |

|in via perequativa (003.003)” anche sulla base delle disposizioni relative a|Target anno 2012: 100% |

|tutte le manovre di contenimento della spesa pubblica |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 2 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Improntare la gestione dei processi attinenti al programma n. 4.1: |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|“Organizzazione e gestione del sistema nazionale di difesa civile (008.002)”|percentuali |

|ad obiettivi di miglioramento della qualità, dell’efficienza e della | |

|produttività |Target anno 2012: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 3 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Improntare la gestione dei processi attinenti al programma n. 4.2: |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|“Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico (008.003)” ad obiettivi di |percentuali |

|miglioramento della qualità, dell’efficienza e della produttività | |

| |Target anno 2011: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2011: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 3 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Improntare la gestione dei processi attinenti al programma n. 5.1: “Garanzia|grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|dei diritti e interventi per lo sviluppo della coesione sociale (027.002)” |percentuali |

|ad obiettivi di miglioramento della qualità, dell’efficienza e della | |

|produttività in coerenza con il sistema di controllo di gestione, |Target anno 2012: 100% |

|verificando i risultati in base agli indicatori previsti |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 4 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione finanziaria: Misurazione in termini |

|Trasferimento fondi alle ASL per assistenza sanitaria in favore di |percentuali del grado di avanzamento della spesa |

|stranieri indigenti, nell’ambito del programma n.5.1: “Garanzia dei |Target anno 2012: 100% |

|diritti e interventi per lo sviluppo della coesione sociale (027.002)” |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 4 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione finanziaria: Misurazione in termini |

|Trasferimento fondi per contributi ad enti e associazioni, nell’ambito |percentuali del grado di avanzamento della spesa |

|del programma n.5.1: “Garanzia dei diritti e interventi per lo sviluppo |Target anno 2012: 100% |

|della coesione sociale (027.002)” |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 4 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Improntare la gestione dei processi attinenti al programma n. 5.2: |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|“Gestione flussi migratori (027.003)” ad obiettivi di miglioramento della|percentuali |

|qualità, dell’efficienza e della produttività in coerenza con il sistema | |

|di controllo di gestione, verificando i risultati in base agli indicatori|Target anno 2012: 100% |

|previsti |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 4 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Improntare la gestione dei processi attinenti al programma n. 5.3: |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|“Rapporti con le confessioni religiose e amministrazione del Fondo |percentuali |

|Edifici di Culto” (027.005)” ad obiettivi di miglioramento della qualità,| |

|dell’efficienza e della produttività in coerenza con il sistema di |Target anno 2012: 100% |

|controllo di gestione, verificando i risultati in base agli indicatori |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|previsti | |

|Responsabile attuazione: CDR 4 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Valorizzazione del patrimonio del Fondo Edifici di Culto anche attraverso la|grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|fruizione turistico culturale, nell’ambito del programma n. 5.3: “Rapporti |percentuali |

|con le confessioni religiose e amministrazione del patrimonio del Fondo | |

|Edifici di Culto (027.005)” |Target anno 2012: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 4 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Improntare la gestione dei processi attinenti al programma n. 3.1: |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|“Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica |percentuali |

|(007.008)” ad obiettivi di miglioramento della qualità, dell’efficienza e | |

|della produttività |Target anno 2012: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 5 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Improntare la gestione dei processi attinenti al programma n. 3.2: “Servizio|grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|permanente dell’Arma dei Carabinieri per la tutela dell’ordine e la |percentuali |

|sicurezza pubblica (007.009)” ad obiettivi di miglioramento della qualità, | |

|dell’efficienza e della produttività |Target anno 2012: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 5 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Improntare la gestione dei processi attinenti al programma n. 3.3: |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|“Pianificazione e coordinamento Forze di Polizia (007.010)” ad obiettivi di |percentuali |

|miglioramento della qualità, dell’efficienza e della produttività | |

| |Target anno 2012: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 5 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Miglioramento della gestione dei processi delle Prefetture-UTG, nell’ambito |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|del programma n. 1.2: “attuazione da parte delle Prefetture - Uffici |percentuali |

|Territoriali del Governo delle missioni del Ministero dell’Interno sul | |

|territorio (002.002)” |Target anno 2012: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 6 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|Improntare la gestione dei processi attinenti al programma n. 6.2: “Servizi |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|e affari generali per le amministrazioni di competenza (032.003)” ad |percentuali |

|obiettivi di miglioramento della qualità, dell’efficienza e della | |

|produttività |Target anno 2012: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 6 |

|obiettivo | |

| |Indicatore di realizzazione fisica: |

|improntare la gestione dei processi attinenti al Programma N.7.1: “Fondi da |grado di avanzamento del piano di azione annuale in termini |

|assegnare (033.001)” ad obiettivi di miglioramento della qualità, |percentuali |

|dell’efficienza e della produttività | |

| |Target anno 2012: 100% |

| |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Responsabile attuazione: CDR 6 |

2.5 Il programma triennale per la trasparenza e l’integrità

Le principali direttrici dell’azione del Ministero dell’Interno sono già istituzionalmente orientate a garantire un livello di trasparenza e legalità adeguato alle esigenze della collettività.

Ciò risulta tanto più palese ove si considerino le attività istituzionali prevalentemente finalizzate alla tutela dei vari soggetti presenti o operanti sul territorio, nei principali settori attinenti alla sicurezza, all’immigrazione, alle garanzie per le categorie più deboli, al rapporto con gli Enti locali.

In attuazione del decreto legislativo n. 150/2009, l’Amministrazione, in data 23 febbraio 2012, ha adottato il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2012–2014, elaborato sulla base delle linee guida della CiVIT e con il contributo fornito dalle strutture ministeriali, con la finalità di garantire il principio della trasparenza, inteso come accessibilità totale alle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività.

A tale scopo è stato, altresì, nominato il Responsabile della trasparenza, che ha attivato, anche attraverso appositi incontri, le iniziative volte a rendere fruibili, e maggiormente intellegibili, le numerose informazioni disponibili sulla sezione web dedicata ed a superare le problematiche rappresentate dall’OIV in occasione dell’attività di monitoraggio finalizzata alla verifica del rispetto degli adempimenti previsti, sia per quanto riguarda i dati e le informazioni da pubblicare sia per le modalità e i tempi di attuazione.

Nelle more degli interventi di adeguamento del sito, l’introduzione del decreto legislativo n. 33/2013 in tema di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, ha tuttavia comportato una globale riconsiderazione della materia, aprendo per l’Amministrazione, rispetto ai criteri guida contenuti nel vigente Programma triennale, nuovi spunti di analisi e revisione con riguardo ai contenuti delle informazioni da pubblicare, agli aspetti formali del sito, nonché alla stessa area di applicazione della nuova disciplina, che appare di più ampio contenuto anche per il settore della pubblica sicurezza.

Il Ministero ha conseguentemente dovuto procedere, nell’immediato, ad una rivisitazione del sito, che risulta attualmente, per le caratteristiche formali, adeguato ai requisiti richiesti dalla normativa, ma che presenta ormai punti di contatto solo parziali con quanto precedentemente indicato nel Programma triennale 2012-2014 e che dovrà essere, pertanto, adeguatamente aggiornato.

In tal senso, l’elaborazione del nuovo documento triennale verrà attuata anche tenendo conto delle sopravvenute disposizioni che impongono un raccordo con il Piano di prevenzione della corruzione.

2.6 Definizione e gestione degli standard di qualità

Il Ministero dell’Interno, in una prima fase attuativa ed ancora sperimentale della disciplina in tema di qualità dei servizi resi, i cui criteri di base sono stati all’epoca fissati dalla stessa CiVIT con delibera n. 88/2010, ha provveduto ad individuare – con il coordinamento dell’Ufficio di Gabinetto ed il supporto tecnico dell’OIV - un primo nucleo di servizi (uno per ciascun Dipartimento), da integrare progressivamente, per i quali sono stati fissati gli standard di qualità da osservare.

Il percorso metodologico seguito nell’individuazione e descrizione della tipologia dei servizi, nella selezione degli indicatori e nell’indicazione dei relativi standard è stato aderente ai criteri minimi essenziali allora stabiliti dalla CiVIT che, per supportare le stesse Amministrazioni in tale compito, ha avuto cura anche di diramare apposite schede di lavoro esemplificative, cui fare riferimento per seguire un percorso univoco e coerente con gli indirizzi posti.

In particolare, per la definizione degli standard di qualità si è provveduto a raccomandare ai Dipartimenti la preventiva individuazione dei processi di propria pertinenza che comportano, come risultato finale, l’erogazione di un servizio al pubblico, al cui interno poter analizzare le principali caratteristiche dei servizi stessi, le modalità di erogazione e la tipologia di utenza che usufruisce del servizio. Gli standard di qualità sono stati, in successione, costruiti dai Dipartimenti, per ciascun servizio individuato, con riguardo alle quattro dimensioni fondamentali della qualità previste dalla delibera: accessibilità, tempestività, trasparenza e efficacia. In relazione alle predette dimensioni, sono stati elaborati gli indicatori per la misurazione del livello di qualità dei servizi erogati, ed individuato, per ciascuno di essi, un valore programmato, che rappresenta, pertanto, il livello di qualità da rispettare ogni volta che il servizio viene erogato. Gli standard di qualità così definiti sono stati ricompresi nel Piano della performance 2013-2015.

Ancorché risulti acclarato che i servizi individuati rappresentano solo un primo e limitato nucleo all’interno di una più vasta rete di servizi resi dall’Amministrazione al pubblico, non appare secondaria la portata delle attività prescelte, che toccano, negli ambiti di operatività dei singoli Dipartimenti, settori rilevanti. L’Amministrazione deve, comunque, procedere nel percorso di progressivo miglioramento ed affinamento degli strumenti di misurazione della qualità dei propri servizi , attivando un processo di adeguamento alle nuove indicazioni fornite dalla CiVIT e, a tal fine, ha provveduto a designare il Responsabile della qualità che dovrà avviare tutte le iniziative necessarie al completamento degli adempimenti previsti.

|SEZIONE 3. Risorse, efficienza ed economicità |

3.1 Principali valori di bilancio e risultati

Le Note Integrative al Rendiconto generale dello Stato si inseriscono all’interno del più ampio ciclo di programmazione rappresentando la naturale conclusione di tale processo e costituendo lo strumento idoneo a rafforzare la trasparenza e la capacità delle Amministrazioni di rendere conto della propria gestione. Consentono, in particolare, l’analisi del grado di conseguimento degli obiettivi con riferimento ai target programmati e la verifica dei risultati raggiunti per ciascun obiettivo.

Il Ministero dell’Interno secondo le disposizioni normative ha provveduto alla compilazione delle due sezioni della Nota Integrativa, la prima delle quali contiene il Rapporto sui risultati ed espone l’analisi e la valutazione del grado di realizzazione degli obiettivi indicati in fase di previsione (art. 21 della legge di riforma contabile), mentre la sezione seconda, elaborata in applicazione del disposto del secondo comma, punto b dell’art. 35 della legge n. 196/2009, con riferimento ai programmi, illustra i risultati finanziari dell’esercizio ed espone i principali fatti di gestione, motivando gli eventuali scostamenti tra le previsioni iniziali di spesa e quelle finali nonché tra stanziamenti definitivi e spesa complessiva.

Seguono rappresentazioni grafiche che si concentrano sui dati di spesa dell’anno 2012, riferiti sia all’Amministrazione nel suo complesso che ai singoli CDR, con dettagli riguardanti anche gli obiettivi. Con riguardo poi, ai risultati raggiunti attraverso l’attuazione degli obiettivi stessi, si rinvia a quanto ampiamente illustrato nei precedenti paragrafi di riferimento.

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3.2 Analisi e valutazione della spesa

Con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 3 maggio 2012, finalizzata ad un intervento volto alla riduzione della spesa pubblica per un importo complessivo di 4,2 miliardi di euro per l’anno 2012, è stato chiesto a ciascun Dicastero di proporre un progetto contenente sia gli interventi di revisione e riduzione della spesa atti a generare i risparmi previsti, sia misure di razionalizzazione organizzativa e di risparmio per gli esercizi futuri. Le proposte formulate sul tema dal Ministero dell’Interno hanno riguardato i settori della riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio, della riorganizzazione dell’amministrazione centrale, della razionalizzazione delle spese relative alle locazioni passive delle sedi destinate ad ospitare articolazioni periferiche dello Stato sul territorio, con riferimento alle Prefetture-UTG, alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Per rendere più funzionale, trasparente ed economica l’attività del Ministero dell’Interno sono state, altresì, individuate iniziative di riorganizzazione per l’introduzione del bilancio sociale (a tal fine nel gennaio 2013 è stato costituito un apposito gruppo di lavoro) e per l’istituzione di una centrale unica degli acquisti, anche avvalendosi delle procedure di bandi di gara “dedicati” della CONSIP.

La riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio ha, come è noto, trovato una più specifica disciplina per effetto dell’art. 10 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazione dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.

Nell’ambito dei Nuclei di Analisi e Valutazione della Spesa (NAVS), istituiti ai sensi dell’art. 39 della legge n. 196/2009 vengono svolte, permanentemente, tramite la condivisione di informazioni finanziarie, economiche e concernenti altre variabili di interesse (art.1, comma 2; cfr. anche artt. 39, 40 e 41 della legge n. 196/2009), le seguenti attività:

✓ analisi e monitoraggio degli effetti delle misure disposte ai fini del raggiungimento degli obiettivi di razionalizzazione della spesa e di maggiore efficienza ed efficacia della stessa

✓ verifica dell’articolazione dei programmi di spesa che compongono le missioni e della coerenza delle relative norme autorizzatorie;

✓ formulazione di proposte per l’accorpamento e/o la razionalizzazione delle leggi di spesa anche al fine di renderne più semplice il collegamento con i relativi programmi;

✓ supporto alla definizione di proposte di rimodulazione delle risorse iscritte in bilancio;

✓ elaborazione e/o affinamento di metodologie per la definizione delle previsioni di spesa e del fabbisogno associati ai programmi di spesa;

✓ proposta di indicatori misurabili idonei a rappresentare gli obiettivi intermedi o finali dei programmi da associare al bilancio, in collegamento con le note integrative;

✓ supporto all’attuazione della delega per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato.

I NAVS riferiscono del lavoro svolto attraverso la relazione annuale predisposta entro il mese di gennaio di ogni anno.

Per quanto riguarda l’attività svolta dal NAVS del Ministero dell’Interno si rinvia al documento (Allegato n. 3), riguardante la Relazione annuale 2012 e il Programma di lavoro 2013-2015.

3.3 Situazione debitoria

Con particolare riferimento ai debiti pregressi, si forniscono elementi informativi tratti dal “Rapporto sull’attività di analisi e revisione delle procedure di spesa del Ministero dell’Interno – Anno 2012”, trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze ed allegato alla Relazione (ai sensi dell’art. 3, commi 68 e 69 della legge 24 dicembre 2007, n. 244) presentata dal Ministro dell’Interno al Parlamento. Di seguito, si riporta lo stralcio del predetto Rapporto [3].

Dall’analisi dei dati acquisiti da parte di ciascun CDR si rileva, in via generale, una situazione di sottodimensionamento delle risorse disponibili rispetto alle reali e correnti esigenze dovuta, principalmente, agli effetti della politica finanziaria adottata negli ultimi anni.

Più in particolare, si ricordano i seguenti provvedimenti di contenimento della spesa:

- art. 1, comma 507, legge 27 dicembre 2006, n. 296, che ha previsto tagli lineari degli stanziamenti di bilancio per consumi intermedi per il triennio 2007-2009;

- decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni dalla legge n. 133/2008, che ha previsto pesanti riduzione degli stanziamenti di bilancio per il triennio 2009–2011;

- decreto legge 31 maggio 2010, n.78, convertito con modificazioni dalla legge n. 122/2010, che ha disposto una “riduzione lineare” del 10% delle spese rimodulabili a decorrere dall’anno 2011;

- decreto legge 29 dicembre 2010, n.225, c.d. “mille proroghe” che ha previsto accantonamenti delle disponibilità di competenza relative alla categoria di spesa dei consumi intermedi di ciascun Ministero;

- legge 13 dicembre 2010, n. 220 (legge di stabilità 2011) che ha apportato riduzioni lineari negli stanziamenti delle spese rimodulabili, di circa il 17%.

Tali interventi legislativi hanno determinato, nel tempo, situazioni di forte criticità finanziaria per molteplici settori di spesa.

In particolare, per tutti i CDR si è riscontrato, come già accennato precedentemente, un sottodimensionamento delle risorse disponibili per la categoria delle spese rimodulabili ossia quelle spese per le quali l’Amministrazione ha la possibilità di esercitare un effettivo controllo, in via amministrativa, sulle variabili che concorrono alla loro formazione, allocazione e quantificazione.

Nonostante gli strumenti di flessibilità gestionali riconosciuti dalla normativa vigente, si riscontrano importanti situazioni debitorie per spese legate alla locazione degli edifici, alle utenze, alle spese di pulizia, ovvero a tutte quelle tipologie di spesa necessarie per assicurare il funzionamento degli uffici e la continuità dei servizi, tenuto conto anche della stessa struttura organizzativa del Ministero che prevede la presenza capillare sul territorio di Uffici rappresentativi del Governo (Prefetture-UTG), della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco.

In ordine alla natura dei debiti, nella tabella che segue, vengono evidenziate le principali voci di spesa che li compongono:

|RIEPILOGO SITUAZIONE DEBITORIA PER TIPOLOGIA DI SPESA |

|Tipologia di spesa |Debito al 31/12/2012 | Risorse concesse per il |Debiti da ripianare |

| | |ripiano dei debiti | |

|Accasermamento |3.459.029,57 |3.123.768,46 |335.261,11 |

|Accertamenti medico legali |147.413,30 |- |147.413,30 |

|Acquisto mezzi, impianti e materiali |5.766.134,16 |3.633.432,99 |2.132.701,17 |

|Altre spese |1.308.641,78 |378.624,16 |930.017,62 |

|Assistenza sanitaria |4.449.799,07 |- |4.449.799,07 |

|Canoni e utenze |46.710.717,29 |33.862.596,21 |12.848.121,08 |

|Collaboratori di giustizia |20.870.000,00 |20.870.000,00 |- |

|Custodia veicoli sequestrati |115.119.022,87 |- |115.119.022,87 |

|Difesa civile |12.116,73 |11.548,03 |568,70 |

|Fitti locali |56.753.468,32 |- |56.753.468,32 |

|Formazione |54.048,71 |51.170,05 |2.878,66 |

|Gestione mezzi ed impianti |5.421.829,10 |4.658.357,64 |763.471,46 |

|Informatica |1.233.011,26 |1.225.239,09 |7.772,17 |

|Manutenzione ordinaria |12.400.469,99 |5.802.501,12 |6.597.968,87 |

|Manutenzione straordinaria |984.304,27 |817.475,58 |166.828,69 |

|Mense e vettovagliamento |1.183.382,02 |1.143.203,81 |40.178,21 |

|Spese di pulizia |393.600,47 |353.313,75 |40.286,72 |

|Spese centri di accoglienza, spedalità e rimpatrio |303.826.792,86 |11.983.456,35 |291.843.336,51 |

|Spese d'ufficio |1.432.493,82 |903.394,05 |529.099,77 |

|Spese di trasporto e trasferte |803.758,38 |- |803.758,38 |

|Spese elettorali |33.873,46 |15.330,68 |18.542,78 |

|Spese postali |12.020.047,80 |11.792.000,01 |228.047,79 |

|Spese potenziamento sicurezza e ordine pubblico |8.525.809,14 |8.512.172,44 |13.636,70 |

|Tasse |2.855.079,95 |2.182.833,05 |672.246,90 |

|Progetto Tetra |112.124.698,29 |95.992.931,00 |16.131.767,29 |

| |717.889.542,61 |207.313.348,47 |510.576.194,14 |

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|RIEPILOGO SITUAZIONE DEBITORIA PER CATEGORIA DI SPESA |

|Categoria di spesa |Debito al 31/12/2012 | Risorse concesse per il |Debiti da ripianare |

| | |ripiano dei debiti | |

|REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE |1.592.429 |1.528.958 |63.471 |

|CONSUMI INTERMEDI |293.346.634 |93.160.025 |200.186.609 |

|IMPOSTE PAGATE SULLA PRODUZIONE |5.104 |0 |5.104 |

|TRASFERIMENTI CORRENTI AD AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE |13.759 |13.759 |0 |

|TRASFERIMENTI CORRENTI A FAMIGLIE E ISTITUZIONI |303.738.337 |11.897.930 |291.840.407 |

|SOCIALI PRIVATE | | | |

|ALTRE USCITE CORRENTI |7.217 |0 |7.217 |

|INVESTIMENTI FISSI LORDI E ACQUISTI DI TERRENI |119.179.570 |100.712.677 |18.466.893 |

|RIMBORSO PASSIVITÀ FINANZIARIE |6.494 |0 |6.494 |

| |717.889.543 |207.313.348 |510.576.194 |

I valori della tabella sono riportati nel grafico che segue:

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Bisogna evidenziare, altresì, che l’ampliamento di alcuni compiti istituzionali del Ministero dell’Interno, legati soprattutto alle nuove situazioni “emergenziali”, non è stato accompagnato da adeguati stanziamenti delle risorse finanziarie, indispensabili per far fronte alle nuove esigenze di spesa.

Infatti, le situazioni debitorie più rilevanti si presentano proprio per quei CDR che più direttamente svolgono compiti connessi alla sicurezza, al soccorso pubblico e alla gestione del fenomeno migratorio e dell’assistenza agli stranieri.

Dalla ricognizione delle situazioni debitorie, effettuata dai singoli CDR, risulta che l’ammontare complessivo dei debiti pregressi, alla data del 31 dicembre 2012, è pari ad € 717.889.542,61, così ripartito tra i vari CDR:

|RIEPILOGO SITUAZIONE DEBITORIA PER CDR |

| |

|CENTRO DI RESPONSABILITA' |SITUAZIONE DEBITORIA AL 31/12/2012 |

|Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali |€ |641.986,80 |

|Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile |€ |47.940.988,94 |

|Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione |€ |304.123.648,43 |

|Dipartimento della Pubblica Sicurezza |€ |217.255.693,43 |

|Dipartimento per le Politiche del Personale dell'Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali |€ |147.927.225,01 |

|e Finanziarie | | |

|TOTALE GENERALE |€ |717.889.542,61 |

I valori della tabella sono riportati nel grafico che segue:

[pic]

E’ opportuno evidenziare che, nonostante gli strumenti di flessibilità previsti dalla vigente normativa in materia di bilancio, in particolare dalla legge n. 196/2009 e dalla circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 17 del 2011, i tagli lineari apportati sugli stanziamenti di bilancio hanno determinato ripercussioni negative sulla corretta gestione finanziaria della spesa, vanificando, a volte, l’attività di programmazione della spesa stessa.

Quest’ultima è resa ancor più difficoltosa dalla già segnalata massa debitoria formatasi nel tempo; basti pensare che i ricordati tagli ed accantonamenti disposti ultimamente hanno spesso determinato l’impossibilità di dare la necessaria copertura finanziaria ai c.d. impegni pluriennali, relativi cioè a contratti stipulati negli esercizi precedenti sia per spese di funzionamento che di investimento.

E’ opportuno ricordare che, in tutti i settori di spesa, si è cercato di adottare idonee soluzioni per un miglior utilizzo delle risorse, al fine di mantenere intatte le funzioni istituzionali dell’Amministrazione, conservando, comunque, la possibilità di fronteggiare le situazioni emergenziali, cui il Ministero dell’Interno è chiamato costantemente (emergenze umanitarie e migratorie, amministrazione dei flussi migratori, emergenze legate alle catastrofi naturali, emergenze legate alla recrudescenza della criminalità organizzata e non, ecc.).

3.4 Risparmi sui costi di funzionamento

Non sono stati rilevati risparmi sui costi di funzionamento, derivanti da processi di ristrutturazione, riorganizzazione e innovazione, ai fini dell’erogazione del premio di efficienza di cui all’art. 27, comma 1, del decreto legislativo n. 150/2009.

|SEZIONE 4. Pari opportunità |

Per quanto attiene alla promozione delle pari opportunità e del benessere organizzativo, si rappresenta che, con provvedimento in data 31 maggio 2012, si è reso necessario integrare i componenti del Comitato Unico di Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, modificando il precedente provvedimento di ricostituzione del 4 maggio 2012, ai sensi dell’art. 21 della legge 4 novembre 2010, n. 183.

Inoltre, sulla base delle linee guida fornite dalla Direttiva del 4 marzo 2011 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica sulle modalità di funzionamento dei Comitati Unici di Garanzia, il Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie ha svolto, in stretto raccordo con il Comitato, attività di collaborazione e di supporto, finalizzate alla predisposizione del regolamento interno ed alla definizione annuale del “format” pari opportunità, redatto e controfirmato dal Capo del predetto Dipartimento e dal Presidente del CUG, che contiene la relazione di sintesi delle azioni in materia di pari opportunità realizzate nell’anno precedente, così come previsto dalla direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimenti della Funzione Pubblica e per le Pari Opportunità del 27 maggio 2007.

|SEZIONE 5. Il processo di redazione della Relazione sulla performance |

5.1 Fasi, soggetti, tempi e responsabilità

Alla luce degli indirizzi forniti dalla delibera della Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità per le amministrazioni pubbliche (CiVIT) n. 5/2012, tenendo conto, altresì, della “Relazione sulla performance delle Amministrazioni centrali dello Stato anno 2011”, predisposta dalla stessa Commissione attraverso l’analisi, relativamente al ciclo di gestione della performance 2011, di tutti i documenti riguardanti la performance, la trasparenza e la qualità dei servizi pubblici prodotti dalle Amministrazioni centrali, nel prospetto che segue sono illustrate le fasi, gli attori coinvolti e la tempistica osservata nello svolgimento del processo di elaborazione della Relazione sulla performance per l’anno 2012.

| | | |

|FASI E MODALITA’ |SOGGETTI |ARCO TEMPORALE |

|DI SVOLGIMENTO |COINVOLTI | |

|DEL PROCESSO | | |

| | |Mesi 2013 |

| |

| |

|In questa Sezione sono riportati i documenti nell’ordine come di seguito indicato: |

| |

|Allegato n. 1 – Scheda riepilogativa degli obiettivi operativi pag. 145 |

|Allegato n. 2 – Prospetto riepilogativo degli obiettivi gestionali |

|2.1 – Obiettivi gestionali Dipartimento per gli Affari Interni e |

|Territoriali pag. 196 |

|2.2 – Obiettivi gestionali Dipartimento della Pubblica Sicurezza pag. 218 |

|2.3 – Obiettivi gestionali Dipartimento per le Libertà Civili e |

|l’Immigrazione pag. 241 |

|2.4 – Obiettivi gestionali Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del |

|Soccorso Pubblico e della Difesa Civile pag. 255 |

|2.5– Obiettivi gestionali Dipartimento per le Politiche del Personale |

|dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie pag. 266 |

|Allegato n. 3 – Relazione annuale 2012 e Programma di lavoro 2013-2015 |

|del Nucleo di Analisi e Valutazione della Spesa del Ministero |

|dell’Interno pag. 270 |

|Allegato n. 4 – Rapporto sull’attività di analisi e revisione delle procedure |

|di spesa del Ministero dell’Interno – Anno 2012 pag. 284 |

|Allegato n. 5 – Tabella riepilogativa degli obiettivi strategici pag. 319 |

|Allegato n. 6 – Tabella riepilogativa dei documenti del ciclo di gestione |

|della performance pag. 328 |

Allegato n. 1

SCHEDA RIEPILOGATIVA DEGLI OBIETTIVI OPERATIVI

|OBIETTIVO STRATEGICO A.1 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 5 |

|Prevenire e contrastare la minaccia di matrice | | |

|fondamentalista | | |

| |pluriennale |Capo della Polizia |

| | |Direttore Generale della Pubblica |

| | |Sicurezza |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 1.1 Effettuare un costante aggiornamento degli scenari |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|interni ed internazionali suscettibili di evolversi in | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|possibili minacce terroristiche, predisponendo idonee misure | | |programma operativo |

|di prevenzione e contrasto nell’ambito dell’attività del | | | |

|Comitato di Analisi Strategica Antiterroristica (C.A.S.A.) | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Agenzia | | | |

|Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE); Agenzia Informazioni| | | |

|e Sicurezza Interna (AISI); Comando Generale Arma | | | |

|Carabinieri; Comando Generale Guardia Finanza; Dipartimento | | | |

|Amministrazione Penitenziaria Ministero Giustizia | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Polizia |

|Prevenzione |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 1.2 Assicurare la massima cooperazione con gli altri Paesi |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|impegnati nella lotta al terrorismo ed accrescere il livello | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|di intesa in particolare con gli Stati dai quali provengono i | | |programma operativo |

|presunti terroristi | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ufficio | | | |

|Coordinamento e Pianificazione Forze di Polizia | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Polizia Prevenzione|

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 1.3 Sviluppare prioritariamente la capacità di analisi |gennaio |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|strategica per la più efficace tutela della sicurezza, anche |2012 | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|attraverso l’evoluzione dell’analisi dei contesti criminali, | | |del programma operativo |

|nazionali e transnazionali, dal tipo situazionale a quello | | | |

|previsionale, in sintonia con le direttive dell’Unione europea | | |Target anno 2012 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Comandi Generali delle | | | |

|Forze di Polizia; Organismi del Dipartimento Pubblica Sicurezza | | | |

|competenti nella lotta alla criminalità | | | |

|Referente responsabile: Vice Direttore Generale Pubblica Sicurezza |

|- Direttore Centrale Polizia Criminale |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 1.4 Definire programmi di cooperazione in ambito bilaterale in |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|tema di lotta al terrorismo internazionale, all’immigrazione | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|clandestina e alla criminalità organizzata, con particolare | | |del programma operativo |

|riguardo a quelli avviati in ambito G8, G20, ONU, OSCE, Consiglio | | | |

|d’Europa, nonché ai programmi di assistenza tecnica a favore delle | | |Target anno 2012: 100% |

|Forze di Polizia estere ONU-UNODC e OSCE | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ministero Affari Esteri;| | | |

|Ministero Giustizia; Ministero Economia e Finanze; Ministero | | | |

|Infrastrutture e Trasporti; Comando Generale Arma Carabinieri; | | | |

|Comando Generale Guardia Finanza; altre Direzioni Centrali | | | |

|Dipartimento Pubblica Sicurezza interessate | | | |

|Referente responsabile: Direttore Ufficio Coordinamento e |

|Pianificazione Forze di Polizia |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|1.5 Proseguire l’attività informativa, con collaborazione delle |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|articolazioni periferiche e degli Enti locali, in materia di: | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

| | | |del programma operativo |

|- degenerazioni politiche nelle manifestazioni pubbliche; | | | |

|- radicalizzazione religiosa anche con riferimento alla | | |Target anno 2012: 100% |

|predicazione fondamentalista | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Questure; DIGOS | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Polizia Prevenzione |

|OBIETTIVO STRATEGICO A.2 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 5 |

|Prevenire e contrastare ogni forma di criminalità | | |

|organizzata dando attuazione al Piano straordinario | | |

|contro le mafie |pluriennale |Capo della Polizia |

| | |Direttore Generale della Pubblica |

| | |Sicurezza |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 2.1 Coordinare i progetti congiunti tra il nostro Paese, gli|gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|Stati membri e terzi, con l’eventuale coinvolgimento di | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|organismi europei e internazionali, in materia di contrasto al | | |del programma operativo |

|crimine organizzato; implementare la cooperazione | | | |

|internazionale di polizia attraverso il miglioramento dello | | |Target anno 2012: 100% |

|scambio informativo con particolare riferimento al contesto | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|dell’Unione europea; svolgere assistenza in materia di | | | |

|formazione | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ministero Affari | | | |

|Esteri; Ministero Giustizia; Comando Generale Arma Carabinieri;| | | |

|Comando Generale Guardia Finanza; Corpo Forestale Stato; | | | |

|Capitanerie Porto; Agenzia Dogane; Banca d’Italia; Istituto | | | |

|poligrafico e Zecca Stato; Gruppo FIAT; Ufficio Amministrazione| | | |

|Generale Dipartimento Pubblica Sicurezza; Ufficio Coordinamento| | | |

|e Pianificazione Forze Polizia; Direzione Centrale Servizi | | | |

|Antidroga; Direzione Investigativa Antimafia; Direzione | | | |

|Centrale Immigrazione e Polizia Frontiere; Direzione Centrale | | | |

|Polizia Stradale, Ferroviaria, Comunicazioni e per Reparti | | | |

|Speciali Polizia di Stato; Direzione Centrale Anticrimine; | | | |

|Direzione Centrale Servizi Tecnico-Logistici e Gestione | | | |

|Patrimoniale; Direzione Centrale Istituti Istruzione; O.I.P.C.;| | | |

|INTERPOL; EUROPOL; EUROJUST; OLAF; UNODC; MAOC-N; CECLAD-M | | | |

|Referente responsabile: Vice Direttore Generale Pubblica |

|Sicurezza - Direttore Centrale Polizia Criminale |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 2.2 Potenziare e perfezionare le strategie di contrasto alla |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|criminalità organizzata, in particolare di tipo mafioso, mirando| | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|anche alla cattura dei latitanti più pericolosi. Rafforzare le | | |del programma operativo |

|attività di contrasto al racket, alle estorsioni e all’usura, | | | |

|nonché le attività investigative sui sodalizi dediti al traffico| | |Target anno 2012: 100% |

|di stupefacenti e sui sodalizi criminali stranieri dediti al | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla tratta | | | |

|degli esseri umani | | | |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale | | | |

|Polizia Criminale; Autorità Giudiziaria; Questure; Direzione | | | |

|Centrale Servizi Antidroga; Agenzia Dogane | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Anticrimine |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 2.3 Definire programmi di cooperazione in ambito bilaterale |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|in tema di lotta al terrorismo internazionale, all’immigrazione | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|clandestina e alla criminalità organizzata e realizzare | | |del programma operativo |

|programmi addestrativi e di assistenza tecnica a favore delle | | | |

|Forze di Polizia estere | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ministero Affari | | | |

|Esteri; Ministero Giustizia; Comando generale Arma Carabinieri; | | | |

|Comando Generale Guardia Finanza; Direzioni Centrali | | | |

|Dipartimento Pubblica Sicurezza interessate | | | |

|Referente responsabile: Direttore Ufficio Coordinamento e |

|Pianificazione Forze di Polizia |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 2.4 Sottoscrivere accordi internazionali che, recependo best |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|practices nell’ambito del monitoraggio finanziario degli appalti | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|pubblici, contengano clausole atte all’accertamento dei tentativi| | |del programma operativo |

|di infiltrazione mafiosa negli organismi di società estere che | | | |

|partecipano alle procedure medesime | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: PCM - Dipartimento | | | |

|Programmazione e Coordinamento Politica Economica (DIPE); | | | |

|Ministero Affari Esteri; Ministero Giustizia; Ministero Economia | | | |

|e Finanze (CONSIP); Associazione Bancaria Italiana (ABI); | | | |

|Customer to business interaction (CBI); FORMEZ; Comando generale | | | |

|Arma Carabinieri; Comando Generale Guardia Finanza; Direzioni | | | |

|Centrali e Uffici Dipartimento Pubblica Sicurezza interessati | | | |

|Referente responsabile: Direttore Ufficio Coordinamento e |

|Pianificazione Forze di Polizia |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 2.5 Attuare misure a protezione dell’economia legale attraverso|gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in|

|la prevenzione e repressione dei tentativi di infiltrazione | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|mafiosa negli appalti relativi alle c.d. “Grandi opere” tramite lo| | |programma operativo |

|svolgimento dell’attività di monitoraggio, ponendo in essere | | | |

|azioni di individuazione e aggressione dei patrimoni mafiosi ed | | |Target anno 2012: 100% |

|intensificando l’azione di contrasto al riciclaggio dei proventi | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|illeciti acquisiti dalle cosche | | | |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ministero | | | |

|Infrastrutture e Trasporti; Autorità vigilanza Contratti Pubblici | | | |

|di lavori, servizi e forniture; Comando Generale Arma Carabinieri;| | | |

|Comando Generale Guardia Finanza; Dipartimento Affari Interni e | | | |

|Territoriali; Prefetture-UTG; Direzione Centrale Polizia | | | |

|Criminale; Banca d’Italia – Unità d’Informazione Finanziaria; | | | |

|Direzione Nazionale Antimafia | | | |

|Referente responsabile: Direttore Direzione Investigativa |

|Antimafia |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 2.6 Incrementare ulteriormente l’analisi |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|strategico-operativa delle rotte del narcotraffico rafforzando | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|il coordinamento investigativo antidroga sul fronte interno e | | |del programma operativo |

|internazionale e la cooperazione con gli omologhi organismi | | | |

|istituzionali antidroga di altri Paesi anche attraverso | | |Target anno 2012: 100% |

|iniziative formative rivolte al personale impiegato nel settore| | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale | | | |

|Polizia Criminale; Direzione Centrale Anticrimine; Direzione | | | |

|Investigativa Antimafia; Ufficio Coordinamento e Pianificazione| | | |

|Forze Polizia | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Servizi Antidroga |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 2.7 Proseguire nella realizzazione del Programma Operativo |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|Nazionale “Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|2007-2013” raggiungendo il livello di impegni pari alla quota | | |del programma operativo |

|annua programmata per mezzo dell’attuazione dei progetti compresi | | | |

|nei due assi del PON che perseguono la sicurezza per la libertà | | |Target anno 2012: 100% |

|economica e d’impresa e la diffusione della legalità | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Forze Polizia; | | | |

|Commissione Unione europea -Direzione Generale Politiche | | | |

|Regionali; Ministero Sviluppo Economico; Prefetture-UTG; Regioni; | | | |

|Enti locali; Ministero Giustizia; Ministero Ambiente, Tutela | | | |

|Territorio e Mare; Ministero Lavoro e Politiche Sociali - | | | |

|Dipartimento Pari Opportunità; Associazioni pubbliche e private | | | |

|Referente responsabile: Vice Direttore Generale Pubblica Sicurezza|

|con funzioni vicarie – Autorità gestione PON Sicurezza |

|OBIETTIVO STRATEGICO A.3 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 5 |

|Implementare l’attività di prevenzione e contrasto | | |

|della criminalità comune | | |

| |pluriennale |Capo della Polizia |

| | |Direttore Generale della Pubblica Sicurezza|

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 3.1 Proseguire nelle attività progettuali volte a |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|perfezionare i sistemi di prevenzione e di indagine e | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|realizzare una Banca Dati nazionale del DNA | | |del programma operativo |

| | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 95%(*) |

|Polizia Criminale | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Servizi |

|Tecnico-Logistici e Gestione Patrimoniale |

(*) relativamente alla Fase 2 del progetto, riguardante lo sviluppo dello stesso e il collaudo, si è proceduto alla formalizzazione dei relativi contratti, fatta eccezione per la fornitura inerente alla “realizzazione di una piattaforma di e-learning con i relativi costi di formazione” che, atteso il prolungarsi della procedura amministrativa, sarà ufficializzata nel 2013. Di conseguenza, la data prevista per la stipula di tutti i contratti ha subito un leggero scostamento rispetto alla previsione che non ha tuttavia inciso in maniera significativa sul raggiungimento dei risultati globali delle strategie attivate

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 3.2 Attuare la reingegnerizzazione e l’evoluzione funzionale |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|del CED Interforze (Sistema Informativo Interforze) della | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|Direzione Centrale della Polizia Criminale | | |del programma operativo |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale | | |Target anno 2012: 100% |

|Polizia Criminale | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Servizi |

|Tecnico-Logistici e Gestione Patrimoniale |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 3.3 Potenziare l’efficacia dell’identificazione personale di |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|natura giudiziaria, attraverso la realizzazione di nuovi strumenti| | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|tecnico-operativi | | |del programma operativo |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Comando Generale Arma | | |Target anno 2012: 100% |

|Carabinieri; Comando Generale Guardia Finanza; Dipartimento | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Amministrazione Penitenziaria Ministero Giustizia; Ufficio | | | |

|Coordinamento e Pianificazione Forze di Polizia; Direzione | | | |

|Centrale Servizi Tecnico-Logistici e Gestione Patrimoniale ; | | | |

|Questure | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Anticrimine |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 3.4 Effettuare la supervisione nella materia dei “Patti per |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|la Sicurezza”, secondo quanto previsto dal protocollo | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|dell’intesa quadro tra Stato e Regioni in materia di politiche | | |del programma operativo |

|integrate di sicurezza urbana, con riferimento alle linee | | | |

|tracciate dall’accordo quadro tra il Ministero dell’Interno e | | |Target anno 2012: 100% |

|l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia per la sicurezza | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|delle aree urbane e fra Ministero dell’Interno e Associazione | | | |

|Nazionale dei Piccoli Comuni relativamente alla definizione | | | |

|dell’iter per la stipula ed il rinnovo dello strumento pattizio| | | |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ufficio | | | |

|Coordinamento e Pianificazione Forze di Polizia; Ufficio | | | |

|Amministrazione Generale Dipartimento Pubblica Sicurezza; | | | |

|Direzione Centrale Servizi Ragioneria | | | |

|Referente responsabile: Vice Direttore Generale Pubblica |

|Sicurezza - Direttore Centrale Polizia Criminale |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 3.5 Monitorare la rispondenza dei progetti di |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|videosorveglianza, installati in luoghi pubblici o aperti al | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|pubblico, ai criteri di sostenibilità ed alle caratteristiche | | |del programma operativo |

|tecnologiche previste dalle nuove linee guida sui Patti per la | | | |

|Sicurezza per un migliore controllo del territorio | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Comando Generale | | | |

|Arma Carabinieri; Comando Generale Guardia Finanza; Direzione | | | |

|Centrale Affari Generali Polizia di Stato; Prefetture-UTG | | | |

|Referente responsabile: Direttore Ufficio Coordinamento e |

|Pianificazione Forze di Polizia con la sovrintendenza del Vice |

|Direttore Generale Pubblica Sicurezza - Direttore Centrale |

|Polizia Criminale |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 3.6 Incrementare le attività dell’Osservatorio per la |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|Sicurezza contro gli Atti Discriminatori (OSCAD) finalizzate al | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|contrasto delle discriminazioni, attinenti alla sfera della | | |del programma operativo |

|sicurezza posta in essere nei confronti di categorie | | | |

|“culturalmente discriminate” | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: PCM - Ufficio | | | |

|Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR); Comando Generale | | | |

|Arma Carabinieri; Direzione Centrale Polizia Criminale; Direzione| | | |

|Centrale Polizia Stradale, Ferroviaria, Comunicazioni e per | | | |

|Reparti Speciali Polizia di Stato; Direzione Centrale | | | |

|Immigrazione e Polizia Frontiere; Direzione Centrale Anticrimine | | | |

|; Direzione Centrale Istituti Istruzione | | | |

|Referente responsabile: Vice Direttore Generale Pubblica |

|Sicurezza – Direttore Centrale Polizia Criminale |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 3.7 Implementare i progetti territoriali di sicurezza integrata|gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|da sviluppare d’intesa con le competenti autorità di pubblica | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|sicurezza, mediante azioni anche interprovinciali con il concorso | | |del programma operativo |

|dei Reparti Prevenzione Crimine | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Questure | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Anticrimine |

|OBIETTIVO STRATEGICO A.4 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 5 |

|Prevenire e contrastare l’immigrazione clandestina | | |

| | | |

| |pluriennale |Capo della Polizia |

| | |Direttore Generale della Pubblica Sicurezza|

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 4.1 Proseguire l’attività di collaborazione con l’Unione |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|europea, gli Stati membri, gli Organismi europei ed | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|internazionali ed i Paesi terzi che collaborano nel contrasto| | |del programma operativo |

|all’immigrazione clandestina | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ministero Affari | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Esteri; Agenzia FRONTEX; Comando Generale Guardia Finanza; | | | |

|Comando Generale Capitanerie di Porto; Comando Generale | | | |

|Marina Militare; competenti Autorità Stati membri | | | |

|interessati; Uffici Territoriali Polizia di Stato; Uffici | | | |

|Dipartimento Pubblica Sicurezza interessati; competenti | | | |

|Autorità della Libia interessate; Ambasciata della Libia a | | | |

|Roma; Commissione europea; OIM; Ambasciata d’Italia a | | | |

|Tripoli; competenti Autorità del Niger; Istituto Luigi Sturzo| | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Immigrazione e |

|Polizia Frontiere |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 4.2 Implementare la stipula di accordi di polizia volti al |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|rafforzamento della cooperazione di polizia nella lotta contro| | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|il traffico di migranti, la tratta degli esseri umani, | | |del programma operativo |

|l’immigrazione illegale con Paesi africani di origine e | | | |

|transito del fenomeno dell’immigrazione clandestina e | | |Target anno 2012: 100% |

|procedere all’esecuzione degli accordi già sottoscritti o in | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|fase di sottoscrizione | | | |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ministeri Interno e| | | |

|Rappresentanze Diplomatiche in Italia dei Paesi terzi | | | |

|interessati; Ministero Affari Esteri; Uffici Dipartimento | | | |

|Pubblica Sicurezza interessati | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Immigrazione e |

|Polizia Frontiere |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 4.3 Potenziare a livello nazionale l’attività di contrasto |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|all’immigrazione illegale attraverso l’attività del Centro | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|Nazionale di Coordinamento e lo sviluppo del progetto pilota | | |del programma operativo |

|EUROSUR | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ufficio | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Coordinamento e Pianificazione Forze Polizia; Direzione | | | |

|Centrale Risorse Umane Dipartimento Pubblica Sicurezza; | | | |

|Direzione Centrale Affari Generali Polizia di Stato; Comando | | | |

|Generale Arma Carabinieri; Comando Generale Guardia Finanza; | | | |

|Comando Generale Marina Militare; Comando Generale Capitanerie| | | |

|di Porto; Uffici Dipartimento Pubblica Sicurezza interessati; | | | |

|Ditte esterne | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Immigrazione e |

|Polizia Frontiere |

|OBIETTIVO STRATEGICO A.5 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 5 |

|Implementare i livelli di sicurezza stradale e delle | | |

|comunicazioni | | |

| |pluriennale |Capo della Polizia |

| | |Direttore Generale della Pubblica Sicurezza |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 5.1 Definire progetti, anche di rilevanza europea, |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|volti alla divulgazione della cultura della legalità, al| | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|rispetto delle regole e alla conoscenza dei | | |programma operativo |

|comportamenti di guida pericolosi | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Commissione | | | |

|Unione europea - Direzione Generale MOVE; Direzione | | | |

|Centrale Istituti Istruzione; Università “La Sapienza” -| | | |

|Roma | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Polizia |

|Stradale, Ferroviaria, Comunicazioni e per Reparti |

|Speciali Polizia di Stato |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 5.2 Realizzare attività di educazione alla legalità, |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|prevenzione e sicurezza nell’uso di internet, attraverso | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|la sistematica organizzazione di pianificati incontri con | | |programma operativo |

|allievi di scuole medie e superiori, genitori ed | | | |

|insegnanti, organizzati su tutto il territorio nazionale, | | |Target anno 2012: 100% |

|anche nell’ambito di specifiche campagne | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Scuole e | | | |

|Associazioni di categoria; Aziende leader nel settore | | | |

|delle nuove tecnologie | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Polizia |

|Stradale, Ferroviaria, Comunicazioni e per Reparti |

|Speciali Polizia di Stato |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|A. 5.3 Potenziare i livelli di sicurezza nel trasporto di |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|merci pericolose in ferrovia, attraverso l’aggiornamento | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|del personale avvalendosi della collaborazione | | |programma operativo |

|dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ferrovie Stato;| | | |

|Compartimenti Polfer; ANSF; Direzione Centrale Istituti | | | |

|Istruzione | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Polizia |

|Stradale, Ferroviaria, Comunicazioni e per Reparti |

|Speciali Polizia di Stato |

|OBIETTIVO STRATEGICO B.1 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR4 |

|Dare continuità e omogeneità alle iniziative, anche di livello| | |

|comunitario, per il concreto riconoscimento dei diritti dei | | |

|cittadini stranieri, nel pieno rispetto delle regole della |pluriennale |Capo Dipartimento Libertà Civili e |

|civile convivenza e dei valori sanciti dall’ordinamento. | |Immigrazione |

|Incrementare le azioni di tutela in favore degli stranieri | | |

|bisognevoli di protezione. Sostenere e incentivare i percorsi | | |

|di progressiva integrazione sociale | | |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|B. 1.1 Rimodulare, in relazione ai flussi di ingresso nel |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|territorio nazionale e nei limiti delle risorse umane e | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|strumentali disponibili, il sistema dei Centri di prima | | |del programma operativo |

|Assistenza (CdA) e quello dei Centri di Accoglienza per | | | |

|Richiedenti Asilo (CARA) | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Prefetture-UTG; | | | |

|Questure | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Servizi Civili |

|Immigrazione e Asilo |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|B. 1.2 Proseguire nella promozione di interventi – |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|nell’ambito del Fondo Europeo Rifugiati – miranti a | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|fornire informazioni ai richiedenti e/o titolari della | | |programma operativo |

|protezione internazionale ospitati nei CARA, anche sui | | |Target anno 2012: 100% |

|servizi offerti dal Sistema SPRAR (orientamento alla | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|formazione professionale, orientamento all’inserimento | | | |

|lavorativo e accompagnamento all’inserimento abitativo) | | |indicatore di risultato (output): Incremento |

| | | |percentuale del numero dei richiedenti asilo presenti |

| | | |nei CARA destinatari di progetti di orientamento e |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Associazione | | |tutela |

|beneficiaria finanziamento Fondo Europeo Rifugiati; CARA; | | |Target anno 2012: 20% |

|Rete SPRAR; Servizio Centrale (ANCI); altre realtà di | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 11% (*) |

|accoglienza presenti sul territorio/ONG; Prefetture-UTG | | | |

| | | |indicatore di risultato (output): Interviste effettuate|

| | | |presso gli sportelli |

| | | |Target anno 2012: 6.000 |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 8.048 |

| | | | |

| | | |indicatore di risultato (output): Corsi di educazione |

| | | |alla cittadinanza |

| | | |Target anno 2012: 3.000 |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 2.401(**) |

| | | | |

| | | |indicatore di risultato (output): Formazione |

| | | |professionale di beneficiari che ottengono l’attestato |

| | | |Target anno 2012: 80% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 89,5% |

| | | | |

| | | |indicatore di risultato (output): Numero richiedenti |

| | | |protezione internazionale inseriti nello SPRAR |

| | | |Target anno 2012: 20% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 23,61% |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Servizi Civili |

|Immigrazione e Asilo |

(*) l’incremento percentuale del numero dei richiedenti asilo presenti nei CARA, destinatari di progetti di orientamento e tutela, previsto nella misura del 20%, è stato, nell’anno 2012, dell’11% in considerazione di una permanenza media degli immigrati nei predetti Centri che da 104 giorni è passata a 170 giorni

(**) lo scostamento dei corsi di educazione erogati a 2.401 partecipanti (su 3.000 beneficiari programmati) è dovuto al sovrapporsi, nel corso del 2012, di sistemi diversi di gestione dell’accoglienza, problematica accentuata, tra l’altro, dall’emergenza umanitaria allora in atto che aveva introdotto nuovi soggetti attuatori e nuovi gestori

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|B. 1.3 Favorire la realizzazione, attraverso i Fondi del |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|Programma Operativo Nazionale – PON Sicurezza, di interventi | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|di riqualificazione e sostegno delle strutture e dei servizi | | |programma operativo |

|erogati dalle amministrazioni sul territorio, destinati | | |Target anno 2012: 100% |

|all’accoglienza di secondo livello e all’inclusione sociale | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|degli immigrati regolari e dei soggetti a rischio di devianza| | | |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Autorità gestione | | | |

|PON Sicurezza; Segreteria Autorità gestione PON Sicurezza; | | | |

|Enti locali proponenti progetti | | | |

|Referente responsabile: Capo Ufficio III Pianificazione e |

|Programmazione di staff al Capo Dipartimento Libertà Civili e|

|Immigrazione |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|B. 1.4 Proseguire i programmi per il ritorno volontario |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|assistito di stranieri extracomunitari nei Paesi di origine| | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|di vittime di tratta e di altri casi umanitari attraverso | | |programma operativo |

|il Fondo Europeo Rimpatri, unitamente a quelli che saranno | | |Target anno 2012: 100% |

|realizzati, nei limiti delle risorse umane e strumentali | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|disponibili, a seguito dell’adozione del Decreto | | | |

|Ministeriale di cui alla legge 2 agosto 2011, n. 129 che ne| | |indicatore di risultato (output): Numero degli |

|definisce le linee guida | | |stranieri informati sui programmi di rimpatrio |

| | | |Target anno 2012: 10.000 |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 51.788 |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Associazioni | | | |

|beneficiarie Fondo Europeo Rimpatri; Dipartimento Pubblica | | |indicatore di risultato (output): Persone contattate |

|Sicurezza; Prefetture-UTG; Organizzazioni e ONG che si | | |nel Paese di origine |

|occupano della materia | | |Target anno 2012: 800 |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 1.184 |

| | | | |

| | | |indicatore di risultato (output): Persone rimpatriate|

| | | |nel Paese di origine |

| | | |Target anno 2012: 400 |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 779 |

| | | | |

| | | |indicatore di risultato (output): Persone reintegrate|

| | | |nel Paese di origine |

| | | |Target anno 2012: 150 |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 471 |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Servizi Civili |

|Immigrazione e Asilo |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|B. 1.5 Proseguire, nei limiti delle risorse umane e |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|strumentali disponibili, le attività per l’incremento della | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|capacità ricettiva dei Centri di Identificazione ed | | |del programma operativo |

|Espulsione | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Dipartimento | | |indicatore binario (sì/no): Assunzione |

|Pubblica Sicurezza; Provveditorati alle opere pubbliche | | |dell’impegno di spesa per la ristrutturazione del |

| | | |Centro di Identificazione ed Espulsione – CIE – di|

| | | |Gradisca d’Isonzo (Gorizia) (*) |

| | | | |

| | | | |

| | | |Target anno 2012: sì |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: sì |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Servizi Civili |

|Immigrazione e Asilo |

(*) la rimodulazione, nel corso dell’anno, del programma operativo dell’obiettivo operativo relativo ai Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE), ha comportato l’introduzione (al posto del previsto indicatore di risultato di: “200 nuovi posti e servizi in favore degli ospiti CIE”) dell’indicatore binario: “assunzione dell’impegno di spesa per la ristrutturazione del CIE di Gradisca d’Isonzo”, ristrutturazione che è stata completata in data 5 dicembre 2012

|OBIETTIVO STRATEGICO B.2 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR4 |

|Sostenere le strategie e le azioni nazionali in materia di gestione dei| | |

|fenomeni migratori, anche attraverso ogni utile coordinamento con | | |

|quelle di livello comunitario e internazionale |pluriennale |Capo Dipartimento Libertà Civili e |

| | |Immigrazione |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|B. 2.1 Incentivare, nell’ambito della pianificazione delle |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|politiche migratorie e nei limiti delle risorse umane e | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|strumentali disponibili, le attività di cooperazione e | | |del programma operativo |

|sostegno ai Paesi terzi per il miglioramento della gestione| | | |

|dei flussi migratori | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ministero Affari| | | |

|Esteri; Ministero Lavoro e Politiche Sociali; Gabinetto | | | |

|Ministro; Dipartimento Pubblica Sicurezza | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Libertà |

|Civili e Immigrazione – Direttore Centrale Politiche |

|Immigrazione e Asilo |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|B. 2.2 Proseguire, attraverso l’utilizzo dei Fondi Europei |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|(PON e Fondo europeo per l’Integrazione dei cittadini di | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|Paesi Terzi), nell’attivazione di buone pratiche volte a | | |del programma operativo |

|favorire un positivo inserimento degli immigrati nel tessuto | | | |

|sociale di riferimento, in sinergia con i Consigli | | |Target anno 2012: 100% |

|Territoriali per l’Immigrazione | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Consigli | | | |

|Territoriali Immigrazione; Amministrazioni Centrali; | | | |

|Regioni; Associazioni | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Libertà Civili|

|e Immigrazione – Direttore Centrale Politiche Immigrazione e |

|Asilo |

|OBIETTIVO STRATEGICO C.1 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 2 |

|Potenziare, anche attraverso l’azione di coordinamento e | | |

|di raccordo dei Prefetti, il circuito informativo tra | | |

|istituzioni per favorire lo sviluppo economico e sociale |pluriennale |Capo Dipartimento Affari Interni e |

|del territorio | |Territoriali |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|C. 1.1 Raccogliere ed elaborare i documenti riepilogativi |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|forniti dalle Prefetture che, nell’ambito delle Conferenze | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|permanenti, hanno istituito l’Osservatorio per il | | |programma operativo |

|monitoraggio degli incidenti stradali dipendenti da eccesso| | | |

|di velocità | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Prefetture-UTG | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Affari |

|Interni e Territoriali – Direttore Centrale per Uffici |

|Territoriali Governo e Autonomie Locali |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|C. 1.2 Proseguire il monitoraggio conoscitivo delle ordinanze|gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|in materia di sicurezza urbana emesse dai Sindaci ai sensi | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|dell’art. 54 del TUOEL | | |programma operativo |

| | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Prefetture-UTG | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Affari Interni|

|e Territoriali – Direttore Centrale per Uffici Territoriali |

|Governo e Autonomie Locali |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|C. 1.3 Analizzare gli effetti prodotti dalla nuova |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|formulazione dell’art. 143 del TUOEL nonché le prime | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|connesse pronunce giurisprudenziali, al fine di ottimizzare| | |programma operativo |

|l’attività dell’Amministrazione centrale e delle Prefetture| | | |

|e coadiuvare le Commissioni straordinarie nell’attività di | | |Target anno 2012: 100% |

|recupero della legalità negli enti disciolti | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Prefetture-UTG; | | | |

|Commissioni straordinarie | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Affari |

|Interni e Territoriali – Direttore Centrale per Uffici |

|Territoriali Governo e Autonomie Locali |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|C. 1.4 Dare impulso agli interventi sul territorio per |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|arginare il fenomeno degli incidenti nei luoghi di lavoro | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|ed effettuare il monitoraggio delle iniziative intraprese e| | |programma operativo |

|dei risultati conseguiti dalle Prefetture-UTG | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Prefetture-UTG | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Affari |

|Interni e Territoriali – Direttore Centrale per Uffici |

|Territoriali Governo e Autonomie Locali |

|OBIETTIVO STRATEGICO C.2 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 2 |

|Sviluppare, anche con l’ausilio delle Prefetture, | | |

|iniziative finalizzate all’attuazione delle riforme | | |

|avviate nel settore delle autonomie locali, nonché delle |pluriennale |Capo Dipartimento Affari Interni e Territoriali |

|recenti misure di contenimento della spesa pubblica | | |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|C. 2.1 Definire il nuovo quadro di risorse finanziarie da|gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|attribuire ai Comuni delle Regioni a statuto ordinario, | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|in conseguenza delle disposizioni sul federalismo fiscale| | |programma operativo |

|municipale | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ministero | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Economia e Finanze – Commissione tecnica paritetica per | | | |

|l’attuazione del federalismo fiscale (COPAFF); Presidenza| | | |

|Consiglio Ministri | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Finanza Locale|

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|C. 2.2 Definire il nuovo quadro di risorse finanziarie da |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|attribuire alle Province delle Regioni a statuto | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|ordinario, in conseguenza delle disposizioni sul | | |programma operativo |

|federalismo fiscale provinciale | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ministero | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Economia e Finanze - Commissione tecnica paritetica per | | | |

|l’attuazione del federalismo fiscale (COPAFF); Presidenza | | | |

|Consiglio Ministri | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Finanza Locale |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|C. 2.3 Agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, in |

|che riguardano gli Enti locali, supportando i Comuni nella | | |termini percentuali, del grado di avanzamento del |

|fase di riorganizzazione e razionalizzazione dell’esercizio| | |programma operativo |

|delle proprie funzioni | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Prefetture-UTG; | | | |

|Comuni | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Affari |

|Interni e Territoriali – Direttore Centrale per Uffici |

|Territoriali Governo e Autonomie Locali |

|OBIETTIVO STRATEGICO D.1 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 3 |

|Migliorare la pianificazione d’emergenza per la | | |

|gestione delle crisi | | |

| |pluriennale |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso |

| | |Pubblico e Difesa Civile |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|D. 1.1 Attuare un programma di esercitazioni di |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di risultato (output): Calcolo del numero dei |

|difesa civile nei principali porti italiani | | |porti interessati dall’esercitazione |

| | | |Target anno 2012: 2 |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 2 |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: | | | |

|Prefetture-UTG; Commissione interministeriale Tecnica| | | |

|Difesa Civile; Centrale Allarme DC/75; Dipartimento | | | |

|Pubblica Sicurezza; Direzione Centrale Emergenza e | | | |

|Soccorso Tecnico | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Difesa |

|Civile e Politiche Protezione Civile |

|OBIETTIVO STRATEGICO D.2 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 3 |

|Migliorare il dispositivo di soccorso del Corpo Nazionale | | |

|dei Vigili del Fuoco in scenari incidentali coinvolgenti | | |

|vettori di merci pericolose nell’ambito dei trasporti |pluriennale |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso |

|stradali, ferroviari e marittimi | |Pubblico e Difesa Civile |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|D. 2.1 Incrementare la capacità di risposta in ambito NBCR |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di risultato (output): Calcolo del |

|negli interventi comportanti il travaso di liquidi | | |numero di squadre NBCR formate per il travaso di |

|infiammabili | | |liquidi infiammabili |

| | | |Target anno 2012: 4 |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 4 |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale| | | |

|Formazione; Direzioni Regionali e Comandi Provinciali VV.F. | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Emergenza e |

|Soccorso Tecnico |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|D. 2.2 Incrementare la capacità di risposta in ambito NBCR |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di risultato (output): Calcolo del |

|negli interventi connessi al trasporto di materiale nucleare | | |numero di squadre speciali NR formate per |

| | | |interventi connessi al trasporto di materiale |

| | | |nucleare |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale | | |Target anno 2012: 3 |

|Formazione; Direzioni Regionali e Comandi Provinciali VV.F. | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 3 |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Emergenza e Soccorso|

|Tecnico |

|OBIETTIVO STRATEGICO D.3 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 3 |

|Potenziare il dispositivo di soccorso nelle grandi calamità | | |

| | | |

| |pluriennale |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, |

| | |Soccorso Pubblico e Difesa Civile |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|D. 3.1 Ammodernare e razionalizzare le sezioni logistiche |gennaio 2012 |dicembre 2012 |Indicatore di risultato (output): Calcolo del |

|di Colonna Mobile Regionale | | |numero delle sezioni logistiche ammodernate |

| | | |Target anno 2012: 3 |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2011: 3 |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione | | | |

|Centrale Formazione; Direzioni Regionali e Comandi | | | |

|Provinciali VV.F. | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Emergenza e |

|Soccorso Tecnico |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|D. 3.2 Istituire i Moduli USAR per l’impiego nelle |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|attività di soccorso nelle grandi calamità internazionali,| | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|nell’ambito del meccanismo di Protezione Civile Europeo | | |del programma operativo con progressione annua che|

| | | |cumula il valore dell’anno precedente |

| | | |Target anno 2012: 70% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% (*) |

|Centrale Formazione; Direzioni Regionali e Comandi | | | |

|Provinciali VV.F. | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Emergenza e |

|Soccorso Tecnico |

(*) il risultato dell’obiettivo di costituzione dei 6 moduli operativi USAR (Urban Search and Rescue), la cui conclusione era prevista per il 2013, è stato raggiunto nel 2012, senza maggiori risorse aggiuntive grazie ad una efficace attività di razionalizzazione delle risorse logistiche e strumentali

|OBIETTIVO STRATEGICO D.4 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 3 |

|Incrementare l’azione di vigilanza sull’applicazione della| | |

|normativa di prevenzione incendi |pluriennale | |

| | |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, |

| | |Soccorso Pubblico e Difesa Civile |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|D. 4.1 Realizzare un piano programmato di visite ispettive |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Calcolo del |

|sul territorio su attività soggette alle norme di | | |numero di visite ispettive effettuate |

|prevenzione incendi | | | |

| | | |Target anno 2012: 7.000 |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 7.000 |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzioni | | | |

|Regionali e Comandi Provinciali VV.F. | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Prevenzione e |

|Sicurezza Tecnica |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|D. 4.2 Realizzare un piano programmato di controlli sulle |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di risultato (output): Rapporto tra |

|“Segnalazioni Certificate di Inizio Attività” in materia di| | |controlli effettuati e segnalazioni certificate cat.|

|prevenzione incendi | | |A e B del D.P.R. n.151/2011 |

| | | | |

| | | |Target anno 2012: 2% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzioni | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 2% |

|Regionali e Comandi Provinciali VV.F. | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Prevenzione e |

|Sicurezza Tecnica |

|OBIETTIVO STRATEGICO D.5 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 3 |

|Diffondere e promuovere la cultura della sicurezza verso| | |

|i cittadini | | |

| |pluriennale |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, |

| | |Soccorso Pubblico e Difesa Civile |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|D. 5.1 Incrementare il numero dei cittadini raggiunti |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di risultato (output): Calcolo del |

|direttamente dalle campagne di sensibilizzazione | | |rapporto tra cittadini raggiunti dall’informazione|

|finalizzate a promuovere e diffondere la cultura della | | |al 31/12/2012, rispetto a quelli raggiunti al |

|sicurezza | | |31/12/2009 |

| | | | |

| | | |Target anno 2012: +10% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Prefetture-UTG; | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: +10% |

|Direzioni Regionali e Comandi Provinciali VV.F.; Enti | | | |

|locali; Istituti di istruzione di ogni ordine e grado; | | | |

|Associazione Nazionale Corpo Nazionale Vigili del Fuoco; | | | |

|Associazioni di volontariato operanti nel settore della | | | |

|sicurezza civile | | | |

|Referente responsabile: Capo Corpo Nazionale Vigili del |

|Fuoco |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.1 |Durata |CDR 1 |

| | |Responsabile |

|Coordinare lo sviluppo delle iniziative progettuali | | |

|finalizzate a perfezionare, ai sensi del decreto | | |

|legislativo n. 150/2009, la sistematica dei controlli |pluriennale |Organismo Indipendente di Valutazione |

|interni nel contesto dell’attuazione del ciclo di | |della performance |

|gestione della performance, ed a garantire i principi | | |

|di trasparenza, legalità e lo sviluppo della cultura | | |

|dell’integrità | | |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 1.1 Coordinare le attività progettuali finalizzate alla |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|operatività di un sistema informativo automatizzato di | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|supporto al ciclo di gestione della performance | | |del programma operativo |

| | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Tutti i CDR; | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Prefetture-UTG; Società SAS INSTITUTE S.r.l. | | | |

|Referente responsabile: Organismo Indipendente di |

|Valutazione della performance |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 1.2 Proseguire nell’azione di supporto al perfezionamento |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|del piano degli obiettivi fornendo – attraverso l’attivazione| | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|di tavoli di lavoro con le componenti dell’Amministrazione | | |del programma operativo |

|interessate – il supporto tecnico per l’adeguamento delle | | | |

|metodologie ai nuovi principi scaturenti dal decreto | | |Target anno 2012: 100% |

|legislativo n. 150/2009 | | |Valore raggiunto al 31/12/2012 :100% |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Tutti i CDR; | | | |

|Prefetture-UTG | | | |

|Referente responsabile: Organismo Indipendente di Valutazione|

|della performance |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 1.3 Proseguire le iniziative volte a favorire il processo di|gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|razionalizzazione dell’attività di reporting finalizzato alla | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|definizione di un sistema strutturato ed organico che risulti | | |del programma operativo |

|rispondente alle esigenze informative dei vari interlocutori | | | |

|istituzionali, nonché coerente con i criteri di trasparenza | | |Target anno 2012:100% |

|fissati dal decreto legislativo n. 150/2009 | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Tutti i CDR; | | | |

|Prefetture-UTG; CIVIT; Ministero Economia e Finanze; Corte dei | | | |

|Conti | | | |

|Referente responsabile: Organismo Indipendente di Valutazione |

|della performance |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.2 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 6 |

|Migliorare l’efficienza, la qualità e la produttività’ | | |

|del lavoro, mediante: | | |

| |pluriennale |Capo Dipartimento Politiche Personale |

|la piena valorizzazione della professionalità delle | |Amministrazione Civile e Risorse |

|risorse umane utilizzate, in base a criteri di | |Strumentali e Finanziarie |

|responsabilità e merito, ai fini del cambiamento | | |

|organizzativo e gestionale | | |

| | | |

|la creazione di sistemi di formazione specialistica per | | |

|i dirigenti e per il restante personale, al fine di | | |

|assicurare lo sviluppo di professionalità ad alto | | |

|livello di competenza | | |

| | | |

|l’implementazione degli interventi di razionalizzazione | | |

|e monitoraggio della spesa e di ottimizzazione delle | | |

|risorse finanziarie, in un’ottica integrata di | | |

|efficienza ed economicità, anche attraverso la | | |

|realizzazione di un programma di analisi e valutazione | | |

|(spending review) nonché attraverso la promozione e | | |

|l’avvio di progetti innovativi per migliorare e | | |

|digitalizzare i servizi | | |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.1 Proseguire gli interventi di razionalizzazione in |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|materia di pianificazione e gestione delle risorse umane | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|anche alla luce delle disposizioni introdotte dal | | |del programma operativo |

|decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con | | | |

|modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 e dal | | |Target anno 2012: 100% |

|decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|modificazioni dalla legge 14 settembre 2011, n. 148 in | | | |

|materia di trattenimento in servizio, progressioni in | | | |

|carriera, collocamento a riposo, esonero del personale e | | | |

|quantificazione delle risorse disponibili per nuove | | | |

|assunzioni e da ultimo dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. | | | |

|201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 | | | |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale| | | |

|Risorse Finanziarie e Strumentali; Uffici II, IV e VII di | | | |

|staff al Capo Dipartimento | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Politiche |

|Personale Amministrazione Civile e Risorse Strumentali e |

|Finanziarie – Direttore Centrale Risorse Umane |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.2 Proseguire il miglioramento dell’efficienza dei |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|processi attraverso lo sviluppo di iniziative volte alla | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|dematerializzazione degli atti amministrativi in conformità | | |del programma operativo |

|con quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale| | | |

|Risorse Finanziarie e Strumentali; Uffici I, II e VII di | | | |

|staff al Capo Dipartimento | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Politiche |

|Personale Amministrazione Civile e Risorse Strumentali e |

|Finanziarie – Direttore Centrale Risorse Umane |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.3 Razionalizzare e allocare in modo ottimale le risorse |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|umane alla luce dei nuovi riassetti organizzativi, anche con | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|l’adozione di istituti e strumenti che favoriscano l’assunzione| | |del programma operativo |

|di personale | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Risorse Finanziarie e Strumentali; Uffici II e VII di staff al | | | |

|Capo Dipartimento | | | |

| | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Politiche |

|Personale Amministrazione Civile e Risorse Strumentali e |

|Finanziarie – Direttore Centrale Risorse Umane |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.4 Migliorare la qualità dei processi di competenza, anche |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|attraverso lo sviluppo ed il potenziamento delle procedure | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|telematiche e dei servizi on line con l’utenza interna ed | | |del programma operativo |

|esterna, in modo da favorire la comunicazione, l’efficacia e la| | | |

|trasparenza | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale | | | |

|Risorse Finanziarie e Strumentali; Uffici II e VII di staff al | | | |

|Capo Dipartimento | | | |

| | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Politiche |

|Personale Amministrazione Civile e Risorse Strumentali e |

|Finanziarie – Direttore Centrale Risorse Umane |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.5 Definire le nuove piante organiche degli uffici |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|centrali e periferici, alla luce dei riassetti organizzativi | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|e del nuovo ordinamento professionale del personale civile | | |del programma operativo |

| | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione Centrale| | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Risorse Finanziarie e Strumentali; Uffici II e VII di staff | | | |

|al Capo Dipartimento | | | |

| | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Politiche |

|Personale Amministrazione Civile e Risorse Strumentali e |

|Finanziarie – Direttore Centrale Risorse Umane |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.6 Accrescere l’efficienza nell’impiego delle risorse |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|finanziarie del Dipartimento per le Politiche del Personale | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e | | |del programma operativo |

|Finanziarie attraverso l’analisi e la valutazione delle | | | |

|categorie economiche di spesa (spending review) e | | |Target anno 2012: 100% |

|l’individuazione di idonei meccanismi di razionalizzazione | | |Valore raggiunto al 31/12/2011: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Tutti i Centri di | | | |

|Spesa del Dipartimento per le Politiche del Personale | | | |

|dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e | | | |

|Finanziarie; Prefetture-UTG | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Risorse |

|Finanziarie e Strumentali |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.7 Sviluppare iniziative formative sinergiche e |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|complementari con la Scuola Superiore della Pubblica | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|Amministrazione Locale (SSPAL), realizzando: | | |del programma operativo |

| | | | |

|attività formative congiunte con la SSPAL e il Consiglio | | |Target anno 2012: 100% |

|Nazionale dei Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|(CNDCEC) per revisori contabili negli Enti locali; | | | |

|attività di ricerca congiunta SSAI-SSPAL e Istituto | | | |

|Tagliacarne sulle dinamiche socio-economiche nei centri | | | |

|urbani | | | |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Dipartimento | | | |

|Affari Interni e Territoriali; SSPAL; CNDCEC; Istituto | | | |

|Tagliacarne | | | |

|Referente responsabile: Direttore Scuola Superiore |

|Amministrazione Interno |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.8 Realizzare un master universitario di secondo livello |gennaio 2012 |aprile |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|a spiccata impronta territoriale per i dirigenti della | |2012 |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|carriera prefettizia, aperto alla partecipazione di neo | | |del programma operativo |

|laureati e dirigenti degli Enti locali | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: SSPAL; Università | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|di Siena | | | |

|Referente responsabile: Direttore Scuola Superiore |

|Amministrazione Interno |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.9 Sviluppare le linee di intervento volte a: |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|- riordinare i flussi statistici che fanno capo al Ministero| | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|dell’Interno, integrandoli con quelli messi a disposizione | | |del programma operativo |

|dal SISTAN | | | |

|- implementare e razionalizzare i flussi informativi | | |Target anno 2012: 100% |

|provenienti dalle Prefetture-UTG | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Dipartimenti; | | | |

|Istat; Uffici SISTAN; Prefetture-UTG | | | |

|Referente responsabile: Direttore Scuola Superiore |

|Amministrazione Interno |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.10 Proseguire il progetto di riorganizzazione |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|dell’Ispettorato Generale di Amministrazione, anche | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|attraverso la definizione di un apposito regolamento, per un| | |del programma operativo |

|pieno svolgimento della propria missione istituzionale, con | | | |

|l’avvio di nuovi ambiti di attività e di rapporti di | | |Target anno 2012: 100% |

|interconnessione e sinergia con altri Ispettorati Centrali | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|del Ministero dell’Interno e con altri soggetti | | | |

|istituzionali | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ministero | | | |

|Economia e Finanze – Ragioneria Generale Stato; altri | | | |

|Ispettorati Centrali del Ministero dell’Interno | | | |

|Referente responsabile: Capo Ispettorato Generale di |

|Amministrazione |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.11 Proseguire, nell’ambito del Programma Operativo |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo - Obiettivo Convergenza| | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|2007-2013, il progetto “Banca dati buone pratiche per la | | |del programma operativo |

|diffusione, l’interscambio e l’utilizzazione delle buone | | | |

|pratiche amministrative a livello locale nelle Regioni | | |Target anno 2012: 100% |

|Calabria, Campania, Puglia e Sicilia” | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Responsabile | | | |

|Obiettivo operativo PON 2.7; Autorità di gestione PON | | | |

|Sicurezza; Prefetture-UTG delle Regioni Calabria, Campania, | | | |

|Puglia e Sicilia; RTI IBM Italia/Solving team; RTI | | | |

|Reply/Solgenia | | | |

|Referente responsabile: Capo Ispettorato Generale di |

|Amministrazione |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 2.12 Proseguire la revisione delle disposizioni in materia|gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|di rapporto d’impiego del personale della carriera | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|prefettizia, di cui al decreto legislativo 19 maggio 2000, n.| | |del programma operativo |

|139 e ai provvedimenti ministeriali collegati | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Uffici II e VII di| | | |

|staff al Capo Dipartimento | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Politiche |

|Personale Amministrazione Civile e Risorse Strumentali e |

|Finanziarie – Direttore Centrale Risorse Umane |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.3 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 5 |

|Implementare gli interventi di razionalizzazione e | | |

|monitoraggio della spesa e di ottimizzazione delle risorse| | |

|finanziarie, in un’ottica integrata di efficienza ed |annuale |Capo della Polizia |

|economicità, anche attraverso la realizzazione di un | |Direttore Generale della Pubblica |

|programma di analisi e valutazione della spesa (spending | |Sicurezza |

|review) | | |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 3.1 Monitorare, analizzare e valutare le spese di |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|funzionamento degli uffici e reparti della polizia di stato | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|al fine dell’individuazione dei costi standard | | |del programma operativo |

| | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: tutti i centri di | | | |

|spesa del Dipartimento Pubblica Sicurezza | | | |

|Referente responsabile: Direttore centrale servizi ragioneria|

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 3.2 Privatizzare e centralizzare gli appalti relativi ai |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|servizi di mensa per il personale della Polizia di Stato | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

| | | |del programma operativo |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Servizi Ragioneria|

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 3.3 razionalizzare la gestione delle procedure selettive |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|del personale della polizia di stato | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

| | | |del programma operativo |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Centrale Servizi Ragioneria | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Risorse Umane |

|Dipartimento Pubblica Sicurezza |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.4 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 3 |

|Implementare gli interventi di razionalizzazione e | | |

|monitoraggio della spesa e di ottimizzazione delle risorse| | |

|finanziarie, in un’ottica integrata di efficienza ed |annuale |Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, |

|economicità, anche attraverso la realizzazione di un | |Soccorso Pubblico e Difesa Civile |

|programma di analisi e valutazione della spesa (spending | | |

|review) | | |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 4.1 Riduzione dei canoni di locazione delle strutture |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Scostamento |

|tecnico-logistiche di difesa civile | | |tra spesa locazioni 2012/2011 |

| | | |Target anno 2012: -97%% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: -97% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Difesa Civile e |

|Politiche di Protezione Civile |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 4.2 Riduzione della spesa connessa alle locazioni delle |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Riduzione |

|sedi di servizio VV.F. | | |percentuale delle sedi in locazione delle |

| | | |Direzioni Regionali VV.F. rispetto al totale |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione | | |sedi di Direzioni Regionali VV.F. in locazione |

|Centrale Risorse Finanziarie, Ufficio del dirigente generale| | |Target anno 2012: -37,5%% |

|capo del CNVVF; Ufficio I – Gabinetto, Ufficio II - Affari | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: -37,5% |

|Legislativi e Parlamentari, Ufficio III - Pianificazione e | | | |

|Programmazione di staff al Capo Dipartimento | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Risorse |

|Logistiche e Strumentali |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 4.3 Avvio delle procedure di gara per un appalto |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Conclusione |

|strumentale per la realizzazione di impianti fotovoltaici | | |delle procedure di gara |

|presso le sedi VV.F. | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Direzione | | | |

|Centrale Risorse Finanziarie, Ufficio del dirigente generale| | | |

|capo del CNVVF; Ufficio I – Gabinetto, Ufficio II - Affari | | | |

|Legislativi e Parlamentari di staff al Capo dipartimento | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Risorse |

|Logistiche e Strumentali |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.5 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 2 |

|Realizzare o potenziare banche dati e altri progetti di | | |

|digitalizzazione e di semplificazione dei servizi, per | | |

|incrementare il flusso delle comunicazioni interne ed |pluriennale |Capo Dipartimento Affari Interni e |

|esterne, migliorandone la qualità e l’efficienza | |Territoriali |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 5.1 Rafforzare la cooperazione applicativa in rete tra le |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, ampliando le | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|informazioni anagrafiche da rendere disponibili agli Enti | | |del programma operativo |

|collegati, attraverso l’evoluzione del Sistema INA-SAIA | | | |

|(Indice Nazionale delle Anagrafi - Sistema di Accesso e | | |Target anno 2012: 100% |

|Interscambio Anagrafico) | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Garante protezione| | | |

|dati personali; PCM – Ministro Pubblica Amministrazione e | | | |

|Semplificazione - DigitPA; Ministero Giustizia; Camera | | | |

|Deputati; Agenzia Entrate; INPS; Motorizzazione Civile; | | | |

|ISTAT; Poste Italiane S.p.A.; INPDAP; Regioni; | | | |

|Prefetture-UTG; Comuni; e altri Enti richiedenti la | | | |

|connessione al CNSD; ANCI; Università “Tor Vergata” - Roma | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Servizi |

|Demografici |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 5.2 Ottimizzare le funzionalità del Centro Nazionale dei|gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|Servizi Demografici (CNSD) quale sistema unitario di | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|erogazione, in sicurezza, dei servizi in materia di | | |del programma operativo |

|interscambio anagrafico, al fine di assicurare il corretto | | | |

|funzionamento del Sistema INA-SAIA, nonché il circuito di | | |Target anno 2012: 100% |

|emissione della Carta d’Identità Elettronica (CIE) | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Garante | | | |

|protezione dati personali; PCM – Ministro Pubblica | | | |

|Amministrazione e Semplificazione - DigitPA; Ministero | | | |

|Giustizia; Camera Deputati; Agenzia Entrate; INPS; | | | |

|Motorizzazione Civile; ISTAT; Poste Italiane S.p.A.; | | | |

|INPDAP; Regioni; Prefetture-UTG; Comuni; e altri Enti | | | |

|richiedenti la connessione al CNSD; ANCI; Università “Tor | | | |

|Vergata” - Roma | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Servizi |

|Demografici |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 5.3 Potenziare l’utilizzo della Posta Elettronica |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|Certificata (PEC) nella trasmissione delle certificazioni | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|di bilancio degli Enti locali ex art. 161 TUOEL | | |del programma operativo |

| | | | |

| | | |Target anno 2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Finanza Locale |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 5.4 Semplificare e razionalizzare, anche attraverso |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|modifiche normative, i procedimenti relativi alle attività | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|di cui alla legge n. 689/1981 di competenza del Prefetto e | | |del programma operativo |

|sviluppare, d’intesa con i Ministeri e gli Enti coinvolti in| | | |

|materia, progetti per la graduale sostituzione dei flussi | | |Target anno 2012: 100% |

|dei documenti cartacei con i dati informatizzati | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Prefetture-UTG; | | | |

|Ministero Giustizia; PCM – Ministro Pubblica | | | |

|Amministrazione e Semplificazione; Organi accertatori; | | | |

|EQUITALIA S.p.A.; Poste Italiane S.p.A. | | | |

|Referente responsabile: Vice Capo Dipartimento Affari |

|Interni e Territoriali – Direttore Centrale per Uffici |

|Territoriali Governo e Autonomie Locali |

|OBIETTIVO STRATEGICO E.6 |Durata |Responsabile |

| | |Titolare CDR 4 |

|Realizzare o potenziare banche dati e altri progetti di | | |

|digitalizzazione e di semplificazione dei servizi, per | | |

|incrementare il flusso delle comunicazioni interne ed |pluriennale |Capo Dipartimento Libertà Civili e |

|esterne, migliorandone la qualità e l’efficienza | |Immigrazione |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 6.1 Proseguire, nei limiti delle risorse umane e |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|strumentali disponibili, nella razionalizzazione | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|organizzativa delle procedure sull’asilo attraverso la messa | | |del programma operativo |

|in esercizio e la gestione dell’applicativo per la | | | |

|dematerializzazione del “modello C3” (istanza di | | |Target anno 2012: 100% |

|riconoscimento della protezione internazionale) | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Commissione | | | |

|Nazionale Diritto Asilo; Direzione Centrale Servizi Civili | | | |

|Immigrazione e asilo - Unità Dublino; Commissioni | | | |

|territoriali riconoscimento protezione internazionale; | | | |

|Dipartimento Pubblica Sicurezza | | | |

|Referente responsabile: Capo Ufficio VI Sistema Informatico |

|di staff al Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 6.2 Proseguire nella semplificazione delle procedure |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|volte all’acquisizione telematica della domanda di | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|cittadinanza al fine di renderle più agevoli, facilitando | | |del programma operativo |

|così la consultazione on line sullo stato della pratica da | | | |

|parte dell’utenza | | |Target anno 2012: 100% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Ufficio VI di | | | |

|staff al Capo Dipartimento; Prefetture-UTG; Questure | | | |

|Referente responsabile: Direttore Centrale Diritti Civili, |

|Cittadinanza e Minoranze |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 6.3 Proseguire, nei limiti delle risorse umane e |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione,|

|strumentali disponibili, ivi comprese quelle del Programma | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento|

|Operativo Nazionale – PON Sicurezza, la realizzazione della | | |del programma operativo |

|banca dati Accoglienza, Protezione, Integrazione | | | |

|(BDAP/BDCOI), finalizzata allo sviluppo di una Rete di | | |Target anno 2012: 100% |

|rilevazione e diffusione di informazioni inerenti il | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|fenomeno migratorio in genere e alla istituzione di | | | |

|un’anagrafe nazionale degli stranieri intestatari degli | | | |

|Accordi di integrazione | | | |

| | | | |

| | | | |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: Dipartimento | | | |

|Pubblica Sicurezza; Direzione Centrale Politiche | | | |

|Immigrazione e Asilo | | | |

|Referente responsabile: Capo Ufficio VI Sistema Informatico |

|di staff al Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione |

|obiettivo operativo |INIZIO |FINE |Indicatori: |

|E. 6.4 Completare, nei limiti delle risorse umane e |gennaio 2012 |dicembre 2012 |indicatore di realizzazione fisica: Misurazione, |

|strumentali disponibili, le attività di realizzazione | | |in termini percentuali, del grado di avanzamento |

|della Banca Anagrafica dell’Immigrazione, volta a | | |del programma operativo |

|centralizzare le informazioni anagrafiche degli immigrati | | |Target anno 2012: 100% |

|coinvolti in procedimenti di pertinenza del Dipartimento | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 100% |

|Libertà Civili e Immigrazione | | | |

| | | |indicatore di risultato (output): Incremento del |

| | | |numero di anagrafiche caricate in BAI |

| | | |Target anno 2012: +20% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: 20,42% |

|Altre strutture esterne/interne coinvolte: | | | |

| | | |indicatore di risultato (output): Riduzione della |

| | | |duplicazione dei dati |

| | | |Target anno 2012: -30% |

| | | |Valore raggiunto al 31/12/2012: -30% |

|Referente responsabile: Capo Ufficio VI Sistema |

|Informatico di staff al Capo Dipartimento Libertà Civili e|

|Immigrazione |

Allegato n. 2

Prospetto riepilogativo

degli Obiettivi Gestionali

Allegato n. 2.1

| |

|DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI |

Direzione Centrale per gli Uffici Territoriali del Governo

e per le Autonomie Locali

|Rilevazione delle criticità evidenziate presso le Prefetture-UTG dagli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze in sede di verifiche|

|amministrativo-contabili e dall’Ispettorato Generale di Amministrazione |

|Risultati conseguiti |

| |

|Al 31 dicembre 2012 si è conclusa la fase relativa all’aggiornamento dei dati inseriti. |

|In particolare sono stati immessi i dati relativi alle ispezioni effettuate presso le singole Prefetture-UTG. |

|Al riguardo sono stati inserite le notizie relative: |

|- alle date di effettuazione dei controlli; |

|- ai rilievi formulati dagli Ispettori; |

|- alle osservazioni prodotte dalle Prefetture-UTG; |

|- ai rilievi superati in base alle motivazioni addotte e a quelli confermati. |

|Le informazioni sono state quindi confrontate tra le diverse sedi e dall’analisi delle stesse è emerso che le criticità evidenziate dagli |

|Ispettori sono comuni alla maggior parte degli Uffici, mentre si rileva una disomogeneità in relazione all’accoglimento da parte degli Organi |

|Ispettivi delle motivazioni addotte in ordine ai rilievi formulati. In merito l’Amministrazione centrale sta valutando l’'adozione di linee di |

|intervento. |

|Monitoraggio dei procedimenti delle Prefetture-Utg in materia di sanzioni amministrative |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono stati avviati contatti, per una più puntuale definizione dei dati da monitorare, con dirigenti di EQUITALIA, società che, come noto, cura gli|

|adempimenti conseguenti all’adozione dei ruoli esattoriali, da parte delle Prefetture. A seguito degli incontri a tale fine svoltisi, i |

|rappresentanti di EQUITALIA, si sono impegnati ad elaborare un software in grado di consentire l’accesso a livello centrale (ad un operatore |

|dell’ufficio) alla pagina “rendicontazione on line” del sito equitaliaservizi.it . |

|L’applicativo in questione, attraverso l’accesso alla sezione “Ruoli”, potrà consentire la visualizzazione, per ogni distinta Prefettura, dello |

|stato delle relative operazioni, dalla semplice lista fino alla specifica dei pagamenti, prevedendo anche la possibilità di una ricerca più mirata|

|con la compilazione di campi a tal fine appositamente predisposti. L’attivazione del sistema, attualmente in fase di sperimentazione, darà modo di|

|acquisire direttamente i dati d’interesse relativi ai ruoli, senza dovere in merito interpellare le Prefetture alle quali, ad ogni modo, occorrerà|

|rivolgersi per i dati concernenti la fase del procedimento sanzionatorio, antecedente all’emissione dei ruoli, di loro specifica competenza. Anche|

|in relazione a quest’ulteriore raccolta dati, è in corso la predisposizione di un sistema in grado di agevolare e semplificare le operazioni di |

|acquisizione dati, in un’ottica di semplificazione e razionalizzazione dei processi di comunicazione. |

|L’avvio del monitoraggio vero e proprio avverrà nel corso del 2013, a conclusione delle sopradescritte fasi preparatorie. |

|Raccolta sistematica dei pareri resi dalle varie Amministrazioni ed Enti in materia di gestione dei veicoli sequestrati e confiscati per violazioni|

|del codice della strada (procedura informatizzata SIVES) |

|Risultati conseguiti |

| |

|Il compendio dei pareri, prevalentemente sotto forma di direttive ministeriali, ha consentito di ricostruire l’orientamento dell’Amministrazione |

|Centrale nel corso degli anni - oltre un decennio - tenendo conto dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale con riferimento alla complessa |

|materia del recupero, custodia e alienazione o rottamazione di veicoli sottoposti a sequestro, fermo e confisca nelle ipotesi previste dal C.d.S. |

|Il ciclo della performance organizzativa e gestionale dell’ufficio ha pertanto consentito, attraverso l’evidenziato profilo diacronico, di |

|raggiungere l’obiettivo a suo tempo tracciato per stati di avanzamento progressivi, ad eccezione della pubblicazione digitalizzata sulla rete |

|intranet della cospicua documentazione raccolta con criterio sistematico. |

|Completamento della banca dati delle persone giuridiche iscritte nei registri prefettizi ed attuazione del relativo procedimento per |

|l’aggiornamento |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’obiettivo è stato pienamente conseguito. Infatti, é stata diramata a tutte le Prefetture la circolare, a firma del Capo Dipartimento, con la |

|quale sono state fornite le istruzioni affinché le Prefetture, anziché comunicare agli Uffici centrali per un successivo inserimento di dati, |

|inseriscano direttamente in banca dati tutte le notizie e gli aggiornamenti riguardanti le persone giuridiche di diritto privato. Ciascuna |

|Prefettura pertanto potrà implementare direttamente la banca dati. |

|Informatizzazione della documentazione dell’ufficio ed inserimento nella banca dati dipartimentale dei pareri del Consiglio di Stato e degli |

|orientamenti emersi in applicazione del codice della strada |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’obiettivo è stato articolato nelle seguenti fasi: |

|l’attività di raccolta e sintesi della documentazione utile ai fini della conoscibilità dei principali orientamenti giurisprudenziali ed |

|amministrativi in materia di C.d.S. è stata ultimata ed è in corso l’inserimento dei dati nel sito del Dipartimento in collaborazione con il CED |

|elettorale; |

|è stata completata la scannerizzazione dei documenti agli atti d’ufficio al fine della duplice archiviazione cartacea e informatizzata delle |

|pratiche trattate ed in trattazione; |

|si è provveduto all’adeguamento e all’implementazione dell’archivio attraverso l’informatizzazione del servizio di protocollazione ed istruttoria |

|delle pratiche che, pertanto, può essere fruito direttamente per l’esame dello stato di avanzamento della pratica. |

|Ricognizione dei vari tipi di quesiti inerenti i compensi degli amministratori locali, in relazione alle recenti modifiche normative introdotte |

|in materia, al fine di uniformare le risposte di casi analoghi, velocizzando i tempi di istruttoria delle relative pratiche |

|Risultati conseguiti |

| |

|Per la realizzazione dell’obiettivo è stato necessario il coinvolgimento anche di altri uffici, in particolare il Gabinetto del Ministro e del |

|Ministero dell’Economia e delle Finanze per il coordinato raccordo sull’interpretazione della nuova normativa, nelle more dell’emanazione del |

|nuovo regolamento interministeriale previsto dalla normativa vigente per la determinazione degli importi dell’indennità di funzione e dei gettoni|

|di presenza degli amministratori locali. |

|Anche la Corte dei Conti, chiamata a pronunciarsi a Sezioni Unite per dirimere posizioni contrastanti delle Sezioni regionali di controllo |

|nell’interpretazione della normativa, ha chiesto di conoscere la posizione del Dipartimento, concordando con quanto sostenuto univocamente sia |

|dal Ministero dell’Interno, sia dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. |

|Della linea interpretativa espressa dalle Amministrazioni e delle soluzioni prospettate con il predetto parere si è data notizia a tutti gli Enti|

|locali richiedenti e ai soggetti istituzionali rappresentativi di realtà locali (ANCI, UPI, Autorità d’Ambito, città metropolitane e |

|circoscrizioni comunali, ecc.). |

|Con i pareri resi si è provveduto ad incrementare la raccolta su web arch, ordinata nella prima fase operativa secondo una classificazione per |

|elenchi distinti. |

|Realizzazione di una banca dati anche storica degli incarichi attribuiti ai Commissari Straordinari, ai Sub-Commissari e alle Commissioni |

|Straordinarie, conferiti ai sensi della normativa vigente in materia |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel corso dell’anno, in linea con l’obiettivo assegnato, si è proceduto, attraverso l’esame dei D.P.R. emanati a far data dall’anno 2005, ad una |

|ricognizione degli incarichi commissariali disposti ai sensi dell’art. 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 |

|Il materiale raccolto è stato elaborato ed organizzato al fine della realizzazione di una banca dati ad uso interno. |

|Nel mese di luglio è stato predisposto uno schema di circolare diretta ai Prefetti della Repubblica con la quale unitamente ad altri argomenti |

|concernenti lo svolgimento delle funzioni commissariali viene richiesto di dare tempestiva comunicazione al competente Dipartimento dei |

|provvedimenti con i quali sono disposte le nomine di commissari e sub commissari prefettizi. |

|La circolare, tuttavia, non ha tuttora avuto divulgazione attesa la necessità di coordinare alcuni aspetti della stessa con l’Ufficio di |

|Gabinetto del Ministro e con il Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e |

|Finanziarie. |

|L’obiettivo è stato quindi parzialmente ripianificato prevedendo, per quanto attiene alle nomine di commissari e sub commissari prefettizi, |

|l’invio alle Prefetture di appositi telegrammi al momento dell’adozione dei singoli decreti di scioglimento. |

|Implementazione della banca dati giuridica della Direzione Centrale per gli Utg e per le Autonomie Locali, riguardante la raccolta di |

|giurisprudenza in materia di scioglimento dei Consigli Comunali e sulla rimozione degli Amministratori locali |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono state esaminate, durante il corso dell’anno 2012, le più recenti sentenze, emesse nel corso dell’anno 2011 e 2012 dal giudice |

|amministrativo relative alle materie di competenza dell’Ufficio UCO, che ha redatto le relative massime, al fine dell’inserimento delle stesse |

|nella banca dati giuridica della Direzione Centrale per gli UTG e per le Autonomie Locali, gestita dall’Area IV. |

|La giurisprudenza esaminata è quella relativa al contenzioso, di competenza dell’Ufficio II - Controllo sugli Organi, instaurato a seguito degli|

|scioglimenti dei consigli comunali per motivi ordinari, per i quali sono stati adottati decreti del Presidente della Repubblica, ai sensi |

|dell’art.141 del d.lgs. n.267/2000, nonché per quella di collegamento o condizionamento degli amministratori con la criminalità organizzata di |

|tipo mafioso, per i quali sono stati adottati decreti presidenziali ai sensi dell’art.143 del d.lgs. n.267/2000. |

|Inoltre, è stata aggiornata la banca dati anche con l’inserimento di alcune sentenze concernenti la rimozione degli amministratori disposti con |

|decreto del Ministro, ai sensi dell’art.142 del d.lgs. n.267/2000. |

|L’esame delle più recenti sentenze, pronunciate dal giudice amministrativo nelle materie in argomento, ha consentito di tenere aggiornata la |

|banca dati per favorire la comunicazione e la circolazione delle informazioni giuridiche d’interesse agli addetti ai lavori. |

|Selezione dei pareri espressi dal Consiglio di Stato sui ricorsi straordinari al Capo dello Stato in materia di Enti locali, finalizzata |

|all’implementazione della raccolta pubblicata nella sezione dedicata “@autonomie locali in-comune” del portale internet del Ministero |

|dell’Interno |

|Risultati conseguiti |

| |

|Relativamente alla selezione dei pareri espressi dal Consiglio di Stato sui ricorsi straordinari al Capo dello Stato in materia di Enti |

|locali, l’obiettivo è stato articolato nelle seguenti fasi: |

|la prima fase ha riguardato la ricognizione dei ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica e la raccolta delle relative decisioni; |

|nella seconda fase sono stati invece ordinati cronologicamente i ricorsi ed i pareri evidenziando le modifiche normative intervenute; |

|la terza fase ha infine riguardato la realizzazione del progetto con l’inserimento dei dati raccolti in un’apposita banca dati giuridica. |

|Raccolta dei dati relativi alle unioni di Comuni costituite ai sensi delle recenti modifiche normative in materia e monitoraggio delle |

|problematiche emergenti dall’attività dei Comuni svolta nell’esercizio delle funzioni in forma associata |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata predisposta una banca dati nella quale sono state immesse le Unioni dei Comuni esistenti sul territorio nazionale. |

|Al 31 dicembre 2012 risultano costituite 372 Unioni, così suddivise su base regionale: |

|Lombardia: 59; Piemonte: 52; Sicilia: 49; Sardegna: 34; Emilia Romagna: 30; Veneto: 27; Puglia: 22; Toscana: 21; Lazio: 20; Campania e |

|Calabria: 12; Marche: 11; Molise: 8; Abruzzo: 7; Friuli Venezia Giulia: 4; Liguria, Trentino, Umbria e Basilicata 1. |

|Censimento generale del personale in servizio presso gli Enti locali al 31.12.2011, per l’aggiornamento periodico previsto dall’art. 95, |

|comma 1, del d. lgs.vo n. 267 del 2000 |

|Risultati conseguiti |

| |

|Con riguardo al censimento generale del personale in servizio presso gli Enti locali al 31.12.2011, di cui all’art. 95, c. 1, del decreto |

|legislativo n. 267/2000, si osserva che preliminarmente si è provveduto, d’intesa con la Ragioneria Generale dello Stato, all’aggiornamento |

|dei modelli di rilevazione in relazione alle modifiche normative intervenute in materia di personale degli Enti locali ed in relazione a |

|particolari esigenze manifestate dalle istituzioni. |

|All’inizio del mese di maggio, sempre d’intesa con la Ragioneria Generale dello Stato, sono state fornite tutte le informazioni necessarie |

|agli Enti locali per la corretta compilazione dei modelli di rilevazione ed alle Prefetture per l’effettuazione dei controlli sulla base |

|della circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2.5.2012 e della circolare del Ministero dell’Interno del 10.5.2012 . |

|Nel mese di settembre è stata completata la rilevazione tenendo conto che i termini erano stati procrastinati per gli Enti locali siti nei |

|territori colpiti dal terremoto. Durante la raccolta dei dati, l’Area competente ha fornito supporto agli Enti locali e alle Prefetture. |

|Una volta terminate le verifiche ed acquisite le rettifiche, è stata avviata l’elaborazione dei dati pervenuti e si è provveduto alla |

|pubblicazione delle risultanze commentate della rilevazione. |

|Aggiornamento sul circuito informativo con gli Organismi Europei della più recente normativa sulle Autonomie Locali, per favorire la |

|conoscenza in Europa delle leggi italiane in materia |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’attività svolta è stata finalizzata all’individuazione della normativa italiana nel settore delle autonomie locali, ritenuta più |

|importante ed utile da far conoscere in Europa e nei Paesi facenti parte del Consiglio d’Europa. Essa si è concretizzata nell’elaborazione |

|di un CD, contenente la normativa stessa (parte della quale tradotta in lingua francese ed inglese), che è stato inviato in congruo numero |

|di copie, con nota del 3 dicembre 2012, alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso il Consiglio d’Europa per la divulgazione a tutti i |

|47 Paesi membri di quel Consiglio, nonché agli altri Uffici europei interessati a conoscere modelli organizzativi di rappresentanza degli |

|interessi locali/nazionali. |

|Selezione e aggiornamento della raccolta di giurisprudenza in materia di Enti locali, nella sezione dedicata “@autonomie locali in-comune” |

|del portale internet del Ministero dell’Interno |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono state realizzate tutte le fasi propedeutiche al conseguimento dell’obiettivo. In particolare, a seguito della definizione, sotto il |

|profilo informatico e dei contenuti, dello studio progettuale finalizzato alla realizzazione della banca dati giuridica, il progetto è stato |

|puntualmente avviato, con l’ausilio dell’Ufficio III – Servizi Informatici Elettorali, provvedendo ad implementare l’aggiornamento della |

|raccolta di giurisprudenza, conseguendo la progressiva realizzazione quantitativa e qualitativa della banca dati, in linea con le previsioni |

|di pianificazione. |

|Implementazione dei circuiti informativi, anche con la collaborazione delle Prefetture-UTG interessate, per la tempestiva conoscenza delle |

|problematiche riguardanti i casinò |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel primo trimestre del 2012 sono stati chiesti alle Prefetture (Como, Imperia, Venezia) elementi informativi riguardo alle problematiche più |

|rilevanti dei Casinò di Campione d’Italia, Sanremo e Venezia. Ciò ha consentito di avere una situazione sufficientemente aggiornata. |

|Le risposte fornite hanno delineato situazioni particolari, specifiche per ciascuna realtà, soprattutto per le modalità con le quali i singoli |

|Comuni intendono superare la situazione di crisi delle rispettive società di gestione. Nel corso dell’anno i rapporti con le Prefetture |

|interessate sono diventati costanti, tanto che non si è reso più necessario, come in passato, formulare richieste di approfondimenti. |

|In particolare, per il Casinò di Venezia il problema, che riguardava la riorganizzazione del gruppo Casinò Municipale di Venezia S.p.A. con la|

|costituzione di una nuova società, è stata esaminata anche alla luce del parere reso dall’Avvocatura Generale dello Stato in data 27/1/2012. |

|Per il Casinò di Sanremo, sulla base di una apposita richiesta di elementi, la Prefettura di Imperia ha svolto un’istruttoria in merito alla |

|situazione amministrativo-contabile del Casinò di Sanremo. |

|Per il Casinò di Campione d’Italia sono state esaminate le varie proposte di modifica normativa, dirette ad intervenire sulla normativa vigente|

|per superare e risolvere le anomalie riscontrate in sede applicativa, che hanno dato luogo a contenziosi tra il Comune e la Società e tra gli |

|stessi soci. |

|E’ stata seguita inoltre la problematica relativa alla modifica dell’art. 31, comma 38, della L. n. 448/1998, nonché gli effetti prodotti |

|dall’art. 10 bis del D.L. n. 174/2012, convertito con modificazioni dalla L. n. 213/2012 che ha modificato la normativa relativa alla società |

|di gestione del Casinò di Campione d’Italia. |

Direzione Centrale dei Servizi Demografici

|Riordino della documentazione d’archivio della Direzione Centrale e definizione della procedura di scarto |

|Risultati conseguiti |

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|Dopo una ricognizione della documentazione presente in archivio a seguito dell’incremento dei fascicoli dovuto al trasferimento dell’Ufficio|

|stato civile, da altra sede, si è dato avvio ad un’attività di revisione della documentazione cartacea finalizzata ad una sistemazione più |

|congrua della stessa. |

|Tale incremento del materiale d’archivio ha prodotto un’interruzione dell’attività già avviata di revisione per privilegiare quella di |

|sistemazione della nuova documentazione. |

|Inoltre, a seguito della modifica apportata al D.P.R. n. 396/2000, in relazione alla competenza del cambiamento del cognome passata alle |

|Prefetture-UTG, è stato necessario trasferire tutte le pratiche inerenti la suddetta competenza alla Prefettura interessata. Con il |

|trasferimento definitivo della documentazione suddetta è stato quindi possibile ottenere un miglioramento della capienza dell’archivio. |

|Tuttavia, appurata l’esigenza di individuare diverse modalità di archiviazione, si è proceduto, previa apposita richiesta, a dotare |

|l’archivio di una nuova apparecchiatura scanner e, conseguentemente si è avviata la procedura di trasposizione della documentazione cartacea|

|su supporto informatico. |

|La fase di “scannerizzazione” ha determinato una revisione integrale dell’obiettivo programmato e, pertanto, a seguito di una compiuta |

|valutazione di un primo elenco di atti presenti in archivio, per l’eventuale formulazione di richiesta di scarto alla Commissione per la |

|valutazione dello scarto degli atti d’archivio, è proseguita l’attività di selezione degli atti da sottoporre ad archiviazione tramite |

|scanner, procrastinando ad un momento successivo la procedura di scarto. |

|L’obiettivo operativo è stato, quindi rimodulato e, sempre al fine di “decongestionare” l’archivio della Direzione Centrale, si è proceduto |

|ad attivare le caselle di posta elettronica certificata già richieste al competente ufficio informatico della Direzione Centrale dei Servizi|

|Elettorali. Tale ulteriore innovazione consentirà, tra l’altro, la protocollazione automatica e la contestuale archiviazione della posta |

|elettronica certificata nonché l’inoltro della corrispondenza in modalità “dematerializzata”. |

|Interventi di attuazione del decreto legge n. 5 del 2012 (art. 5), riguardante il cambio di residenza in tempo reale, con la predisposizione |

|del nuovo regolamento anagrafico e l’emanazione delle relative istruzioni operative |

|Risultati conseguiti |

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|In relazione a tale obiettivo, nel periodo gennaio-marzo 2012, nelle more della conversione del D.L. 9 febbraio 2012, n. 5, è stato |

|approfondito lo studio del disegno di legge di conversione, anche al fine di esaminare le eventuali modifiche o integrazioni da apportare al |

|testo normativo e sono stati attivati tutti i contatti necessari per la predisposizione dello schema di regolamento previsto dall’art. 5, di |

|concerto con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione. |

|Nel periodo aprile-luglio 2012, a seguito dell’emanazione della legge 4 aprile 2012, n. 35, recante “Disposizioni urgenti in materia di |

|semplificazione e di sviluppo”, di conversione del decreto legge n. 5/2012, in data 27 aprile 2012 è stata diramata la circolare n. 9 con la |

|quale è stata diffusa la modulistica per effettuare le dichiarazioni anagrafiche e sono state fornite ai Comuni, per il tramite delle |

|Prefetture-UTG, le relative istruzioni applicative. |

|È stato, quindi, predisposto il regolamento di attuazione dell’art. 5 del D.L. n.5/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile |

|2012, n. 35, in materia di variazioni anagrafiche, adottato con D.P.R. 30 luglio 2012, n.154. |

|Infine, anche a seguito di una prima disamina dei quesiti pervenuti circa l’applicazione delle nuove disposizioni in materia di variazioni |

|anagrafiche, è stata diramata la circolare n. 23 del 14 settembre 2012, con la quale sono state forniti i necessari chiarimenti in merito alle|

|intervenute modifiche normative ed è proseguita l’attività di consulenza sulle medesime problematiche. |

|Attività di coordinamento con le Amministrazioni coinvolte e di diffusione dei risultati nell’ambito del progetto “e-Aire – evoluzione del |

|sistema informatico di gestione” |

|Risultati conseguiti |

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|Preliminarmente ad ogni altro intervento sono stati curati i molteplici adempimenti connessi allo svolgimento della gara europea, provvedendo a |

|coadiuvare l’apposita commissione; nonché a curare le comunicazioni e la ricezione della documentazione da parte delle ditte partecipanti. |

|In particolare, con circolare n. 11 del 10 maggio 2012 è stata data informazione ai Comuni, per il tramite delle Prefetture-UTG, relativamente |

|allo stato di attuazione del progetto e-AIRE e sono state comunicate le fasi successive, fornendo le necessarie indicazioni. |

|Sono stati intrattenuti contatti costanti con il Servizio Informatico Elettorale per l’aggiornamento in tempo reale delle diverse fasi attuative|

|e per la definizione di problematiche emergenti e degli aspetti di criticità, al fine di concordare le soluzioni tecniche più idonee. |

|Particolare attenzione è stata prestata al controllo del mod. CONS, in occasione dell’inserimento dei campi relativi all’avvenuta conferma di |

|residenza all’estero/espatrio ai sensi della legge n. 133/2008, su richiesta dell’Agenzia delle Entrate, Direzione Accertamento. |

|Si è proceduto poi ad individuare i Comuni sperimentatori tra i quali il Comune di Roma, ed alla successiva stesura della relativa convenzione. |

|Nel periodo marzo-giugno 2012 si sono svolte numerose riunioni e si sono tenuti vari incontri e frequenti contatti con gli enti (INPS - Comune |

|di Roma) e con le Amministrazioni interessate al progetto e-AIRE (MAE, Agenzia Entrate). |

|Al fine di migliorare la comunicazione, soprattutto per gli aspetti tecnici, tra la Direzione Centrale, il Ministero degli Affari Esteri e |

|l’Agenzia delle Entrate, è stato informalmente costituito un gruppo di lavoro che ha stabilito un proprio calendario operativo. |

|Sono stati inoltre sviluppati i contatti con i competenti uffici del MAE per la definizione delle attuali criticità sia di carattere generale |

|che territoriali esistenti nell’allineamento ed, in particolare è stata avviata la definizione dei criteri per la risoluzione delle stesse |

|mediante il riesame delle tabelle stato/territori. |

|Il gruppo di lavoro tecnico ha poi sviluppato il nuovo software SAIA – AIRE necessario per la trasmissione dei dati tra comuni e consolati, |

|secondo le modalità definite nel nuovo progetto e-AIRE. |

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|ATTIVITÀ RELATIVE ALL’ATTRIBUZIONE MASSIVA DEL CODICE FISCALE AI CITTADINI ITALIANI RESIDENTI ALL’ ESTERO (DECRETO LEGGE 24 GENNAIO 2012, N.1 |

|CONVERTITO DALLA LEGGE 24 marzo 2012, n. 27) |

|A seguito dell’entrata in vigore del decreto legge n.1/2012, in relazione a quanto previsto dall’art. 40 secondo l’interpretazione condivisa con|

|l’Agenzia delle Entrate, in luogo dell’ipotizzata stipula di un’apposita convenzione per l’interscambio dei dati, è stato stabilito di attivare |

|un collegamento in sicurezza tra la banca dati AIRE e l’Anagrafe tributaria, al fine di ottimizzare i tempi di allineamento dei dati anagrafici |

|necessari per l’individuazione dei soggetti destinatari dell’attribuzione d’ufficio del codice fiscale, sia per l’attribuzione massiva del |

|codice fiscale ai cittadini italiani residenti all’estero, e per l’avvio in concreto del progetto e-AIRE. |

|Va tuttavia segnalato che nel mese di ottobre, è intervenuta un’ulteriore nuova norma in materia che ha previsto l’istituzione presso il |

|Ministero dell’Interno dell’ANPR (art. 2 del D.L. n. 179/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 221/2012) e per l’attuazione della |

|stessa sono state avviate intese informali con le amministrazioni interessate al progetto e-AIRE per valutarne la compatibilità con le citate |

|disposizioni normative. |

|Infatti, l’art. 2 di tale D.L. prevede che l’ANPR subentri all’INA, all’AIRE e, progressivamente alle Anagrafi comunali, secondo un piano da |

|completare entro il 31 dicembre 2014. |

|In relazione a tale previsione è stata, quindi, richiesta al Dipartimento per la digitalizzazione – che ha finanziato il progetto – una proroga |

|di 12 mesi per l’esecuzione del contratto finalizzata alla modifica dei piani progettuali in relazione al nuovo sistema ANPR. |

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|ATTIVITÀ INFORMATIVA DEL NUOVO PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON LE PREFETTURE-UTG NEI CONFRONTI DEI COMUNI NONCHÉ DELLE SOFTWARE HOUSE. ASSISTENZA|

|TECNICO-AMMINISTRATIVA DA FORNIRE AI COMUNI |

|E’ stata diramata la circolare n. 27 con la quale sono state fornite ai comuni le istruzioni necessarie per implementare il nuovo software |

|Anagaire V.4.7 predisposto per rendere possibile le operazioni di allineamento dei dati preordinati all’assegnazione massiva del codice fiscale.|

|Sono stati costantemente curati e mantenuti i canali di contatto informativo con i comuni attraverso il call center (numero verde) per |

|aggiornare e fornire eventuali soluzioni alle problematiche emergenti. |

|Miglioramento e snellimento delle attività e delle procedure in materia di stato civile in applicazione delle norme in materia di semplificazione|

|di cui al decreto legge n. 5 del 2012 |

|Risultati conseguiti |

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|ESAME DELLE PROPOSTE NORMATIVE IN MATERIA DI SEMPLIFICAZIONE DELL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E PREDISPOSIZIONE DEL DECRETO MINISTERIALE PREVISTO |

|DALL’ART. 6 DEL D.L. N. 5/2012 |

|La materia della dematerializzazione degli atti di stato civile disposta con il D.L. n. 5/2012 si è concretizzata con la legge di conversione n. |

|55 del 4 aprile 2012 la quale ha disposto l’obbligatorietà della trasmissione telematica degli atti concordata attraverso intese raggiunte con il|

|Ministero per la Pubblica Amministrazione e le Semplificazioni; la disciplina delle modalità di invio telematico è stata demandata all’emanazione|

|di appositi decreti interministeriali. |

|Accanto alla nuova disciplina sulla comunicazione dei documenti mediante strumenti telematici, va citata la altrettanto recente novità |

|legislativa (legge 24 novembre 2011, n. 183) che, sempre nell’ambito della semplificazione dell’attività amministrativa, ha previsto la c.d. |

|“decertificazione del rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini”, rafforzando il principio in base al quale l’autocertificazione a cura |

|del privato o l’acquisizione diretta del documento, da parte dell’amministrazione procedente presso l’amministrazione certificante, costituiscono|

|gli strumenti ordinari utilizzabili ai fini di comprovare gli stati, le qualità personali e i fatti di rilievo per i procedimenti di stato |

|civile. Sono state quindi emanate apposite direttive in materia (circolare n. 4 del 2 marzo 2012) per assicurare una concreta e uniforme |

|attuazione sull’intero territorio nazionale. |

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|INIZIATIVE DI SOSTEGNO AI COMUNI IN RELAZIONE ALLE NUOVE DISPOSIZIONI |

|La regolamentazione esaminata fissa l’ambito di applicazione delle nuove norme (tra comuni e tra consolati e comuni), le modalità e i termini per|

|l’attuazione concreta della trasmissione telematica, qualora trattasi di sola comunicazione o invio di atti da trascrivere o da annotare. |

|L’iniziativa del legislatore (legge 24 novembre 2011, n. 183) riguardante la c.d. “decertificazione del rapporto tra pubblica amministrazione e |

|cittadini”, ha reso necessaria l’acquisizione di pareri di stretta operatività, concordati con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e la |

|Semplificazione, anche sulla base di richieste avanzate dal territorio, al fine di assicurare una ancora più chiara attuazione ai principi |

|inerenti la dematerializzazione. |

|Per assicurare la coerenza interpretativa delle norme in tutti i comuni italiani è stato aggiornato il testo del massimario sulle problematiche |

|dottrinarie e tecniche più controverse, mettendo a disposizione le linee in indirizzo e le soluzioni ritenute idonee, indicando la linea d’azione|

|da intraprendere, anche alla luce della logica giuridica che è alla base di ciascun istituto relativo allo stato civile. |

|Nuove disposizioni legislative, relative allo stato civile, sono poi intervenute in materia di “filiazione” (legge 10 dicembre 2012, n. 219) in |

|base alle quali si è reso indispensabile fornire chiarimenti e istruzioni nelle more dell’approvazione dei decreti delegati e delle successive |

|modifiche alle norme regolamentari di cui al D.P.R. n. 396/2000. |

|Semplificazione e razionalizzazione del modello organizzativo di emissione della carta d’identità elettronica (cie), al fine di ottimizzare la |

|gestione del processo operativo e predisposizione dei provvedimenti attuativi del documento unificato (cie-ts), ai sensi del d.l. n. 70/2011 |

|Risultati conseguiti |

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|STUDIO DI NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI DEL PROCESSO DI EMISSIONE DELLA CIE E DEL DOCUMENTO UNIFICATO (CIE-TS) AI SENSI DEL D.L. N.70/2011 |

|CONVERTITO CON L. N. 106/2011 |

|Nel corso dei primi mesi del 2012, il gruppo di lavoro costituito da rappresentanti del Ministero della Salute, Dipartimento della |

|Digitalizzazione e l’Innovazione, DIGIT-PA, IPZS e SOGEI, coordinati da Dirigenti della Direzione Centrale per i Servizi Demografici, ha tenuto |

|numerosi incontri, a seguito delle modifiche normative apportate alla vigente disciplina dal decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, che ha previsto|

|il graduale rilascio della CIE sul territorio nazionale, unificata alla tessera sanitaria, con il decreto legge n.70/2011, convertito dalla |

|legge n.106/2011. Tali iniziative hanno portato all’elaborazione di un documento riguardante il processo di emissione della CIE e TS con le |

|relative caratteristiche tecniche; il piano di diffusione, con la conseguente stima dei costi variabili a seconda delle soluzioni alternative |

|prospettate, sottoposte alla valutazione dei vertici politici ed amministrativi delle Amministrazioni ed Enti coinvolti. |

|Inoltre, l’art. 40 del citato decreto legge n. 1/2012 ha previsto che la carta d’identità valida per l’espatrio rilasciata ai minori di età |

|inferiore agli anni quattordici può riportare, a richiesta, il nome dei genitori o di chi ne fa le veci, e l’art.7 del decreto legge n. 5/2012 è |

|intervenuto sulle scadenze di tale documento. In esito a tali modifiche normative sono state emanate rispettivamente le circolari n.1 del |

|27/1/2012 e n.2 del 10/2/2012 con cui sono state fornite indicazioni ai Comuni al fine di assicurare una concreta ed uniforme applicazione delle |

|norme sull’intero territorio nazionale, mentre per la CIE è stato elaborato il relativo applicativo. |

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|PREDISPOSIZIONE DEI PROVVEDIMENTI NORMATIVI DI ATTUAZIONE DEL DOCUMENTO UNIFICATO |

|Le modifiche normative sopra indicate hanno determinato la rivisitazione dei due decreti ministeriali, con i relativi allegati A e B contenenti |

|le regole tecniche, concernenti la carta d’identità elettronica ed il documento unificato, nonché del D.P.C.M. con cui si dispone l’unificazione |

|della carta d’identità elettronica con la tessera sanitaria, già in fase avanzata di studio e predisposizione, frutto dell’attività compiuta, a |

|partire dall’anno precedente, dal gruppo di lavoro, a seguito della deliberazione con cui la Corte dei Conti, nell’adunanza del 1° dicembre 2011,|

|aveva ricusato il visto sull’atto di indirizzo strategico emanato dal MEF in data 28 luglio 2011. |

|Sono state pertanto elaborate diverse proposte normative in ordine al nuovo progetto di emissione del documento unificato. |

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|ATTIVITÀ DI SUPPORTO NEI CONFRONTI DEI COMUNI IN CUI VERRÀ AVVIATO IL PROGETTO |

|A seguito dell’entrata in vigore del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221 (decreto crescita) |

|concernente anche il Documento Digitale Unificato, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente ed il Domicilio Digitale si sono |

|intensificate le richieste di informazioni da parte dei Comuni sperimentatori, per cui si è reso necessario intensificare l’attività di supporto |

|nei confronti delle realtà individuate per la sperimentazione. |

|A ciò va aggiunto che, poiché le linee progettuali sottese alle norme citate interessano trasversalmente varie amministrazioni, chiamate ad |

|esprimere il concerto sugli schemi di decreti previsti e ciò richiede la collaborazione e lo sforzo congiunto di tutti i soggetti a vario titolo |

|coinvolti nella definizione delle misure di attuazione previste, è stata avviata l’istruttoria per la costituzione di un apposito tavolo tecnico |

|presso il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. |

|Interventi finalizzati al miglioramento della qualità del servizio svolto dagli ufficiali di stato civile, anche attraverso la risoluzione delle |

|problematiche interpretative della disciplina normativa in materia |

|Risultati conseguiti |

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|SVOLGIMENTO DI APPROFONDIMENTI GIURIDICI SULLE PROBLEMATICHE EMERGENTI IN MATERIA |

|Dopo il primo semestre 2012, in applicazione del D.P.R. n. 54 del 13 marzo 2012, che ha introdotto modifiche al D.P.R. n. 396/2000, è stato |

|migliorato il servizio svolto dagli ufficiali di stato civile attraverso il decentramento alle Prefetture–UTG della competenza in materia di |

|cambiamento del cognome. Perciò è stato necessario trasferire alle sedi periferiche le pratiche in materia, non ancora definite. |

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|ELABORAZIONE DI UNA RELAZIONE FINALE SUGLI APPROFONDIMENTI SVOLTI |

|Nel periodo di riferimento, avendo la Direzione Centrale per i Servizi Demografici conservato la titolarità in materia giurisprudenziale di stato|

|civile, ha curato la soluzione interpretativa a tutti i quesiti di carattere giuridico presentati sia dalle Prefetture stesse che dai Comuni. |

Direzione Centrale dei Servizi Elettorali

|Razionalizzazione e snellimento delle procedure e degli adempimenti relativi al procedimento elettorale e referendario che non siano espressamente|

|previsti da disposizioni di legge |

|Risultati conseguiti |

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|E’ stato completato lo studio finalizzato alla semplificazione delle disposizioni contenute nel Testo unico delle leggi recanti norme per la |

|disciplina dell’elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste elettorali (approvato con D.P.R. 20 marzo 1967, n.223, pubblicato |

|sulla G.U. n. 106 del 28 aprile 1967), avvalendosi anche di un gruppo di lavoro appositamente costituito presso la Direzione Centrale dei Servizi |

|Elettorali. Sono state presentate delle proposte di modifica di norme che verranno analizzate dagli organismi competenti allo scopo di: adeguare |

|la normativa sulle Commissioni elettorali comunali alla riduzione dei componenti dei consigli comunali apportata dalle recenti riforme normative; |

|semplificare l’attività delle Commissioni elettorali circondariali rendendo visibili on line tutti gli atti degli uffici elettorali e i relativi |

|ricorsi, informatizzare le procedure di revisione delle liste elettorali. |

|Studio ed analisi delle possibili iniziative per il miglioramento della qualità dell’informazione verso il cittadino |

|Risultati conseguiti |

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|L’esito dell’attività di studio svolto ha portato alla raccolta sistematica delle: frequently asked question (FAQ) sulle elezioni comunali. |

|Si è quindi proceduto alla raccolta, catalogazione e suddivisione per argomenti delle domande più frequenti sulle elezioni comunali e definite le |

|relative risposte da pubblicare sul relativo sito per migliorare la qualità dell’informazione. |

|Razionalizzazione, revisione ed aggiornamento delle pubblicazioni realizzate dalla Direzione Centrale dei Servizi Elettorali in materia di elezioni|

|amministrative |

|Risultati conseguiti |

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|L’attività svolta nel corso del 2012 ha consentito la redazione della pubblicazione in materia di elezioni amministrative in tempi adeguatamente |

|anticipati rispetto alle date di voto, anche ai fini della tempestiva informazione agli operatori (prefetture, comuni e presidenti di seggio) si è |

|provveduto alla diffusione via internet, nelle more della stampa e distribuzione degli esemplari cartacei, che avverrà immediatamente dopo le fasi |

|di presentazione e di ammissione delle candidature su cui sono fondate le successive operazioni di voto e di scrutinio presso i seggi elettorali. |

|Diffusione anche sul web della pubblicazione in formato digitale contenente la documentazione legislativa ed i risultati delle elezioni politiche|

|Risultati conseguiti |

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|Con riferimento all’obiettivo di elaborare e diffondere la pubblicazione “elezione del Senato della Repubblica ed elezione della Camera dei |

|Deputati del 13 e 14 aprile 2008”, nel primo semestre dell’anno 2012, si è provveduto al caricamento ed alla formattazione dei dati; sviluppo del|

|software per la consultazione on line/off line e per la fruibilità dei dati formattati; alla validazione dell’intera pubblicazione in fase |

|conclusiva necessaria per la diffusione in internet sul sito web istituzionale. |

|Al termine dell’anno di riferimento, è stata quindi edita la pubblicazione in formato digitale pronta per la creazione su un supporto magnetico |

|CD-ROM e contestualmente inserita per la consultazione e il download nel portale web istituzionale nella apposita sezione “Leggi, istruzioni |

|elettorali e pubblicazioni digitali”. Particolare apprezzamento è quindi pervenuto dagli addetti ai lavori per i dati ufficiali messi a |

|disposizione dalla Direzione Centrale. |

|promozione e gestione della comunicazione istituzionale della direzione centrale dei servizi elettorali |

|Risultati conseguiti |

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|Si è provveduto al coordinamento degli uffici interessati mediante la definizione della procedura di trasmissione dei dati; caricamento on line|

|nel sito web istituzionale di parte della documentazione istituzionale della medesima Direzione individuata per la divulgazione. |

|Si è poi provveduto ad effettuare i vari steps programmati, pubblicando sul sito istituzionale del Ministero dell’Interno nuovi e numerosi |

|documenti messi a disposizione dell’utenza interna ed esterna. |

|L’attività svolta ha consentito di chiarire le procedure e gli strumenti che gli uffici della Direzione devono utilizzare per una più efficace |

|e coordinata “comunicazione esterna”. Ciò anche a garanzia di una migliore offerta all’utenza della “conoscenza” dell’attività svolta dalla |

|Direzione Centrale. |

|Realizzazione di un sistema evoluto per acquisizione informatizzata dei dati elettorali direttamente dai Comuni e per consentire |

|l’interoperabilità tra le banche dati delle Prefetture-UTG e quelle dei Comuni |

|Risultati conseguiti |

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|La realizzazione del sistema evoluto di acquisizione informatizzata dei dati elettorali ha rilevato: un miglioramento dei tempi di |

|acquisizione e di diffusione delle informazioni elettorali, prevedendo un’interazione diretta con i Comuni, con la riduzione dei passaggi dei|

|dati; un miglioramento della qualità del dato e della trasparenza del servizio attraverso l’incremento del flusso delle comunicazioni interne|

|ed esterne conseguente all’aumento del livello di dettaglio del dato elettorale; la digitalizzazione del servizio e la dematerializzazione |

|del processo di acquisizione e di diffusione dei dati elettorali con conseguente minor impiego di risorse. |

|Reingegnerizzazione ed evoluzione del sistema unico territoriale (sut) per l’acquisizione on line da parte degli Enti Territoriali delle |

|informazioni anagrafiche e finanziarie, per la gestione delle attività di competenza del Dipartimento |

|Risultati conseguiti |

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|E’ stato realizzato il progetto di reingegnerizzazione del sistema unico territoriale (SUT) che prevede un’interfaccia applicativa di gestione |

|centralizzata per gli Enti in carico al Ministero dell’Interno, nonché interfacce che consentono l’interoperabilità con gli altri applicativi |

|gestiti dall’Ufficio III: Servizi Informatici Elettorali e con quelli in uso presso i Comuni italiani. |

|Sono state, inoltre, sviluppate le funzionalità per la georeferenziazione degli enti e la ricostruzione della evoluzione storica degli enti |

|Regione, Provincia e Comune dal 1861 ad oggi. |

|Per consentire la gestione on line dei dati, l’applicazione è disponibile in modalità web e, in ambito intranet, è possibile accedere alle |

|informazione anche con un sistema cartografico. |

|Miglioramento dei processi di gestione e di acquisizione del flusso documentale con gli Organi straordinari di liquidazione |

|Risultati conseguiti |

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|Dopo la fase di studio e progettazione è stata completata la realizzazione del software di gestione dell’intera procedura di dissesto |

|finanziario degli Enti locali, al fine di offrire un valido supporto alle attività dell’Organo Straordinario di Liquidazione. L’applicativo |

|prevede l’acquisizione delle istanze di inserimento alla massa passiva dell’ente, il processo di definizione dei debiti riconosciuti e la |

|gestione della prescelta procedura ordinaria o semplificata ai fini del pagamento dei debiti dell’ente. |

|Si è quindi pervenuti, in sostanza, all’informatizzazione dell’intero processo di definizione del dissesto agevolando l’attività di controllo e|

|verifica. |

|Per le finalità di cui sopra è stata quindi creata un’apposita sezione nel sito web della Direzione Centrale della Finanza Locale dalla quale è|

|possibile effettuare il download dell’applicazione e del manuale utente. |

|evoluzione, manutenzione e messa in esercizio del sistema informativo di gestione dell’anagrafe degli italiani residenti all’estero (e-AIRE) |

|Risultati conseguiti |

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|L’inizio del progetto di evoluzione del sistema informativo di gestione dell’anagrafe degli italiani residenti all’estero (e-AIRE) previsto per |

|gennaio 2012, di fatto è slittato alla fine del mese di luglio dello stesso anno, in ragione dei tempi necessari per l’espletamento della gara |

|europea i cui adempimenti sono stati curati dalla Direzione Centrale dei Servizi Demografici. |

|Tuttavia, le attività di completamento dei test di integrazione con le altre amministrazioni centrali (Ministero degli Affari Esteri ed Agenzia |

|delle Entrate) hanno subito un differimento connesso anche alla ridefinizione dei processi d’integrazione con i sistemi delle amministrazioni |

|coinvolte (Ministero Interno – Agenzia delle Entrate – Ministero Affari Esteri) nel progetto, che hanno richiesto una rimodulazione del piano di|

|progetto e della migrazione dei dati. Infatti, nel corso dell’esecuzione delle citate attività è emersa la necessità di apportare delle varianti|

|al progetto originario anche a seguito della legge del 24 marzo 2012 n.27 e del D.L. n.179/2012, convertito dalla legge n.221/2012. Tale ultima |

|disposizione ha infatti previsto l’istituzione presso il Ministero dell’Interno dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), che |

|subentra all’INA, all’AIRE e gradualmente alle AIRE tenute dai comuni. Le ridefinizioni dei tempi, in base alla Convenzione stipulata tra il |

|Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione ed il Ministero dell’Interno, ha previsto che il progetto dovrà concludersi |

|entro il mese di luglio 2013, salvo eventuali ulteriori modifiche derivanti dagli adempimenti a carico delle altre Amministrazioni coinvolte. |

|Realizzazione di una web application per la formazione e gestione dell’elenco dei “revisori dei conti” degli Enti locali |

|Risultati conseguiti |

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|L’obiettivo è stato raggiunto con l’attivazione di un sistema di formazione a distanza attraverso l’utilizzo della piattaforma e-learning SELF |

|al fine agevolare la compilazione ed invio on line della domanda di iscrizione nel registro dei revisori dei conti negli Eti locali. E’ stato, |

|altresì, messo in esercizio, il sistema di acquisizione on line delle domande per l’iscrizione nel registro dei revisori dei conti negli Enti|

|locali ed è stata, inoltre, realizzata e collaudata la procedura applicativa che consentirà alle Prefetture competenti per territorio di |

|effettuare il sorteggio per la nomina da parte del Comune dei revisori dei conti. |

|Dematerializzazione dei procedimenti amministrativi per la conservazione digitalizzata dei documenti, sostitutiva di quella cartacea di |

|archivio |

|Risultati conseguiti |

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|Successivamente alla fase di analisi dei requisiti e delle verifiche di impatto del sistema di conservazione sulle applicazioni di gestione |

|documentale, con l’installazione del sistema in argomento integrato con i sistemi dei conti consuntivi e di protocollo informatico (e-prot), |

|si è conclusa la fase realizzativa della funzionalità di indicizzazione e ricerca testuale e si è provveduto alla predisposizione degli |

|ambienti di test. |

|La messa in esercizio del sistema di conservazione sostitutiva ha permesso di adeguare il sistema di protocollazione del Dipartimento e degli |

|altri uffici gestiti dal SIE alle norme vigenti in materia di archiviazione sostitutiva. Grazie a tale attività si è ottenuta anche la |

|possibilità di dematerializzare i processi fino ad ora detenuti in forma cartacea. |

|Programmazione, razionalizzazione e monitoraggio degli acquisti e della fornitura dei servizi di assistenza tecnica |

|Risultati conseguiti |

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|E’ stata realizzata la rilevazione informatizzata degli acquisti del magazzino e dei servizi di help desk attraverso la messa in esercizio |

|del software open source che è stato personalizzato ed adeguato alle esigenze dell’Ufficio. Con il caricamento dei dati si è ottenuta una |

|maggiore efficienza nella gestione degli interventi di assistenza tecnica, i quali vengono tracciati e seguiti in maniera efficiente e più |

|rapida, e nella razionalizzazione e nel monitoraggio degli acquisti che ha permesso una migliore gestione contabile degli assetti informatici|

|e, conseguentemente, un contenimento della spesa per i servizi informatici. |

|Razionalizzazione, semplificazione e velocizzazione delle procedure e degli adempimenti connessi al procedimento elettorale e referendario |

|Risultati conseguiti |

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|Dopo una accurata analisi della normativa che disciplina la tenuta dei fascicoli elettorali personali e dopo aver esaminato con l’ANUSCA il |

|numero dei fascicoli, il loro peso documentale e il volume dei trasferimenti tra Comuni, è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra la |

|Direzione Centrale, la Prefettura-UTG di Firenze e alcuni Comuni di quella Provincia per avviare una sperimentazione, al fine di poter |

|individuare regole giuridiche e tecniche, coerenti con il Codice dell’Amministrazione Digitale ed, al tempo stesso, evidenziare criticità e |

|problematiche. |

|Successivamente è stata definita la sperimentazione, valutata positivamente dal gruppo di lavoro per la semplificazione e la razionalizzazione |

|dei procedimenti elettorali, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie telematiche, istituito presso la Direzione Centrale dei Servizi |

|Elettorali. |

|Il lavoro svolto è finalizzato all’applicazione dell’art. 6, co. 1, lettera a) del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5 (convertito dalla legge |

|n. 35/2012), il quale prevede che siano effettuate esclusivamente per via telematica le comunicazioni e le trasmissioni tra comuni di atti e di|

|documenti previsti dal testo unico delle leggi per la disciplina dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste elettorali, |

|di cui al D.P.R. 20 marzo 1967, n. 223. |

|aggiornamento, revisione ed integrazione delle pubblicazioni predisposte dalla direzione centrale dei servizi elettorali in materia elettorale e|

|referendaria |

|Risultati conseguiti |

| |

|La realizzazione dell’obiettivo mediante la rapida diffusione delle pubblicazioni in internet sul sito web istituzionale ha permesso, con |

|evidente apprezzamento degli addetti ai lavori e dei cittadini, di anticiparne la consultazione rispetto ai tempi di attesa della stampa della |

|pubblicazione in formato cartaceo. |

|ottimizzazione e velocizzazione dei tempi di risposta in materia di consulenza giuridica ai destinatari pubblici e privati, allo scopo di |

|fornire linee d’indirizzo unitarie ed omogenee nell’interpretazione e nell’applicazione della normativa elettorale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono stati raccolti, catalogati e suddivisi per argomenti i pareri espressi dalla Direzione Centrale sulla propaganda elettorale e |

|sull’elettorato attivo. Ciò ha consentito di velocizzare i tempi di risposta in materia di consulenza giuridica elettorale e non si esclude che |

|in futuro il materiale raccolto possa essere messo a disposizione on line sul web. |

|gestione della contabilità speciale per i fondi del progetto “e-Aire - evoluzione del sistema informatico di gestione” cofinanziato dalla |

|Presidenza del Consiglio - Dipartimento per la digitalizzazione della P.A. e l’innovazione tecnologica |

|Risultati conseguiti |

| |

|A conclusione di diversi incontri con i dirigenti del MEF e della Banca d’Italia allo scopo di individuare tutte le attività da svolgere per il|

|raggiungimento dell’obiettivo, è stata realizzata l’apertura di un conto di contabilità speciale presso la Tesoreria Provinciale di Roma per il|

|progetto “e-AIRE”. E’ stata poi richiesta al Poligrafico dello Stato la fornitura dei necessari timbri per effettuare gli ordini di pagamento |

|in contabilità speciale; successivamente all’attribuzione del numero di conto di contabilità speciale presso la Banca d’Italia è stato |

|effettuato il deposito della firma autografa del responsabile del conto di contabilità speciale al fine di perfezionare il relativo iter |

|amministrativo. |

|Non sono stati ancora emessi ordinativi di pagamento in quanto non sono pervenute fatture da pagare a causa del protrarsi della tempistica |

|relativa alla gara per la realizzazione del progetto informatico e-AIRE effettuata dalla Direzione Centrale dei Servizi Demografici. Il |

|completamento dell’obiettivo avverrà pertanto nell’anno 2013. |

|Miglioramento dell’imputazione dei costi nell’ambito della contabilità economica della Direzione Centrale |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’obiettivo è stato raggiunto attraverso la messa in esercizio del software che è stato personalizzato ed adeguato alle esigenze dell’Ufficio, |

|il caricamento dei dati e l’informatizzazione dei costi dei materiali in magazzino, ottenendo in tal modo una maggiore rapidità e precisione |

|nella imputazione dei medesimi nell’ambito della contabilità economica, nonché nella razionalizzazione e nel monitoraggio degli acquisti che ha |

|permesso una migliore gestione contabile e, conseguentemente, un contenimento della spesa. |

|Miglioramento delle procedure di comunicazione a favore degli Uffici Elettorali |

|Risultati conseguiti |

| |

|Dopo aver preliminarmente effettuato l’individuazione e la ricognizione degli indirizzi e dei contatti dei referenti delle Prefetture -UTG, è |

|stato creato un indirizzo di posta elettronica presso il Servizio I logistica elettorale, in modo da riuscire ad ottenere il risultato atteso e|

|quindi la dematerializzazione delle comunicazioni con le Prefetture-UTG per ciò che concerne le richieste del fabbisogno elettorale. |

Direzione Centrale della Finanza Locale

|Studio analisi e valutazione, per i profili di competenza del Ministero dell’Interno, dei parametri di virtuosità del patto di stabilità |

|interno, ai fini dell’adozione del decreto interministeriale previsto dall’articolo 20 del d.l. n. 98 del 2011 |

|Risultati conseguiti |

| |

|A seguito dello studio ed approfondimento delle connesse problematiche e lo svolgimento di mirate riunioni tecniche, si è pervenuti |

|all’emanazione del decreto 25 giugno 2012 recante “Riduzione degli obiettivi del patto di stabilità interno degli enti locali effettuata in |

|base alla virtuosità ai sensi dell'articolo 20, comma 2 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15|

|luglio 2011, n. 111”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 20 agosto 2012. |

|Tale lavoro è frutto di complesse valutazioni sotto il profilo tecnico che hanno consentito di identificare comuni e province che, rispetto |

|ad alcuni parametri contabili e non, hanno profili di virtuosità e di buon andamento nella gestione e possono beneficiare di obiettivi del |

|patto di stabilità meno gravosi. |

|In un periodo in cui è stato necessario predisporre molte manovre dirette alla razionalizzazione ed al contenimento della spesa, si è |

|valutato che alcune misure potevano avere effetti meno accentuati per gli Enti locali i cui parametri finanziari ne documentassero la sana ed|

|ordinata gestione. |

|Per l’emanazione del decreto, che già contiene anche una nota tecnico esplicativa della metodologia applicata, è stato necessario fornire |

|agli Enti locali informazioni e dettagli circa i criteri applicati e le risultanze dei dati in collaborazione con gli Uffici del Dipartimento|

|delle Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze. |

|Collaborazione con varie Amministrazioni ed Enti Pubblici che operano nel settore della Finanza Locale per finalità di studio ed |

|approfondimento della materia, nonché per la condivisione di informazioni relative ai dati contabili di bilancio degli Enti locali |

|Risultati conseguiti |

| |

|I dati del certificato di bilancio consuntivo degli Enti locali, che vengono raccolti per ogni esercizio dalla Direzione Centrale della Finanza|

|Local, è la principale fonte di detenzione degli stessi. Essi vengono ordinariamente utilizzati: |

|- dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) per elaborare dati e relazioni da fornire, annualmente all’EUROSTAT sul comparto degli Enti |

|locali; |

|- dalla Banca dati unitaria della Pubblica Amministrazione - istituita presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai sensi |

|dell’articolo 13 del la legge 31 dicembre 2009, n. 196 – per tutti gli studi e le elaborazioni a carattere istituzionale; |

|- dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e dell’Unione delle Province d’Italia (UPI) per gli studi e le ricerche da essi condotte. |

|Sono stati forniti dati finanziari a tutte le Amministrazioni pubbliche che operano nel settore degli Enti locali, rafforzando così la |

|collaborazione istituzionale. Le azioni si sono concretizzate, in primo luogo, in contatti e riunioni tecniche per comprendere le esigenze |

|informative di ogni destinatario, individuando i canali informatici da utilizzare. La messa a disposizione dei dati è stata pertanto corredata,|

|via via che le Amministrazioni pubbliche riceventi lo hanno richiesto, anche da informazioni e assistenza tecnica circa l’ambito oggettivo ed |

|il significato contabile delle singole informazioni finanziarie, fornendo i dati aggiornati secondo specifiche piattaforme tecniche concordate |

|e condivise. |

|Realizzazione ed impiego di un software per l’ottimizzazione del flusso documentale con gli organi straordinari di liquidazione degli Enti locali|

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata conseguita una razionalizzazione organizzativa ed un miglioramento della qualità del servizio attraverso il potenziamento dell’uso di |

|tecnologie informatiche, che hanno incrementato e semplificato, in special modo, il flusso documentale con gli Enti locali dissestati. |

|Il miglioramento della qualità, dell’efficienza e della produttività del servizio è stato garantito attraverso l’implementazione delle procedure |

|relative al flusso documentale con gli Enti locali in situazione di dissesto finanziario, in particolare, è stato offerto agli organi |

|straordinari di liquidazione un software per la gestione di tutta la fase di gestione della liquidazione, garantendo così l’uniformità del flusso|

|documentale tra i vari soggetti coinvolti nella procedura di dissesto degli Enti locali. |

|Predisposizione del piano di rientro quindicinale e reiscrizione dei residui perenti in favore degli Enti locali aventi diritto (legge n. |

|449/1998) |

|Risultati conseguiti |

| |

|A seguito dell’emanazione del decreto legge 16/2012, sono stati assegnati al Ministero dell’Interno 1.000 milioni di euro per il ripianamento dei |

|residui perenti relativi al periodo dal 1998 al 2007, riguardanti gli enti c.d. monitorati e cioè i comuni e le province rispettivamente superiori|

|a 50.000 e 400.000 abitanti. Con tale somma si è provveduto al ripianamento attraverso una modifica delle procedure informatiche che ha interessato|

|anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze. A tal fine si sono svolte riunioni operative e successivamente il predetto Dicastero ha accolto |

|la proposta di modificare la procedura di pagamento, consentendo di operare i pagamenti prescindendo dalle singole partite contabili. |

|La procedura attivata ha rappresentato un espediente che, divergendo dalle rigide regole proprie di contabilità di Stato, ha consentito |

|l’espletamento del pagamento entro l’anno in corso, in linea col dettato normativo. |

|Ripianamento delle somme scritturate al conto sospeso «collettivi» della Banca d’Italia a seguito delle anticipazioni operate dalle Tesorerie |

|Provinciali (legge n. 669/1996) |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono state eseguite le operazioni di pagamento a favore delle Tesorerie Provinciali della Banca d’Italia a ristoro delle risorse finanziarie da |

|queste erogate precedentemente in favore degli Enti locali. Infatti, per il periodo 1998 - 2007 i comuni e le province, rispettivamente inferiori a |

|50.000 e 400.000 abitanti, usufruivano di anticipazioni da parte delle Sezioni provinciali della Banca d’Italia nella misura non superiore alla |

|soglia prevista per legge, per cui le predette Sezioni vantavano un credito nei confronti del Ministero dell’Interno che è stato attualmente |

|interamente estinto. |

|Verifica delle infrastrutture hardware e software, ai fini del potenziamento delle banche dati della Direzione Centrale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono stati realizzati diversi interventi che hanno in alcuni casi modificato le impostazioni iniziali aggiornandole ai nuovi risvolti normativi. La|

|realizzazione di mirati test ed analisi hanno permesso di affinare il sistema rendendolo affidabile e operativamente adeguato alle esigenze |

|dell’ufficio. |

|Realizzazione di un massimario di giurisprudenza in materia di Finanza locale denominato “max loc” |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stato realizzato un programma di massimizzazione, attraverso la decostruzione e la susseguente sintesi dei pareri del Consiglio di Stato |

|espressi in ordine ai ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica istruiti dal Ministero dell’Interno (compente per materia). Questo |

|lavoro è volto alla costituzione di un repertorio di agevole consultazione senza affievolire la puntualità e il rigore dottrinario e |

|giurisprudenziale espressi dall’Alto consesso. L’attività di massimizzazione, incentrata sui cennati presupposti metodologici, assume, quindi, |

|come obiettivo, la costituzione di un dispositivo che, coniugando funzionalità e consultabilità, costituisce uno strumento immediato di |

|consultazione per l’attività del contenzioso nelle materie di competenza. |

|Esame della contribuzione speciale statale erogata a favore degli Enti locali al fine di individuare l’eventuale presenza di consorzi di |

|funzioni per i quali è prevista la soppressione (art.2, comma 186, lettera e) della legge n. 191/2009) |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nell’anno 2012 sono state erogate le contribuzioni assegnate ai consorzi nel rispetto dei tempi prestabiliti. |

|La procedura, attivata per verificare la legittimità dei consorzi a seguito delle disposizioni di cui all’art. 2, comma 186, lettera e) della |

|legge n. 191/2009, si è dimostrata di estrema importanza in quanto ha consentito di verificare ulteriori aspetti di particolare rilevanza. In |

|dettaglio, la procedura in esame, scaturita da esigenze ben precise, ha consentito all’ufficio di procedere ad una ricognizione complessiva |

|della situazione dei consorzi consentendo, pertanto, di verificare la sussistenza di tutti i presupposti che legittimano gli stessi ad ottenere|

|l’assegnazione del contributo. |

|Implementazione della banca dati di Finanza Locale ed avvio di una nuova procedura con l’inserimento dei dati anagrafici ed economici, trasmessi|

|dal Ministero dell’Economia e delle Finanze su supporto cartaceo, del personale ex ETI (ente tabacchi italiano), stabilizzato presso Province e |

|Comuni |

|Risultati conseguiti |

| |

|A seguito del superamento di alcune iniziali difficoltà riscontrate, l’attivazione della procedura ha consentito di raggiungere immediatamente |

|due risultati. Con l’inserimento di tutti i dati anagrafici del personale ex ETI e del contributo correlato ad ogni singola unità di personale, |

|è stato possibile procedere in tempi celeri al pagamento di quanto dovuto agli enti beneficiari. Questo è avvenuto in anticipo rispetto ai tempi|

|stabiliti per la chiusura della contabilità finanziaria dell’esercizio 2012 (5 dicembre 2012). L’inserimento dei dati, inoltre, ha consentito di|

|rilevare alcune modifiche/integrazioni per le quali sono state avviate le conseguenti procedure amministrative. Infatti per alcuni enti sono |

|state fatte comunicazioni per segnalare che la tardiva comunicazione di variazione nel rapporto di lavoro che ha comportato l’erogazione del |

|contributo. In questo caso l’ente è stato invitato a procedere a riversare le somme indebitamente percepite. |

|Aggiornamento ed adeguamento del modello del certificato al rendiconto di bilancio degli Enti locali, in relazione al mutato contesto normativo|

|sull’ordinamento contabile degli Enti locali e conseguente raccolta dei dati per l’implementazione della banca dati della direzione |

|Risultati conseguiti |

| |

|La realizzazione dell’obiettivo ha portato all’adozione del Decreto Ministeriale del 15 giugno 2012, recante le modalità relative alle |

|certificazioni concernenti il rendiconto al bilancio 2011 delle amministrazioni provinciali, dei comuni, e delle unioni di comuni e delle |

|comunità montane (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 147, supplemento ordinario n. 131 del 26 giugno 2012 e divulgato sul sito internet |

|istituzionale con comunicato del 26 giugno 2012), nonché all’acquisizione dei dati di tali certificazioni. Infatti entro il 31 dicembre 2012, |

|sono stati acquisiti i dati relativi ai certificati della quasi totalità degli Enti locali. I dati complessivamente acquisiti sono stati già |

|forniti all’ISTAT ed a breve saranno resi disponibili sulle pagine del sito internet ufficiale della Direzione Centrale per Finanza Locale e |

|messi a disposizione per fini di consultazione. |

|Elaborazione e diffusione ai Comuni di indicazioni operative riguardanti la normativa e le modalità di rendicontazione della destinazione |

|della quota del 5 per mille dell’IRPEF sostegno delle attività sociali |

|Risultati conseguiti |

| |

|Con l’emanazione della circolare n. 9 del 22 maggio 2012, divulgata anche sul sito istituzionale, sono state fornite le indicazioni relative |

|alle somme attribuite a ciascun Comune per l’anno 2012, a titolo di quota del 5 per mille dell’IRPEF (riferite all’anno di imposta 2009 e |

|anno finanziario 2010). Conseguentemente, sono state diramate le relative istruzioni in ordine alle modalità di rendicontazione delle |

|predette somme. |

Uffici di diretta collaborazione del Capo Dipartimento

|Riordino logistico degli uffici del Dipartimento |

|Risultati conseguiti |

| |

|Alla data del 30 giugno 2012, con largo anticipo rispetto al programma operativo che prevedeva il completamento dell’attività entro la fine |

|dell’anno, si sono concluse le operazioni di trasferimento di alcuni Uffici del Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali da due sedi |

|distaccate al Viminale. |

|Preliminarmente si sono svolte apposite riunioni e sono state effettuate le necessarie verifiche, con sopralluoghi presso le sedi interessate. |

|La dismissione delle due sedi detenute in locazione ha comportato un risparmio economico e un miglioramento del flusso comunicativo. |

|Riordino degli archivi di deposito del Dipartimento |

|Risultati conseguiti |

| |

|A seguito di preliminari riunioni con la commissione di scarto degli atti d’archivio, di verifiche e di sopralluoghi preventivi, si è proceduto |

|alla triturazione della documentazione cartacea per ottemperare alle disposizioni ricevute dall’Ispettorato Generale di Amministrazione e dal |

|Ministero per i Beni e le Attività Culturali a seguito del deliberato della commissione di sorveglianza sugli archivi e successivamente è stato |

|portato a termine il riordino e la collocazione del rimanente materiale cartaceo. |

|Realizzazione di una rubrica mensile sulla rete “intranet” di aggiornamento della produzione normativa e giurisprudenziale, nonché |

|sull’attività parlamentare svolta nelle materie d’interesse del Dipartimento |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono stati preliminarmente definiti i contenuti della sezione informativa oggetto di pubblicazione sulla rete intranet ed è stata effettuata la|

|ricognizione e la raccolta del relativo materiale informativo, inviato all’ufficio competente alla predisposizione dell’apposita sezione sulla |

|rete intranet. |

|Successivamente è stato messo a punto l’assetto definitivo della rubrica informativa, modificando in parte taluni aspetti strutturali della |

|stessa. Infine è stata eliminata la periodicità mensile della rubrica, allo scopo di sviluppare una sezione informativa più coerente con i |

|tempi relativi all’iter di approvazione delle leggi ed è stata focalizzata l’attenzione sulla giurisprudenza costituzionale di diretto |

|interesse del Dipartimento. |

|Non appena ultimati gli specifici adempimenti di carattere tecnico da parte del competente ufficio informatico, si provvederà alla |

|pubblicazione del materiale raccolto sulla rete intranet nella pagina dedicata. |

|Razionalizzazione e riassetto della documentazione cartacea e digitale dell’Ufficio iii, anche in vista dell’incremento delle attività |

|derivanti dalle disposizioni del decreto legislativo n. 150 del 2009 (c.d. legge Brunetta) |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si è provveduto alla riorganizzazione sotto il profilo dell’informatizzazione, delle procedure per la consultazione degli atti, anche in vista|

|dell’incremento delle attività derivanti dal decreto legislativo n. 150 del 2009, riguardanti prevalentemente: la “trasparenza”, le |

|“performance” e la “qualità dei servizi”. In particolare è stata verificata la corrispondenza della documentazione cartacea esistente nei |

|fascicoli d’archivio e dopo aver scannerizzato gli atti mancanti si è provveduto ad inserire tutta la documentazione informatizzata |

|realizzata nelle relative cartelle, distinguendo tale documentazione in sottocartelle indicanti l’anno di produzione e di relativo invio agli |

|uffici. |

|Realizzazione in intranet di una pagina web dedicata all’Ufficio, con finestre di dialogo recanti la visualizzazione dei principali documenti in|

|materia di pianificazione strategica e gestionale operativa |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata realizzata sulla rete intranet, una pagina web dedicata da cui è possibile scaricare i più significativi documenti elaborati in materia|

|di pianificazione strategica e gestionale/operativa. |

|La realizzazione di un archivio on line consentirà di evidenziare le principali attribuzioni dell’Ufficio III, rendendo fruibile il materiale |

|anche agli altri Uffici del Dipartimento. |

|I documenti sono stati suddivisi catalogando gli argomenti in aree comprensibili all’utenza ed in particolare è stata effettuata una verifica |

|dei contenuti del materiale da inserire, tenendo conto delle aree funzionali e della relativa documentazione a disposizione. La documentazione |

|disponibile e scaricabile riguarda le seguenti aree: |

|Documentazione di rilievo dell’Organismo Indipendente di Valutazione |

|Pianificazione strategica e operativa |

|Pianificazione gestionale |

|Controllo di gestione. |

|Razionalizzazione delle attività inerenti la gestione del personale a seguito dell’attivazione del sistema di rilevazione automatica delle |

|presenze |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si è svolta presso il competente ufficio del Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse |

|Strumentali e Finanziarie l’attività di formazione per l’utilizzo del programma di rilevazione automatica delle presenze. I successivi incontri |

|collegiali svolti hanno coinvolto tutto il personale addetto all’Ufficio IV, assistito dai programmatori informatici, che hanno effettuato |

|simulazioni in aula delle operazioni da eseguire, prospettando le applicazioni corrette da curare per la concreta attività di rilevazione, |

|fornendo chiarimenti ed indicazioni per la puntuale gestione del programma. |

|La continua verifica in concreto delle nozioni teoriche apprese, attraverso la costante interazione tra programmatori e operatori, ha consentito|

|un costante miglioramento dell’attività relativa al computo delle presenze dei dipendenti, consentendo al personale addetto di raggiungere |

|gradualmente una maggiore rapidità negli adempimenti loro affidati. Si sono svolte successivamente ulteriori giornate formative per |

|l’attivazione della fase più avanzata del programma di rilevazione automatizzata delle presenze, da avviare nel 2013 che consentirà la |

|razionalizzazione e la velocizzazione di tutti gli adempimenti di competenza del settore. |

|Realizzazione in intranet di una pagina web contenente la modulistica destinata a tutte le Prefetture–UTG per la standardizzazione delle |

|procedure afferenti le richieste di fondi per le visite ispettive elettorali gravanti sul capitolo 1201/2 |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si è provveduto alla realizzazione sulla rete intranet di una pagina web contenente la modulistica destinata a tutte le Prefetture–UTG per la |

|standardizzazione delle procedure afferenti le richieste di fondi per le visite ispettive elettorali gravanti sul capitolo 1201/2. |

|Realizzazione in intranet di una pagina web per l’informatizzazione del procedimento e delle varie fasi relative agli acquisti di beni per le |

|esigenze degli Uffici del Dipartimento con possibilità di accesso per la verifica, in tempo reale, da parte del richiedente dell’avanzamento |

|delle richieste |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si è provveduto alla realizzazione sulla rete intranet di una pagina web per l’informatizzazione del procedimento e delle varie fasi relative |

|agli acquisti di beni per le esigenze degli uffici del Dipartimento con possibilità di accesso per la verifica, in tempo reale, da parte del |

|richiedente dell’avanzamento delle richieste. |

Allegato n. 2.2

| |

|DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA |

Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza

|Proseguire la realizzazione di una piattaforma informatica per la raccolta e l’analisi delle informazioni attinenti le manifestazioni di rilievo|

|sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, manifestazioni sportive ed obiettivi sensibili (Sistema Ginevra) |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nell’anno 2012 è stato costituito un tavolo di lavoro, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati alla realizzazione del sistema: |

|a livello centrale: oltre all’Ufficio Ordine Pubblico, Ufficio per l’Amministrazione Generale, Direzione Centrale per gli Affari Generali della |

|Polizia di Stato, Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, Direzione Centrale dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione |

|Patrimoniale, Direzione Centrale dei Servizi di Ragioneria; |

|a livello periferico: 3 Questure pilota di medio e grande livello (Roma – Napoli – Firenze). |

|Successivamente sono stati effettuati numerosi incontri e riunioni in ambito più ristretto nel corso dei quali sono stati elaborati documenti |

|preliminari – successivamente discussi e definiti in vari aspetti – inerenti l’analisi e l’individuazione dei requisiti funzionali, con i |

|connessi flussi di lavoro. |

|Inoltre, sono stati svolti approfondimenti in merito agli aspetti relativi al “trattamento dei dati personali” e alle eventuali problematiche |

|connesse, attraverso contatti con il referente del Garante per la protezione dei dati personali, a seguito dei quali sono state definite talune |

|questioni riguardanti l’inserimento di dati nella piattaforma informatica. L’articolato e complesso lavoro svolto ha consentito la |

|predisposizione del documento finale sui requisiti funzionali dell’applicativo software del sistema – elaborato con il qualificato supporto |

|tecnico di personale della Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato. |

|Il documento generale in argomento, in data 21 dicembre 2012, è stato inviato alla Direzione Centrale dei Servizi Tecnico-Logistici e della |

|Gestione Patrimoniale, al fine di consentire la prosecuzione delle fasi di sviluppo del progetto, attraverso l’attivazione delle procedure di |

|competenza di quell’Ufficio (predisposizione del capitolato e successiva attivazione delle procedure per la gara d’appalto). Contestualmente è |

|stato chiesto alla Direzione Centrale per gli Affari Generali di inviare, alla Direzione Centrale dei Servizi Tecnico-Logistici, la |

|documentazione necessaria con le specifiche tecniche relative agli aspetti di gestione e conduzione del progetto. |

|L’attivazione del sistema sarà graduale e si dovrebbe realizzare nel biennio 2013-2014. |

Ufficio per l’Amministrazione Generale del

Dipartimento della Pubblica Sicurezza

|Proseguire il progetto del protocollo informatico avviato nell’anno 2011 al fine della reperibilità e tracciabilità dei documenti di competenza |

|dell’Ufficio per l’Amministrazione Generale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel periodo in esame è stato messo a punto il protocollo informatico da parte dell’Ufficio Affari Generali. |

|La piena operatività del sistema ha consentito l’ampliamento del progetto alle restanti aree. Si è effettuata l’interconnessione informatica della|

|documentazione in entrata e in uscita tra tutte le aree/uffici. |

|Predisporre il decreto del Ministro dell’Interno, ai sensi dell’art. 260 ter, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 153/2008, con |

|il quale sono state stabilite le caratteristiche ed i requisiti richiesti ad istituti universitari, centri di ricerca, laboratori ed altri organismi|

|tecnici, anche privati, per l’espletamento di compiti di certificazione indipendente della qualità e della conformità degli istituti autorizzati a |

|norma dell’art. 134 TULPS |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel corso dell’anno 2012 la Commissione Consultiva Centrale per la attività di cui all’art.134 TULPS, ha approvato, nella seduta del 10 dicembre |

|2012, la bozza di decreto di riconoscimento degli enti di certificazione. Si è in attesa di acquisire il parere del Consiglio di Stato. |

|Svolgere attività di indirizzo e coordinamento degli organi territorialmente competenti alla verifica dei requisiti essenziali di sicurezza, |

|previsti dalla normativa vigente, da parte di tutte le imprese operanti nel settore della fabbricazione, deposito e vendita degli esplosivi civili |

|e degli artifici pirotecnici |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata svolta attività di raccolta ed elaborazione dei dati relativi al numero delle attività operanti nel settore degli esplosivi trasmessi |

|dalle Prefetture-UTG e successiva analisi dei risultati delle verifiche delle condizioni di sicurezza dei relativi impianti. |

|Predisporre i criteri di attuazione della sorveglianza del mercato relativamente agli articoli pirotecnici rientranti nel campo di applicazione |

|della direttiva comunitaria 2007/23/CE |

|Risultati conseguiti |

| |

|Dopo la costituzione del gruppo di lavoro composto anche da rappresentanti del Dipartimento VV.F., si sono svolte riunioni preliminari con i Vigili|

|del Fuoco per l’esame delle problematiche relative alla sorveglianza, che sono ancora in via di definizione data la complessità della materia. |

|Attraverso il controllo sulle imprese operanti nel settore della fabbricazione, deposito e vendita degli esplosivi civili e degli artifici |

|pirotecnici, sono state individuate le linee guida della sorveglianza sul mercato, residuando la definizione dei criteri per l’esecuzione dei test |

|di verifica di prodotti pirotecnici considerati irregolari. |

|Monitorare le attività per l’attuazione del ciclo di gestione della performance |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel periodo di riferimento si è attuato il completamento degli adempimenti connessi all’avvio delle istruttorie per l’acquisizione dei contributi |

|ai fini della redazione dei seguenti atti: |

|Relazione alle Camere sull’attività amministrativa svolta nell’anno 2011; |

|Relazione sulla Performance per l’anno 2011. |

|Proseguire il ciclo di gestione delle performance destinato ai dirigenti contrattualizzati di II fascia in servizio presso le questure |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata redatta ed inviata una circolare, con allegate le linee guida al fine di facilitare il progetto: “controllo di gestione”, alle 12 Questure|

|(Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia) nelle quali è previsto il posto di |

|funzione di Dirigente di II fascia. |

|Sono state poi esaminate le proposte degli obiettivi di miglioramento avanzate dai predetti Dirigenti con conseguente realizzazione delle schede di|

|programmazione gestionale per l’anno 2012. |

|Monitorare gli obiettivi realizzati dal personale della carriera prefettizia e dai dirigenti dell'Area I ai fini della valutazione della |

|performance organizzativa e individuale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Il monitoraggio si è articolato nelle seguenti fasi: |

|studio per l’individuazione delle informazioni rilevanti ai fini della elaborazione dei database |

|ricerca dei dati informativi nella documentazione cartacea per gli anni oggetto di studio |

|inserimento nel programma informatico creato ad hoc. |

Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle

Forze di Polizia

|Monitorare l’attuazione dei patti per la sicurezza sottoscritti in sede locale ai fini dell’individuazione delle best practices |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’obiettivo è stato avviato mediante la somministrazione di un questionario informativo, diretto ai Prefetti delle province in cui sono stati |

|stipulati Patti per la sicurezza, con il quale vengono richiesti approfondimenti circa le dinamiche che hanno portato alla firma dell’accordo e le |

|eventuali problematiche emerse nel corso dell’attuazione delle progettualità pattizie. |

|Ciò al fine di verificare eventuali, significativi avanzamenti sul piano delle politiche integrate dello Stato con i diversi livelli delle |

|autonomie territoriali, ed in particolare, relativamente al raccordo delle attività di controllo del territorio - proprie delle Forze di Polizia - |

|con le competenze degli Enti locali, desumibili dall’indicazione dei modelli operativi adottati (best practices), ritenuti efficaci per la |

|riqualificazione del tessuto urbano in termini di prevenzione e contrasto alla criminalità. I questionari pervenuti sono stati inseriti in un |

|database, appositamente approntato, dalla cui analisi sarà ricavata la relazione finale, la cui redazione è stata programmata per maggio 2013. |

|Coordinare la stesura di documenti dell’Unione Europea e la partecipazione ai tavoli tecnici funzionali alla raccolta, analisi e produzione della |

|documentazione riguardante la cooperazione di polizia |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nell’ambito dei lavori del Comitato per la Sicurezza Interna COSI, il Dipartimento della P.S., attraverso esperti del Servizio per Cooperazione |

|Internazionale di Polizia e del Servizio di Immigrazione, ha assunto la leadership, rispettivamente dei piani operativi d’azione n. 2 (Balcani |

|Occidentali) e n. 3 (immigrazione clandestina), coordinando l’individuazione degli obiettivi strategici e delle linee d’azioni che dovranno essere |

|attuate dagli Stati membri e dalle Agenzie europee. Inoltre, partecipa ai piani operativi d’azione n. 5 (traffico container) n. 6 (traffico esseri |

|umani) e n. 8 (Cyber-criminalità). |

|Sempre nell’ambito dei lavori del COSI è importante sottolineare il “Patto Europeo per il contrasto al traffico internazionale di stupefacenti”. Il|

|Patto ha rilanciato la collaborazione tra i Paesi U.E. contro il traffico internazionale di droga e si articola su tre settori d’intervento: |

|- lo smaltimento delle rotte della cocaina; |

|- lo smantellamento delle rotte dell’eroina; |

|- il contrasto ai patrimoni illecitamente accumulati dalle Organizzazioni criminali dedite al narcotraffico. |

|In tale contesto, il COSI, organismo responsabile dell’attuazione del Patto, ha deciso l’istituzione di tre project group a partecipazione |

|volontaria e l’Italia, oltre alla partecipazione al gruppo “cocaina” guidato dalla Francia, e a quello sui “proventi del narcotraffico”, ha assunto|

|(tramite la DCSA), congiuntamente alla Germania, la responsabilità del gruppo “eroina” (Project group n. 2) al quale partecipano anche EUROPOL, |

|Francia, Austria, Polonia, Romania, Regno Unito. |

|Nell’ambito, invece, delle 29 misure del Consiglio dell’Unione Europea volte a rafforzare la protezione delle frontiere esterne e a combattere |

|l’immigrazione clandestina l’Italia è co-leader unitamente alla Spagna, dell’esecuzione della misura 4 riguardante la “cooperazione operativa ed i |

|pattugliamenti congiunti, marittimi e terrestri”. |

|Tra le molteplici attività sviluppate dal Gruppo DAPIX (Scambio informazioni) si segnalano: il progetto per la creazione di una Piattaforma Europea|

|per lo scambio di informazioni da parte delle autorità di Law Enforcement e, in cui l’Italia, attraverso l’Ufficio Coordinamento Forze di Polizia e|

|la Direzione Centrale della Polizia Criminale è impegnata unitamente ad EUROPOL e alla Commissione. |

Ufficio Centrale Ispettivo

|Proseguire l’attività ispettiva di tipo collaborativo - rivolta alla individuazione tempestiva delle criticità ed al miglioramento dell’efficacia e|

|della efficienza dei servizi mediante il recupero delle risorse e la diminuzione dei costi - e l’attività di vigilanza diretta alla verifica |

|dell’osservanza e applicazione delle norme del decreto legislativo 81/2008 |

|Risultati conseguiti |

| |

|Per l’anno 2012 sono state programmate: n. 152 visite ispettive e n. 212 accessi di vigilanza per un totale di n. 364 visite programmate. |

|Dall’1/1/2012 al 31/12/2012, sono state effettuate: n. 145 visite ispettive (pari a 95,4% della programmazione); n. 242 di vigilanza (pari a |

|114,1% della programmazione) per un totale di n. 387 visite (pari a 106,3% della programmazione). |

|Nello stesso periodo, sulla base di richieste emergenti, sono state inoltre effettuati: n. 6 accertamenti ispettivi, n. 44 accessi di vigilanza, |

|per un totale di n. 50 visite emergenti. |

Direzione Centrale per gli Affari Generali

della Polizia di Stato

|Attuare i principi del decreto del Presidente della Repubblica n. 208/2001 e successive modificazioni per la determinazione organica degli uffici |

|della Polizia di Stato |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’obiettivo – concernente la rivisitazione degli organici delle Questure - è stato ripianificato in attesa della definizione del progetto politico |

|di riordino delle province, già approvata con decreto legge 5/11/2012, n.188, non convertito in legge. |

|Nel periodo in esame, è stato definito l’impianto a livello generale con conseguente individuazione dei singoli Comparti sui quali incidere e si |

|sono analizzati i criteri da adottare per la rimodulazione dell’organico dei Comparti e degli Uffici e l’individuazione di quegli Uffici che ne |

|erano sprovvisti. |

|Proseguire nei progetti di riarticolazione e ridislocazione dei presidi territoriali della Polizia di Stato con particolare riguardo ai comparti di|

|specialità |

|Risultati conseguiti |

| |

|La pianificazione del progetto di massima per i comparti delle “specialità” per la riarticolazione e la ridislocazione dei presidi è stata |

|effettuata ed è stato predisposto il progetto. |

|L’obiettivo è stato ripianificato, vista la definizione del progetto politico di riordino delle province, già approvata con decreto legge |

|5/11/2012, n.188, non convertito in legge. |

|Promuovere l’immagine della polizia di stato attraverso i gruppi sportivi fiamme oro, utilizzando, in via prioritaria, le risorse assegnate dal |

|coni e dalle federazioni sportive nazionali |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono stati arruolati n. 11 atleti. Si sono razionalizzate le spese dei contributi e le risorse assegnate dal Coni e dalle Federazioni Sportive |

|Nazionali. Sono stati aperti nuovi settori giovanili e si è provveduto all’aggiornamento e alla formazione dello staff tecnico. Si è svolto |

|altresì, il concorso speciale riservato per l’arruolamento di n. 23 atleti ed è stata favorita la partecipazione a competizioni nazionali ed |

|olimpiadi con abbigliamento fiamme oro con i contributi del Coni e delle Federazioni Sportive Nazionali. |

|Definire una struttura organizzativa per i progetti di informatizzazione che disciplini: |

|ruoli, responsabilità e relazioni del personale coinvolto a diverso titolo; |

|processi di definizione dei progetti con avvio di nuove iniziative; |

|processi di gestione dei progetti con il controllo delle iniziative intraprese |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nell’anno 2012 sono state svolte le seguenti attività: |

|ricognizione della situazione attuale; |

|studio di strutture organizzative definite in letteratura; |

|monitoraggio di strutture organizzative esistenti in altre amministrazioni e l’avvio della definizione della struttura organizzativa oggetto |

|dell’obiettivo da completare nel 2013. |

|Proseguire nelle attività promozionali finalizzate alla conoscenza della storia e dei valori distintivi della Polizia di Stato |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’attività è stata basata sulla collaborazione con l’Associazione “Arte Indivisa” per realizzazione catalogo e allestimento mostra d’arte “Cultura |

|+Legalità = Liberta”. L’Arte contro le mafie” è stata inaugurata il 20 settembre 2012. E’ stato realizzato un database sui Decorati al V.M. della |

|Polizia, commissionato alla Soc. Mediastore. E’ stato pubblicato il 1^ Quaderno dell’Ufficio Storico a cura di AA.VV. |

|Proseguire nella implementazione degli interventi di razionalizzazione e di riorganizzazione dei sistemi di lavoro nel settore del servizio |

|dedicato agli interventi assistenziali per il personale della Polizia di Stato, finalizzati al recupero delle risorse umane, finanziarie e |

|strumentali, nonché all’eliminazione di duplicazioni, attraverso l’uso di nuove tecnologie a disposizione |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stato implementato il database per la gestione dell’area tematica “vittime del dovere” ed è stato avviato l’inserimento dei relativi dati. Non è|

|stato raggiunto il pieno raggiungimento dell’obiettivo che la Direzione ha imputato alla presenza discontinua, per motivi diversi, delle risorse |

|umane assegnate all’obiettivo stesso. |

|Proseguire nella realizzazione di un applicativo informatico finalizzato all’archiviazione, ricerca e trattazione dei dati inerenti la |

|contrattualistica e le attività gestite dal fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato, procedendo contestualmente a riorganizzare i |

|processi di lavoro al fine di razionalizzare ed ottimizzare l’impiego delle risorse umane e strumentali dell’area interessata |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata svolta l’attività di analisi, progettazione e programmazione di un applicativo informatico finalizzato all’archiviazione, ricerca e |

|trattazione dei dati inerenti la contrattualistica e le attività gestite dal fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato. E’ stato |

|implementato e sperimentato il database e ne è stata avviata la gestione e la riorganizzazione dei processi di lavoro. |

|Realizzare una nuova procedura informatizzata per la gestione dei dati relativi agli assegni vitalizi erogati dal Ministero dell’Economia e delle |

|Finanze, gravanti sui capitoli 2871 e 2872, destinati a speciali elargizioni ed altri benefici economici in favore delle famiglie delle vittime del|

|dovere |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si è proceduto alla predisposizione della nota di richiesta al MEF degli oneri gravanti sui capitoli 2871 e 2872, relativi agli assegni vitalizi. |

|Sono state avviate l’implementazione di un database per la gestione informatizzata dei dati acquisiti e la verifica del database ai fini del |

|monitoraggio delle spese relative agli assegni vitalizi corrisposti sui capitoli 2871 e 2872. |

|razionalizzare le procedure finalizzate per informare l’utenza in ordine alle spettanze liquidate dal fondo di assistenza per il personale della |

|Polizia di Stato mediante il ricorso all’utilizzo dei moderni sistemi informatici |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si è posto in essere lo studio di una procedura informatizzata per la gestione delle comunicazioni all’utenza delle spettanze liquidate dal Fondo |

|di assistenza per il personale della P.S. ed è stato implementato il database per le suindicate comunicazioni attraverso un programma in access. |

|E’ stata attivata la gestione delle comunicazioni all’utenza delle spettanze liquidate dal Fondo di Assistenza per il personale della Polizia di |

|Stato attraverso il database appositamente creato. |

Direzione Centrale della Polizia Criminale

|Proseguire l’attività del gruppo di lavoro interforze ed interdirezionale per lo studio di iniziative a favore delle vittime di reato, per la |

|realizzazione del progetto “MuTAVi - Multimedia Tools Against Violence”, finalizzata all’elaborazione di pacchetti formativi multimediali centrati |

|sulla prevenzione e contrasto ai fenomeni di violenza su varie tipologie di vittime, in particolare quelle di violenza domestica |

|Risultati conseguiti |

| |

|Di seguito alla realizzazione dei corsi sperimentali dedicati alle Forze di Polizia, che si sono svolti nel mese di giugno presso la Scuola di |

|Perfezionamento Interforze, si è proceduto all’elaborazione e alla valutazione dei risultati finali ottenuti a fronte dell’esperimento didattico |

|testato. In quest’ultima fase del Progetto è stata prevista la diffusione di quanto realizzato, attraverso canali informatici e mediatici, in |

|ambito europeo, in un’ottica di continuità che ha già visto il Consorzio di AVICRI, con l’Italia capofila, costituirsi come punto di riferimento |

|trainante nell’aderire alle indicazioni della Commissione Europea in materia di tutela alle vittime del crimine. Pertanto è stato realizzato, sia |

|in lingua italiana che in inglese, il sito del Progetto “MuTAVI” che accoglierà il materiale del corso multimediale, oltre alle notizie e ai |

|risultati raggiunti. Il sito in questione è collocato all’interno della piattaforma web dell’Università Sapienza di Roma, ma non ancora fruibile |

|perché in attesa della relativa autorizzazione da parte del Project Leader della medesima Università e conterrà dei links che danno la possibilità |

|di utilizzare dei collegamenti diretti con le Istituzioni interessate all’approccio con le vittime del crimine ed in particolare con quelle di |

|violenza domestica. E’ stata organizzata un’apposita riunione del gruppo di lavoro in data 18 settembre 2012 per l’avvio della fase organizzativa |

|di pianificazione della Conferenza finale, che si svolgerà, con i fondi comunitari del Progetto, presso l’Aula Senatoria o Consiliare della Facoltà|

|di Medicina e Psicologia dell’Università Sapienza di Roma, entro gennaio 2013. |

|Svolgere specifici corsi annuali di formazione per funzionari/ufficiali ed operatori del servizio centrale di protezione e dei nuclei operativi di |

|protezione, nonché per le forze di polizia con funzione di “referenti per il profilo tutorio” di testimoni e collaboratori della giustizia, |

|finalizzati al miglioramento dei servizi istituzionali resi alla popolazione protetta |

|Risultati conseguiti |

| |

|Dei previsti 4 corsi di formazione ne sono stati realizzati 3: |

|n. 1 per operatori del Servizio Centrale di Protezione e dei NOP su aspetti psicologici (che è stato realizzato in tre cicli nei mesi di febbraio e|

|marzo ed ha interessato complessivamente 120 frequentatori); |

|n. 1 per funzionari ed ufficiali del SCP e dei NOP (realizzato a settembre per un numero di circa 50 partecipanti); |

|n. 1 per funzionari ed ufficiali con funzione di referenti territoriali (tenutosi nel mese di novembre ed ha coinvolto circa 60 partecipanti). |

|Il quarto corso, per il quale sono stati individuati partecipanti e docenti, già autorizzato dal competente Ufficio, potrà avere luogo nel mese di |

|marzo 2013. |

|Reingegnerizzare la piattaforma tecnologica per ottimizzare le prestazioni ed introdurre sistemi di georeferenziazione della banca dati interforze |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stato completato l’iter amministrativo per l’acquisizione della nuova piattaforma hardware e software per la migrazione della componente |

|base-dati del CED Interforze, ma non sono state ancora rese disponibili le risorse finanziarie necessarie per l’acquisizione delle forniture dei |

|servizi professionali previsti per la migrazione della componente base-dati del CED Interforze. |

|E’ stata regolarmente completata la fase “Ottimizzazione delle prestazioni dei sistemi di elaborazione”, consistente nell’ottimizzare le query di |

|interrogazione dei dati e nel monitoraggio continuo e costante dei sistemi di elaborazione. |

|E’ stata rilasciata una prima versione del sistema di georeferenziazione dei reati a 70 utenti finali per una prima sperimentazione. Sono state |

|apportate alcune migliorie evolutive alla versione iniziale ed è stato completato l’iter amministrativo per l’acquisizione di servizi professionali|

|previsti per il completamento delle funzionalità richieste dagli utenti finali, ma non sono state ancora rese disponibili le risorse finanziarie |

|per l’acquisizione della fornitura di estensione del numero delle licenze della piattaforma di banca dati interforze utilizzata, indispensabile per|

|la diffusione del sistema su tutto il territorio. |

|Per quanto concerne la cooperazione applicativa con i sistemi informativi di Ancitel e Capitanerie di Porto, non sono state ancora rese disponibili|

|le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione degli adeguamenti software e hardware del CED Interforze. |

|Formare e aggiornare gli operatori dei vari ruoli delle forze di polizia sulla banca dati interforze |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’obiettivo di formare e aggiornare gli operatori dei vari ruoli delle Forze di Polizia sulla Banca Dati interforze è stato parzialmente raggiunto |

|atteso che la Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione, con propria comunicazione ha indicato che dal 07/05/2012, l’attività corsuale |

|dovesse essere temporaneamente sospesa, in attesa della ridefinizione della programmazione annuale alla luce delle risorse economiche disponibili” |

|e per questo motivo non sono stati realizzati gli 8 corsi previsti (4 di aggiornamento e 4 di formazione). |

|Sono stati realizzati invece tutti i 4 corsi informativi per funzionari/ufficiali su SDI ed i 6 corsi previsti di formazione per l’interrogazione |

|degli archivi di 2° e 3° livello. |

Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione

|Rafforzare le capacità operative del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (NOCS) in un’ottica di potenziamento dell’azione di contrasto alle |

|minacce per l’ordine e la sicurezza pubblica |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’attività si è svolta con la pianificazione e la realizzazione con esercizio finale di 3 attività di addestramento inerenti obiettivi sensibili |

|speciali. E’ stato organizzato e svolto il V° Corso di formazione per operatori NOCS: (partecipanti n. 24, idonei all’esito finale 8 per il settore|

|operativo e 3 per il supporto logistico). Si è avviata la sperimentazione tecnologica di vari prodotti offerti dal mercato nel settore dei congegni|

|denominati “Jammer” con valutazione e individuazione del prodotto da acquisire. |

|Si è svolta la cooperazione e partecipazione a 3 workshop dedicati e di settore nell’ambito “ATLAS” (organizzazione che riunisce tutti i Reparti |

|Speciali di Polizia Europei). Per la suddetta attività è stata anche avviata la partecipazione a 3 stage di settore con Reparti di Intervento |

|Speciale omologhi, nazionali ed esteri, panificati e svolti in Italia. |

|Intensificare l’attività info-investigativa della “sezione tifoserie” della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, delle “squadre |

|tifoserie” delle DIGOS nel contrasto alla violenza delle frange ultras, anche attraverso il nuovo sistema informatico A.S.S.I.S.T. (archivio |

|strategico di supporto alle investigazioni relative ai supporter turbolenti) |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono state acquisite informazioni attraverso il monitoraggio dei siti internet d’area, le “fanzine” dei sodalizi ultras, l’attivazione delle fonti |

|di settore e le risultanze informative emerse nel corso dei servizi tecnici. |

|Sono state analizzate a livello centrale le informazioni acquisite dalle “Squadre Tifoserie” durante il girone di andata dei campionati e sono |

|stati individuati idonei strumenti di contrasto alla violenza dei gruppi ultras. |

|Sono stati anche attivati dalle DIGOS, numerosi servizi tecnici anche di natura preventiva e visionate le immagini effettuate dalla Polizia |

|Scientifica, dai sistemi di video sorveglianza degli stadi o dislocati nelle vie cittadine, nelle aree di servizio, nelle stazioni ferroviarie e |

|negli aeroporti. |

|Nel mese di marzo 2012 è stato collaudato l’Archivio Strategico di Supporto alle Investigazioni relative al Supporter Turbolenti – A.S.S.I.S.T. |

|Monitorare, tramite un gruppo di lavoro del servizio informazioni generali, il fenomeno dell’estremismo con particolare riferimento alla |

|contrapposizione politica tra ambienti radicali di opposto orientamento con risvolti di natura illegale e violenta |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono state individuate ed assegnate le risorse umane e strumentali alla realizzazione dell’obiettivo ed è stato adeguatamente formato ed aggiornato|

|il personale impiegato. |

|Le DIGOS sono state adeguatamente supportate nelle attività di monitoraggio dei principali sodalizi di estrema destra e sinistra attraverso |

|l’impiego delle risorse umane della II Divisione del Servizio Informazioni Generali e sono state anche coadiuvate, sotto il profilo |

|info-investigativo, attraverso il supporto nell’attivazione di servizi di intercettazione di natura preventiva. |

|Rafforzare la capacità della Direzione Centrale nel monitoraggio, analisi e contrasto dei fenomeni di radicalizzazione collegati alla presenza di |

|comunità straniere sul territorio nazionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si sono elaborati documenti di analisi e si è attuata l’organizzazione di workshop tra il personale della DCPP e delle DIGOS per individuare |

|strategie di prevenzione a fenomeni di radicalizzazione. |

|Si è organizzato l’avvio all’interscambio di informazioni tra le polizie estere tramite il canale PWGOT (per i Paesi aderenti) ed il Servizio di |

|Cooperazione Internazionale di Polizia per gli altri Stati. E’ stata favorita la partecipazione a meeting internazionali per condividere esperienze|

|e trovare comuni linee di contrasto al fenomeno. |

|Ampliare la qualità e l’incisività del “progetto “SHARING”, già avviato nel 2005, che consente la condivisione a livello centrale e periferico |

|delle risultanze info-investigative acquisite tramite l’analisi del traffico telefonico provenienti da indagini concluse (dati freddi) |

|Risultati conseguiti |

| |

|Alla data del 31/12/2012, si è riorganizzato e reso più efficiente il portale sharing ai fini del successivo sviluppo della centralizzazione del |

|software IBSE e dell’eventuale implementazione dei database. In particolare per quanto riguarda la: |

|organizzazione e realizzazione di tavoli di confronto ed approfondimento su tematiche di settore tra personale della DCPP e delle DIGOS |

|valutazione del progetto per la centralizzazione presso la DCPP del software “iBase” dedicato a raccolta gestione ed analisi delle informazioni di |

|interesse acquisite nel corso delle investigazioni |

|attivazione del database da parte degli Uffici periferici consentendone la consultazione. |

|Studiare la fattibilità di nuovi progetti informatici, realizzare le implementazioni degli aggiornamenti e delle evoluzioni per i progetti già |

|operativi, avviare una fase di sperimentazione per condividere alcune attività info-investigative anche con gli uffici periferici, valutare ed |

|eventualmente attuare la migrazione verso nuove piattaforme e tecnologie software |

|Risultati conseguiti |

| |

|Dopo la predisposizione di un apposito studio di fattibilità, è stata realizzata l’attività di monitoraggio e verifica delle fasi attuative dei |

|progetti e si è realizzata la manutenzione dei sistemi informatici. |

|E’ stata effettuata la verifica degli stati intermedi delle attività previste e svolte da altri Uffici. |

|Si è proceduto con lo studio delle piattaforme e delle nuove caratteristiche tecniche dei sistemi hardware, finalizzato alla formalizzazione delle |

|richieste. |

|Sono state monitorate e verificate le fasi attuative necessarie all’acquisizione delle tecnologie (tale fase è stata preliminare per la redazione |

|finale della richiesta di acquisizione che sarà inserita nello step di dicembre). |

|Avviare un piano operativo per la distribuzione di automezzi agli uffici periferici (Questure-DIGOS) - con contratti di noleggio diversificati a |

|breve e a lungo termine - al fine di fornire adeguato supporto alle attività info-investigative sul territorio |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stato elaborato il piano di necessità in base alle risorse a disposizione ed alle attività istituzionali previste. |

|Si è svolta la comparazione delle necessità ed assegnazione dei veicoli disponibili alle DIGOSe si proceduto all’assegnazione, agli Uffici |

|territoriali, dei veicoli disponibili. |

Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti speciali della Polizia di Stato

|Implementare le capacità operative del personale aeronavigante mediante l’organizzazione di adeguati percorsi formativi nel campo della |

|partecipazione alle operazioni in ambito dell’agenzia europea FRONTEX |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si è constatata una sensibile riduzione dei corsi in ambito FRONTEX con conseguente limitata partecipazione del personale e ciò non ha consentito |

|di formare le n. 20 unità prefissate nella pianificazione gestionale per l’anno 2012. |

|Sono stati comunque effettuati n. 3 cicli addestrativi in territorio nazionale ed europeo organizzati dall’Agenzia FRONTEX, con la partecipazione |

|di personale aeronavigante e appartenente ai Reparti Volo della Polizia di Stato. Per consentire il raggiungimento ottimale dell’obiettivo sono |

|state richieste aliquote maggiori di personale da inviare ai suddetti corsi. |

|Monitorare le spese di missione degli uffici e reparti delle specialità |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’obiettivo ha consentito l’elaborazione di report finali attestanti gli oneri sostenuti da ciascun reparto relativamente alle missioni effettuate |

|nel periodo di riferimento. |

Direzione Centrale dell’Immigrazione e della

Polizia delle Frontiere

|Gestire informaticamente i flussi documentali della segreteria di sicurezza e dell’ufficio meccanografico |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’attività posta in essere per il conseguimento dell’obiettivo si è svolta nel pieno rispetto del crono- programma e con la sua piena |

|realizzazione. L’applicativo, messo a punto, collaudato e somministrato al personale della Segreteria di Sicurezza e dell’Ufficio Meccanografico, |

|ha consentito, pertanto, di snellire sensibilmente le rispettive procedure di gestione dei documenti. |

|Ottimizzare le procedure amministrativo contabili, da utilizzare anche per la gestione delle gare europee, finalizzate all’utilizzo delle risorse |

|finanziarie stanziate per il proseguimento della cooperazione con i paesi terzi e l’attuazione di nuovi accordi di cooperazione |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’attività programmata si è svolta nel pieno rispetto della programmazione e si conclusa con la stipula dei contratti e la cessione dei beni ai |

|Paesi terzi. |

|Realizzare le attività propedeutiche all’acquisizione delle infrastrutture ICT finalizzate al dispiegamento del sistema informativo frontiere (SIF)|

|attraverso specifiche gare europee |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’attività posta in essere per il conseguimento dell’obiettivo si è svolta regolarmente con un lieve scostamento dovuto ad uno slittamento nella |

|stipula del contratto a causa delle richieste di accesso agli atti di gara da parte di società partecipanti alla procedura selettiva. |

|Definire e realizzare il nuovo modello di permesso di soggiorno cartaceo |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata realizzata la bozza del nuovo modello cartaceo e sono stati effettuati i “test” di lavorazione con esito positivo. Nel contempo, si è in |

|attesa di reperire ulteriori risorse finanziarie per la completa realizzazione del progetto |

|Implementare i sistemi informatici per consentire l’istruttoria e l’emissione del nuovo tipo di permesso di soggiorno denominato “blu card” |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel corso del 2012, è stato implementato il sistema informatico Stranieri/Web per la gestione e rilascio della carta “blu UE”. |

|E’ stato realizzato il nuovo modello di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo per gli stranieri già titolari di “carta blu |

|UE”. |

|Sono stati effettuati, con esito positivo, i test con la Soc. Poste IT., CEN di Napoli e Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione per |

|l’inoltro delle domande di emissione del titolo. |

|E’ stata adeguata la banca dati SDI. |

|Avviare le procedure per la produzione del nuovo modello di permesso di soggiorno elettronico conforme al regolamento CE n. 380/2008, con la |

|sostituzione su tutto il territorio nazionale delle apparecchiature informatiche destinate alla lavorazione del “nuovo” permesso di soggiorno |

|elettronico |

|Risultati conseguiti |

| |

|Tutti gli adempimenti di carattere tecnico e di sicurezza relativi alle nuove procedure di produzione del permesso di soggiorno elettronico |

|conforme al Regolamento n. 380/2008 sono stati predisposti. |

|Il decreto interministeriale recante le regole tecniche e di sicurezza del nuovo modello di permesso di soggiorno, predisposto dal Gruppo Tecnico |

|ad hoc nel dicembre 2010, alla data del 31 dicembre non è stato ancora firmato dai Ministri competenti. |

|Per questo motivo, che ha impedito all’Ufficio di poter procedere con la prevista sperimentazione ed acquisizione delle apparecchiature necessarie |

|alla realizzazione dell’obiettivo e stante le difficoltà di poter stabilire i tempi di definizione dei decreti interministeriali, si ritiene che la|

|realizzazione dell’obiettivo sia da dilazionare a tutto l’anno 2013. |

Direzione Centrale per i Servizi Antidroga

|Programmare un corso di formazione per operatori web “squadra droga on-line” |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si è regolarmente svolto il corso di formazione, a cura della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, in favore del personale della Squadra |

|drug@online. |

|Ottimizzare la gestione informatica del flusso documentale “drug prices” in collaborazione con il dipartimento politiche antidroga |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stato ottimizzato il progetto, per la parte di competenza della DCSA, riguardante la sezione Analisi Operativa, per la parte connessa |

|all’analisi dei dati, e la sezione Informatica per le problematiche di carattere tecnico. Nel contempo il Dipartimento Politiche Antidroga, |

|finanziatore e driver del progetto, a seguito di ristrutturazioni interne ha successivamente sospeso le attività connesse all’iniziativa e lo |

|studio per la realizzazione di un data-base integrato per il rilevamento dei prezzi delle sostanze stupefacenti è ancora in itinere. |

Direzione Centrale per le Risorse Umane

|Incrementare l’efficacia e l’efficienza nella gestione giuridico matricolare dei dipendenti della Polizia di Stato mediante la realizzazione di un |

|sistema informatico unico |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono state completate le interviste relative alle funzionalità previste nella prima trance. |

|Sono stati rilasciati i documenti di piano dell’analisi dei requisiti e l’analisi dei requisiti delle seguenti aree: Anagrafica, Ruolo, |

|Avanzamento, Gestione Specializzazioni, Gestione personale cessato e cessazioni massive, Mobilità: avvicendamenti e prima assegnazione. |

|Ha avuto inizio, per le funzionalità per cui si è completata la fase di analisi, la fase di progettazione tecnica e la fase di progettazione del |

|collaudo. Il piano di approntamento al collaudo della fornitura dell’hardware e software di base è stato approvato. |

|Delocalizzare presso gli uffici amministrativo contabili della Polizia di Stato sul territorio le stampe dei prospetti contabili per la |

|corresponsione delle competenze fisse ed accessorie al personale della Polizia di Stato |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata svolta attività di coordinamento, di direzione e di risoluzione problematiche relativamente alla fase di ricognizione stampe da |

|dematerializzare, di verifica dello stato di avanzamento del lavoro e di supporto agli uffici fruitori. |

|Trasferire l’hardware CENAPS (Castro Pretorio Roma) al CEN Napoli e adattamento (porting) delle scritture da sistema proprietario a sistema aperto |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata predisposta la piattaforma tecnologica e di rete, l’installazione, configurazione, personalizzazione ed integrazione delle componenti |

|hardware e software, è stato eseguito l’aggiornamento delle configurazioni esistenti e supporto a tutti gli utenti periferici nella fase di |

|transizione ai nuovi sistemi. |

|In data 28 giugno 2012 si è conclusa l’attività di coordinamento, direzione, valutazione e risoluzione delle problematiche attinenti alla fase di |

|trasferimento degli hardware al CEN di Napoli, di individuazione delle competenze per la gestione operativa nel nuovo assetto, di riscrittura delle|

|procedure su web, dell’attività di parallelo. |

|Dematerializzare i titoli di spesa (ordini di accreditamento ed ordinativi di pagamento) di competenza delle divisioni I, II, III |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’attività si è svolta con la progettazione ed analisi della procedura; installazione del lettore di smart card e del relativo software; adozione, |

|per tutti i capitoli di bilancio gestiti, della validazione digitale dei titoli di spesa e del loro invio telematico all’ dell’Ufficio Centrale di |

|Bilancio; verifica dei risparmi conseguiti con riferimento ai tempi di lavorazione dei titoli e all’impiego del materiale di consumo. |

|Realizzare una procedura informatica per l’inserimento e l’elaborazione dei dati per la liquidazione di compensi per le commissioni e le vigilanze |

|dei concorsi |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata realizzata la progettazione, lo sviluppo e il collaudo della procedura con inserimento dei dati relativi ai compensi oggetto |

|dell’obiettivo e la verifica dei dati e liquidazione dei compensi. |

|Informatizzare la procedura di recupero delle somme indebitamente corrisposte al personale della Polizia di Stato a titolo di indennità accessorie |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono state svolte le seguenti attività: |

|analisi della normativa; |

|progettazione, sviluppo e collaudo della procedura informatica di recupero delle somme sul cedolino delle competenze fisse; |

|predisposizione ed invio in data 22 ottobre della circolare esplicativa; |

|verifica dei risultati ottenuti con riferimento alla frequenza di impiego ed alla funzionalità dell’applicativo presso i Reparti della P.S. |

|Analizzare e valutare gli effetti, nel medio e lungo termine, delle riforme pensionistiche sui trattamenti di quiescenza del personale della |

|Polizia di Stato per una diffusa informazione all’utenza |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sulla base delle analisi già effettuate è stata rivolta l’attenzione alle posizioni prossime al collocamento a riposo per effetto dell’applicazione|

|della normativa vigente. Le modifiche introdotte al sistema di calcolo della buonuscita, rivisto dalla Corte costituzionale con sentenza n. |

|223/2012, ha determinato una serie di nuove analisi per lo studio degli effetti prima introdotti e poi annullati dalla predetta sentenza. Si è |

|continuato a fornire informazioni per quanto concerne l’importo dei trattamenti pensionistici per effetto dell’introduzione del sistema pro-quota |

|contributivo a varie scadenze temporali di cessazione (dal 2013 al 2020). |

|Per quanto suddetto, si sono attivate le iniziative con l’INPS per definire le modalità che disciplinano l’accesso alla pensione per la P.S.A e a |

|fine anno si è avuta conferma da parte dell’INPS della applicazione della normativa previgente con estensione dei principi di cui alla circolare n.|

|2/2012 del DFP – limiti ordinamentali. Si è dovuto, pertanto, procedere ad una nuova comunicazione agli Uffici periferici per l’inapplicabilità dei|

|3 mesi di speranza di vita per il collocamento a riposo per coloro che hanno già maturato i requisiti per la pensione di anzianità. |

|Adottare interventi specifici al fine del monitoraggio dei dati connessi all’attuazione dei procedimenti di competenza del servizio trattamento di |

|pensione e previdenza |

|Risultati conseguiti |

| |

|Il programma testato ha consentito di monitorare l’andamento dei flussi lavorativi verificando anche l’andamento dei flussi finanziari in ordine |

|alle liquidazioni dell’equo indennizzo compatibilmente agli obiettivi di programmazione finanziaria sui capitoli di bilancio di competenza. |

|Ottimizzare le fasi di liquidazione mediante la dematerializzazione dei titoli di spesa con uso della firma digitale e creazione banca dati |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stato completato lo studio delle problematiche attuative, è stato acquisito il software e sono stati testati gli applicativi SICOGE grazie anche|

|alla disponibilità dell’Ufficio Centrale di Bilancio. |

|E’ stato reso operativo il procedimento di dematerializzazione dei titoli di spesa per effetto dell’uso della firma digitale previo benestare |

|dell’Ufficio Centrale di Bilancio. |

|Dal 1° giugno 2012 al 30 settembre 2012 è stata completata la fase di implementazione e reso disponibile il database SICOGE dei titoli di spesa |

|emessi, consultabile da parte degli addetti. |

|Ampliare la spedizione della corrispondenza mediante l’utilizzo della posta elettronica certificata (PEC) e della messaggistica interna certificata|

|(MIC) per uffici esterni e privati nei casi possibili |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stato effettuato lo studio delle problematiche connesse alla tutela della privacy nell’utilizzo delle metodologie della MIC (Messaggistica |

|Interna Certificata) e della PEC (Posta Elettronica Certificata) ed elaborazione della modulistica idonea. |

|Sono state implementate le istruzioni operative interne ed è stata testata la procedura di spedizione della corrispondenza mediante l’utilizzo |

|della MIC ed anche per uffici esterni mediante l’uso della PEC. |

|E’ stata avviata la procedura di spedizione informatica MIC-PEC nei casi consentiti dalla privacy ed è stata attuata l’estensione della |

|trasmissione della corrispondenza tramite PEC a tutti gli Enti ed Organismi nonché agli utenti privati che hanno segnalato gli indirizzi di posta |

|elettronica. E’ stata anche effettuata una verifica del grado di soddisfazione da parte degli utenti aderenti con risultati positivi. |

|Ampliare ed ottimizzare ulteriormente le fasi procedurali in tema di contenzioso pensionistico per le qualifiche di sovrintendenti, assistenti ed |

|agenti |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel periodo in esame è stata realizzata la stesura di memorie difensive, selezionata ed ampliata la documentazione significativa per le vertenze |

|pensionistiche. |

|E’ stata altresì realizzata l’applicazione della procedura mediante un qualificato team di competenti funzionari grazie anche alla partecipazione |

|diretta di questi ultimi alle udienze. |

|Ottimizzare e razionalizzare le fasi procedurali in tema di subentro attraverso procedure informatiche |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono stati completati tutti gli adempimenti e fornite le disposizioni per la trasmissione della corrispondenza mediante PEC a tutte le Sedi INPS. |

|Successivamente è stata creata una apposita banca dati al fine di una gestione informatizzata dell’attività amministrativa. |

|Realizzare e definire un programma informatico per la liquidazione dell’equo indennizzo |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stato effettuato il 100% dell’analisi delle procedure amministrative e dello sviluppo del programma informatico per la liquidazione dell’equo |

|indennizzo e della verifica del corretto funzionamento dello stesso. |

|Analizzare, verificare e implementare la procedura per l’informatizzazione delle relazioni e dei decreti di rigetto del riconoscimento della causa |

|di servizio |

|Risultati conseguiti |

| |

|Svolto il processo di analisi delle procedure si è provveduto, una volta ottenuto il programma di trattamento informatico del processo |

|amministrativo, a verificarne ed a implementarne le relative procedure. |

Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione

|Formare personale tecnico della Polizia di Stato, attraverso l’organizzazione di corsi per “amministratore di reti informatiche” |

|Risultati conseguiti |

| |

|Le attività svolte per la realizzazione delle prime 3 fasi dell’obiettivo sono state la seguenti: |

|corrispondenza con gli Istituti di Istruzione, le Zone TLC e la Direzione Centrale STLGP per la convocazione dei discenti; |

|gestione di n.47 discenti all’interno della piattaforma della CISCO Academy; |

|erogazione delle lezioni frontali in aula per un totale di 47 discenti. |

|La performance organizzativa ha conseguito risultati eccellenti in quanto il numero di frequentatori è stato maggiore rispetto a quello prefissato |

|all’origine: n. 47 anziché n. 20 di quelli programmati. |

|Proseguire la formazione delle forze di polizia locali e di altri soggetti anche privati ai quali sono attribuiti, nei diversi e specifici ambiti, |

|funzioni di “sicurezza sussidiaria” o di “sicurezza complementare” |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel periodo di riferimento é stata svolta una serie di approfondimenti volti a definire un tariffario più congruo rispetto agli esborsi che lo |

|svolgimento dei corsi comporta e per individuare modalità di pagamento che permettano agli Istituti di Istruzione, che erogano l’attività |

|formativa, di recuperare le spese che sostengono al riguardo, tenuto conto delle esigue risorse finanziarie disponibili e delle difficoltà |

|economiche. Nel corso dell’anno sono state sottoscritte convenzioni con alcuni Comuni per l’addestramento e l’aggiornamento professionale del |

|personale appartenente alla polizia locale dei rispettivi Comuni (Piacenza, Sassari e Oristano). |

|E’ stata, altresì, rinnovata la convenzione con la Corte dei Conti per l’utilizzo delle strutture logistiche e delle apparecchiature informatiche |

|ed audiovisive degli Istituti di Istruzione per lo svolgimento di corsi di formazione finalizzati al conseguimento della Certificazione EUCIP |

|destinati a 200 dipendenti di quell’Ente. Sono stati ultimati gli adempimenti per la stipula di una convenzione con l’Aeronautica Militare per la |

|realizzazione di percorsi formativi dedicati al personale appartenente alla categoria “Supporto Operativo”, specialità “Difesa Terrestre”. |

Direzione Centrale di Sanità

|Proseguire ed aggiornare lo studio avviato nell’anno 2011 inerente agli eventi infortunistici nel personale della Polizia di Stato, sia in |

|previsione della applicazione delle norme di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 81/2008 (istituzione del sistema informativo nazionale per |

|la prevenzione nei luoghi di lavoro), sia al fine di svolgere azioni preventive che possano contribuire a migliorare la qualità e l’efficienza |

|delle attività di istituto |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata realizzata la raccolta delle schede pervenute dagli Uffici Sanitari periferici. L’Osservatorio Centrale per la Tutela della Salute e della|

|Sicurezza nei Luoghi di Lavoro della Direzione Centrale di Sanità ha successivamente proceduto all’assemblaggio e all’archiviazione informatizzata |

|dei dati inviati. I dati raccolti sono stati poi elaborati statisticamente per tipologia di evento infortunistico, servizio svolto, ecc. . |

Direzione Centrale dei Servizi Tecnico-logistici

e della Gestione Patrimoniale

|Rivisitare e riformulare i bandi di gara alla luce delle modifiche del codice dei contratti introdotte dal decreto legislativo 163/2006 con |

|integrazione, revisione e riformulazione della modulistica da allegare ai bandi stessi ai fini della partecipazione alle gare pubbliche |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’attività contrattuale svolta dall’Ufficio Casermaggio è strettamente connessa all’impostazione corretta e aggiornata dei bandi di gara, il cui |

|adeguamento pertanto si è reso necessario entro un tempo ridotto. |

|Sono state redatte le bozze dei nuovi bandi di gara e della modulistica allegata in base alle modifiche della normativa vigente. |

|Successivamente sono stati predisposti i moduli definitivi dei bandi e della modulistica allegata e nei mesi di aprile e maggio 2012 si è |

|provveduto a pubblicare n. 3 bandi di gara nella nuova formulazione. |

|Realizzare un sistema unico di gestione logistico-contabile (LOCO) ed integrazione con il sistema SICOGE |

|Risultati conseguiti |

| |

|Completata ed espletata la procedura pre-gara, è stata effettuata la gara d’appalto ed è stato stipulato il contratto. In tale fase la Commissione |

|giudicatrice ha proceduto all’esame delle offerte pervenute stilando una graduatoria e procedendo all’aggiudicazione provvisoria. L’Amministrazione|

|con decreto del 14/11/2012 ha proceduto all’aggiudicazione formale della fornitura, esperendo i controlli previsti dall’art.48 del d. lgs. 163/2006|

|e s.m.i. E’ stata, altresì, predisposta la bozza di contratto ai fini della successiva sottoscrizione che non si è definita per l’avvenuta |

|presentazione di ricorso al TAR da parte di altro concorrente. La realizzazione del sistema e il collaudo ha subito uno scostamento e si è in |

|attesa della pronuncia in merito del TAR. |

Direzione Centrale per i Servizi di Ragioneria

|Informatizzare le check-list di controllo documentale di primo livello e dei controlli in loco e le schede di monitoraggio relative all’avanzamento|

|della spesa attinenti la certificazione del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo sviluppo obiettivo convergenza 2007-2013” e del Fondo |

|Frontiere Esterne 2007/2013 |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata completata l’applicazione della procedura informatica. |

|Analizzare e razionalizzare le spese per il contrasto all’immigrazione clandestina con particolare riferimento all’analisi dei flussi di rimpatri |

|verso l’area Africa |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sulla base dell’analisi della spesa effettuata nella precedente fase sono state attuati interventi di razionalizzazione della spesa in termini di |

|efficienza efficacia ed economicità. |

|Creare un database in access per il miglioramento dell’efficienza gestionale del cap. 2624/01 – servizi speciali di P.S. |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono stati inseriti i dati del 2012 e completata l’informatizzazione della gestione del capitolo di spesa 2624. |

Direzione Investigativa Antimafia

|Implementare le piattaforme tecnologiche dedicate all’accesso ai dati ed allo scambio informativo attraverso: |

|- studio di fattibilità e analisi di un progetto di informatizzazione dei processi di lavoro del reparto relazioni internazionali ai fini |

|investigativi; |

|- rielaborazione ed integrazione del programma gestionale dei dati relativi alle misure di prevenzione; |

|- rifacimento del programma Cmates limitatamente ai moduli “t.e.a.” e “anagrafica” |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’implementazione delle piattaforme tecnologiche ha consentito lo studio di fattibilità, la rielaborazione ed integrazione del programma gestionale|

|e il rifacimento del programma CMATES dei moduli “T.E.A.” e “ANAGRAFICA”. |

|Realizzare dei sistemi di accesso diretto alla piattaforma “DURC” (Documenti Unici di Regolarità Contributiva) con possibilità di interrogazioni |

|illimitate alla banca dati del sistema proprietario INAIL |

|Risultati conseguiti |

| |

|A seguito della sottoscrizione in data 18 gennaio 2012 con l’INAIL della prevista convenzione e dell’attuazione dei conseguenti adempimenti, per |

|l’accesso diretto al sistema relativo alla piattaforma DURC, con la possibilità anche di effettuare interrogazioni illimitate alla banca dati di |

|cui è proprietaria l’INAIL. |

|Realizzare l’aggiornamento tecnologico dei sistemi investigativi elettronici che consentono: |

|la videoripresa occulta con trasmissione dei segnali a distanza senza l’intervento dei gestori di telefonia fissa; |

|l’interruzione dalla sala ascolto delle apparecchiature installate per l’intercettazione ambientale; |

|il pedinamento elettronico attraverso la radiolocalizzazione satellitare |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel periodo in esame, si è sperimentata la trasmissione di segnale audio video tramite sistema UMTS con esito positivo (condizionato dalla presenza|

|di rete). |

|Si è proceduto poi all’acquisto di nuove apparecchiature tecniche che consentono di disattivare dalla sala ascolto l’emissione di segnale dai siti |

|intercettati, al fine di neutralizzare eventuali bonifiche, dopo avere sperimentato vari materiali. Si è perfezionato il sistema di pedinamento |

|elettronico con l’acquisizione di nuovi terminali e la messa a punto del sistema GAIA. |

|Rivisitare le procedure per la liquidazione del trattamento economico accessorio nell’ottica dell’incremento dell’efficienza della produttività |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si è giunti alla creazione della nuova procedura informatizzata delle attività concernenti il trattamento economico accessorio. |

|Reingegnerizzare la procedura per il tempestivo recupero di emolumenti corrisposti a dipendenti vittime di infortuni determinati da responsabilità |

|di terzi |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata attivata la nuova procedura diretta al recupero di emolumenti corrisposti a dipendenti assenti a causa di infortuni occorsi per |

|responsabilità di terzi. |

Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza Personale

|Elaborare un testo unico in materia di tutela della sicurezza personale con funzioni di armonizzazione delle modifiche normative succedutesi nel |

|tempo. Predisposizione di un manuale su supporto informatico |

|Risultati conseguiti |

| |

|La realizzazione di una raccolta normativa, cosiddetta Testo Unico, in materia di sicurezza personale, al 31/12/2012 è stata effettuata e |

|l’elaborato è stato concepito sia in forma cartacea che su supporto informatico, in formato PDF, finalizzato ad una riduzione dei costi di |

|produzione e ad una migliore e più omogenea fruizione del Testo Unico stesso. |

|Tale opera è stata concepita attraverso la creazione di un framework operativo che consente la visualizzazione in simultanea e su sezioni separate,|

|nella stessa pagina, dei sommari, tematico e cronologico, unitamente alla normativa raccolta. Ogni fonte è stata corredata di un link che rinvia |

|direttamente al testo della stessa. Il framework in esame consente una più veloce “navigazione” all’interno del Testo Unico ed una visualizzazione |

|del testo più aderente alle esigenze dell’utente. Per consentire una visualizzazione ottimale del prodotto, il CD è stato corredato dei necessari |

|programmi per poter leggere i files in PDF. Il supporto informatico verrà distribuito a tutte le Prefetture d’Italia. |

Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato

|Avviare corsi specialistici per il personale delle squadre mobili e del servizio centrale operativo finalizzati al miglioramento delle attività |

|investigative |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata realizzata, d’intesa con la Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione, la pianificazione del corso di formazione sulle tecniche |

|investigative volte alla risoluzione di casi irrisolti. |

|Sono stati interessati gli Uffici preposti per materia per l’elaborazione del programma e l’individuazione del personale docente e discente. |

|Acquisire un sistema di bordo per le autovetture adibite ai servizi di controllo del territorio |

|Risultati conseguiti |

| |

|Con G.U. del 9 maggio 2012 è stato pubblicato il bando di gara per la fornitura di un sistema di bordo. La commissione aggiudicatrice ha proceduto |

|alla valutazione delle offerte presentate ed ha affidato la fornitura degli apparati alla ditta vincitrice. |

|Proseguire l’attività di aggiornamento e condivisione delle banche dati internazionali (Ifado / Sltd / Dial / Interpol) per il contrasto al falso |

|documentale con scambio informazioni su tavoli tecnici e aggiornamento e condivisione della banca dati nazionale Sidaf |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si sono svolte le attività di scambio di informazioni per il contrasto al falso documentale che si esplicano attraverso l’acquisizione delle |

|informazioni sui documenti autentici e delle relative falsificazioni, provenienti da varie fonti (europee e nazionali). Tali informazioni sono |

|state e vengono condivise con i GRPS e i posti di controllo della Polizia di Frontiera sul territorio nazionale. |

|Interfacciare le banche dati SIDAF e SIF (Sistema Informativo Frontiere) |

|Risultati conseguiti |

| |

|I due sistemi sono stati interfacciati ultimando la fase di realizzazione del software dedicato ed è stata effettuata la migrazione nel database |

|SIF di tutti i documenti contenuti in SIDAF. Non è stato però ancora ultimato da parte della Polizia di Frontiera il collegamento con il Servizio |

|Polizia Scientifica per la validazione dei falsi prodotti nelle postazioni di controllo di prima linea di frontiera. |

|Elaborare un metodo interno di prova da sottoporre ad accreditamento iso-iec 17025, con avvio processo di validazione dei laboratori di biologia |

|sia a livello centrale (sps) che periferico (Gips Napoli – Grps Palermo) secondo gli standards internazionali al fine di renderli compatibili con |

|la legge n. 85/2009, con il trattato di Prum e le banche dati internazionali |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel corso dell’anno sono stati effettuati corsi di formazione per il personale, tenuti da personale tecnico della Agenzia Nazionale Garanzia |

|Qualità, nonché formazione tecnica sulle attrezzature per l’attività di genetica forense tenuti dalla Ditta TECAN. |

|E’ stato realizzato l’adeguamento dei Laboratori di Roma, Napoli e Palermo per la parte logistica e strumentale. |

|Sono stati sviluppati i software gestionali di laboratorio da impiegare sia a livello centrale che periferico. |

|Inoltre, è stata predisposta la bozza del “metodo di prova” descrittiva delle fasi di trattamento del campione. |

|Il processo di accreditamento e validazione dei laboratori, sia centrale che periferico, è in corso di realizzazione e sono state effettuate |

|diverse prove sperimentali di laboratorio, preliminari alla domanda di accreditamento ISO/IEC 17025, che è prevista per la prima metà del 2013. |

|Potenziare ed adeguare agli standards internazionali il sistema informatico “IBIS” per le comparazioni dei dati balistici |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel periodo oggetto del monitoraggio è stato effettuato scambio di informazioni, aggiornamento e condivisione ai tavoli tecnici al convegno ENFSI |

|di San Pietroburgo. Sono stati realizzati corsi di formazione per il personale tenuti presso il Servizio Polizia Scientifica da personale tecnico |

|della Forensic Technology. |

|Nel settembre 2012 è stato completato il collegamento con la banca dati dell’Arma dei Carabinieri che risulta attualmente funzionante. |

|I sistemi IBIS sono in fase di aggiornamento per l’adeguamento agli standard europei. In particolare è in atto l’aggiornamento del sistema IBIS nel|

|sito di Roma al “3D”. |

Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia

|Programmare, organizzare e svolgere corsi di aggiornamento e corso di alta formazione, attribuendo particolare rilevanza a temi concernenti il |

|contrasto alla criminalità organizzata transnazionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Sono stati organizzati: |

|4 corsi di aggiornamento, 3 corsi di analisi criminale I livello, 1 corso di analisi criminale di II livello e 4 corsi sul Sistema d’Indagine |

|(SDI). |

Scuola Superiore di Polizia

|Attivare lo studio e la ricerca scientifica a carattere specialistico e multidisciplinare, anche in collaborazione con altri enti ed istituzioni, |

|per realizzare progetti scientifici didattico-formativi destinati all’alta formazione |

|Risultati conseguiti |

| |

|Si sono svolti incontri e riunioni con gli Organi Collegiali, gli Atenei e gli Istituti convenzionati, per rilevare nuove tematiche ed argomenti di|

|interesse dell’Amministrazione, sulle quali far confluire le attività di studio e ricerca, provvedendo altresì ad adeguare le tecniche e le |

|metodologie scelte per la realizzazione degli obiettivi prefissati. Tutte le 4 fasi in cui l’obiettivo risulta articolato sono state completate nel|

|termine previsto. |

Allegato n. 2.3

| |

|DIPARTIMENTO PER LE LIBERTA’ CIVILI |

|E L’IMMIGRAZIONE |

Direzione Centrale per le Politiche dell’Immigrazione

e dell’Asilo

|Accordo di integrazione |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stato dato avvio alle procedure e agli adempimenti relativi alla sottoscrizione dell’accordo di integrazione tra lo Stato e lo straniero che |

|entra in Italia per la prima volta, ai sensi del D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179 entrato in vigore il 10 marzo 2012 ed è stato implementato il |

|relativo applicativo per la gestione informatica delle procedure da parte delle Prefetture e delle Questure a seconda della tipologia di |

|ingresso. |

|Si è provveduto alla traduzione del testo dell’accordo e di tutte le comunicazioni, da consegnare e/o da trasmettere allo straniero, in |

|diciannove lingue, e ad inserire detti documenti nell’applicativo informatico creato nel 2011 e utilizzato dagli Sportelli Unici per |

|l’Immigrazione per gestire l’intera procedura. |

|Sono stati, inoltre, realizzati e trasmessi alle Prefetture, nelle medesime diciannove lingue, materiali multimediali per l’organizzazione delle |

|sessioni di formazione civica alle quali lo straniero deve partecipare entro tre mesi dalla sottoscrizione dell’accordo. Al fine di rendere |

|efficace e adeguata la conoscenza della vita civile in Italia da parte dello straniero, è stato sottoscritto, il 7 agosto 2012, un accordo-quadro|

|con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, secondo il quale la sessione di formazione e orientamento civico verrà svolta |

|presso i Centri di istruzione per gli adulti, i quali garantiranno, altresì, un’offerta formativa più ampia, comprensiva anche dell’apprendimento|

|della lingua italiana. |

|Al 31 dicembre 2012 sono stati sottoscritti 65.575 accordi di integrazione. |

|Attività relative agli ingressi per lavoro subordinato e autonomo |

|Risultati conseguiti |

| |

|Con D.P.C.M. 13 marzo 2012 è stato programmato l’ingresso di 35.000 lavoratori stranieri stagionali per l’anno 2012 ripartiti tra Regioni e |

|Province autonome con provvedimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nello stesso D.P.C.M. è stato, inoltre, previsto |

|l’ingresso di 4.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero che abbiano completato programmi di formazione e istruzione nel Paese|

|di origine, ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286. La procedura on line per la presentazione delle domande di |

|nulla osta, iniziata il 20 aprile 2012, è proseguita fino al 31 dicembre dello stesso anno: a questa data sono pervenute 77.293 domande, in corso|

|di istruttoria. |

|Con D.P.C.M. 16 ottobre 2012 è stato, inoltre, programmato l’ingresso di lavoratori stranieri per lavoro non stagionale nel territorio dello |

|Stato per l’anno 2012 esclusivamente per lavoro autonomo (2.000 quote), per i lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Uruguay, |

|Venezuela e Brasile (100 quote), nonché per conversioni in permesso di soggiorno per motivi di lavoro di permessi di soggiorno posseduti ad altro|

|titolo (11.750 quote). |

|Per favorire l’ingresso nel territorio nazionale di dirigenti e personale altamente qualificato, ai sensi del decreto legislativo n. 286/1998, |

|art. 27, commi 1 ter e quater (c.d. ingressi fuori quota), nel corso dell’anno 2012 è proseguita l’attività di sottoscrizione dei protocolli di |

|intesa con aziende di rilevanza nazionale che ha portato alla stipula di 5 protocolli. |

|Ingresso di lavoratori altamente qualificati - “blue card” (d.lgs. n. 108/2012) ed emersione dal lavoro irregolare (d.lgs. n. 109/2012) |

|Risultati conseguiti |

| |

|In attuazione delle Direttive europee 2009/50/CE (blue card), recepita con decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 108 e 2009/52/CE (sanzioni), |

|recepita con decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109, sono state individuate nuove procedure, rispettivamente, per l’ingresso di lavoratori |

|altamente qualificati e per l’emersione del lavoro irregolare degli stranieri. In collaborazione con l’Ufficio VI - Sistema informatico del |

|Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione sono stati realizzati i relativi applicativi informatici, con adozione di apposita |

|modulistica informatizzata, anche ai fini dell’applicazione delle disposizioni contenute nel decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5 (c.d. decreto |

|“semplificazione”), convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35. |

|In particolare, per la trattazione delle istanze di emersione, è stato implementato l’applicativo per l’invio e la gestione delle domande con |

|contestuale invio obbligatorio dei dati, concernenti le istanze pervenute, sia al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sia all’INPS. |

|L’implementazione di tali applicativi ha avuto un impatto positivo sia sugli operatori degli Sportelli Unici per l’Immigrazione delle |

|Prefetture-UTG, sia sugli stakeholder. |

|Attività dei Consigli Territoriali per l’Immigrazione e collaborazione con enti e associazioni |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel corso del 2012 è stata definita la rilevazione dei dati concernenti il 2010, forniti dai Consigli Territoriali per l’Immigrazione ed è stata |

|avviata la procedura per il monitoraggio dell’anno 2011. |

|In continuità con quanto già avviato negli anni precedenti, inoltre, si sta procedendo all’implementazione dell’attività di monitoraggio del |

|fenomeno migratorio, attraverso la messa a punto di linee guida da fornire ai Consigli Territoriali per l’armonizzazione della rilevazione |

|quantitativa, già in atto, con l’analisi qualitativa delle esigenze espresse dal territorio, in termini di interventi di integrazione a favore |

|dei cittadini stranieri, e la promozione e trasferimento ai Consigli di una metodologia condivisa, per favorire un maggior coinvolgimento e una |

|partecipazione più attiva all’attività svolta dagli stessi da parte delle associazioni a favore degli immigrati. |

|Azioni e misure per favorire l’integrazione |

|Risultati conseguiti |

| |

|Ai fini della corretta attuazione del Decreto ministeriale 4 giugno 2010, concernente lo svolgimento del test di lingua italiana per i |

|richiedenti il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, si è provveduto, sulla base delle criticità segnalate dalle |

|Prefetture-UTG, al miglioramento del relativo sistema informatico attraverso una razionalizzazione delle tabelle statistiche riassuntive degli |

|esiti dei test sostenuti. Sulla base dell’accordo quadro stipulato in data 11 novembre 2010 con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e |

|della Ricerca, è stata altresì svolta, in collaborazione con il predetto Dicastero, una continua azione di monitoraggio dell’attività dei Centri |

|di Istruzione per Adulti (CTP), ai quali è stato affidato il compito di esaminare il livello di conoscenza della lingua italiana da parte degli |

|stranieri, fornendo adeguata risoluzione alle eventuali problematiche emerse. |

|Nell’ambito del Fondo Europeo per l’Integrazione dei Paesi terzi (FEI), sono state promosse azioni per il miglioramento delle capacità gestionali|

|degli Sportelli Unici per l’Immigrazione (SUI) e dei Consigli Territoriali per l’Immigrazione (CTI) nelle attività relative all’accordo di |

|integrazione e al test di lingua italiana per stranieri lungo soggiornanti, ai fini, in particolare, di un rafforzamento del ruolo strategico dei|

|CTI quali soggetti fondamentali per l’attuazione delle politiche di integrazione. |

|E’ stato incrementato l’uso della rete “extranet.consilium.europa.eu” del Consiglio Europeo, tramite la quale è possibile accedere a tutta la |

|documentazione riservata della CE. Tale accesso ha consentito di svolgere con maggiore efficacia il ruolo di coordinamento dei contributi delle |

|varie Amministrazioni coinvolte e preparare più celermente la posizione italiana da sostenere in sede di negoziati comunitari. |

Direzione Centrale dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo

|Attività relative alla gestione dei Fondi |

|Risultati conseguiti |

| |

|In attuazione della graduatoria triennale (2011-2013), relativa alla ripartizione del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo, si|

|è provveduto all’annuale assegnazione delle risorse del predetto Fondo agli Enti locali che costituiscono il Sistema di Protezione per |

|Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) per complessivi 151 progetti, di cui 111 per le categorie ordinarie, 30 per le categorie vulnerabili e 10 |

|per il disagio mentale. |

|In attuazione del Decreto del Ministro dell’Interno 5 agosto 2010 sono stati finanziati anche i servizi che erogano l’accoglienza in favore di |

|persone con disagio mentale o psicologico e con necessità di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata. |

|Nell’OPCM 21 settembre 2011 n. 3965, recante “Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio |

|nazionale in relazione all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa”, è stato previsto uno stanziamento |

|straordinario di 9 milioni di euro per l’ampliamento della ricettività delle strutture di accoglienza dello SPRAR. Dette risorse sono state |

|assegnate con Decreto del Ministro dell’Interno 19 novembre 2012 e ciò ha consentito l’aumento di 702 posti della capacità di accoglienza del |

|Sistema, che pertanto può disporre di complessivi 3.702 posti, di cui 450 per le categorie vulnerabili (minori stranieri non accompagnati, |

|richiedenti/titolari di protezione internazionale, donne in stato di gravidanza, anziani, nuclei monoparentali, disabili e coloro che hanno |

|subito violenze fisiche, psichiche o sessuali) e 50 per il disagio mentale. |

| |

|A supporto delle attività espletate in materia di asilo, nell’ambito del Fondo Europeo Rifugiati (FER), si sono concluse le 20 attività |

|progettuali finanziate a valere sul Programma Annuale 2010 e sono stati raggiunti i seguenti risultati avviati fin dal secondo semestre 2011: |

|1.225 interventi di accoglienza, supporto e orientamento a favore di 165 soggetti appartenenti a categorie vulnerabili, che vengono trasferiti in|

|Italia in applicazione del Regolamento di Dublino II; |

|4.832 interventi di accoglienza, riabilitazione e integrazione socio-economica per 833 richiedenti/titolari protezione internazionale vittime di |

|tortura e violenza; |

|2.235 interventi di accoglienza, riabilitazione e integrazione socio-economica per 375 richiedenti/titolari protezione internazionale portatori |

|di disagio mentale. |

| |

|Per quanto riguarda il Programma Annuale 2011, sono stati selezionati e avviati 23 progetti, dei quali 16 biennali suddivisi in due moduli (il |

|secondo modulo finanziato a valere sul Programma Annuale 2012). |

|Le risorse per il finanziamento dei suddetti progetti, che prevedono preliminarmente l’attivazione di interventi di accoglienza, riabilitazione e|

|percorsi di inserimento socio-lavorativi per richiedenti/titolari della protezione internazionale, ammontano rispettivamente, per l’annualità |

|2011, a € 26.033.625,13, di cui € 14.520.000,00 relativi alle misure d’urgenza attivate a seguito degli avvenimenti verificatisi in Nord Africa e|

|nel vicino Medio Oriente e della conseguente emergenza umanitaria prodottasi in Italia in relazione all’eccezionale afflusso di potenziali |

|beneficiari di protezione internazionale e, per l’annualità 2012, a € 7.170.750,61, relativi al finanziamento della seconda annualità dei |

|progetti biennali (le predette somme, a seguito di rimodulazioni progettuali intervenute entro il primo semestre 2013, sono diventate, |

|rispettivamente, pari a € 25.833.867,32 ed € 7.014.237,31). |

|Le attività del Programma Annuale 2011 sono state avviate nel mese di luglio 2012 e si sono concluse nel mese di giugno 2013, mentre, |

|esclusivamente per il secondo modulo dei progetti biennali, termineranno entro giugno 2014. |

|Nell’intento di promuovere interventi volti a informare i richiedenti/titolari di protezione internazionale ospitati nei Centri di Accoglienza |

|per Richiedenti Asilo (CARA) sui servizi di orientamento, formazione professionale, accompagnamento al lavoro e su quelli di sostegno |

|all’inserimento abitativo offerti dallo SPRAR, è continuato il monitoraggio, iniziato nel 2011, teso ad acquisire informazioni sulle competenze |

|ed esperienze professionali dei richiedenti/titolari di protezione internazionale al fine di supportare e sostenere i medesimi nei loro percorsi |

|d’integrazione. |

| |

|Per quanto concerne i progetti finanziati con il Fondo Europeo per i Rimpatri (FR) 2008-2013, è continuato il sostegno allo sviluppo e |

|all’attuazione di programmi di Rimpatrio Volontario Assistito (RVA) e di Reintegrazione, al fine di offrire una modalità dignitosa e protetta di |

|rimpatrio a cittadini di Paesi terzi eleggibili che optano per questa soluzione. |

|Nel 2012 si sono potuti aumentare notevolmente gli interventi di rimpatrio volontario assistito e il sostegno alla reintegrazione del migrante, |

|rimodulando allo scopo i Programmi Annuali 2011 e 2012 del Fondo Europeo per i Rimpatri (al 31 dicembre 2012 sono stati effettuati 779 RVA e 471 |

|reintegrazioni). |

|E’ proseguita l’attività di informazione e formazione sui programmi medesimi, l’attività di consolidamento della rete di riferimento nazionale di|

|operatori e autorità locali, nonché, per il rafforzamento della collaborazione con le rappresentanze consolari dei Paesi di origine in Italia, |

|avviando azioni pilota in alcuni Paesi terzi di informazione e ricognizione di potenziali reti interistituzionali in grado di agevolare la fase |

|di reintegrazione del percorso di RVA. |

|In questo contesto, nel mese di gennaio 2012 è stato selezionato un ulteriore progetto di rimpatrio e reintegrazione a valere sul Programma |

|Annuale 2010 le cui attività, unitamente agli altri 8 progetti, si sono concluse nel giugno 2012; rientrano tra questi progetti, anche i 2 |

|biennali a valere sulle annualità 2010-2011, il primo modulo dei quali si è concluso il 30 giugno 2012. |

|In relazione al Programma Annuale 2011, sono stati selezionati, con un finanziamento complessivo pari a € 5.390.739,75 (è incluso il |

|finanziamento del progetto RIRVA, che non prevede l’attuazione di misure di RVA, ma l’animazione di una rete tra i principali attori e |

|stakeholder in tema di rimpatrio), 8 progetti - di cui 2 biennali (la seconda annualità a valere sul Programma Annuale 2012) - che prevedono, |

|preliminarmente, oltre all’informazione e all’assistenza per il ritorno volontario nei Paesi d’origine, un contributo per sostenere la |

|reintegrazione socio-economica all’arrivo nel Paese di origine da erogarsi in beni e servizi. |

|Gestione Centri governativi per immigrati |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel settore dei centri per immigrati, si sono conclusi i lavori di ristrutturazione e di adeguamento del Centro di Identificazione e Espulsione |

|(CIE) di S. Anna di Isola di Capo Rizzuto (Crotone), avente una capienza di 124 posti, anche se la capienza si è ridotta a 62 posti a causa di |

|ulteriori danneggiamenti arrecati dagli ospiti. |

|Sono proseguite le procedure per la realizzazione di due nuove strutture di trattenimento, una nel Comune di S. Maria Capua Vetere (Cosenza), con|

|una capienza di 200 posti, e un’altra nel Comune di Palazzo S. Gervasio (Potenza), con una capienza di 150 posti. Per quanto concerne la prima, |

|il Provveditorato OO.PP. della Campania, che funge da stazione appaltante, ha realizzato il progetto che, nella seduta dell’11 dicembre 2012, è |

|stato approvato dalla Commissione tecnico-consultiva del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione. |

|In relazione alla seconda struttura, il progetto redatto dal Provveditorato OO.PP. Puglia-Basilicata che funge da stazione appaltante, è stato |

|approvato dalla stessa Commissione tecnico-consultiva nella seduta del 17 ottobre 2012. Il Provveditorato, effettuati gli adeguamenti richiesti, |

|ha proceduto a bandire la gara. |

|Nel corso del 2012 sono stati stipulati i contratti per la gestione dei centri di Crotone (CDA, CARA e CIE), Bari (CARA), Trapani Milo (CIE), |

|Modena (CIE), Bologna (CIE) e Agrigento (CPSA). |

|Le procedure di gara per l’aggiudicazione della gestione dei centri di Caltanissetta (CDA, CARA e CIE) e Brindisi (CARA) non si sono concluse, in|

|quanto su entrambe pendono ricorsi al TAR. Pertanto, nelle more dell’aggiudicazione definitiva, la gestione di entrambi i centri è stata |

|prorogata fino al 31 luglio 2013. |

|L’attività di audit, volta alla valutazione del rispetto degli standard dei servizi, anche sanitari, offerti agli ospiti dei centri governativi è|

|proseguita con una circolare diramata nel mese di agosto 2012, tesa ad acquisire i dati relativi al secondo semestre 2011 e al primo semestre |

|2012. |

|Attività relativa all’applicazione del regolamento di “Dublino II” |

|Risultati conseguiti |

| |

|L’applicazione del Regolamento “Dublino II” - Regolamento (CE) 18 febbraio 2003, n. 343 - riguardante la determinazione dello Stato competente |

|all’esame della domanda di asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un Paese terzo - ha visto una forte motivazione del |

|personale impiegato anche in considerazione dei profili umanitari collegati all’applicazione delle procedure di trasferimento dei richiedenti |

|asilo appartenenti alle categorie vulnerabili (disabili, anziani, genitori singoli con figli minori, donne in stato di gravidanza, vittime di |

|tortura). |

|Nell’anno 2012, a causa tra l’altro dell’emergenza immigrazione dal Nord Africa verificatasi nell’anno precedente, si è continuato a registrare |

|un aumento delle richieste da parte degli altri Stati membri all’Italia (17.631 nel 2012, a fronte di 13.715 nel 2011). |

|Le richieste da parte dell’Italia agli altri Stati membri sono state 2.186 a fronte di 1.275 dell’anno 2011. |

|Nell’ambito dell’Unità Dublino, allo scopo di ottimizzare i tempi per la conclusione delle procedure di presa e ripresa in carico da altri Stati |

|e di trasferimento in altri Stati della Commissione Europea dei richiedenti la protezione internazionale, è stato realizzato il collegamento |

|informatico del sistema DUBLINET con la rete VESTANET della Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo per l’accesso alla pagina riguardante i|

|dati dei richiedenti asilo. |

Direzione Centrale per i Diritti Civili, la Cittadinanza

e le Minoranze

|Razionalizzazione delle procedure relative al conferimento della cittadinanza italiana |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ proseguita l’attività di snellimento delle procedure amministrative di concessione della cittadinanza italiana. Tra le misure adottate, la più|

|importante è stata attuata con direttiva 7 marzo 2012 del Ministro dell’Interno che, a far tempo dal 1° giugno 2012, ha previsto l’attribuzione |

|ai Prefetti della competenza ad adottare provvedimenti in materia di acquisto o diniego della cittadinanza italiana nei confronti di cittadini |

|stranieri coniugi di cittadini italiani. |

|La competenza è stata conferita, invece, al Capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, in caso di residenza all’estero del |

|coniuge straniero ed è rimasta in capo al Ministro dell’Interno qualora sussistano ragioni inerenti la sicurezza dello Stato. |

|Il provvedimento prosegue nel percorso di razionalizzazione già intrapreso dal Ministero dell’Interno, impegnato a migliorare l’efficienza e |

|l’efficacia dell’azione amministrativa nell’interesse dei cittadini. |

|Nel periodo precedente il passaggio delle consegne, con circolare del 15 maggio 2012, sono state impartite opportune istruzioni alle |

|Prefetture-UTG ed è stata tenuta una serie di incontri formativi, organizzati anche tramite videoconferenza, per offrire ai dirigenti e agli |

|operatori sul territorio un adeguato supporto tecnico-operativo e rispondere ai quesiti più frequenti in materia. |

|Sempre al fine di razionalizzare e semplificare le procedure per l’acquisto e la concessione della cittadinanza italiana, è attivo, dal 5 |

|novembre 2012, il collegamento tra il Sistema informativo di gestione delle procedure per l’acquisto e la concessione della cittadinanza (SICITT)|

|e la Rete delle Rappresentanze Consolari, in modo tale che anche questi Uffici possano trattare in formato elettronico l’intera procedura, |

|compreso l’inserimento delle domande ivi presentate; inoltre, per effetto della nuova funzionalità, gli utenti residenti all’estero possono |

|accedere direttamente al sistema di consultazione on line e acquisire informazioni sullo stato di avanzamento del procedimento. Nata dalla |

|collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, l’implementazione del sistema contribuisce a migliorare ulteriormente l’efficienza e |

|l’economicità dell’azione amministrativa. |

|Per la riduzione dei tempi procedurali, ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, nel mese di novembre 2012, è stato stipulato |

|un protocollo d’intesa con il Ministero della Giustizia - Direzione Generale della Giustizia Penale per la consultazione dei dati del Sistema |

|informativo del casellario giudiziale, in modo da consentire la consultazione diretta dello stesso per l’acquisizione dei relativi certificati. |

|E’ stata, altresì, implementata l’azione di supporto, coordinamento e vigilanza sulle attività delle Prefetture-UTG e degli enti coinvolti nelle |

|procedure di cittadinanza, a cui sono stati forniti pareri relativi all’interpretazione delle norme in materia, con particolare riguardo alle |

|disposizioni che regolano i minori stranieri nati e presenti in Italia (partecipazione al III Corso di Abilitazione per Ufficiali di Stato |

|Civile, per la prima volta organizzato direttamente dalla Prefettura-UTG di Lecce, e al XXXII Convegno Nazionale ANUSCA, tenutosi a Montecatini |

|nel mese di novembre). |

|Nel corso del 2012 sono state presentate 67.503 istanze di cittadinanza italiana, delle quali 22.920 per matrimonio e 44.583 per residenza. |

|Complessivamente, i procedimenti definiti, compresi quelli di inammissibilità e di rigetto sono stati circa 49.000: in particolare, 46.777 sono |

|stati i procedimenti conclusi favorevolmente, dei quali 24.104 per residenza e 22.673 per matrimonio (di questi ultimi circa 14.000 sono stati |

|definiti, a decorrere dal 1° giugno 2012, con provvedimento prefettizio). |

|Attività di regolazione delle procedure ai sensi del Regolamento (CE) 18 dicembre 2008, n. 4 in materia di tutela dei minori per il recupero di |

|crediti alimentari |

|Risultati conseguiti |

| |

|In applicazione della Convenzione di New York del 1956 (ratificata in Italia con legge 23 marzo 1958, n. 338) per il recupero dei crediti |

|alimentari, è stata svolta una complessa attività diretta a tutelare il diritto dei minori a percepire l’assegno per gli alimenti non erogato dal|

|genitore obbligato. |

|Di seguito all’entrata in vigore del Regolamento (CE) 18 dicembre 2008, n. 4, che mira ad assicurare il recupero rapido ed efficace di un credito|

|alimentare, la competenza circa le obbligazioni alimentari è stata trasferita al Ministero della Giustizia - Dipartimento per la Giustizia |

|Minorile - limitatamente ai procedimenti riguardanti i Paesi comunitari. A tale riguardo è proseguita la fase transitoria per la regolazione di |

|tali procedure ed è stata svolta un’intensa attività diretta ad individuare forme più idonee per l’effettivo soddisfacimento dell’interesse |

|creditorio. |

|Svolgimento delle attività relative alla protezione delle minoranze nazionali |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ proseguita l’attività di studio e di consulenza, con scambio di informazioni con altre Amministrazioni coinvolte, su tematiche connesse alle |

|minoranze linguistiche storiche tutelate dalla legge n. 482/1999 e, per quanto riguarda la minoranza linguistica slovena nella Regione Friuli |

|Venezia Giulia, dalla legge n. 38/2001, nonché quelle riguardanti le nuove minoranze presenti sul territorio nazionale, costituite dalle comunità|

|Rom, Sinti e Caminanti. |

|Di particolare rilievo il supporto fornito per favorire, in ambito nazionale, l’inclusione delle comunità Rom nel tessuto sociale, in attuazione |

|della Strategia nazionale per l’inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti, elaborata dall’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali (U.N.A.R.) |

|e approvata dal Governo italiano in data 24 febbraio 2012 in attuazione della comunicazione della Commissione Europea 173/2011. |

|Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo, Asse II, Obiettivo Convergenza 2007-2013, Obiettivo Operativo 2.6, è |

|proseguito il progetto “Accrescere le competenze degli operatori sul fenomeno Rom”, finalizzato alla realizzazione di corsi di formazione per |

|funzionari e assistenti sociali delle Prefetture-UTG, con la partecipazione degli Enti locali e di rappresentanti del volontariato e dei |

|mediatori culturali Rom. |

|E’ stata assicurata la partecipazione al tavolo istituzionale permanente sulle questioni attinenti la minoranza linguistica slovena in Italia, |

|istituito con Decreto del Ministro dell’Interno 4 luglio 2012, curando, in particolare, l’applicazione della legge n. 38/2001, concernente la |

|tutela della minoranza linguistica slovena nella Regione Friuli Venezia Giulia. |

|Costanti sono stati i rapporti con le istituzioni internazionali e comunitarie (Consiglio d’Europa, Commissione Europea, OSCE/ODIHR, Commissario |

|Europeo per i Diritti Umani) e la partecipazione alle riunioni in ambito europeo, in particolare al 126° meeting del Comitato Governativo della |

|Carta Sociale Europea del Consiglio d’Europa tenutosi a Strasburgo, e, in rappresentanza dell’Italia, alla riunione annuale di attuazione della |

|Dimensione Umana, organizzata dall’ODHIR dell’OSCE contro le discriminazioni, tenutasi a Varsavia dal 24 settembre al 5 ottobre 2012. |

|Ottimizzazione delle attività di erogazione dei benefici economici in favore delle vittime del terrorismo, del dovere, della criminalità |

|organizzata e dei loro familiari superstiti |

|Risultati conseguiti |

| |

|Al fine di semplificare l’iter istruttorio in materia e considerate le innovazioni introdotte dalla legge 12 novembre 2011, n. 183 in tema di |

|“decertificazione”, al termine di un monitoraggio che ha consentito l’individuazione delle cause determinanti l’allungamento dei tempi di |

|definizione delle istanze, è stata predisposta una circolare (trasmessa alle Prefetture-UTG in data 5/2/2013) per invitare le Prefetture ad |

|inviare al Ministero elementi idonei circa la posizione giudiziaria e la sussistenza dei requisiti di legge in capo alla vittima, ai richiedenti |

|e ai loro congiunti, al fine di evitare richieste di accertamenti supplementari, per uniformare, razionalizzandolo, l’iter istruttorio di |

|concessione su tutto il territorio nazionale. |

|Contestualmente, si è proceduto alla modifica dei modelli per la presentazione delle istanze, comprensivi delle relative autocertificazioni, e |

|all’inserimento degli stessi nel sistema informatico del Ministero dell’Interno. |

|Nel corso del 2012, è proseguita l’attività di erogazione dei benefici economici previsti dalle leggi 3 agosto 2004, n. 206, 29 novembre 2007, n.|

|222 e 24 dicembre 2007, n. 244, in favore delle vittime del terrorismo, del dovere, della criminalità organizzata e dei loro familiari |

|superstiti. |

|In particolare sono stati adottati i seguenti provvedimenti: |

|100 decreti di concessione della speciale elargizione a favore di 147 beneficiari; |

|64 decreti di concessione del TFR aggiuntivo a favore di 81 beneficiari vittime del terrorismo e loro familiari superstiti (lavoratori autonomi, |

|dipendenti privati e liberi professionisti). |

|Tali provvedimenti hanno comportato la spesa di € 9.782.050,19 per la corresponsione delle speciali elargizioni e del TFR aggiuntivo, nonché di €|

|52.026.258,02 per gli assegni vitalizi. |

|In considerazione della scarsa disponibilità di risorse economiche, nel corso dell’anno, è stata chiesta un’integrazione dello stanziamento |

|assegnato sul relativo capitolo di bilancio. |

|Sono stati emessi 136 decreti di rigetto; sono state formulate 118 comunicazioni ai sensi dell’art. 10 bis della legge n. 241/1990 e sono state |

|avviate 65 istruttorie relative a nuove istanze. |

|La Commissione Consultiva di cui al D.P.R. n. 510/1999 - che si caratterizza per l’elevata specializzazione delle competenze tecniche in essa |

|presenti (esponenti della magistratura amministrativa, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza), essenziali |

|per la valutazione delle circostanze che sono all’origine dei fatti di terrorismo e di criminalità organizzata - ha esaminato 53 istanze, di cui |

|15 con esito favorevole, 26 con esito negativo e 12 per le quali è stato richiesto un supplemento di istruttoria. |

|Per quanto riguarda la concessione dell’onorificenza prevista dall’art. 34, commi 2 bis e seguenti della legge n. 222/2007, nel corso del 2012 |

|sono pervenute 35 nuove istanze e sono stati predisposti 3 D.P.R. di concessione riguardanti complessivamente 10 onorificenze per atti di |

|terrorismo sul territorio nazionale e 71 onorificenze per atti di terrorismo avvenuti all’estero. |

|In aderenza al progetto approvato nell’anno 2011 di implementazione del sistema informatizzato GSEV è proseguita l’attività di inserimento delle |

|pratiche amministrative nell’applicativo. |

|Cooperazione internazionale e zone di confine |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel mese di ottobre 2012 si è tenuta presso il Palazzo Estense sede del Comune di Varese, la XL Riunione annuale della Commissione Internazionale|

|per la Protezione delle Acque Italo-Svizzere (CIPAIS), nel corso della quale sono state affrontate le tematiche relative alla tutela delle acque |

|comuni ed è stato dato avvio alla definizione di un Piano di Azione contenente obiettivi strategici comuni ai due Paesi. E’ stato, altresì, |

|approvato un nuovo programma di ricerche per il triennio 2013-2015, coerente con gli obiettivi del Piano di Azione, nel rispetto delle esigenze |

|di protezione ambientale e in armonia con quanto previsto dalle norme vigenti nei due Stati e in ambito europeo. |

|Nel 2012 sono state definite 958 istanze presentate ai sensi della legge 8 marzo 2006, n. 124 concernente il riconoscimento della cittadinanza |

|italiana ai connazionali, e ai loro discendenti, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. |

|Sono state definite, altresì, 3.173 istanze presentate ai sensi della legge 14 dicembre 2000, n. 379 riguardante il riconoscimento della |

|cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenuti all’impero austro–ungarico e ai loro discendenti, emigrate |

|all’estero prima del 16 luglio 1920 (data del Trattato di San Germano con il quale i territori sono passati sotto la sovranità italiana): i |

|termini per la presentazione dell’istanza sono scaduti in data 20 dicembre 2010. |

|Progetto “Abbandono scolastico e bullismo” |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel corso dell’anno 2012 è entrato nel vivo il progetto “Abbandono scolastico e bullismo: quali rischi tra i giovani?”, realizzato nelle 4 |

|Regioni Obiettivo Convergenza - Calabria, Campania, Puglia e Sicilia - dove sono state attivate una serie di iniziative finalizzate alla |

|prevenzione e al contrasto dei fenomeni del bullismo e della dispersione scolastica. |

|Il progetto è stato cofinanziato con il FESR nell’ambito del PON Sicurezza per lo Sviluppo, Obiettivo Convergenza 2007-2013 – Obiettivo Operativo|

|2.6 “Iniziative in favore del recupero e dell’inclusione sociale di soggetti a rischio devianza ovvero portatori di forte disagio sociale” per un|

|importo complessivo di € 2.726.116,80. |

|L’iniziativa ha suscitato grande interesse nel corso dell’Assemblea ANCI tenutasi a Bologna nell’ottobre 2012 come esempio di buona prassi da |

|utilizzare per altre iniziative similari. |

Direzione Centrale degli Affari dei Culti

|Attività relative agli Enti di Culto |

|Risultati conseguiti |

| |

|In relazione all’attività concernente il culto cattolico, regolata dal Concordato tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica - recepito dalla |

|legge 20 maggio 1985, n. 222 e dal relativo regolamento di esecuzione approvato con D.P.R. 13 febbraio 1987, n. 33 - è stato reso pienamente |

|operativo l’applicativo informatico a supporto delle procedure concernenti: il riconoscimento della personalità giuridica di diritto civile degli|

|enti ecclesiastici, il riconoscimento dei mutamenti nella loro struttura e modo di essere, il rinnovo dei Consigli di Amministrazione delle |

|Fabbricerie, la nomina dei relativi Presidenti e l’approvazione degli Statuti. |

|In particolare, è stato ultimato il popolamento e l’aggiornamento della banca dati di tale applicativo: il pieno utilizzo, raggiunto nell’anno di|

|riferimento, delle procedure informatiche ha consentito un risparmio di tempo di oltre il 50% sulla verifica della regolarità e completezza delle|

|istruttorie. In tale banca dati sono state inserite tutte le posizioni relative a chiese, monasteri, santuari, case religiose, parrocchie e |

|istituti religiosi di natura non ecclesiale (associazioni, fondazioni, ecc.). |

|Sono stati adottati 172 provvedimenti complessivi, così ripartiti nelle diverse tipologie: |

|52 decreti ministeriali di riconoscimento di enti ecclesiastici; |

|14 decreti ministeriali di mutamento sostanziale nel fine o nel modo di esistenza di enti ecclesiastici; |

|22 decreti ministeriali di soppressione di enti ecclesiastici; |

|70 decreti ministeriali di estinzione di confraternite non più operanti; |

|14 decreti ministeriali di rinnovo di Consiglio di Amministrazione di Fabbricerie. |

|L’attività relativa ai culti diversi dal cattolico, regolata dalla legge 24 giugno 1929, n. 1159 e, per le Confessioni con intesa dalle |

|rispettive norme di recepimento, si è tradotta nell’adozione di 47 provvedimenti complessivi, così ripartiti nelle diverse tipologie: |

|2 D.P.R. di riconoscimento di personalità giuridica, adottati previa delibera del Consiglio dei Ministri; |

|1 D.P.R. di modifica statutaria, adottato previa delibera del Consiglio dei Ministri; |

|44 decreti ministeriali (adottati in aderenza alle indicazioni fornite dal Consiglio di Stato con parere reso in data 2 febbraio 2012 in merito |

|al requisito della consistenza della confessione religiosa) di revoca e diniego di nomina a ministro di culto; |

|esame dei rendiconti dell’8 per mille in riferimento a 6 confessioni religiose aventi stipulato intese con lo Stato italiano. |

|Studio e monitoraggio delle realtà religiose e altre attività |

|Risultati conseguiti |

| |

|È proseguita l’attività dell’Osservatorio sulle politiche religiose con compiti di studio e monitoraggio di tutte le realtà religiose presenti |

|nel Paese. L’Osservatorio, che si avvale della collaborazione delle Prefetture-UTG per monitorare i fenomeni a livello locale, ha proseguito le |

|indagini dirette ad acquisire elementi circa la presenza e la dislocazione delle confessioni religiose, nonché sulle iniziative in materia di |

|dialogo interreligioso intraprese come buone prassi a livello locale. Tra le iniziative rilevate quali buone prassi a sostegno del dialogo |

|interreligioso, meritano speciale menzione i tavoli interreligiosi attivi presso numerose realtà locali. Anche nel 2012 l’attenzione ha |

|continuato a soffermarsi sul mondo dell’Islam, in particolare su taluni temi, quali i luoghi di culto o le festività del Ramadan. |

|E’ stato promosso il progetto Promozione del dialogo interreligioso, avente lo scopo di sollecitare i territori all’avvio e alla prosecuzione del|

|dialogo tra le diverse confessioni, nonché tra queste e le istituzioni. Il progetto ha ottenuto il finanziamento del Fondo Europeo per |

|l’Integrazione dei cittadini dei Paesi terzi a valere sull’Azione 6 - Mediazione sociale e promozione del dialogo interculturale - anno 2011 - |

|priorità Dialogo interculturale (una delle linee di specifico intervento delineate dalla Commissione Europea). E’ stata, inoltre, avviata e |

|conclusa la procedura concorsuale in economia per la scelta del soggetto attuatore al quale è stata affidata l’esecuzione del progetto. |

|Per le specifiche competenze la Direzione Centrale degli Affari dei Culti è stata individuata quale struttura di supporto alle attività del |

|Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione. In questo ambito ha fatto parte della Conferenza nazionale permanente religioni, |

|cultura e integrazione, organismo consultivo al quale partecipano rappresentanti religiosi delle comunità straniere presenti in Italia, studiosi,|

|esponenti della cultura, della società civile e delle istituzioni. Tale organismo ha affrontato le tematiche connesse all’espressione religiosa |

|nell’ambito della scuola, della sanità, della giustizia, ecc. |

|La predetta Direzione Centrale ha partecipato alla sessione di lavoro dedicata alle libertà fondamentali - libertà di pensiero, coscienza, |

|religione e credo - svoltasi nell’ambito dell’incontro annuale (Varsavia 24 settembre-5 ottobre 2012) organizzato dall’OSCE sull’implementazione |

|della Dimensione Umana. |

|Per quanto riguarda le intese tra Stato e confessioni religiose, strumento di equilibrio e di uguaglianza di trattamento rispetto alla Chiesa |

|Cattolica, nel corso dell’anno ha assunto particolare rilievo il recepimento nel nostro ordinamento giuridico delle intese siglate fin dal 2007 |

|con l’Unione Induista Italiana (legge 31 dicembre 2012, n. 246), l’Unione Buddista Italiana (legge 31 dicembre 2012, n. 245), la Sacra |

|Arcidiocesi Ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa meridionale (legge 30 luglio 2012, n. 126), la Chiesa Apostolica in Italia (legge 30 |

|luglio 2012, n. 128), la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (legge 30 luglio 2012, n. 127). Tale recepimento ha riflessi sulle |

|procedure di competenza. |

|La stessa Direzione Centrale ha partecipato, quale componente, alla Commissione interministeriale per le intese con le Confessioni religiose, |

|istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dove, nel corso dell’anno, sono state esaminate le proposte di intesa avanzate dalla |

|diocesi Ortodossa Romena e dalla Consulta Evangelica. |

|In accordo con il Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei |

|Ministri, e con i rappresentanti della comunità ebraica, è stata promossa e organizzata - il giorno 23 gennaio 2012 presso la Scuola Superiore |

|dell’Amministrazione dell’Interno - una giornata formativa sul tema, rivolta in particolar modo agli operatori delle Forze dell’ordine e dei |

|funzionari delle Prefetture -UTG. |

|E’ stata, altresì, curata l’istruttoria e la predisposizione di elementi di risposta relativi ad atti di sindacato ispettivo parlamentare, nonché|

|relativi ad elementi di valutazione su disegni di legge nelle materie di competenza. |

Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo

Edifici di Culto

|Attività relative al Fondo Edifici di Culto (FEC) |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel 2012, sulla base della programmazione di massima approvata dal competente Consiglio di Amministrazione del Fondo, sono stati finanziati |

|interventi di restauro per circa 6 milioni di euro e avviate le procedure autorizzatorie per altri interventi per circa 3 milioni e mezzo di |

|euro. |

|Tra gli interventi più rilevanti si segnalano quelli relativi ad alcune tra le più importanti chiese di proprietà del FEC a Roma: S. Marcello al |

|Corso, S. Maria sopra Minerva, S. Maria del Popolo, S. Ignazio di Loyola, S. Maria in Aracoeli, e, inoltre, a Napoli: S. Agostino alla Zecca, S. |

|Maria della Sanità e S. Domenico Maggiore, a Palermo: S. Francesco da Paola, S. Domenico e S. Anna; S. Marco a Firenze e S. Domenico a Città di |

|Castello. |

|Sono stati, altresì, presentati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in sede di riparto della quota dell’8 per mille dell’IRPEF devoluta |

|alla diretta gestione statale per l’anno 2012, 9 progetti di restauro, per un totale complessivo di € 5.422.708 che saranno riproposti anche per |

|il 2013, non avendo la Presidenza ammesso a contributo nessuno dei progetti presentati nell’anno 2012. |

|E’ stata avviata la realizzazione della programmazione relativa all’anno 2013, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 31 gennaio 2013, per|

|complessivi € 5.400.000 circa. |

|E’ stato dato particolare impulso alle iniziative finalizzate ad una maggiore valorizzazione dei beni del FEC sotto il profilo della loro |

|fruizione turistico-culturale. Tra le più significative si segnalano: |

|il Protocollo d’intesa tra il FEC ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per la promozione ed il potenziamento della collaborazione |

|volta ad azioni di restauro conservativo, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Fondo. Nell’ambito di tale protocollo è stato |

|avviato il progetto per il recupero, restauro e valorizzazione del Complesso di Santa Chiara a Napoli, per circa 13 milioni di euro da finanziare|

|con contratto di sponsorizzazione in conformità alla nuova disciplina dettata dal decreto legge n. 5/2012, recante “Disposizioni urgenti in |

|materia di semplificazione e sviluppo”, nonché la partecipazione del Fondo al “Grande progetto UNESCO centro storico di Napoli” per progetti di |

|intervento sulle Chiese partenopee del FEC; |

|l’accordo quadro con il Comune di Firenze che ha portato alla sottoscrizione dell’Accordo di Valorizzazione per la gestione unitaria sia del |

|Complesso di Santa Maria Novella sia del Complesso di Santa Croce a Firenze, che complessivamente assicurano al FEC un introito annuo di circa € |

|450.000. |

|L’attività di valorizzazione del patrimonio storico artistico del Fondo è stata realizzata anche attraverso molteplici iniziative di carattere |

|editoriale ed espositivo. In particolare sono stati pubblicati tre importanti volumi: “Maestri e Capolavori”, “Tesori di Arte di Fede - Il |

|patrimonio architettonico e artistico del Fondo Edifici di Culto” e “Catania - Splendori d’Arte del Fondo Edifici di Culto”, nonché l’ormai |

|tradizionale calendario dal titolo “L’arte del vestire”. |

|Tra gli eventi espositivi, di particolare rilievo, la mostra “Tavole miracolose: le icone medioevali di Roma e del Lazio del Fondo Edifici di |

|Culto” che, tenutasi presso la Sala Regia di Palazzo Venezia, ha visto per la prima volta riunite in un’unica sede alcune delle icone più antiche|

|restaurate per l’occasione. |

|Sono inoltre stati concessi prestiti di opere d’arte per numerose mostre realizzate sia in Italia che all’estero. Tra le più importanti, in |

|ambito nazionale, la mostra su Tintoretto tenutasi a Roma presso le Scuderie del Quirinale, quella sul Cristianesimo che ha avuto luogo al |

|Palazzo Reale di Milano e l’esposizione dei Tre Crocifissi di Michelangelo, Donatello e Brunelleschi tenutasi a Firenze presso il Battistero di |

|San Giovanni in occasione della Biennale Internazionale dei Beni culturali e ambientali. |

|Tra le mostre di carattere internazionale, la Mostra su Caravaggio tenutasi in Brasile, quella su Raffaello svoltasi al Museo del Louvre di |

|Parigi e, infine, la Mostra su Barocci presso la National Gallery di Londra. |

|La gestione del patrimonio fruttifero del FEC ha condotto alla stipula di 10 contratti di locazione di appartamenti o negozi, di 1 contratto di |

|affitto di terreni, all’avvio dell’alienazione di 2 cespiti, all’emanazione di 50 provvedimenti di affrancazione e alla manutenzione degli |

|immobili per circa € 450.000. |

|L’attività di accertamento e ricognizione delle Chiese e dei compendi conventuali di proprietà, nonché dei beni mobili in essi contenuti ha |

|consentito l’esame di 45 situazioni giuridiche, di cui 26 di accertamento negativo, 14 concessioni in uso all’Autorità ecclesiastica delle chiese|

|e annesse rettorie e 50 procedimenti istruttori, nonché la prosecuzione della ricognizione dei beni mobili collocati fuori dalle chiese di |

|pertinenza e la loro eventuale ricollocazione nella sede originaria. Sono stati inoltre avviate le procedure per circa 30 comodati d’uso. |

Direzione Centrale per gli Affari Generali e per la Gestione delle Risorse Finanziarie e Strumentali

|Riserva Fondo Lire U.N.N.R.A. |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nell’ambito dell’attività di verifica delle rendicontazioni dei contributi concessi a fini socio assistenziali fino a tutto l’anno 2011, si è |

|provveduto allo snellimento delle relative procedure tramite l’elaborazione di check list per la rendicontazione dei progetti finanziati, allo |

|scopo di semplificarne e accelerarne i tempi di verifica. Sono state avviate le procedure di riscossione coattiva dei contributi ancora da |

|recuperare tramite le Avvocature Distrettuali dello Stato competenti, sulla base del parere emanato il 10 dicembre 2012 dall’Avvocatura Generale |

|dello Stato relativamente alle procedure di recupero coattivo da adottare. |

|Sono state monitorate le attività di manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare e si è proceduto al recupero dei canoni di locazione |

|non corrisposti nelle annualità precedenti, al fine di poter adottare nell’anno 2013 la direttiva del Ministro per l’erogazione dei contributi a |

|fini socio-assistenziali a carico della Riserva Fondo Lire U.N.N.R.A.. |

|Azioni di supporto all’intera struttura dipartimentale |

|Risultati conseguiti |

| |

|E’ stata conclusa l’attività di certificazione delle spese relative ai progetti finanziati con il Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini |

|di Paesi terzi, il Fondo Europeo per i Rifugiati e il Fondo Europeo per i Rimpatri, relativamente al Programma Annuale 2009; sono state avviate |

|le attività per l’annualità 2010; sono state razionalizzate le attività per il controllo preliminare delle procedure di gara relative al PON |

|Sicurezza. |

Commissione Nazionale Per il Diritto di Asilo

|Attività della Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo e delle Commissioni Territoriali |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel 2012 la Commissione ha dedicato una particolare attenzione all’implementazione del Sistema VESTANET C3, reingegnerizzato dall’Ufficio VI - |

|Sistema informatico del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, semplificando e razionalizzando le procedure di competenza delle |

|Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale (CC.TT.), delineandone i vari passaggi anche in relazione alla |

|valutazione delle diverse tipologie di decisione, ivi comprese le domande di rinnovo e le ipotesi di revoca e cessazione della protezione |

|internazionale, per le quali sono stati predisposti i relativi modelli. |

|L’attività è stata orientata a risolvere i problemi tecnico-pratici nell’uso del Sistema, comprese le difficoltà dovute al necessario popolamento|

|della banca dati con le pratiche pregresse, svoltosi mediante un’attività di data entry coordinata dal predetto Ufficio VI. Quest’ultima attività|

|di supporto, funzionale al passaggio dal vecchio al nuovo sistema VESTANET C3, ha consentito l’inserimento di circa 10.000 pratiche relative alle|

|domande di riconoscimento della protezione internazionale precedentemente presentate. Una volta entrato a regime il nuovo applicativo, è stata |

|monitorata l’effettiva funzionalità, intervenendo puntualmente sulle eventuali anomalie o disfunzioni dello stesso. |

|E’ stata ulteriormente potenziata l’attività delle 10 CC.TT. e delle 12 Sezioni già operanti in sede distaccata (Torino, Bologna, Milano, Verona,|

|Roma I, Roma II, Firenze, Foggia, Bari, Crotone, Siracusa-Mineo e Trapani), attraverso l’istituzione, con D.M. 20 aprile 2012, di una Sezione a |

|Caserta. A far tempo dal 31 dicembre 2012, a seguito della chiusura dello stato di emergenza umanitaria del Nord Africa, è cessata l’operatività |

|delle Sezioni operanti a Torino, Milano, Verona, Firenze, Foggia, Bari, Crotone, Siracusa-Mineo e Trapani, le funzioni delle quali saranno |

|esercitate dalla seconda Sezione di Roma. |

|Tutte le CC.TT. e le Sezioni hanno lavorato a pieno regime esaminando circa 29.800 richieste di protezione, con un incremento pari a circa il 16%|

|rispetto all’attività svolta nel precedente anno. Il continuo impegno e la piena sinergia con gli uffici tecnici che hanno realizzato le |

|necessarie funzionalità del sistema hanno consentito di definire, entro il 31 dicembre 2012, in attuazione della direttiva del Capo Dipartimento |

|per le Libertà Civili e l’Immigrazione del 26 ottobre 2012, n. 8992, le posizioni di tutti gli stranieri costretti a fuggire dalla Libia per le |

|condizioni venutesi a determinare in quel Paese a seguito della c.d. “primavera araba”, prevedendo tra l’altro il riesame su richiesta, ai fini |

|della concessione di una protezione umanitaria, delle decisioni negative precedentemente adottate. Considerate le tre tipologie di protezione |

|(status rifugiato, protezione sussidiaria e protezione umanitaria), nel 2012 la percentuale di accoglimento delle richieste è stata del 77% (a |

|fronte del 40% nel 2011). |

|La Commissione Nazionale ha continuato a fornire costantemente i dati richiesti per la formazione delle rilevazioni statistiche, da inviare ad |

|EUROSTAT. |

|Con l’European Asylum Support Office (EASO) sono stati avviati contatti al fine di realizzare moduli di formazione a distanza, attraverso il |

|ricorso alle tecniche di e-learning e agli strumenti di videoconferenza, rivolti ai componenti e al personale di supporto delle CC.TT.. |

|Nel quadro dello sviluppo delle attività realizzate in sede EASO, sono state completate le procedure per rendere disponibile ai Presidenti delle |

|CC.TT. l’accesso al Portale di informazione sui Paesi d’origine degli stranieri richiedenti asilo (Sistema COI Portal); sono state, altresì, |

|diramate circolari di indirizzo, in base allo specifico Paese di provenienza dei richiedenti, per facilitare la valutazione delle domande di |

|protezione presentate. |

|Sono stati espletati gli atti relativi alla seconda gara europea per l’individuazione del fornitore dei servizi di traduzione/interpretariato, |

|conclusasi nel dicembre 2012 con la sottoscrizione del relativo contratto. |

|Per quanto concerne la specifica attività di istruttoria delle pratiche di revoca/cessazione della protezione internazionale, la cui decisione |

|rientra, ai sensi dell’art. 5 del decreto legislativo n. 25/2008, nelle competenze della Commissione Nazionale, si è provveduto a standardizzare |

|le procedure al fine di ridurre i tempi istruttori e snellire l’intero procedimento, predisponendo i relativi modelli decisionali, risultato di |

|una lunga elaborazione tecnica. In ogni caso la Commissione ha istruito e deciso 125 posizioni: di queste, per 63 è stata confermata la |

|protezione e per le restanti 62 è stata decisa la revoca o la cessazione. |

|La Commissione ha altresì svolto attività di consulenza e studio nelle materie di propria competenza, rappresentando in giudizio |

|l’Amministrazione nei procedimenti promossi avverso i provvedimenti di revoca e cessazione della protezione internazionale, nonché nei |

|procedimenti ancora pendenti avverso i provvedimenti della ex Commissione Nazionale sezione stralcio, predisponendo dettagliate memorie difensive|

|(53 nell’arco del 2012). |

|Collegata alla predetta attività, infine, è quella relativa al monitoraggio del contenzioso delle CC.TT.: a tal fine, è stata predisposta una |

|specifica reportistica, grazie alla quale è stata avviata la registrazione dei gravami proposti nel corso dell’anno avverso i provvedimenti delle|

|CC.TT., per verificarne i tempi medi di conclusione, il grado di litigiosità dei richiedenti la protezione internazionale, nonché l’esito dei |

|ricorsi giurisdizionali. |

Allegato n. 2.4

| |

|DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE |

Ufficio i di diretta collaborazione con il Capo Dipartimento

Gabinetto del Capo Dipartimento

|DIFFONDERE E PROMUOVERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA VERSO I CITTADINI |

|Risultati conseguiti |

| |

|Coordinamento, monitoraggio ed analisi dell’attuazione dell’obiettivo di promozione della sicurezza sul territorio da parte dei Comandi Provinciali|

|Vigili del Fuoco. |

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Adozione di un sistema di classificazione unico nel Dipartimento per la gestione informatica del protocollo informatico, dei flussi documentali e |

|degli archivi |

|costituzione di una rete dedicata e sviluppo del know-how finalizzati all’accesso a risorse extrabilancio e ai finanziamenti europei |

|informatizzazione delle informazioni inerenti l’ambito sindacale |

|nuova proposta organizzativa dei posti-funzione (art. 10 D. Lgs. n. 139/2000) |

|revisione della struttura Dipartimentale |

|ridistribuzione delle risorse umane negli Uffici Centrali del Dipartimento |

|riduzione del flusso dei documenti cartacei, del tempo di acquisizione e di trasmissione delle informazioni, per la gestione delle risorse umane |

|degli Uffici centrali del Dipartimento |

|riorganizzazione delle attività del cerimoniale del Dipartimento |

|studio della razionalizzazione dei contratti di copertura assicurativa per spese legali e R.C. dei dirigenti del CNVVF. |

|Promuovere l’immagine del corpo nazionale dei vigili del fuoco |

|Risultati conseguiti |

| |

|Affidamento del servizio di merchandising del marchio-logo del CNVVF. |

Ufficio ii di diretta collaborazione con il Capo Dipartimento

Affari Legislativi e Parlamentari

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Costituzione di una rete dedicata e sviluppo del know-how finalizzati all’accesso a risorse extrabilancio e ai finanziamenti europei |

|definizione di 16 proposte normative. |

Ufficio iii di diretta collaborazione con il Capo Dipartimento

Pianificazione e Programmazione

|Accrescere il livello di qualificazione del personale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Promozione della cultura del management in coerenza con i nuovi modelli di pianificazione gestionale nel Dipartimento. |

|DIFFONDERE E PROMUOVERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA VERSO I CITTADINI |

|Risultati conseguiti |

| |

|Coordinamento, monitoraggio ed analisi dell’obiettivo “Campi Giovani”. |

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Affidamento del servizio di merchandising del marchio-logo del CNVVF |

|costituzione di una rete dedicata e sviluppo del knowhow finalizzati all'accesso a risorse extrabilancio e ai finanziamenti europei |

|riorganizzazione delle attività del cerimoniale del Dipartimento |

|studio di un format finalizzato a semplificare l’attività di rendicontazione a livello centrale e periferico. |

Ufficio iv di diretta collaborazione con il Capo Dipartimento

Controllo di Gestione

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Adeguamento del sistema di rilevazione di informazioni gestionali al sistema di misurazione della performance |

|adozione di un sistema di classificazione unico nel Dipartimento per la gestione informatica del protocollo informatico, dei flussi documentali e|

|degli archivi |

|nuova proposta organizzativa dei posti-funzione (art. 10 D. Lgs. n. 139/2000) |

|revisione della struttura Dipartimentale. |

Ufficio v di diretta collaborazione con il Capo Dipartimento

Valutazione

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Elaborazione di una proposta per perfezionare e migliorare l’attuale processo di valutazione della performance dei dirigenti prefettizi non |

|generali e dei dirigenti di II fascia di Area I dell’Amministrazione civile dell’Interno |

|nuova proposta organizzativa dei posti-funzione (art. 10 D. L.gs n. 139/2000). |

Direzione Centrale per gli Affari Generali

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Avvio della nuova procedura di riscossione coattiva di crediti erariali con l’ausilio di EQUITALIA |

|avvio delle procedure concorsuali per capo squadra e capo reparto |

|informatizzazione del contenzioso della Direzione Centrale Affari Generali |

|predisposizione e pubblicazione bandi, nonché espletamento dei concorsi a 100 posti di vice ispettore antincendi, 30 posti di vice collaboratore |

|tecnico informatico e 20 posti di vice collaboratore amministrativo contabile |

|predisposizione e pubblicazione bandi, nonché espletamento dei concorsi a 26 posti di funzionario amministrativo contabile - vice direttore e 20 |

|posti di funzionario tecnico informatico - vice direttore |

|pubblicazione bandi ed espletamento concorsi a 69 posti di vice direttore, 9 posti di vice direttore medico e 2 posti di direttore ginnico |

|sportivo |

|razionalizzazione delle procedure relative al contenzioso in materia di infortunistica operativa |

|realizzazione di un sistema integrato di gestione informatica dei documenti. |

Direzione Centrale per la Difesa Civile e le Politiche

di Protezione Civile

|Migliorare l’efficienza delle strutture logistiche di difesa civile |

|Risultati conseguiti |

| |

|Reintegro dell’1,64% del materiale assistenziale del CAPI in termini patrimoniali. |

|Migliorare la pianificazione d’emergenza per la gestione delle crisi |

|Risultati conseguiti |

| |

|Creazione di una banca dati presso la DC 75 e monitoraggio dei piani provinciali per i trasporti nucleari/radiologici e per il rinvenimento di |

|sorgenti orfane |

|incremento della partecipazione alle attività internazionali di difesa civile della Nato e dell’Unione Europea |

|incremento della partecipazione ad attività nazionali ed internazionali in materia di sicurezza nucleare e lotta alle armi distruzione di massa |

|comprese esercitazioni di difesa civile e verifiche della rete nazionale radioattività |

|monitoraggio e analisi di 34 piani provinciali di difesa civile. |

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Aggiornamento della banca dati esterna per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante |

|attivazione di un sistema automatizzato per la gestione del protocollo informatico |

|gestione informatizzata materiale dei Centri Assistenziali di Pronto Intervento |

|riduzione del 97% dei canoni di locazione delle strutture tecnico logistiche di difesa civile |

|riduzione del 30% delle spese di gestione della Centrale di Allarme di difesa civile. |

Direzione Centrale per l’Emergenza e il Soccorso Tecnico

|Accrescere il livello di qualificazione del personale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Ottimizzazione della formazione dei soccorritori aeroportuali |

|incremento del livello di formazione di operatori NBCR per il travaso GPL e per interventi con vettori ferroviari e su gomma. |

|migliorare il livello di organizzazione del soccorso |

|Risultati conseguiti |

| |

|Aggiornamento della normativa sul servizio antincendio negli aeroporti minori |

|analisi situazionale dell’impatto della nuova organizzazione della Colonna Mobile Regionale alla luce delle emergenze verificatesi |

|elaborazione e diffusione del 90% delle segnalazioni pervenute dai reparti voli di sicurezza volo |

|garantito l’80% delle giornate di apertura dei nuclei elicotteri in relazione agli stanziamenti di bilancio |

|garantito il 90% delle giornate di apertura dei nuclei portuali in relazione agli stanziamenti di bilancio |

|incrementi annui: 12 % battelli pneumatici per il soccorso acquatico; 8% equipaggiamenti di sicurezza per i soccorritori acquatici |

|incrementi annui: 12,5% di equipaggiamenti per elisoccorritori; 10% di battelli pneumatici per il servizio sommozzatori; 25% imbarcazioni per |

|ricerca SONAR |

|potenziamento dell’efficienza nel 40% dei laboratori mobili VV.F. per l’effettuazione di analisi chimiche più complesse |

|rimotorizzazione di 6 unità navali “Serie 1000”. |

|migliorare l’efficienza delle strutture tecnico-logistiche del corpo nazionale dei vigili del fuoco |

|Risultati conseguiti |

| |

|Ammodernamento del 50% delle stazioni della rete di rilevamento della radioattività. |

|potenziare il parco mezzi |

|Risultati conseguiti |

| |

|Raggiungimento del 100% della dotazione minima di furgoni NR per ogni squadra speciale NR |

|raggiungimento del 100% della dotazione minima di autofurgoni AF/UCL in ogni Comando. |

Direzione Centrale per la Formazione

|accrescere il livello di qualificazione del personale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Completamento dell’albo degli istruttori ginnici e natatori VV.F. |

|predisposizione ed attuazione di una normativa quadro per la pratica sistematica di attività motoria professionale nei Comandi Provinciali |

|VV.F. |

|realizzazione del programma didattico di formazione e di addestramento |

|riorganizzazione e razionalizzazione dei programmi e dei pacchetti didattici |

|riqualificazione degli impianti sportivi dell’Area Formazione Motoria Professionale |

|selezione e formazione di piloti e padroni di barca. |

|aumentare la sicurezza degli operatori |

|Risultati conseguiti |

| |

|Attuazione di 2 azioni volte a migliorare i livelli di prevenzione della salute occupazionale e della sicurezza dei lavoratori |

|continuazione dell’attività di rilevamento dati sull’efficienza fisica dei VV.F. |

|costituzione di una rete nazionale di peer supporter VV.F. |

|studio ai fini dell’integrazione di una valutazione psicodiagnostica periodica nel libretto sanitario individuale. |

|migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Informatizzazione della procedura per il rilascio patenti nautiche |

|sviluppo del software per la gestione del Libretto Individuale di Formazione. |

|promuovere l’immagine del corpo nazionale dei vigili del fuoco |

|Risultati conseguiti |

|Organizzazione di 5 eventi volti a promuovere l’immagine del CNVVF. |

Ufficio Centrale Ispettivo

|potenziare i controlli ispettivi |

|Risultati conseguiti |

| |

|Attuazione di un piano di visite ispettive presso 16 aeroporti e 11 porti nel triennio 2012-2014 |

|attuazione di un programma di visite ispettive presso 36 Comandi nel triennio 2012-2014 |

|attuazione di un programma di visite ispettive, da effettuarsi presso 8 Comandi VV.F. nel triennio 2012-2014, connesse al d. lgs. n. |

|81/2008, per gli aspetti sanitari |

|coordinamento del programma di visite ispettive presso 36 Comandi VV.F. nel triennio 2012-2014 di controlli ispettivi da attuarsi nel |

|biennio 2012-2013 |

|revisione dei criteri da seguire nello svolgimento dell’attività ispettiva. |

Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica

|accrescere il livello di qualificazione del personale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Definizione di un programma didattico formativo per ispettori Sistemi di Gestione della Sicurezza |

|elaborazione di strumenti per aumentare le conoscenze sulle cause di incendio |

|organizzazione di 4 seminari per la formazione dei dirigenti e funzionari VV.F. sulle principali norme di progettazione, elaborate in sede |

|europea, relative agli impianti di rivelazione ed estinzione incendi |

|formazione di ispettori Sistemi di Gestione della Sicurezza con corsi di 160 ore |

|partecipazione a convegni, seminari e gruppi di lavoro anche internazionali. |

|aumentare la sicurezza degli operatori |

|Risultati conseguiti |

| |

|Definizione di una procedura di riscontro sperimentale per le forniture al CNVVF |

|realizzazione di una pagina web con FAQ destinata alle strutture del CNVVF. |

|diffondere e promuovere la cultura della sicurezza verso i cittadini |

|Risultati conseguiti |

| |

|Avvio del 40% (rispetto al triennio 2012-2014) dei corsi di formazione, in convenzione con associazioni di categoria, rivolti ai manutentori|

|di prodotti antincendio |

|inserimento del 70% (rispetto al target del triennio 2012–2014) della biblioteca nel circuito web ed apertura al pubblico |

|sviluppo e aggiornamento nel sito istituzionale di norme di prevenzione incendi |

|sviluppo ed aggiornamento già presente sul sito istituzionale “vigilfuoco.it” della sezione prodotti sicuri. |

|Migliorare gli standard qualitativi e quantitativi |

|Risultati conseguiti |

| |

|Adozione del 40% (rispetto al target del triennio 2012-2014) delle procedure di qualità finalizzate ad ottenere l’accreditamento |

|certificazione della qualità dei laboratori VV.F. |

|Migliorare l’efficienza delle strutture tecnico-logistiche del corpo nazionale dei vigili del fuoco |

|Risultati conseguiti |

| |

|Adeguamento del 20% (rispetto al target del triennio 2012-2014) degli impianti, dei locali e delle apparecchiature di prova a normativa |

|europea |

|completamento degli interventi di adeguamento degli impianti di prova di reazione al fuoco dei prodotti (sistema abbattimento fumi) |

|completamento gli interventi di adeguamento degli impianti di prova di resistenza al fuoco dei prodotti (realizzare il sistema di |

|applicazione dei carichi per le strutture orizzontali). |

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Analisi e test del 100% delle tute NBCR |

|avviamento di dieci nuclei investigativi decentrati (procedure e formazione personale) |

|creazione del database delle aziende a rischio di incidente rilevante in Italia |

|gestione informatica dei flussi documentali interni alla Direzione Centrale per Prevenzione e la Sicurezza Tecnica |

|migliorata l’efficienza energetica degli impianti e ottimizzata la gestione manutentiva della sede di servizio |

|monitoraggio degli effetti dell’attuazione della nuova normativa di prevenzione incendi |

|ottimizzazione della gestione delle tute NBCR mediante il completamento della procedura informatizzata e l’acquisizione di materiale |

|razionalizzazione e ottimizzazione degli spazi della sede della Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica di Roma |

|Capannelle. |

|Potenziare i controlli ispettivi |

|Risultati conseguiti |

| |

|Analisi e monitoraggio dell’attuazione della direttiva Seveso II in Italia |

|attuazione campagna di controlli periodici nei confronti dei laboratori autorizzati |

|attuazione di un piano di controlli sui DPI su un totale di 100 Comandi |

|attuazione di un piano di ispezioni su prodotti presso siti di stoccaggio o distribuzione |

|elaborazione schema normativo quadro in materia di vigilanza sui prodotti antincendio. |

|Promuovere l’attività di ricerca in materia di prevenzione incendi |

|Risultati conseguiti |

| |

|Operatività del laboratorio di Montelibretti e incremento dell’attività di ricerca. |

Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie

|Migliorare gli standard qualitativi e quantitativi |

|Risultati conseguiti |

| |

|Definizione del sistema unico di gestione dei flussi documentali dei settori della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie ai fini |

|della dematerializzazione |

|smaltimento delle istanze di riconoscimento di status di vittima del dovere con effetto retroattivo, indotto da modifiche legislative. |

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Abbattimento del 35% dell’arretrato di procedimenti amministrativi |

|costruzione di un sistema finalizzato alla elaborazione di piani di razionalizzazione volti alla riduzione della spesa annua per consumi |

|intermedi |

|monitoraggio ed analisi dell’attività di spesa volto ad individuarne le priorità |

|risoluzione di problematiche rappresentate da uffici VV.F. territoriali derivanti dall’utilizzo della procedura connessa al “cedolino unico” |

|risoluzione di problematiche rappresentate dall’introduzione di nuovi piani gestionali di spesa nella procedura connessa al “cedolino unico” |

|e da nuove funzionalità introdotte nelle applicazioni SPT WEB del MEF |

|sviluppo del software per la rilevazione on line dei dati sui flussi inerenti le scritture patrimoniali. |

Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali

|Aumentare la sicurezza degli operatori |

|Risultati conseguiti |

| |

|Aggiornamento della circolare n. 11 del 17/9/2004 in materia di dispositivi di protezione individuale (DPI) |

|avvio della procedura per il monitoraggio dei DPI su 6 Comandi Provinciali VV.F. |

|definizione di 6 procedure di acquisto di DPI secondo la programmazione gestionale |

|redazione di 5 capitolati tecnici per DPI. |

|Migliorare l’efficienza delle strutture tecnico-logistiche del corpo nazionale dei vigili del fuoco |

|Risultati conseguiti |

| |

|Progettazione di lavori di ristrutturazione di immobili demaniali e quantificazione economica per l’utilizzo delle sedi VV.F. attualmente in |

|affitto |

|rinnovo del 5% degli apparati di telecomunicazione fissa e mobile VV.F. |

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Analisi situazionale delle procedure esecutive (decreti ingiuntivi, precetti e pignoramenti) |

|analisi situazionale delle locazioni delle sedi di servizio VV.F. |

|mantenimento in efficienza del 70% delle procedure informatizzate del Dipartimento |

|razionalizzazione della gestione delle risorse finanziarie destinate al funzionamento di strutture operative VV.F. sul territorio. |

|Potenziare il parco mezzi |

|Risultati conseguiti |

| |

|Assicurata l’efficienza del parco mezzi del dispositivo di soccorso, ricostituite le scorte di liquido schiumogeno, sostituite le attrezzature da|

|taglio obsolete. |

Direzione Centrale per le Risorse Umane

|Migliorare l’efficienza gestionale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Aggiornamento del database dei volontari VV.F. con i dati degli ex VVA |

|avanzamento della realizzazione dell’interoperabilità tra il CED della Direzione Centrale per le Risorse Umane e la banca dati dell’INA-SAIA |

|dematerializzazione del 30% dei fascicoli del personale VV.F. |

|dematerializzazione del 40% dei procedimenti inerenti la gestione del personale VV.F. |

|informatizzazione del 30% della procedura dei permessi sindacali dei dirigenti sindacali |

|studio e analisi delle attività extraistituzionali svolte dal personale VV.F. |

Uffici Territoriali

|Diffondere e promuovere la cultura della sicurezza verso i cittadini |

|Risultati conseguiti |

| |

|Promozione di iniziative sul territorio. |

|Migliorare gli standard qualitativi e quantitativi |

|Risultati conseguiti |

| |

|Abbattimento dell’arretrato di procedimenti amministrativi |

|mantenimento tempi medi dei procedimenti di prevenzione elencati nell’atto programmatico anno 2010 |

|riduzione del tempo medio dei procedimenti di prevenzione elencati nell’atto programmatico anno 2010 |

|Migliorare il livello di organizzazione del soccorso |

|Risultati conseguiti |

| |

|Valutazione a livello regionale dell’attività delle Direzioni Regionali alla luce dell’attuazione della nuova normativa (Direzioni Regionali e |

|Regolamento di Servizio). |

|Potenziare i controlli ispettivi |

|Risultati conseguiti |

| |

|Attuazione di un piano di verifiche a campione, sul territorio, su attività soggette al controllo del CNVVF |

|realizzazione di un programma di controlli ispettivi sul territorio. |

Allegato n. 2.5

| |

|DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DEL PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE E PER LE RISORSE STRUMENTALI E FINANZIARIE |

Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse strumentali e Finanziarie

|Attività relative all’ ex Agenzia Autonoma per la gestione dell’Albo dei segretari comunali e provinciali e Scuola Superiore della Pubblica |

|Amministrazione Locale (SSPAL) |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nell’ambito della manovra volta al coordinamento della finanza pubblica e della riduzione della spesa, l’art. 7, comma 31-ter e seguenti, del |

|decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha soppresso l’Agenzia autonoma per la |

|gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali, prevedendone la successione a titolo universale del Ministero dell’Interno con il |

|conseguente trasferimento delle risorse finanziarie, strumentali e di personale. |

|In attuazione della disposizione di cui al successivo comma 31-quater dello stesso art. 7, in data 23 maggio 2012, è stato adottato il decreto del|

|Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che reca norme in tema di personale proveniente dal soppresso |

|ente e di individuazione delle risorse strumentali e finanziarie da riallocare presso il Ministero dell’Interno. |

|Successivamente, con la disposizione di cui all’art. 10 del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213,|

|anche ai fini di una migliore razionalizzazione della spesa pubblica ed una riorganizzazione delle attività, dirette ad una più efficiente |

|erogazione dei servizi, è stata prevista la soppressione della Scuola superiore per la formazione e la specializzazione dei dirigenti della |

|pubblica amministrazione locale di cui all’art. 104 del decreto legislativo n. 267/2000, alla quale è, tra l’altro, affidato il compito di |

|provvedere alla formazione dei segretari comunali e provinciali. |

|Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previsto dal comma 6 del medesimo art. 10, in corso di definizione, si provvederà ad |

|adottare le disposizioni necessarie a garantire l’esercizio delle complessive funzioni trasferite, ai fini della definitiva attuazione delle norme|

|soppressive della suddetta Scuola e del perfezionamento del processo di riorganizzazione delle attività di interesse pubblico già facenti capo |

|alla predetta Agenzia Autonoma. |

|Coordinamento delle iniziative finalizzate alla realizzazione della pianificazione di emergenza ed all’aggiornamento delle misure a tutela della |

|sicurezza sul posto di lavoro per le parti comuni |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nell’anno 2012 sono state adottate specifiche iniziative in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, con particolare riferimento al Piano di |

|Emergenza Generale ed al Documento di Valutazione dei Rischi delle parti comuni del Compendio Viminale. Quest’ultimo documento è stato redatto |

|nel dicembre 2012, dopo alcuni passaggi che hanno visto il confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e la collaborazione del|

|Responsabile per la sicurezza del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. |

|Tale documento, inoltre, è stato trasmesso a tutti i datori di lavoro degli Uffici centrali operanti all’interno del Compendio Viminale in modo |

|da aggiornare la valutazione dei rischi ed a una previsione dei rischi omogenea e coordinata per tutti gli uffici interessati. |

|Parimenti, il Piano di Emergenza Generale (PEG) delle parti comuni dello stesso Compendio, adottato alla fine del 2011, è stato trasmesso a tutti|

|i datori di lavoro degli Uffici centrali operanti all’interno della struttura, affinché aggiornassero i rispettivi piani, in modo da ottenere una|

|pianificazione omogenea in ogni sua parte. Il PEG, così come strutturato, unitamente ai piani di emergenza locali redatti dai singoli datori di |

|lavoro, è finalizzato a dare piena attuazione all’art. 15 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (T.U. sulla salute e sicurezza sul lavoro)|

|e del Decreto del Ministro dell’Interno 10 marzo 1998. |

Direzione Centrale per le Risorse Umane

|Attività relative alla razionalizzazione degli assetti logistici del Ministero e delle Prefetture-UTG |

|Risultati conseguiti |

| |

|Nel corso dell’anno 2012 sono state portate a conclusione diverse operazioni, già avviate nel 2011, di dismissione di sedi distaccate delle |

|Prefetture-UTG, con conseguente realizzo di economie di spesa in termini sia di canoni di locazione che di oneri di funzionamento. |

|Inoltre, in applicazione di quanto disposto dall’art. 2, comma 222 bis, della legge n. 191/2009, è stato presentato all’Agenzia del Demanio il |

|Piano di razionalizzazione degli spazi in uso a fini istituzionali che ricondurrà, laddove possibile, il parametro mq/addetto a quello consentito|

|dalla normativa, con conseguente razionalizzazione degli spazi complessivamente utilizzati ed ulteriori risparmi. Alla luce della specifica |

|normativa intervenuta in materia, sono stati sensibilizzati i Prefetti ad individuare possibili soluzioni allocative alternative a quelle |

|attuali, verificando la disponibilità di immobili demaniali, confiscati alla criminalità organizzata, ovvero di proprietà degli Enti locali ed |

|utilizzabili secondo il principio della reciprocità. |

|Per quanto riguarda le sedi centrali, si è proceduto alla dismissione di un complesso di immobili condotti in locazione passiva, con |

|trasferimento di tutti gli uffici ivi allocati presso altri immobili già in uso all’Amministrazione. In merito alla riduzione dei consumi |

|energetici, sono stati portati a termine in ulteriori 2 Prefetture-UTG i progetti di installazione di impianti fotovoltaici, con accreditamento |

|delle relative risorse finanziarie. Attualmente risultano installati impianti fotovoltaici su complessive 10 Prefetture-UTG. |

|Iniziative assistenziali a favore del personale |

|Risultati conseguiti |

| |

|Con riferimento alle prestazioni assistenziali gestite in favore del personale dipendente e dei loro familiari sono state erogate n. 352 |

|sovvenzioni straordinarie e n. 470 borse di studio. Sono stati emanati n. 2 bandi di concorso per le borse di studio, per l’anno accademico (a |

|favore di studenti universitari) e per l’anno scolastico (a favore di studenti delle scuole medie superiori), ed un bando di concorso per il |

|Premio di studio: “Raffaele Abate”, conferito dall’Amministrazione. |

Ispettorato Generale di Amministrazione

|Valorizzazione dei controlli ispettivi e di regolarità amministrativo-contabile |

|Risultati conseguiti |

| |

|La necessità di introdurre delle modifiche all’organizzazione e alle modalità operative volte all'ottimizzazione delle procedure ispettive ha |

|portato alla sperimentazione di un nuovo modello di attività ispettiva consistente in una scheda di rilevazione quantitativa contenente i dati più|

|significativi dell'attività di competenza delle Prefetture. |

|Questo modello ha lo scopo di rendere l’attività ispettiva più rispondente a criteri di oggettiva uniformità consentendo, inoltre, la comparazione|

|degli esiti dell’attività ispettiva svolta nelle diverse sedi, con l'obiettivo di stimolare circuiti virtuosi e migliorare l'efficienza e la |

|trasparenza dei processi gestionali. |

|L’utilizzo di questa metodologia ha consentito un miglioramento generale sia organizzativo che funzionale, in quanto le verifiche ispettive sono |

|state improntate a modalità più razionali e a risultati più proficui. |

|È stata, altresì, implementata l’individuazione delle “buone pratiche” rilevate sul territorio, con l’obiettivo di portare a conoscenza le diverse|

|soluzioni adottate per problemi che spesso risultano comuni seppure nelle diverse realtà territoriali. |

Allegato n. 3

RELAZIONE ANNUALE 2012

E PROGRAMMA DI LAVORO 2013-2015

DEL NUCLEO DI ANALISI E VALUTAZIONE DELLA SPESA DEL MINISTERO DELL’INTERNO

Nucleo di analisi e valutazione della spesa del Ministero dell’Interno

Art. 39, L. 31 dicembre 2009, n. 196

Relazione annuale 2012

(ex art.3, comma 3, DMT 22 marzo 2010)

e Programma di lavoro 2013-2015

(ex art.3, comma 1, DMT 22 marzo 2010)

Roma, 18 Gennaio 2013

INDICE

1 - Principali compiti dei Nuclei di analisi e valutazione della spesa

2 - Relazione sulle attività svolte

2.1 - Indicatori di risultato associati ai programmi di spesa

2.2 - Analisi dei consumi intermedi e dei debiti pregressi

2.3 - Fabbisogni e costi standard delle strutture periferiche

2.4 - Altre attività

3 - Programma di lavoro per il triennio 2013-2015

Tempistica Programma di lavoro del NAVS del Ministero dell’Interno

per il triennio 2013-2015

Principali compiti dei Nuclei di analisi e valutazione della spesa

I Nuclei di analisi e valutazione della spesa sono stati istituiti ai sensi dell’articolo 39 della legge 196/2009. Il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 22 marzo 2010, che formalizza l’istituzione dei NAVS, stabilisce l’ambito delle attività che questi dovranno svolgere permanentemente, tramite la condivisione di informazioni finanziarie, economiche e concernenti altre variabili di interesse (art.1, comma 2; cfr. anche art. 39, 40 e 41 della L. 196/2009):

• analisi e monitoraggio degli effetti delle misure disposte ai fini del raggiungimento degli obiettivi di razionalizzazione della spesa e di maggiore efficienza ed efficacia della stessa

• verifica dell’articolazione dei programmi di spesa che compongono le missioni e della coerenza delle relative norme autorizzatorie;

• formulazione di proposte per l’accorpamento e/o la razionalizzazione delle leggi di spesa anche al fine di renderne più semplice il collegamento con i relativi programmi;

• supporto alla definizione di proposte di rimodulazione delle risorse iscritte in bilancio

• elaborazione e/o affinamento di metodologie per la definizione delle previsioni di spesa e del fabbisogno associati ai programmi di spesa;

• proposta di indicatori misurabili idonei a rappresentare gli obiettivi intermedi o finali dei programmi da associare al bilancio, in collegamento con le note integrative;

• supporto all’attuazione della delega per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato.

I principali adempimenti dei NAVS sono i seguenti:

• Entro il mese di gennaio di ogni anno, i rappresentanti di ciascun Ministero trasmettono ai rispettivi Ministri una relazione sull’esito del lavoro svolto (art. 3, comma 3, DM 22 marzo 2010).

• Il lavoro effettuato nell’ambito dei NAVS costituisce elemento informativo utile per la stesura del Rapporto sulla spesa delle amministrazioni dello Stato da predisporre ogni tre anni entro il 20 luglio dell’ultimo anno di ciascun triennio e da trasmettere in Parlamento (art. 41, L. 196/2009). Il primo rapporto in cui sono confluiti i risultati del lavoro dei NAVS è stato predisposto nel 2012. Il rapporto illustra la composizione e l’evoluzione della spesa, alcuni dei principali settori di spesa, approfondimenti specifici nell’ambito delle strutture periferiche delle Amministrazioni centrali dello Stato, indicatori di risultato e di contesto articolati secondo le Missioni e i Programmi del bilancio dello Stato.

Il presente documento contiene, nella sezione 2, la relazione sulle attività svolte nel corso del 2012, i principali risultati raggiunti e i lavori in corso di svolgimento. Nella sezione 3, si presenta invece il programma di lavoro triennale del NAVS aggiornato per il triennio 2013-2015.

Le attività svolte nel 2012 trovano i loro presupposti nel programma di lavoro 2012-2014. Tale programma comprende attività trasversali a tutti i nuclei di analisi e valutazione della spesa volte al supporto del completamento della delega all’art. 40 della legge 196/2009, all’individuazione di indicatori di risultato, all’analisi dei consumi intermedi e debiti pregressi e all’individuazione dei fabbisogni delle strutture periferiche dell’Amministrazione, nonché attività di approfondimento su tematiche specifiche del Ministero.

L’attività dell’anno trascorso è stata in gran parte indirizzata alla preparazione di contributi al Rapporto sulla spesa per le amministrazioni centrali 2012 redatto nel luglio 2012 ai sensi dell’articolo 41 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e presentato dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato nell’ottobre 2012. In particolare, il Rapporto ha recepito i contributi dei Nuclei per le tematiche su: l’analisi dei consumi intermedi e dei debiti pregressi nella II parte; le analisi sulle strutture periferiche delle Amministrazioni centrali dello Stato nella III parte; gli indicatori nell’appendice.

Relazione sulle attività svolte

Indicatori di risultato associati ai programmi di spesa

L’obiettivo dell’attività è stato quello di predisporre, tramite indicatori significativi, un quadro di lettura strutturato e sintetico dell’attività dell’amministrazione, della domanda di servizi e della quantità e qualità di offerta realizzata e dei fenomeni che si intende influenzare attraverso gli interventi sottostanti le Missioni e i Programmi del bilancio dello Stato.

Il risultato dell’attività è confluito nell’Appendice del Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012, che propone una raccolta di indicatori per Ministero preceduta da un capitolo di introduzione metodologica. La legge 196 del 2009, nell’ambito dell’articolo 41 relativo al Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato, al comma 3, lettere b) e c), dispone che, per i principali settori e programmi di spesa, siano proposti indicatori di risultato e prevede, inoltre, che venga fornita la base analitica per la definizione e il monitoraggio degli stessi. Con questa prima applicazione si è voluto quindi effettuare una raccolta preliminare, non esaustiva, di indicatori relativamente ai principali settori e programmi di spesa con riferimento all’articolazione del bilancio dello Stato per il 2011. Il campo di osservazione riguarda buona parte dei programmi dei Ministeri, con esclusione a priori di quelli relativi alle Missioni Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri, Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, Fondi da ripartire e Debito pubblico.

E’ stata fornita una visione congiunta di informazioni di varia natura che aiutano a comprendere l’attività dell’amministrazione, l’ambito in cui opera e i fenomeni che intende influenzare attraverso la propria azione. A tal fine i dati raccolti sono sia di natura statistica, reperiti prevalentemente nell’ambito della statistica ufficiale, sia di natura amministrativa, generalmente in possesso delle amministrazioni stesse.

Per ciascun Ministero, e in relazione ai diversi programmi selezionati, sono state costruite tre schede di informazione, riportate nell’Appendice del Rapporto. La prima scheda contiene una descrizione più o meno articolata delle attività rientranti nel programma di spesa; la seconda riporta gli indicatori di risultato, ovvero di realizzazione fisica, che possono cogliere vari fenomeni, quali il grado di attuazione degli interventi programmati, il volume dei prodotti offerti, le quantità e qualità dei servizi erogati, e che sono di ausilio nella valutazione del grado di raggiungimento dell’obiettivo fisico che l’azione dell’amministrazione si propone di conseguire; la terza scheda contiene indicatori di contesto, che si riferiscono a fenomeni sui quali intendono influire le politiche del programma di spesa e/o che risultino quali determinanti del fabbisogno e della domanda effettiva o potenziale.

La rassegna di indicatori proposti non ha lo scopo di valutare l’efficacia della spesa per motivi noti e ampiamente condivisi dalla comunità scientifica, tra cui la discrasia temporale tra l’erogazione delle risorse e i suoi effetti, la sovrapposizione di interventi e responsabilità gestionali e la necessità, nel caso della valutazione, di una attribuzione causale degli effetti agli interventi, derivante quest’ultima da appropriate metodologie di stima. Gli indicatori possono tuttavia consentire di comprendere in modo sintetico ed efficace l’oggetto del finanziamento dei programmi di spesa e sono, in molti casi, utili per la rappresentazione del processo produttivo sottostante alla gestione degli stessi programmi, nonché per la quantificazione dei fabbisogni delle risorse a essi attribuite.

La rilevazione per il Ministero dell’interno ha interessato le seguenti Missioni e Programmi:

1. Missione 2: Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio

a. Programma 2.2: Attuazione da parte delle Prefetture-UTG delle missioni del Ministero dell’interno sul territorio

b. Programma 2.3: Supporto alla rappresentanza generale del Governo e dello Stato sul territorio e amministrazione generale sul territorio

2. Missione 3: Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

a. Programma 3.2: Interventi, servizi e supporto alle autonomie territoriali

b. Programma 3.3: Elaborazione, quantificazione e assegnazione dei trasferimenti erariali, determinazione dei rimborsi agli enti locali anche in via perequativa

3. Missione 7: Ordine pubblico e sicurezza

a. Programma 7.8: Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica

b. Programma 7.9: Servizio permanente dell’Arma dei Carabinieri per la tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica

c. Programma 7.10: Pianificazione e coordinamento Forze di Polizia

4. Missione 8: Soccorso civile

a. Programma 8.2: Organizzazione e gestione del sistema nazionale di difesa civile

b. Programma 8.3: Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico

5. Missione 27: Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti

a. Programma 27.2: Garanzia dei diritti e interventi per lo sviluppo della coesione sociale

b. Programma 27.3: Gestione flussi migratori

c. Programma 27.5: Rapporti con le confessioni religiose e amministrazione del patrimonio dello Fondo edifici di culto

Sono stati individuati sia indicatori di risultato che di contesto. Il lavoro è stato condiviso con l’amministrazione, il cui apporto è stato fondamentale soprattutto per l’individuazione di alcuni dati di dettaglio, reperiti dai molteplici sistemi informativi interni dell’amministrazione stessa.

Analisi dei consumi intermedi e dei debiti pregressi

L’attività di analisi svolta nell’ambito del Nucleo ha riguardato la verifica della coerenza dei dati sui debiti relativi agli esercizi finanziari 2009 e al 2010 comunicati dall’amministrazione rispetto alla circolare Rgs n. 38/2010 e la costruzione di un database dei debiti per Centro di Responsabilità, esercizio di formazione, capitolo e piano gestionale. E’ stato così possibile individuare i debiti pregressi per la categoria economica “consumi intermedi” da trasmettere ai fini della predisposizione del decreto di riconoscimento dei debiti pregressi a cui dare la necessaria copertura finanziaria.

Il lavoro di analisi del Nucleo è confluito in un più ampio approfondimento sui debiti pregressi di tutte le Amministrazioni centrali dello Stato nel Rapporto sulla spesa delle amministrazioni centrali dello Stato 2012.

Il Rapporto ha evidenziato come le Amministrazioni centrali dello Stato abbiano cumulato nel corso degli ultimi anni, anche a seguito dei cosiddetti tagli lineari sulle spese per consumi intermedi, un ammontare non trascurabile di debiti fuori bilancio. A fine 2009, i debiti fuori bilancio accertati erano pari a circa 2,1 miliardi, e malgrado la costituzione di un apposito fondo per ripianarli, a fine 2010 i debiti ammontavano a 1,5 miliardi e nel 2011 a circa 1 miliardo. Si tratta di debiti che, al momento della loro formazione, non hanno evidenza contabile nel bilancio dello Stato, non sono rilevati nelle statistiche sul debito pubblico e non vengono considerati nella programmazione finanziaria. In alcune amministrazioni lo stock di debiti incide ancora considerevolmente sulla dotazione di risorse annue per acquisto di beni e servizi, in alcuni casi fino a oltre un quarto dello stanziamento disponibile, nonostante una forte riduzione tra 2010 e 2011.

Data la persistenza del fenomeno, l’attività di rilevazione, monitoraggio e analisi delle informazioni sui debiti non può considerarsi conclusa. Il Nucleo nel 2013 dovrà occuparsi della rilevazione dei debiti formatisi negli anni precedenti, oltre che monitorare quei capitoli di spesa che sono stati interessati negli ultimi anni dalla formazione di persistenti debiti. L’attività di monitoraggio dovrà essere accompagnata dalla formulazione da parte del Nucleo di eventuali proposte di adeguamento degli stanziamenti o di operazioni di razionalizzazione della spesa.

Fabbisogni e costi standard delle strutture periferiche

Il Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012 dedica la terza parte all’analisi delle strutture periferiche di molti Ministeri.

Le informazioni desumibili dalla contabilità economica mettono in luce la rilevanza dell’articolazione territoriale delle Amministrazioni centrali dello Stato. In termini di costi propri, la periferia dello Stato – includendo le istituzioni scolastiche - assorbe circa 80 miliardi l’anno, oltre il 90 per cento del totale dei costi di funzionamento dello Stato. La voce di costo più rilevante è quella relativa al personale, che assorbe oltre l’85 per cento del costo complessivo della periferia dello Stato.

Il Rapporto presenta, per i Ministeri per i quali sono stati effettuati approfondimenti, analisi descrittive della struttura periferica finalizzate a fornire una visione generale dell’articolazione sul territorio delle strutture stesse e a verificare l’esistenza di eventuali significative differenze tra queste. Le analisi descrittive sono propedeutiche a quelle di efficienza, che consentono di individuare situazioni-tipo (benchmark) e di analizzare gli scostamenti di ogni struttura dal relativo benchmark. Si tratta di indagini che richiedono di inquadrare le attività delle strutture e i servizi da esse offerti all’interno di un processo produttivo, che trasforma le risorse a disposizione (input) in attività prodotte, servizi o interventi (output). Rispetto a tale approccio per alcune Amministrazioni si è proceduto ad applicare tecniche di analisi di efficienza Data Envelopment Analysis (DEA), tecnica non parametrica, che non richiede la specificazione e la stima di una funzione di produzione o di costo. La tecnica consente di stimare una frontiera di efficienza e di misurare il grado di inefficienza delle strutture sulla base della distanza dalla frontiera stessa.

I modelli utilizzati sono più frequentemente di tipo input-oriented, in considerazione del fatto che le amministrazioni controllano maggiormente le risorse finanziarie piuttosto che il volume e l’esito delle attività svolte, le quali dipendono anche da fattori esogeni quali la domanda esterna e il contesto generale in cui la struttura opera.

Le analisi di efficienza sono state anche avvalorate da analisi econometriche che impiegano le tecniche di OLS per stimare funzioni di costo. Dalle stime di tali funzioni si è pervenuti alla determinazione di costi medi e al confronto del costo di ogni singola struttura rispetto ad una ipotesi di costo medio.

Tramite l’impiego delle due tecniche sopra menzionate è stato possibile verificare definizioni diverse di costo standard (una facente riferimento alle unità più efficienti della frontiera e l’altra alle unità che producono al costo medio) e quindi individuare possibili margini di recupero di risorse. Le eccedenze di risorse individuate, se derivanti da un impiego non ottimale dei fattori produttivi, non corretto attraverso operazioni di razionalizzazione di procedure e strutture, potrebbero essere oggetto di riallocazione nell’ambito delle stesse amministrazioni.

Nel caso del Ministero dell’interno, sono state analizzate le strutture periferiche del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e le Prefetture, facenti capo al Dipartimento delle Politiche del Personale. Di seguito si illustrano sinteticamente i risultati di tali analisi contenute nel Rapporto sulla spesa del 2012.

Le analisi effettuate per i Vigili del Fuoco sono state l’esito di un intenso lavoro di collaborazione tra la Ragioneria e il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, avviato nel 2009 con la costituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale. Le analisi hanno riguardato 100 comandi provinciali dei Vigili del Fuoco. In virtù della complessa articolazione di queste strutture e della loro eterogeneità, le analisi sono state effettuate per raggruppamenti omogenei di comandi, in modo da tener conto delle loro specificità. Il criterio secondo il quale sono stati individuati i raggruppamenti di comandi risponde alla logica che i comandi che appartengono allo stesso gruppo siano caratterizzati dalla stessa funzione di produzione, ovvero dalla stessa tecnologia. Nel caso specifico dei Vigili del Fuoco, ciò significa che i comandi dello stesso raggruppamento sono caratterizzati dallo stesso tipo di dotazione strutturale (che non dipende da una libera scelta del comando, ma da scelte specifiche operate dall’amministrazione). In tal modo, le differenze tra i costi (in termini relativi) dei comandi che appartengono allo stesso gruppo possono essere prevalentemente spiegate da un impiego differente degli input di produzione, che sono simili per tutti i comandi dello stesso raggruppamento. Nel caso dei comandi dei Vigili del Fuoco, differenze nelle dotazioni strutturali sono legate principalmente alla presenza o meno nel comando di nuclei specialistici, o di distaccamenti che impiegano mezzi particolari. Tali considerazioni hanno portato all’individuazione di 4 raggruppamenti di comandi ad ognuno dei quali sono state applicate le tecniche di analisi econometriche e di efficienza sopra descritte.

Le analisi effettuate per il periodo 2008-2011, i cui risultati sono stati rappresentati in un capitolo del Rapporto (capitolo 2, Parte III) in termini sintetici e aggregati, giungono ad una prima approssimativa quantificazione dei risparmi di spesa per il complesso delle strutture del C.N.VV.F. che varia da un minimo del 4% dell’attuale costo sostenuto complessivamente da tutti i comandi, ad un massimo del 10%. Tale risparmio potrebbe essere maggiore nell’ipotesi estrema di pieno recupero di efficienza da parte di tutte le strutture.

Naturalmente tale quantificazione sottende situazioni molto diversificate. I comandi risultati più virtuosi generalmente offrono servizi e intervengono sul territorio impiegando in maniera efficiente le risorse disponibili, sostenendo costi (in termini pro-capite e in relazione agli interventi effettuati) sensibilmente più bassi degli altri comandi, impiegando in termini relativi meno risorse (personale, mezzi, sedi) e ricorrendo maggiormente all’impiego di personale volontario.

Tali risultati derivano dall’applicazione di tecniche di analisi basate su metodi matematici, statistici ed econometrici che inevitabilmente (per via della numerosità del collettivo statistico oggetto di analisi) si fondano su assunzioni e su modelli teorici che si ritiene che ben approssimino i fenomeni allo studio. Il grado di astrazione operato da tali tecniche, che comunque permettono di estrarre indicazioni importanti, deve tuttavia conciliarsi con la traduzione in pratica delle risultanze delle analisi, affinché queste diventino un efficace strumento di guida per le scelte organizzative dell’amministrazione. Nel caso dei Vigili del Fuoco, le risultanze devono trovare applicazione in un contesto caratterizzato da rigidità oggettive, quali: la richiesta di servizi proveniente dalla collettività, l’obbligo di prossimità al cittadino, il livello complessivo di rischio del territorio. Infatti, i servizi effettuati dai Vigili del Fuoco costituiscono per lo più variabili esogene per le unità produttive, in quanto determinate da richieste della collettività che devono essere soddisfatte in modo totale, rispettando determinati parametri di efficacia. Inoltre, la produzione di servizi è strettamente connessa ad una esigenza di prossimità al cittadino. Infine, il livello complessivo di rischio del territorio è determinato in larga parte da fattori naturali ed antropici che connotano il territorio stesso e che rappresentano anch’essi fattori esogeni, scarsamente influenzabili dai compiti istituzionali assegnati al Corpo.

L’analisi statistica effettuata mette comunque in evidenza tutti quegli aspetti di natura economica per i quali diviene, nell’attuale contesto generale di finanza pubblica, assolutamente necessario proseguire iniziative di ricerca tese al miglioramento delle performances, per incrementare il livello di efficienza delle strutture. In tal senso, è opportuno che gli studi intrapresi proseguano all’interno del NAVS nella direzione di operare approfondimenti utili a fornire elementi pratici e operativi alle singole strutture, nella considerazione dei vincoli sopra rappresentati.

Lo studio sulle Prefetture, anch’esso rappresentato in termini sintetici e aggregati in un capitolo del Rapporto (capitolo 3, Parte III), fornisce ulteriori utili elementi, rispetto agli studi già esistenti, a supporto della eventualità di razionalizzare ed efficientare la spesa sostenuta dalle Prefetture, sulla base di analisi econometriche e di efficienza che impiegano i dati di costo della contabilità economica per 102 Prefetture per l’anno 2010.

Le analisi indicano che, a fronte di una omogeneità di servizi svolti da tutte le Prefetture, vi è una notevole diversificazione nei costi sostenuti, sia in termini assoluti che in termini pro-capite. Inoltre, si osserva una relazione inversa tra costo pro-capite e dimensione della popolazione e che le Prefetture del Nord Italia sostengono mediamente costi pro-capite inferiori.

Le analisi di efficienza condotte sulle singole Prefetture indicano che: (i) la maggior parte delle Prefetture (62% del totale) risultano essere sotto-dimensionate e guadagnerebbero in efficienza se la loro scala dimensionale aumentasse, (ii) le Prefetture sotto-dimensionate si trovano prevalentemente nelle province meno popolose, (iii) per tali Prefetture le inefficienze di scala sono molto più rilevanti che per le Prefetture sovra-dimensionate, (iv) le inefficienze di scala dovute a sotto-dimensionamento sono molto rilevanti per le province con popolazione inferiore a 500.000 abitanti circa e (v) alle Prefetture del Nord Italia sono associati punteggi di efficienza sensibilmente superiori rispetto alle altre.

Prime quantificazioni del fabbisogno del complesso delle Prefetture ottenute dall’applicazione di differenti tecniche, indicano potenziali risparmi di spesa, eventualmente riallocabili nell’ambito della stessa amministrazione, quantificati approssimativamente in un range che varia da un minimo di 56 milioni di euro (10% dell’attuale costo) ad un massimo di 93 milioni (16% dell’attuale costo), derivanti essenzialmente da un uso più efficiente dei fattori produttivi. Tale risparmio potrebbe essere maggiore nell’ipotesi di accorpamento delle strutture sotto-dimensionate al fine di eliminare le inefficienze di scala.

Trattandosi di risultati ottenuti dall’applicazione di tecniche di analisi basate su metodi statistico-econometrici che inevitabilmente si fondano su assunzioni e su modelli teorici che si ritiene rappresentino i fenomeni allo studio, occorre sottolineare la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti analitici al fine di tradurre concretamente tali indicazioni. La disponibilità di maggiori informazioni, in particolare in merito al volume dei servizi erogati dalle singole Prefetture e alle modalità di erogazione degli stessi, potrebbe costituire un utile elemento di analisi per valutare una più accurata riallocazione delle risorse tra le strutture. In tal senso, può essere utile proseguire l’attività avviata nel corso del 2012 di rilevazione dei costi per alcune Prefetture selezionate a campione e resesi disponibili (cfr. paragrafo 2.4).

Altre attività

Per l’anno 2012 le attività dei Nuclei sono state prioritariamente orientate alla predisposizione delle analisi oggetto di trattazione nel Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012; le attività del programma di lavoro 2012-2014 i cui esiti non sono confluiti nel Rapporto sono state avviate nel corso del 2012 e dovranno proseguire o dovranno essere del tutto avviate, laddove se ne continui a ravvisare l’attualità.

In particolare, l’attività trasversale a tutti i NAVS di “Supporto al completamento della delega all’art. 40 della legge 196/2009”, trasversale a tutti i Nuclei e finalizzata alla definizione delle azioni sottostanti i programmi di spesa, non è stata avviata in attesa della predisposizione delle relative linee guida da parte del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. In conseguenza di ciò si impone una ridefinizione della tempistica con uno slittamento di 12 mesi.

Per le previste attività riferite a tematiche specifiche del Ministero, nel corso del 2012 sono state portate avanti quelle relative al tema delle consultazioni elettorali (attività 2.3.a del programma 2012-2014), al tema delle analisi dei costi delle Prefetture (attività 2.5.c del programma 2012-2014) e al tema delle riassegnazioni (attività 2.1.c, 2.2.b, 2.3.b, 2.5.d del programma 2012-2014).

Con riferimento al tema delle consultazioni elettorali (attività 2.3.a del programma 2012-2014), il sottogruppo di lavoro deputato allo studio ha proseguito i lavori già avviati alla fine del 2011 con il duplice obiettivo:

a) di proporre una modifica della tempistica della procedura di emanazione del decreto interministeriale (Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero dell’interno, Ministero della giustizia) che fissa i tetti di spesa delle sezioni elettorali, ex art. 55, comma 8 della legge 449/1997 (obiettivo originario del programma di lavoro 2012-2014) al fine di ridurre i tempi di definizione del decreto;

b) di individuare procedure per una congrua quantificazione delle spese per le consultazioni elettorali (nuovo obiettivo delineatosi in corso d’anno).

In merito al punto a), il gruppo di lavoro ha stabilito –una volta esaminate le possibili alternative- di convocare le amministrazioni interessate dalle consultazioni elettorali e dalla predisposizione e firma del decreto interministeriale per concordare una data ultima per la apposizione delle firme al decreto. Tale data è stata concordata nel 28 febbraio, così come proposto tramite nota scritta dal Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali. Tutte le amministrazioni si sono pertanto impegnate a restituire il decreto firmato secondo un calendario informalmente concordato tra di esse, che assicuri il rispetto della data sopra indicata per la restituzione definitiva al MEF.

In merito al punto b), si è avviato un processo di raccolta di alcune rilevanti informazioni quantitative utili alla comprensione dei meccanismi di quantificazione delle richieste effettuate dalle amministrazioni in occasione delle passate consultazioni elettorali e alla possibile definizione di un fabbisogno di spesa per le consultazioni elettorali basato sulle reali necessità, invece che sulla spesa storica. L’analisi richiede la raccolta e lo studio di una serie di informazioni relative a:

1. lista delle attività che ogni amministrazione è chiamata a svolgere;

2. risorse richieste dalle amministrazioni per tipo di consultazione elettorale e per capitolo e piano gestionale e risorse assentite dal MEF negli ultimi anni;

3. debiti formatisi nei capitoli di cui al punto 1.;

4. parametri sottostanti la quantificazione delle spese per le principali voci di spesa.

L’analisi di tali informazioni sarà utile per una più adeguata quantificazione delle reali necessità di spesa per le consultazioni elettorali. Nel corso del 2012 sono stati effettuati diversi incontri sia con i Dipartimenti del Ministero dell’Interno interessati dalle consultazioni elettorali (Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Dipartimento del Personale) che con i rappresentanti dei Ministeri della giustizia, dell’economia e delle finanze e degli affari esteri, volti alla rilevazione delle informazioni di cui ai punti 1-4 di cui sopra. Per alcune voci di spesa sono già state effettuate preliminari quantificazioni che sono state portate all’attenzione delle amministrazioni. Tuttavia, sono ancora necessarie ulteriori informazioni di dettaglio per addivenire ad una quantificazione complessiva del fabbisogno. Si prevede di proseguire l’attività nel 2013, al fine di concluderla entro lo stesso anno.

Per quanto riguarda l’attività relativa ai costi delle Prefetture (attività 2.5.c del programma 2012-2014) ai fini del perseguimento dell’obiettivo condiviso di definire i costi delle strutture e dei servizi, il sottogruppo dedicato alle analisi ha convenuto di sviluppare le analisi secondo due filoni:

1. filone delle analisi esaustive, ovvero analisi comparative dei costi delle Prefetture in relazione a variabili di contesto e di domanda o di erogazione dei servizi, finalizzate all’individuazione di situazioni-tipo più efficienti e ad una prima determinazione del fabbisogno;

2. filone delle analisi campionarie, su un sottoinsieme di Prefetture allo scopo di effettuare una rilevazione dei principali servizi resi e dei loro costi.

Con riferimento al punto 1, le analisi rappresentate nel paragrafo precedente di questa relazione e illustrate nel Rapporto sulla spesa del 2012 costituiscono un primo passo verso una prima definizione del fabbisogno delle Prefetture. Tali analisi beneficerebbero senz’altro di una maggiore disponibilità di informazioni attualmente non disponibili riguardanti non solo gli input di produzione, ma anche gli output, ovvero i servizi resi. Alla luce della considerazione dell’onerosità della ricognizione di tali tipo di informazioni mancanti, il gruppo di lavoro ha convenuto di individuare un sottoinsieme di Prefetture disponibili a collaborare per le quali avviare una rilevazione sistematica dei principali servizi resi e dei costi ad essi associabili. Il gruppo di lavoro ha definito una articolata griglia di rilevazione dei costi diretti e indiretti per alcune macroaree di intervento delle Prefetture da sottoporre alle undici Prefetture individuate e disposte a collaborare. Data la rilevanza di tale rilevazione ai fini dell’effettuazione di analisi più puntuali, si ritiene opportuno proseguire il lavoro intrapreso, inserendolo tra le tematiche specifiche del Ministero per il triennio 2013-2015.

Con riferimento, infine, al tema delle riassegnazioni delle entrate, numerosi Dipartimenti – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Dipartimento delle Politiche per il Personale, Dipartimento degli Affari interni e territoriali, Dipartimento dei Vigili del Fuoco - hanno effettuato proposte concernenti sia fattispecie di entrate già esistenti (già riassegnate alle amministrazioni o versate in entrata al bilancio dello Stato e non riassegnate) che nuove fattispecie.

E’ stata predisposta una scheda di rilevazione, con la quale sono state raccolte informazioni in merito ai seguenti aspetti:

A. Elementi identificativi della procedura

B. Informazioni di bilancio

C. Informazioni finanziarie

D. Elementi di criticità

E. Proposte.

Per quanto riguarda le fattispecie di entrata già esistenti e già riassegnate alle amministrazioni, le proposte sono per lo più finalizzate a velocizzare la procedura di riassegnazione. Dato che l’iter procedurale per la richiesta e il successivo versamento delle riassegnazioni è il medesimo per tutte le amministrazioni, si è ipotizzato di effettuare una unica proposta generale per ridurre i tempi di riassegnazione.

Per quanto riguarda invece le fattispecie di entrata già esistenti ma versate in entrata al bilancio dello Stato, le proposte mirano all’attribuzione di tali somme ai capitoli di bilancio del Dipartimento che sostiene le relative spese. In merito a tali fattispecie, per le quali una riassegnazione all’amministrazione avrebbe un impatto sui saldi di finanza pubblica, si segnala che la criticità è legata alla di necessità di trovare una adeguata copertura.

Per quanto riguarda infine le nuove fattispecie, si è cercato di individuare elementi quantitativi utili ai fini della valutazione della proposta, quali ad esempio stime dei probabili versamenti in entrata.

Una volta costruito il quadro informativo delle proposte presentate dai Dipartimenti, le singole proposte devono essere analizzate e valutate per confluire in una proposta condivisa dal Nucleo.

Programma di lavoro per il triennio 2013-2015

Alla luce delle tematiche finora sviluppate dai Nuclei e delle attuali esigenze sia dell’Amministrazione sia della Ragioneria generale dello Stato, il Nucleo procede con un aggiornamento al 2015 del programma di lavoro per il triennio 2012-2014 elaborato nel gennaio 2012.

Per le attività di tipo trasversale, comuni a tutti i Nuclei, è prevista la prosecuzione delle attività già avviate sin dal 2011:

a) Supporto al completamento della delega all’art. 40 della legge 196/2009: attività finalizzata all’elaborazione di una proposta delle azioni sottostanti i programmi di spesa;

b) Completamento e affinamento degli indicatori di risultato associabili ai programmi di spesa e monitorabili: attività finalizzata al miglioramento e all’aggiornamento dell’insieme di indicatori presentato nel Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni pubbliche 2012, con prevedibile estensione della rilevazione anche ai programmi di spesa non ancora trattati;

c) Analisi dei consumi intermedi e debiti pregressi: affinamento delle analisi già avviate e aggiornamento delle basi dati costituite; monitoraggio dei capitoli di spesa che presentano in maniera ricorrente la formazione di ingenti debiti fuori bilancio e formulazione di proposte di razionalizzazione della spesa che possano ridimensionare il fenomeno debitorio; analisi dei fabbisogni di spesa per i capitoli di spesa per i quali si formano debiti fuori bilancio.

d) Monitoraggio ex-post delle misure di finanza pubblica adottate per il Ministero (compito attribuito ai Nuclei di analisi e valutazione della spesa dall’art. 39, comma 1, legge 196/2009) nell’ambito del DL 95/2012, art. 7 (Misure di riduzione di spesa dei Ministeri).

Con riferimento alle tematiche specifiche per il Ministero sono previste le seguenti attività, parte delle quali rappresentano una prosecuzione di quelle già avviate e parte nuove linee di analisi:

e) Prosecuzione delle attività di analisi delle strutture periferiche con particolare riferimento a:

1. Dipartimento dei Vigili del Fuoco: aggiornamento della banca dati, affinamento delle analisi già avviate e contenute nel Rapporto della spesa 2012 e approfondimento utile a fornire elementi pratici e operativi alle singole strutture;

2. Dipartimento delle Politiche del Personale: aggiornamento e approfondimento delle analisi già avviate e contenute nel Rapporto della spesa 2012 e prosecuzione del lavoro di rilevazione dati presso le undici Prefetture individuate con possibilità di ampliamento del campione di Prefetture (cfr. paragrafo 2.4);

3. Dipartimento della Pubblica Sicurezza: avvio studi e analisi di efficienza finalizzati ad una prima individuazione di un costo standard per le strutture periferiche del Dipartimento, tramite l’impiego dei dati già disponibili su tali strutture e di eventuali altri dati che si renderà necessario reperire per gli scopi delle analisi.

f) Definizione delle attività relative alle consultazioni elettorali (cfr. paragrafo 2.4): proposta di modifica delle procedure relative alle assegnazioni dei fondi in occasione delle consultazioni elettorali e prima quantificazione dei fabbisogni di spesa per le consultazioni elettorali.

g) Prosecuzione delle attività relative al tema delle riassegnazioni delle entrate (cfr. paragrafo 2.4): formulazione di una proposta condivisa da parte del NAVS.

A seguire il Programma di lavoro per il triennio 2013-2015 in forma tabellare con indicata la tempistica delle varie linee di attività.

Tempistica Programma di lavoro del NAVS del Ministero dell’Interno per il triennio 2013-2015

|Attività |2013 |2014 |2015 |

|Attività trasversali | | | |

|a) |Supporto al completamento della delega |Recepimento delle linee guida RGS |Sperimentazione sul bilancio |Successivi |

| |all’art. 40 della legge 196/2009 |Individuazione di una proposta per le azioni | |approfondimenti |

| | |Altre attività sulla base della tempistica prevista dalle linee guida | | |

|b) |Individuazione di indicatori di |Aggiornamento e miglioramento del contenuto informativo del set di indicatori individuati |Aggiornamento, revisione e |Aggiornamento, revisione|

| |risultato associabili ai programmi di |per la rappresentazione sull’Appendice del Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni |integrazione di nuovi |e integrazione di nuovi |

| |spesa e monitorabili |centrali dello Stato 2012 (estensione della rilevazione ai programmi di spesa non |indicatori |indicatori |

| | |considerati nel Rapporto 2012) |Pubblicazione su apposita |Pubblicazione su |

| | |Pubblicazione su apposita pagina del sito RGS dell’aggiornamento dell’Appendice del |pagina del sito RGS |apposita pagina del sito|

| | |Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012 (30 luglio 2013) | |RGS |

|c) |Consumi intermedi e debiti pregressi |Costruzione di rapporti caratteristici relativi alla spesa per consumi intermedi |Successivi approfondimenti |Successivi |

| | |Analisi della rilevazione sui debiti fuori bilancio | |approfondimenti |

| | |Monitoraggio delle misure di razionalizzazione | | |

| | |Avvio analisi dei fabbisogni di spesa per i capitoli di spesa per i quali si formano | | |

| | |debiti fuori bilancio | | |

|d) |Monitoraggio delle misure di finanza |Individuazione dei capitoli di spesa interessati dal provvedimento e dalle misure |Successivi approfondimenti |Successivi |

| |pubblica adottate per il Ministero |eventualmente collegate in legge di stabilità (o altre disposizioni) | |approfondimenti |

| |nell’ambito del DL 95/2012 art. 7 |Monitoraggio dei capitoli individuati a consuntivo, tenendo conto dei provvedimenti e | | |

| | |delle variazioni amministrative intercorse durante l’anno | | |

| | |Esame delle misure collegate e impatto finanziario e non finanziario delle stesse (in | | |

| | |termini di spesa, quantità e qualità del servizio reso) | | |

|Attività |2013 |2014 |2015 |

|Temi specifici | | | |

|e.1) |Prosecuzione analisi delle strutture |Aggiornamento della banca dati, affinamento delle analisi già avviate e contenute nel |Aggiornamento della banca dati |Aggiornamento della |

| |periferiche dei Vigili del Fuoco |Rapporto della spesa 2012 e approfondimento utile a fornire elementi pratici e operativi |ed eventuali successivi |banca dati ed eventuali |

| | |alle singole strutture. |approfondimenti |successivi |

| | | | |approfondimenti |

|e.2) |Prosecuzione analisi delle strutture |Aggiornamento e approfondimento delle analisi già avviate e contenute nel Rapporto della |Successivi approfondimenti |Successivi |

| |periferiche delle Prefetture |spesa 2012 e prosecuzione del lavoro di rilevazione dati presso le undici Prefetture | |approfondimenti |

| | |individuate con possibilità di ampliamento del campione di Prefetture. | | |

|e.3) |Avvio analisi delle strutture |Avvio studi e analisi di efficienza finalizzati ad una prima individuazione di un costo |Successivi approfondimenti |Successivi |

| |periferiche del Dipartimento della |standard per le strutture periferiche del Dipartimento, tramite l’impiego dei dati già | |approfondimenti |

| |Pubblica Sicurezza |disponibili su tali strutture e di eventuali altri dati che si renderà necessario reperire| | |

| | |per gli scopi delle analisi. | | |

|f) |Prosecuzione delle analisi delle |Definizione di una proposta di modifica delle procedure relative alle assegnazioni dei |Eventuali successivi |Eventuali successivi |

| |procedure relative alle consultazioni |fondi in occasione delle consultazioni elettorali e prima quantificazione dei fabbisogni |approfondimenti |approfondimenti |

| |elettorali |di spesa per le consultazioni elettorali. | | |

|g) |Prosecuzione dell’attività relativa |Formulazione di una proposta condivisa da parte del NAVS entro il primo trimestre |Eventuali successivi |Eventuali successivi |

| |alle rassegnazioni delle entrate | |approfondimenti |approfondimenti |

Allegato n. 4

RAPPORTO SULL’ATTIVITA’ DI ANALISI E REVISIONE DELLE PROCEDURE DI SPESA DEL MINISTERO DELL’INTERNO

ANNO 2012

[pic]

RAPPORTO SULL’ATTIVITA’ DI ANALISI E REVISIONE DELLE PROCEDURE DI SPESA DEL MINISTERO DELL’INTERNO

ANNO 2012

[pic]

- Premessa Pag.

- C.d.R. Gabinetto del Ministro Pag.

- C.d.R. Dipartimento Affari Interni e Territoriali Pag.

- C.d.R. Dipartimento Vigili del Fuoco, del Soccorso Pag.

Pubblico e della Difesa Civile

- C.d.R. Dipartimento per le Libertà Civili e Pag.

L’Immigrazione

- C.d.R. Dipartimento di Pubblica Sicurezza Pag.

- C.d.R. Dipartimento per le Politiche del Personale Pag. dell’Amministrazione Civile dell’Interno e per le

Risorse Strumentali e Finanziarie

Premessa

La circolare n. 38 del 15 dicembre 2010 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, attuativa dell’ articolo 9, commi 1-ter e 1-quater del D.L. 185/2008 e dell’articolo 9, comma 1, lett. a), punto 3 del D.L. 78/2009, ha richiesto alle Amministrazioni pubbliche un’analisi e una revisione delle procedure di spesa per evitare la formazione di debiti pregressi.

Pertanto, i singoli Centri di Responsabilità di questo Ministero hanno provveduto a predisporre, ognuno per la parte di propria competenza, il “Rapporto sull’attività di analisi e revisione delle procedure di spesa”, da cui si evincono le dinamiche della formazione dei debiti e un’analisi dettagliata degli stessi, le misure adottate per evitare il formarsi di nuove situazione debitorie, nonché l’indicazione delle voci di spesa considerate incomprimibili cioè necessarie per la continuità del funzionamento degli Uffici, per le quali deve essere assicurata un’adeguata copertura finanziaria.

Si è, pertanto, sintetizzato in un unico documento le suindicate relazioni per fornire per quanto possibile, sinteticamente, la situazione finanziaria del Ministero dell’Interno, rinviando per il dettaglio agli allegati trasmessi dai singoli C.d.R.

In effetti, un’analisi dei dati e delle informazioni relative all’andamento della spesa e alla formazione dei debiti, svolta in un’ottica unitaria, costituisce un utile strumento ai fini della formulazione di proposte volte ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili ed evitare, per quanto possibile, nuove situazioni debitorie nel futuro.

Peraltro, la stessa Legge 196/2009, relativa alla riforma della contabilità e finanza pubblica, invita le Amministrazioni ad adottare strategie comuni tra i diversi Centri di spesa, al fine di una migliore allocazione delle risorse tra missioni e programmi.

Dall’analisi dei dati acquisiti da parte di ciascun C.d.R. si rileva, in via generale, una situazione di sottodimensionamento delle risorse disponibili rispetto alle reali e correnti esigenze dovuta, principalmente, agli effetti della politica finanziaria adottata negli ultimi anni.

Più in particolare, si ricordano i seguenti provvedimenti di contenimento della spesa:

- Art. 1, comma 507, L. 27 dicembre 2006, n. 296, che ha previsto tagli lineari degli stanziamento di bilancio per consumi intermedi per il triennio 2007-2009;

- D.L. 25 giugno 2008, n.112 convertito con modificazioni nella Legge n. 133 del 2008, che ha previsto pesanti riduzione degli stanziamenti di bilancio per il triennio 2009 – 2011;

- D.L. 31 maggio 2010, n.78, convertito con modificazioni nella Legge n. 122 del 2010, che ha disposto una “riduzione lineare” del 10% delle spese rimodulabili a decorrere dall’anno 2011;

- D.L. 29 dicembre 2010, n.225, c.d. “mille proroghe” che ha previsto accantonamenti delle disponibilità di competenza relative alla categoria di spesa dei consumi intermedi di ciascun Ministero;

- Legge 13 dicembre 2010, n. 220 – Legge di Stabilità 2011 - che ha apportato riduzioni lineari negli stanziamenti delle spese rimodulabili, di circa il 17%.

Tali interventi legislativi hanno determinato, nel tempo, situazioni di forte criticità finanziaria per molteplici settori di spesa.

In particolare, per tutti i C.d.R. si è riscontrato, come già accennato precedentemente, un sottodimensionamento delle risorse disponibili per la categoria delle spese rimodulabili ossia quelle spese per le quali l’Amministrazione ha la possibilità di esercitare un effettivo controllo, in via amministrativa, sulle variabili che concorrono alla loro formazione, allocazione e quantificazione.

Nonostante gli strumenti di flessibilità gestionali riconosciute dalla normativa vigente, si riscontrano importanti situazioni debitorie per spese legate alla locazione degli edifici, alle utenze, alle spese di pulizia, ovvero a tutte quelle tipologie di spesa necessarie per assicurare il funzionamento degli uffici e la continuità dei servizi, tenuto conto anche della stessa struttura organizzativa del Ministero che prevede la presenza capillare sul territorio di uffici rappresentativi del Governo (Prefetture-UU.TT.GG.), della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco.

In ordine alla natura dei debiti, nella tabella che segue, vengono evidenziate le principali voci di spesa che li compongono, con a fianco indicata la relativa incidenza percentuale:

|RIEPILOGO SITUAZIONE DEBITORIA PER TIPOLOGIA DI SPESA |

|Tipologia di spesa |Debito al 31/12/2012 | Risorse concesse per il |Debiti da ripianare |

| | |ripiano dei debiti | |

|Accasermamento | 3.459.029,57 | 3.123.768,46 |335.261,11 |

|Accertamenti medico legali | 147.413,30| |147.413,30 |

| | |- | |

|Acquisto mezzi, impianti e materiali | 5.766.134,16 | 3.633.432,99 |2.132.701,17 |

|Altre spese | 1.308.641,78 | 378.624,16 |930.017,62 |

|Assistenza sanitaria | 4.449.799,07 | |4.449.799,07 |

| | |- | |

|Canoni e utenze | 46.710.717,29 | 33.862.596,21 |12.848.121,08 |

|Collaboratori di giustizia | 20.870.000,00 | 20.870.000,00 |- |

|Custodia veicoli sequestrati | 115.119.022,87 | |115.119.022,87 |

| | |- | |

|Difesa civile | 12.116,73 | 11.548,03 |568,70 |

|Fitti locali | 56.753.468,32 | |56.753.468,32 |

| | |- | |

|Formazione | 54.048,71 | 51.170,05 |2.878,66 |

|Gestione mezzi ed impianti | 5.421.829,10 | 4.658.357,64 |763.471,46 |

|Informatica | 1.233.011,26 | 1.225.239,09 |7.772,17 |

|Manutenzione ordinaria | 12.400.469,99 | 5.802.501,12 |6.597.968,87 |

|Manutenzione straordinaria | 984.304,27 | 817.475,58 |166.828,69 |

|Mense e vettovagliamento | 1.183.382,02 | 1.143.203,81 |40.178,21 |

|Spese di pulizia | 393.600,47 | 353.313,75 |40.286,72 |

|Spese centri di accoglienza, spedalità e rimpatrio | 303.826.792,86 | 11.983.456,35 |291.843.336,51 |

|spese d'ufficio | 1.432.493,82 | 903.394,05 |529.099,77 |

|Spese di trasporto e trasferte | 803.758,38 | |803.758,38 |

| | |- | |

|Spese elettorali | 33.873,46 | 15.330,68 |18.542,78 |

|Spese postali | 12.020.047,80 | 11.792.000,01 |228.047,79 |

|Spese potenziamento sicurezza e ordine pubblico | 8.525.809,14 | 8.512.172,44 |13.636,70 |

|Tasse | 2.855.079,95 | 2.182.833,05 |672.246,90 |

|Progetto Tetra | 112.124.698,29 | 95.992.931,00 |16.131.767,29 |

| | 717.889.542,61 | 207.313.348,47 |510.576.194,14 |

[pic]

|RIEPILOGO SITUAZIONE DEBITORIA PER CATEGORIA DI SPESA |

|Categoria di spesa |Debito al 31/12/2012 | Risorse concesse per il |Debiti da ripianare |

| | |ripiano dei debiti | |

|REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE |1.592.429 |1.528.958 |63.471 |

|CONSUMI INTERMEDI |293.346.634 |93.160.025 |200.186.609 |

|IMPOSTE PAGATE SULLA PRODUZIONE |5.104 |0 |5.104 |

|TRASFERIMENTI CORRENTI AD AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE |13.759 |13.759 |0 |

|TRASFERIMENTI CORRENTI A FAMIGLIE E ISTITUZIONI SOCIALI |303.738.337 |11.897.930 |291.840.407 |

|PRIVATE | | | |

|ALTRE USCITE CORRENTI |7.217 |0 |7.217 |

|INVESTIMENTI FISSI LORDI E ACQUISTI DI TERRENI |119.179.570 |100.712.677 |18.466.893 |

|RIMBORSO PASSIVITÀ FINANZIARIE |6.494 |0 |6.494 |

| |717.889.543 |207.313.348 |510.576.194 |

I valori della tabella sono riportati nel grafico che segue:

[pic]

Bisogna evidenziare, altresì, che l’ampliamento di alcuni compiti istituzionali del Ministero, legati soprattutto alle nuove situazioni “emergenziali”, non è stato accompagnato da adeguati stanziamenti delle risorse finanziarie, indispensabili per far fronte alle nuove esigenze di spesa.

Infatti le situazioni debitorie più rilevanti si presentano proprio per quei C.d.R. che più direttamente svolgono compiti connessi alla sicurezza, al soccorso pubblico e alla gestione del fenomeno migratorio e dell’assistenza agli stranieri.

Dalla ricognizione delle situazioni debitorie, effettuata dai singoli C.d.R. risulta che l’ammontare complessivo dei debiti pregressi, alla data del 31/12/2012, è pari ad € 717.889.542,61 così ripartito tra i vari C.d.R.

|RIEPILOGO SITUAZIONE DEBITORIA PER C.D.R. |

| |

|CENTRO DI RESPONSABILITA' |SITUAZIONE DEBITORIA AL 31/12/2012 |

|Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali |€ |641.986,80 |

|Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile |€ |47.940.988,94 |

|Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione |€ |304.123.648,43 |

|Dipartimento della Pubblica Sicurezza |€ |217.255.693,43 |

|Dipartimento per le Politiche del Personale dell'Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali |€ |147.927.225,01 |

|e Finanziarie | | |

|TOTALE GENERALE |€ |717.889.542,61 |

I valori della tabella sono riportati nel grafico che segue:

[pic]

E’ opportuno evidenziare che, nonostante gli strumenti di flessibilità previsti dalla vigente normativa in materia di bilancio, in particolare dalla Legge 196/2009 e dalla circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 17 del 2011, i tagli lineari apportati sugli stanziamenti di bilancio hanno determinato ripercussioni negative sulla corretta gestione finanziaria della spesa, vanificando, a volte, l’attività di programmazione della spesa stessa.

Quest’ultima è resa ancor più difficoltosa dalla già segnalata massa debitoria formatasi nel tempo; basti pensare che i ricordati tagli ed accantonamenti disposti ultimamente hanno spesso determinato l’impossibilità di dare la necessaria copertura finanziaria ai c.d. impegni pluriennali, relativi cioè a contratti stipulati negli esercizi precedenti sia per spese di funzionamento che di investimento.

E’ opportuno ricordare, come meglio evidenziato dai singoli C.d.R. nelle relazioni allegate, che in tutti i settori di spesa si è cercato di adottare idonee soluzioni per un miglior utilizzo delle risorse, al fine di mantenere intatte le funzioni istituzionali dell’Amministrazione, conservando, comunque, la possibilità di fronteggiare le situazioni emergenziali, cui il Ministero dell’Interno è chiamato costantemente (emergenze umanitarie e migratorie, amministrazione dei flussi migratori, emergenze legate alle catastrofi naturali, emergenze legate alla recrudescenza della criminalità organizzata e non ecc.).

Si illustrano qui di seguito, sinteticamente, per Cento di Responsabilità, i settori di spesa che presentano situazione di maggiore criticità.

C.d.R. 1 – Gabinetto e Uffici di Diretta Collaborazione all’Opera del Ministro

In relazione a quanto previsto dall’articolo 9, commi 1-ter e 1- quater del D.L. 185/2008 e dall’articolo 9, comma 1, lett. a), punto 3 del D.L. 78/2009, in merito alla redazione da parte delle Amministrazioni pubbliche di un rapporto annuale sulle attività di analisi e revisione della spesa, si evidenzia, di seguito, la situazione economico-finanziaria del C.d.R. “Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro”, per l’anno 2012.

Preliminarmente, si ricorda che il Gabinetto del Ministro è l’ufficio di supporto all’Autorità di Governo per l’esercizio delle funzioni di indirizzo politico – amministrativo e assicura il collegamento tra l’Organo politico e l’Amministrazione; assiste, inoltre, il Ministro, in raccordo con i singoli CdR, all’azione di programmazione delle risorse finanziarie e di monitoraggio della spesa.

In particolare, il CdR 1 Gabinetto ha avuto a disposizione, per l’anno in argomento risorse per complessivi euro 31.508.361, di cui euro 2.314.286 destinati alle spese rimodulabili, che hanno rappresentato pertanto circa il 7,44% della totalità degli stanziamenti; infatti, per questo CdR la maggior parte degli stessi è destinata alle spese del personale, per loro natura non rimodulabili.

La situazione finanziaria relativa alle spese rimodulabili per l’anno 2012 è stata caratterizzata da un ulteriore riduzione del 19% rispetto agli stanziamenti relativi all’anno 2011 (2.737.080 nel 2011 e 2.314.286 nel 2012), determinata essenzialmente dalle manovre di contenimento della spesa pubblica intervenute negli ultimi anni, a cui si sono aggiunte quelle dell’anno in questione.

Oltre alle disposizioni di cui al D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, che hanno disposto, a decorrere dall’anno 2011, una “riduzione lineare” del 10% delle spese rimodulabili iscritte a legislazione vigente, ed alle disposizioni di cui all’art. 1, comma 13 della Legge 13 dicembre 2010, n. 220 – legge di stabilità - che ha apportato un ulteriore taglio lineare degli stanziamenti delle spese rimodulabili di circa il 17,12%, nell’anno 2012 sono intervenuti ulteriori accantonamenti relativi alle spese rimodulabili di cui all’art.2, comma 1 del D.L. 78/2010 e all’art.13, comma 1quinquies del D.L.2 marzo 2012, n.16.

Tali riduzioni degli stanziamenti di bilancio, che hanno riguardato le spese di funzionamento (acquisto di beni e servizi) quelle per missioni all’interno ed all’estero e quelle di rappresentanza nonché le spese di investimento, hanno reso necessaria una revisione dei fabbisogni di spesa, al fine di contemperare l’attività cui l’ufficio è preposto con le esigue risorse disponibili.

Più in particolare, si ricorda che l’applicazione delle citate riduzioni previste dal D.L. 78/2010 hanno comportato una “limitazione” delle spese per missioni in Italia del 50% rispetto a quelle sostenute per la medesima voce nell’anno 2009 (euro 161.783,00) nonché delle spese per studi e consulenze, per rappresentanza e per mostre, congressi, manifestazioni e convegni.

Dalla tabella sottostante si rileva la consistente contrazione delle spese di funzionamento dagli anni 2008-2012:

| |anno 2008 |anno 2009 |anno 2010 |anno 2011 |anno 2012 |

In tale contesto, hanno trovato significative riduzioni anche le spese per incarichi di studio. Già con la legge finanziaria per l’anno 2006 tali spese hanno subito una diminuzione pari al 50% alla spesa sostenuta nel 2004 (euro 105.000,00) che successivamente, in applicazione del D.L.223/06, convertito con Legge 4 agosto 2006, n.248, della legge n.133/08 e per ultimo del D.L 78/2010, sono state portate per l’anno 2011 e per il successivo 2012 ad euro 6.240,00; nell’anno in questione tali spese sono state pari ad euro 6.000,00.

Anche il limite delle spese di rappresentanza, per effetto del D.L.78/2010, è stato portato ad euro 932,00 a fronte di una spesa che nell’anno 2007 ammontava ad euro 9.394,00.

Le riduzioni di spesa hanno riguardato anche quelle concernenti convegni, mostre e pubblicità ecc. che, seppure limitate al 20% della spesa del 2009 (euro 669.831,00), nell’anno 2012 si sono ridotte sensibilmente (euro 1.176,00) anche a seguito di una attenta ed oculata gestione delle risorse disponibili.

Tali spese sono state sostenute per importi al di sotto di tali limitazioni ad eccezione di quelle strettamente connesse all’attività istituzionale dell’Organo Politico (missioni all’estero in deroga alla norma e le spese per i viaggi del Ministro e dei Sottosegretari di Stato).

Nonostante i citati tagli e limitazioni, per l’anno 2012, le spese relative alle utenze per la fornitura di energia elettrica, riscaldamento e acqua, per loro natura di difficile comprimibilità, la cui amministrazione è affidata in gestione unificata ad altro Centro di Responsabilità Amministrativa, non hanno determinato situazioni di criticità.

Per queste tipologie di spesa, negli anni pregressi 2007, 2008 , 2010 e 2011 i debiti furono, rispettivamente, di euro 100.000,00, euro 118.921,00, euro 130.000,00 ed euro 7.672,00 peraltro tutti ripianati attraverso un apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

C.d.R. 2 - Dipartimento Affari Interni e Territoriali

Per il Dipartimento Affari Interni e Territoriali, la principale situazione di sofferenza finanziaria riguarda il pagamento delle utenze, in particolare delle spese di riscaldamento e delle spese per pulizie che gravano sul capitolo 1243/17, soggetto alla gestione unificata congiuntamente al C.d.R. 6, come meglio evidenziato nell’allegata relazione.

Per tali voci, nell’anno 2012, vi è stato un fabbisogno superiore alla dotazione iniziale di bilancio per un importo pari a € 458.450,00 la cui copertura non è stata possibile né con le assegnazioni dai Fondi del Ministro, in quanto non sufficiente a coprire la totalità delle esigenze dell’Amministrazione, ne tantomeno con il ricorso agli strumenti di flessibilità previsti dalla legislazione, quali le variazioni compensative tra spese della stessa categoria.

Tuttavia, il Dipartimento in argomento ha attivato da un quinquennio il monitoraggio dei flussi di spesa sui capitoli di propria competenza al fine di ottimizzare la gestione degli stessi per evitare la formazione di situazione debitorie. Infatti, con l’attuazione di tale strumento nell’anno 2009 si è addivenuti ad un migliore utilizzo delle risorse finanziarie disponibili in quanto l’immediata visualizzazione di situazioni di criticità finanziarie rispetto a quelle di disponibilità, ha concesso di poter intervenire attraverso lo strumento di variazioni compensative.

Nell’anno 2012, invece, per effetto di maggiori tagli e accantonamenti che hanno ridotto considerevolmente le risorse finanziarie lo strumento del monitoraggio non ha potuto sortire la sua efficacia.

C.d.R. 3 - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Nell’anno 2012, la ricognizione presso gli Uffici Centrali e periferici del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile ha fatto registrare la presenza di posizioni debitorie pregresse, a fronte di obbligazioni giuridicamente perfezionate relative a somministrazione, forniture e prestazioni professionali, pari a complessivi euro 46.797.248,84.

Le voci di spesa dove è stata rilevata la presenza di detti oneri, riferiti all’anno 2012, sono dettagliate nella sottostante tabella. Le posizioni debitorie di che trattasi sono state comunicate al Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi dell’art. 5, comma 1, del D.L. 35/2012 e sulla scorta delle indicazioni contenute nella Circolare M.E.F. n.18/2013.

|CAPITOLO |P.G. |OGGETTO DELLA SPESA |IMPORTO DEBITI AL 31/12/2012 |

|1861 |1 |visite fiscali |101.812,04 |

|1901 |4 |Missioni nazionali |9.499,42 |

|1901 |6 |Assistenza sanitaria al personale del CNVVF |4.449.799,07 |

|1901 |9 |Fitto locali |10.906.329,11 |

|1901 |10 |Utenze telefoniche |825.834,97 |

|1901 |11 |pubblicazioni |128,72 |

|1901 |12 |Spese d'ufficio e per l'espletamento dei concorsi |7.482,25 |

|1901 |13 |tassa rifiuti |2.855.079,95 |

|1901 |14 |Spese postali |149.493,29 |

|1901 |15 |esercitazioni |9.831,21 |

|1901 |17 |Pulizia sedi |311.145,89 |

|1901 |18 |Utenze energetiche ed idriche del comandi VVF |18.618.316,62 |

|1951 |1 |Mense obbligatorie |1.024.767,82 |

|1951 |2 |Vestiario |65.792,36 |

|1953 |1 |Casermaggio |55.944,47 |

|1971 |1 |Gestione Informatica |821.101,53 |

|1976 |1 |Formazione |15.237,87 |

|1982 |1 |sale mediche |468,87 |

|1982 |2 |Laboratori prevenzione |591,00 |

|1982 |3 |Gestione automezzi |2.987.137,62 |

|1982 |4 |Gestione colonne mobili |171.153,51 |

|1982 |5 |Conduzione impianti fissi |147.867,76 |

|1982 |7 |Rete ricaduta radioattiva e NBCR |52.407,39 |

|1982 |8 |Impianti telecomunicazione |69.428,87 |

|1982 |9 |Gestione mezzi aeroportuali |1.280.861,75 |

|1982 |10 |Gestione aeromobili |445.114,84 |

|1982 |12 |Gestione unità navali |162.879,83 |

|1982 |14 |Manutenzione ordinaria impianti |252.845,29 |

|1986 |1 |Manutenzione ordinaria sedi |16.988,59 |

|7302 |1 |Edilizia |21,60 |

|7302 |3 |Manutenzione straordinaria impianti |346.813,34 |

|7304 |1 |Manutenzione straordinaria sedi |326.743,27 |

|7311 |1 |Acquisti Informatica |6.361,34 |

|7325 |1 |Acquisti automezzi |35.619,79 |

|7325 |3 |Acquisti telecomunicazioni |8.641,96 |

|7325 |4 |Acquisto aeromobili |103.286,76 |

|7325 |5 |Acquisti colonne mobili |75.560,05 |

|7325 |6 |Acquisti mezzi aeroportuali |35.149,65 |

|7325 |7 |Acquisto attrezzature NBCR |10.938,96 |

|7325 |8 |Acquisto mezzi portuali e attrezzature subacquee |32.770,21 |

| | | | |

|TOTALE | | |46.797.248,84 |

In merito alle dinamiche che conducono all’ingenerarsi delle predette situazioni debitorie nei confronti di terzi, sembra necessario rappresentare le evidenti connotazioni della mission svolta dallo scrivente Dipartimento, ed in particolare il principale compito istituzionale svolto: i servizi di soccorso tecnico urgente prestati dai Vigili del Fuoco, che hanno un ruolo determinante nelle scelte gestionali e, di conseguenza, nella formazione della spesa.

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, infatti, attraverso le proprie strutture sul territorio, svolge servizi pienamente caratterizzati dai requisiti dell’operatività (che si sostanzia nell’esigenza di assoluta immediatezza dell’intervento tecnico e nell’apporto congiunto del personale e di specifici strumenti operativi) e della prossimità al cittadino (che impone il funzionamento di una estesa rete di presìdi operativi sul territorio). Queste condizioni, che oggettivamente non ricorrono per tutte le Amministrazioni dello Stato, determinano, da un lato, rilevanti costi nel mantenimento dei presìdi territoriali e nel funzionamento dei mezzi e delle attrezzature utilizzati nei diversi scenari di soccorso e, dall’altro, assegnano un connotato di rigidità alle politiche gestionali, in considerazione delle immediate ricadute sugli standard dei servizi di soccorso che avrebbero eventuali scelte significative di dismissione dei presidi o di riduzione del parco mezzi.

Nel contesto appena descritto, le dotazioni di bilancio hanno subito in oltre un decennio, per effetto dei ripetuti interventi di finanza pubblica, un costante e progressivo depauperamento che ha portato ad una riduzione nominale del 50,6% rispetto all’anno 2001 degli stanziamenti iniziali per consumi intermedi, mentre le risorse per investimenti nel medesimo periodo di riferimento si sono ridotte del 53,6%.

La contrazione degli stanziamenti 2012 ha colpito voci di spesa – già fortemente limitate – destinate all’approvvigionamento di carburanti, equipaggiamenti e dispositivi di protezione individuali, manutenzione dei mezzi e delle attrezzature, formazione, concorsi, mensa, pulizie, utenze. Tali spese, considerata la natura operativa dei servizi svolti dal C.N.VV.F. (oltre 700.000 interventi l’anno finalizzati alla tutela dell’incolumità dei cittadini e dell’integrità dei beni) e l’esigenza di una prossimità al cittadino (attraverso i citati presìdi territoriali quali comandi provinciali, distaccamenti permanenti e misti, distaccamenti aeroportuali e portuali, nuclei elicotteri e sommozzatori) hanno spesso un connotato di rigidità gestionale che non facilita efficaci interventi di compressione delle stesse.

Nelle successive schede sono state esplicitate, per ogni unità contabile gravata da debiti riferiti all’anno 2012 (escludendo, per semplicità di trattazione, le situazioni debitorie di modesta entità e comunque inferiori a 10.000 euro), le cause che hanno condotto alla formazione della massa debitoria e le misure messe in atto o previste per evitare o contenere la formazione dei suddetti debiti.

C.d.R. 4 - Dipartimento per le Libertà Civili

CAPITOLO 2351 PG2

Nello stato di previsione di questo Ministero per il corrente anno finanziario è iscritto il capitolo n. 2351 piano gestionale 2 “Spese per l’attivazione, la locazione, la gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per stranieri irregolari. Spese per interventi a carattere assistenziale, anche al di fuori dei centri, spese per studi e progetti finalizzati all’ottimizzazione ed omogeneizzazione delle spese di gestione “.

Si rappresenta che la situazione debitoria al 31.12.2012 era pari a 13.138.323,39 come risultante dalla rilevazione effettuata ai sensi dell’art. 5 del D.L.35/2013 convertito in Legge 64/2013.

Il debito è relativo per Euro 11.704.074,07 ai contratti per la gestione dei Centri di accoglienza di Ancona, Bari, Crotone, Gorizia e Roma, non coperte in relazione alla mancata assegnazione nel corso del 2011 delle risorse previste dall’ art. 2 comma 3 dell’O.P.C.M. 3965 del 21.09.2011.

La restante quota pari a 1.434.429,32 è dovuta a spese per gli interventi di primo soccorso anche nei confronti di minori, in caso di eventi di sbarco, alle spese di trasporto per il collocamento presso i CARA e alle utenze dei centri governativi.

Al riguardo si rappresenta che a valere sulle risorse stanziate dal citato D.L. 35/2013 convertito in L. 64/2013, art. 5 comma 2, sono stati assegnati euro 11.897.929,63 al fine di consentire il ripiano dei debiti da parte delle prefetture competenti entro il 31 dicembre 2013.

La restante quota di debiti pari ad euro 1.240.393,76 sarà ripianata nel corso del 2013, come indicato nel piano di rientro, con risorse del Dipartimento.

CAPITOLO 2358

Lo straniero presente irregolarmente, nel territorio dello Stato italiano ha diritto di fruire di tutte le prestazioni sanitarie indifferibili ed urgenti, secondo i criteri indicati dall'art. 35, comma terzo, d.lgs. n. 286 del 1998, trattandosi di diritto fondamentale della persona che deve essere tutelato ai sensi dell'art. 2 dello stesso d.lgs. n. 286.

Gli oneri per le prestazioni sanitarie citate erogate ai soggetti privi di risorse economiche sufficienti, comprese le quote di partecipazione alla spesa eventualmente non versate sono a carico delle ASL competenti per il luogo in cui le prestazioni sono state erogate.

In caso di prestazioni lasciate insolute dal cittadino straniero, l’azienda ospedaliera ne chiede il pagamento alla ASL, ovvero, se si tratta di prestazioni ospedaliere urgenti o comunque essenziali al Ministero dell’Interno, che finanzia tali spese con gli stanziamenti del capitolo 2358 ” Spese per l’assistenza economica e sanitaria in favore di stranieri. Rette di spedalità per stranieri bisognosi. Spese di trasporto e accompagnamento di malati stranieri sino alla frontiera e di cittadini italiani che rimpatriano per cure, dalla frontiera al luogo di destinazione, in relazione a convenzioni internazionali”.

Tale capitolo presenta un’insufficienza strutturale degli stanziamenti di bilancio, come più volte segnalato al Ministero dell’Economia, anche in relazione alla natura di “spesa obbligatoria”.

Si rappresenta che la situazione debitoria al 31.12.2012 era pari a 290.799.982,28 come risultante dalla rilevazione effettuata ai sensi dell’art. 5 del D.L.35/2013 convertito in Legge 64/2013.

Per il ripiano di tale debito non sono state assegnate risorse ai sensi del citato D.L. 35/2013 e ai fini del rientro è stata prevista la proposta normativa, in sede di legge di stabilità, di copertura della spesa e di trasferimento della competenza al Ministero della Salute.

C.d.R. 5 - Dipartimento Pubblica Sicurezza

Nel corso dell’anno 2012 le dotazioni iniziali di bilancio del dipartimento della Pubblica Sicurezza hanno subito tagli a seguito di quanto disposto dall’art. 10, comma 2, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.111 e degli artt. 3 e 4 della legge 183/2011 (legge di stabilità 2012).

La normativa citata ha determinato una riduzione delle dotazioni rimodulabili e non rimodulabili assegnate dalla legge di bilancio al Dipartimento della Pubblica Sicurezza per l’anno finanziario 2012 ripartite come di seguito indicato:

Riduzione dotazioni finanziarie rimodulabili

• € 78.148.000,00

Riduzione delle spese non rimodulabili del Dipartimento della Pubblica Sicurezza

• € 2.000.000,00 per le spese di vitto per il personale dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza impiegato in servizio di ordine pubblico fuori sede.

• € 150.000.000,00 Assegnazione di risorse a favore del programma Tetra nella regione Sardegna nell'ambito del Fondo strategico per il paese a sostegno dell'economia reale da versare all’entrata del bilancio dello Stato

E’ da citare, inoltre, l’ art. 2. comma 1, del d.l. 78/2010 che ha determinato una riduzione delle dotazioni finanziare a carico del dipartimento della Pubblica Sicurezza per ulteriori € 64.549.000,00.

Alla luce dei tagli sopra descritti lo stanziamento iniziale 2012 del bilancio del Dipartimento della Pubblica Sicurezza è stato di € 7.406.722.608,00 .

Tuttavia, occorre segnalare che ai sensi dell’art. 13 comma, 1-quinquies, del d.l. 16/2012 sono stati disposti accantonamenti, resi poi definitivi, nell’ambito delle spese rimodulabili per € 42.446.912,21 che hanno ridotto le risorse effettivamente disponibili per l’anno 2012 a € 7.364.275.695,79.

Andamento storico delle assegnazioni.

Con riferimento alla ricognizione dei debiti pregressi di cui in oggetto relativi al Dipartimento della Pubblica Sicurezza si fa presente in via preliminare che nel corso degli ultimi esercizi finanziari, in particolare per gli esercizi 2008, 2009, 2010 e 2011, le dotazioni iniziali di bilancio hanno subito forti tagli sia a seguito di quanto disposto dal comma 507 della Legge finanziaria 2007, sia a seguito del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112.

Si riporta di seguito il prospetto nel quale sono evidenziati per i suddetti esercizi finanziari, la dotazione complessiva al netto dei suddetti tagli e l’ammontare dei tagli medesimi, i quali, per l’esercizio 2008 sono riferibili al solo comma 507 della Legge finanziaria 2007, per l’esercizio 2009 sono la sommatoria di quanto disposto dal predetto comma 507 oltre che dal D.L. n. 112/2008, mentre per gli anni 2010 e 2011 sono quelli determinati dal solo D.L. n. 112/2008.

|Anno |Dotazione complessiva al netto dei tagli |Taglio di spesa | |

|2008 |7.136.468.244,00 |186.040.450,00 |* |

|2009 |7.785.617.158,00 |398.505.868,00 |** |

|2010 |7.520.901.380,00 |283.089.160,00 | |

|2011 |7.375.220.416,00 |490.083.460,00 | |

|2012 |7.364.275.695,00 |294.697.000,00 | |

* solo accantonamenti comma 507 Legge finanziaria 2007.

** di cui 139.000.000,00 per accantonamenti comma 507 Legge finanziaria 2007.

I tagli di spesa hanno interessato i consumi intermedi/spese rimodulabili, incidendo sulle spese di funzionamento (fitti passivi, utenze, manutenzione immobili, manutenzione e gestione automezzi, carburanti, spese di pulizie, impianti per TLC, ecc.).

L’andamento dei consumi intermedi è stato il seguente:

|Anno |Dotazione complessiva iniziale di bilancio |

|2008 |955.795.217,00 |

|2009 |847.059.041,00 |

|2010 |840.204.688,00 |

|2011 |531.954.377,00 |

|2012 |625.741.201,00 |

Cause di formazione dei debiti.

Una diretta conseguenza dei tagli che si sono succeduti negli anni è senza dubbio la formazione di debiti pregressi soprattutto nei settori della spesa per “consumi intermedi”.

Pur osservando il quadro delle disposizioni dettate dalla Legge n. 196/2009 (riforma della contabilità e finanza pubblica) e dalle circolari n. 7 del 2008 e n. 38 del 2010 del Ministero dell’Economia e delle Finanze e utilizzando gli strumenti di flessibilità da queste offerti la diminuzione delle risorse si è rilevata assolutamente incompatibile con lo svolgimento dei compiti istituzionali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Tali tagli hanno infatti interessato capitoli di spese non differibili, così denominate dalla circolare n. 7 in data 5 febbraio 2008 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, cioè spese incomprimibili, indifferibili, inderogabili, ricorrenti e certe dirette a garantire l’assolvimento delle essenziali funzioni istituzionali, come le spese delle locazioni, delle utenze varie e di quant’altro sia indispensabile per assicurare la continuità dei servizi e il funzionamento degli uffici.

L’evoluzione negativa degli stanziamenti non ha consentito, tra l’altro, di conformarsi al principio di programmazione, introdotto dalla citata Legge n. 196/2009 che impone l’esigenza di soddisfare prioritariamente le spese inderogabili, ricorrenti e certe riferite ad obbligazioni giuridicamente perfezionate, stante l’insufficienza degli stanziamenti.

E’ da ricordare, comunque, che l’articolo 5 del decreto legge 8 aprile 2013, n. 35 convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 6 giugno 2013, n. 64, ha previsto il pagamento dei debiti contratti dai Ministeri per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali, maturati alla data del 31 dicembre 2012, stanziando un fondo pari a 500 milioni di euro.

Questo Dipartimento ai sensi della sopracitata norma ha chiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze un ripiano dei debiti per complessivi euro 217.386.615,00, ritenuti ammissibili dal citato Dicastero per euro 179.859.388,17 e soddisfatti per euro 154.808.796,00.

Da una rilevazione aggiornata al 10 giugno 2013. il debito complessivo che deve trovare copertura è di euro 113.313.833,63 per il quale questo Dipartimento, ai sensi del comma 4 dell’art. 5 della citata legge ha indicato un piano di rientro.

Al riguardo è stata indicata una rimodulazione delle risorse ordinarie assegnate al dipartimento della Pubblica Sicurezza e che verranno assegnate da provvedimenti legislativi in itinere per complessivi € 76.125.047,22.

I settori di maggior sofferenza riferiti ai debiti da ripianare riguardano le locazioni degli immobili, per il quale incidono in modo particolare gli oneri accessori e le occupazioni extracontrattuali. Le utenze nelle quali rientrano le spese per la “Convenzione Telecom” inerenti le spese telefoniche della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri . Le spese di gestione e manutenzione che riguardano in generale il funzionamento e mantenimento del patrimonio tecnico-logistico del “sistema sicurezza” ed in particolare gli immobili, gli impianti e macchinari. Per gli immobili il debito incide in modo particolare sulla manutenzione ordinaria.

Tra le altre spese di funzionamento prevale il debito per il casermaggio dell’Arma dei Carabinieri, mentre le maggiori spese per missioni e trasferte delle forze dell’ordine sono ascrivibili oltre ai tagli lineari sopra richiamati anche alla emergenza derivante dall’eccezionale afflusso di cittadini provenienti dal Nord Africa

La spesa volta all’attuazione dei programmi di protezione per i testimoni ed i collaboratori di giustizia, pur perseguendo l’obiettivo generale del massimo contenimento della spesa medesima per mezzo di interventi mirati (ricerca di soluzioni alloggiative economiche, stipula di convenzioni vantaggiose con soggetti terzi fornitori di servizi ed altro), è strettamente correlata al numero dei soggetti tutelati e dei loro familiari, il cui ingresso nel programma di protezione è svincolato sostanzialmente dalla discrezionalità dell’Amministrazione; pertanto è quasi impossibile poter intervenire “strutturalmente” su tale spesa al fine di ridurre l’impatto in modo permanente, a causa della continua fluttuazione numerica della popolazione protetta.

Interventi e misure messi in atto o previsti per evitare o contenere la formazione di debiti.

Nel 2012, si è fatto ricorso agli strumenti di flessibilità previsti dalla vigente legislazione contabile:

• In via amministrativa: sono state utilizzate le variazioni compensative hanno permesso di rimodulare gli stanziamenti e si sono utilizzate le risorse assegnate a questo Dipartimento nell’ambito del riparto dei “Fondi speciali”, che si sono però rilevate insufficienti alla copertura delle esigenze correnti e alla ripresa degli “impegni pluriennali”. Le suddette variazioni di bilancio, per di più, si sono quasi sempre perfezionate in prossimità della chiusura d’esercizio, determinando una grossa difficoltà nella programmazione.

• In via legislativa la Legge di assestamento ha disposto delle integrazioni non sufficienti rispetto alle richieste. In tale sede è stato impossibile il ricorso alla facoltà di proporre “rimodulazioni” tra stanziamenti di bilancio a causa della scarsità delle risorse assegnate.

Oltre alle suddette misure sono state intraprese ulteriori vie, quali la diramazione di circolari finalizzate a sensibilizzare i dirigenti responsabili per il contenimento, ovvero la razionalizzazione della spesa laddove possibile.

Ulteriori interventi sono in atto per il contenimento della spesa, in particolare:

1. Riduzione del numero delle autovetture a noleggio e conseguente richiesta di autovetture di Polizia;

2. Richieste di autovetture sequestrate alla criminalità organizzata;

3. Richiesta di immobili, sia confiscati che di proprietà demaniale.

Infine, corre obbligo segnalare che, per l’anno 2012, e 2013, pur permanendo le difficoltà sopra evidenziate, è stato predisposto un piano di programmazione della spesa in cui sono coinvolti tutti gli uffici gestori delle risorse nell’ambito del Dipartimento P.S., sia a livello centrale che periferico, in modo che, sulla base delle risorse finanziarie disponibili, possano essere poste in essere tutte le iniziative tese a razionalizzare la spesa al fine del suo contenimento.

Si evidenzia, altresì, che, anche in concomitanza di eventi di natura straordinaria come ad esempio l’emergenza Nord-Africa si è ancora in attesa di ricevere i fondi stanziati dal D.L. 95/2012.

Debiti relativi all’esercizio 2012.

Si riporta nell’allegata tabella di seguito la situazione debitoria aggiornata al 10 giugno 2013 a seguito del ripiano effettuato ai sensi del DL 35/2013.

|Denominazione del capitolo/pg o della voce aggregata interessata |Capitolo |PG |Categoria |Importo del debito (in |

| | | | |euro) |

|componente netta lavoro straordinario |2524 |1 |1 |10.779,29 |

|imposte sulle retribuzioni a carico del dipendente |2524 |2 |1 |5.384,91 |

|Indennità dovuta per servizio o.p. |2524 |4 |1 |300,58 |

|I.R.A.P. sulle retribuzioni corrisposte ai dipendenti |2526 |1 |3 |1.540,50 |

|Spese per missioni Arma CC |2535 |1 |2 |623.117,48 |

|Spese pulizia caserme CC |2535 |5 |2 |40.286,72 |

|Fitto locali CC |2535 |6 |2 |15.640.921,82 |

|Spese per trasferte e rimborso spese di trasporto agli agenti della forza |2536 |1 |2 |700.285,00 |

|pubblica | | | | |

|Spese di trasporto forze di polizia in servizio di O.P. |2536 |2 |2 |300.000,00 |

|Alloggiamenti ff.pp. per O.P. |2536 |6 |2 |335.261,11 |

|Spese di vitto per la Guardia di Finanza impiegato in servizio di ordine ecc.|2552 |1 |1 |97.913,32 |

|Casermaggio Arma CC |2553 |1 |2 |11.280.000,00 |

|Energia elettrica caserme CC |2553 |2 |2 |6.740.904,28 |

|vitto soggetti ristretti camere sicurezza |2554 |1 |2 |17,85 |

|Manutenzione impianti immobili CC |2557 |1 |2 |260.034,47 |

|Riscaldamento caserme Carabinieri |2557 |3 |2 |8.768.039,89 |

|buoni pasto |2584 |7 |1 |6.827,68 |

|Spese per concorsi P.S. |2613 |1 |2 |50.000,00 |

|Spese varie commissioni |2613 |3 |2 |10.000,00 |

|servizi speciali |2624 |1 |2 |36,87 |

|Spese per missioni all'interno |2624 |2 |2 |9.840.000,00 |

|Spese missioni all'estero P.S. |2624 |3 |2 |1.697.910,00 |

|Spese e indennità di trasferimento |2624 |4 |2 |710.129,00 |

|spese per accertametni sanitari |2624 |11 |2 |24.308,01 |

|Fitto locali p.s. |2624 |16 |2 |14.758.920,42 |

|Spese per acquisto di cancelleria ecc. |2624 |20 |2 |200.000,00 |

|spese ufficio questure |2624 |21 |2 |69,58 |

|spese viaggio per rimpatri |2624 |22 |2 |2.929,33 |

|Spese telefoniche p.s. |2624 |24 |2 |21.532,31 |

|spese dia |2671 |1 |2 |2.971,49 |

|spese per liti |2677 |1 |12 |7.216,73 |

|Spese per servizi di mensa |2679 |2 |1 |5.162.403,57 |

|Spese per il pagamento di canoni d'acqua ecc. |2705 |1 |2 |5.200.000,00 |

|Spese trasloco mobili e arredi |2705 |2 |2 |4.943,70 |

|Manutenzione impianti immobili |2731 |1 |2 |99.206,24 |

|polizia criminale |2731 |3 |2 |309,10 |

|Spese di riscaldamento, illuminazione e forza motrice per gli organismi |2731 |9 |2 |5.916.958,07 |

|periferici della Polizia di Stato | | | | |

|interventi sicurezza su beni immobili |2731 |11 |2 |673,50 |

|Manutenzione ordinaria immobili privati e demaniali p.s. |2732 |1 |2 |24.472,58 |

|Manutenzione ordinaria immobili privati e demaniali CC |2733 |1 |2 |110.499,02 |

|spese per g 8 |2814 |1 |2 |13.636,70 |

|noleggio, installazione, manutenzione impianti ecc. |2816 |1 |2 |5.982.377,91 |

|Servizi informatici - Hardware e software di base |7391 |1 |21 |385.505,00 |

|spese acquisizione di opere (Primo limite d'impegno L. 488 99, art. 36) |7401 |6 |21 |1.832.263,85 |

|acquisizione opere polizia di stato |7404 |1 |21 |156.998,06 |

|acquisizione opere carabinieri |7404 |2 |21 |65.737,76 |

|Manutenzione straordinaria immobili CC |7409 |1 |21 |13.542,89 |

|armamento polizia di stato |7456 |1 |21 |665,60 |

|Acquisto impianti e apparati per la rete trasmissione dati |7456 |5 |21 |65.865,82 |

|Acquisti mobili e arredi |7490 |1 |21 |1.874,57 |

|spese per l'acquisto di un serv. Di telcomun. In standard TETRA |7506 |1 |21 |4.437.655,10 |

|spese per l'acquisto di un serv. Di telcomun. In standard TETRA |7506 |2 |21 |11.694.112,19 |

|rimborso della quota capitale primo limite d'impegno l. 388 200, art. 144 |9701 |5 |61 |6.493,76 |

|TOTALE |  |  |  |113.313.833,63 |

C.d.R. 6 - Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione civile e per le Risorse Finanziarie e Strumentali.

Dalla ricognizione delle posizioni debitorie pregresse maturate nel corso dell’esercizio 2012 afferenti al Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie, anche alla luce dei dati comunicati dalle Prefetture, risulta una esposizione complessiva debitoria al 31 dicembre 2012 stimata in € 147.927.225.

Nel dettaglio, l’analisi dei dati al 31 dicembre mostra che le più rilevanti situazioni debitorie si sono registrate nelle seguenti categorie di spesa (per il dettaglio vedesi il prospetto allegato):

|Spese postali, telegrafiche e di notifica (capp. 2920/12 e 2947/12) |€ |11.870.555 |

|Custodia dei beni sequestrati (cap. 2947/20) |€ |115.119.023 |

|Fitto di locali e oneri accessori (capp. 2920/9 e 2947/9) |€ |15.447.297 |

|Spese per canoni, utenze e pulizie (capp. 2920/22 e 2947/22) |€ |2.441.086 |

|Tasse comunali per rifiuti solidi urbani (cap. 2947/11) |€ |1.432.494 |

|Manutenzione ordinaria immobili Prefetture (cap. 2958/2) |€ |319.373 |

La formazione di tale ingente massa debitoria è da addebitare a una serie di fattori tra i quali l’elemento di maggiore rilevanza è rappresentato dalla insufficienza degli stanziamenti di bilancio rispetto al fabbisogno finanziario in relazione ad oneri indifferibili diretti ad assicurare la continuità nell’erogazione dei servizi, per cui si è rivelato in concreto impossibile interrompere la somministrazione delle prestazioni.

A tal proposito è necessario rimarcare le rilevanti riduzioni lineari che hanno interessato gli stanziamenti per consumi intermedi e spese di funzionamento tra il 2008 e il 2012. Gli stanziamenti relativi ai capitoli che presentano le maggiori esposizioni debitorie sono stati ridotti al punto da non consentire, in taluni casi, di coprire le spese ricorrenti e incomprimibili.

Infine, è opportuno rilevare che si tratta di spese rimodulabili le quali, per loro stessa natura, non consentono di formulare in sede di predisposizione della legge di bilancio proposte incrementative delle rispettive dotazioni finanziarie.

Di seguito si fornisce un approfondimento di cause e meccanismi di formazione relativi a ciascuna tipologia di spesa e gli interventi messi in atto per fronteggiare le esposizioni rilevate e le misure previste per prevenire il generarsi di nuove situazioni debitorie.

SPESE POSTALI E DI NOTIFICA

Il capitolo in esame sono destinati alla copertura delle spese per invio della corrispondenza degli uffici centrali di tutti i Dipartimenti del Ministero, nonché degli oneri per i servizi relativi alla gestione delle notifiche di verbali per infrazioni al codice della strada e per la notifica dei provvedimenti prefettizi.

Gli oneri sono connessi principalmente a due convenzioni in essere con Poste S.p.A.. La prima riguarda la spedizione della corrispondenza degli uffici centrali e periferici del Ministero dell’Interno, l’altra concerne la notifica dei verbali di accertamento alle violazioni del codice della strada, di specifico interesse del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. La massa debitoria è la conseguenza dell’assoluta insufficienza dello stanziamento di bilancio rispetto alle effettive esigenze di spesa.

Tra le iniziative assunte per il contenimento della formazione di debiti, è stata diramata alle Prefetture una circolare con la quale le stesse, anche in ottemperanza alle disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale, sono state chiamate al pieno utilizzo dei mezzi informatici e disposizione, quali la posta elettronica, la messaggistica certificata e la posta elettronica certificata.

Per quanto riguarda le spese di notifica delle contravvenzioni, premesso che tale tipologia di spesa è direttamente consequenziale all’attività della Polizia stradale, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza sta dando esecuzione al decreto interministeriale del 12/7/2010 con il quale è stato istituito il Conto Corrente Postale Nazionale per la riscossione dei pagamenti delle sanzioni amministrative del Codice della Strada, nonché delle somme anticipate da Poste S.p.A. quali spese di notificazione. L’intera nuova procedura consentirà una nuova entrata per il bilancio dello Stato e dovrebbe entrare in vigore a partire dall’anno 2013.

CUSTODIA DEI BENI SEQUESTRATI

Tale tipologia di onere deriva dall’attività repressiva e di prevenzione svolta dalle Forze di polizia che dispongono, nei casi previsti dalla legge, il sequestro o il fermo dei veicoli con affidamento degli stessi alle depositerie iscritte negli appositi elenchi prefettizi, ovvero, laddove attivato, al c.d. custode acquirente.

La formazione delle posizioni debitorie deriva sostanzialmente dalla necessità di adempiere alle obbligazioni assunte nei confronti delle depositerie dei veicoli sequestrati e per far fronte alla convenzione stipulata con l’Agenzia del Demanio per la fornitura del servizio di valutazione e gestione a titolo oneroso dei veicoli oggetto di sequestro, fermo e confisca amministrativa. L’iter amministrativo dal quale si genera la spesa imputata al capitolo viene gestito nelle Prefetture-UTG dagli Uffici di Depenalizzazione che trasmettono le fatture emesse dai custodi al Settore Economico Finanziario per il pagamento delle spese di custodia. La massa debitoria trae sostanzialmente origine dalla lunga permanenza dei veicoli confiscati presso i custodi giudiziari.

E’ opportuno sottolineare che il governo delle spese in questione sfugge in concreto al controllo dei competenti centri di spesa di questo Dipartimento in quanto i provvedimenti di sequestro e di affidamento in custodia alle depositerie giudiziarie vengono disposti dalle Forze di Polizia.

A decorrere dal 2007 è stata avviata una nuova procedura di gestione dei veicoli sottoposti a sequestro, denominata “SIVES” realizzata dall’Agenzia del Demanio. Si tratta di un sistema interamente informatico di gestione, grazie al quale è stata avviata una sostanziale diminuzione dei giorni di custodia dei veicoli presso le depositerie con conseguente diminuzione degli oneri correlati. Il sistema SIVES prevede l’individuazione di un unico custode-acquirente a livello provinciale, con il quale l’Agenzia del Demanio e il rappresentante dell’U.T.G., stipulano un contratto per il servizio di custodia e per la cessione della proprietà dei veicoli. In caso di trasferimento della proprietà del veicolo al custode-acquirente, il corrispettivo dell’alienazione è versato su un conto corrente postale dedicato, istituito dalla Banca d’Italia presso le Tesorerie Provinciali dello Stato. Alla fine di ogni mese i versamenti sono trasferiti su un conto di Tesoreria Centrale, in attesa di essere allocati dal MEF. Nel caso in cui la vendita dei veicoli sia disposta a seguito di confisca divenuta definitiva, la somma dovrà essere trasferita al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel caso in cui il procedimento non sia ancora definito, detta somma rimane depositata invece sul conto di Tesoreria Centrale e produce interessi sino alla definizione del procedimento.

Fino ad oggi non tutte le Prefetture sono state in grado di operare con il sistema informatico SIVES che consente una gestione più snella dei veicoli sequestrati. In contemporanea restano in esercizio le procedure preesistenti all’introduzione del sistema SIVES, ossia la gestione dei mezzi in custodia sottoposti al regime di procedura ordinaria e le pratiche relative alla procedura straordinaria, introdotta con l’art. 38 del D.L. 269/03, convertito con Legge 269/03, disposta per cinque anni a decorrere dal 2004. L’estensione a tutte le province della procedura SIVES dovrebbe garantire una più celere tempistica nell’alienazione dei veicoli a cura del custode acquirente.

Risulta necessario operare su un duplice fronte, ovvero ripianare l’ingente esposizione debitoria pregressa da un lato ed evitare, o quanto meno ridurre, la formazione di situazioni debitorie future dall’altro.

Attesa l’impossibilità di recuperare risorse finanziarie attraverso rimodulazioni tra capitoli delle spese di cui all’art.21, comma 5, lett. b) della legge n.196 del 2009, si rende necessario disporre di stanziamenti aggiuntivi per poter programmare un serio piano di rientro dei debiti pregressi rilevati.

A tal fine, poiché, attualmente, le somme rimborsate dal trasgressore per le spese anticipate dall’Amministrazione affluiscono e rimangono assorbite all’entrata del bilancio dello Stato, verrà predisposta apposita proposta normativa che ne preveda la riassegnabilità al pertinente capitolo di spesa del Ministero dell’Interno.

Tuttavia, non si potrà prescindere dalla assegnazione, anche in un arco temporale pluriennale, di risorse straordinarie da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in relazione alle quali si potrà programmare la stipula di accordi transattivi con le depositerie, con riduzione della spesa complessiva.

Quale iniziativa finalizzata al contenimento della spesa futura, è stata presentata una proposta normativa che consenta all’Amministrazione di avviare una procedura di monitoraggio a seguito della quale, qualora emergano situazioni di rischio ambientale, anche solo potenziale, si possa ricorrere ad un generale provvedimento di confisca e conseguente alienazione dei veicoli, anche al solo fine della rottamazione.

FITTO LOCALI

Gli oneri sono connessi principalmente al pagamento dei canoni di locazione degli immobili adibiti a sede delle Prefetture-Uffici Territoriali del Governo, nonché al pagamento di altri canoni di competenza dei suddetti uffici periferici. Il pagamento dei suddetti canoni periodici di fitto avviene attraverso l’emissione di ruoli di spesa fissa. Una quota residuale della spesa è rappresentata dagli oneri extracontrattuali derivanti dalla liquidazione di indennità per occupazioni prive di contratto.

L’entità dello stanziamento di bilancio destinato al pagamento dei canoni di locazione per gli immobili sede delle Prefetture - Uffici Territoriali del Governo è storicamente sottodimensionato rispetto al reale fabbisogno di spesa. Le insufficienti risorse complessive dei capitoli determinano ormai da diversi anni la formazione di debiti dovuti essenzialmente al mancato pagamento delle indennità di occupazione extracontrattuale, degli aggiornamenti ISTAT e delle quote per spese condominiali, laddove previste. In particolare, la dotazione finanziaria non risulta adeguata per far fronte alle ingenti indennità di occupazioni extracontrattuali, ovvero quelle situazioni di occupazioni sine titulo vere e proprie e di contratti rinnovati tacitamente ma per i quali non viene assunto il relativo impegno di spesa proprio per mancanza di fondi.

Al fine di contenere la formazione di esposizioni debitorie, sia a livello centrale che periferico, è stata avviata una serie di iniziative finalizzate alla dismissione di alcuni locali destinati a sedi distaccate delle Prefetture, nonché sede di uffici centrali, anche al fine della razionalizzazione degli spazi in uso. Nel corso degli anni 2011 e 2012 sono già state portate a compimento numerose delle suddette iniziative consistenti, soprattutto, nella dismissione di sedi secondarie delle Prefetture.

Inoltre, nel corrente anno, in applicazione dell’art.2, comma 222 bis della legge 23 dicembre 2009, n.191, è stato definito e trasmesso all’Agenzia del Demanio il piano di razionalizzazione degli spazi in uso a fini istituzionali, i cui auspicati effetti si manifesteranno in un arco temporale medio/lungo.

Sulla base della recente normativa di settore, verranno valutate tutte le possibilità esistenti per il trasferimento degli uffici in immobili demaniali, confiscati alla criminalità organizzata, di enti locali in regime di gratuita reciprocità, nonché di enti pubblici non territoriali a canone ridotto.

SPESE PER CANONI, UTENZE E PULIZIE

Sul capitolo gravano sia le spese relative ai contratti di pulizia dei locali adibiti a uffici e a sale di rappresentanza delle Prefetture, sia le spese legate a utenze e canoni (energia elettrica, acqua, gas ecc). Si tratta di oneri per loro natura essenziali per il funzionamento dell’attività degli uffici.

L’entità della massa debitoria, stimata pari a € 598.648,66, è principalmente da imputare alla cronica insufficienza delle disponibilità finanziarie rispetto alle esigenze di funzionamento dell’Amministrazione, che – pena il malfunzionamento della stessa - non sono comprimibili al di sotto di un certo livello minimo. Alle drastiche riduzioni degli stanziamenti si aggiunge, come contraltare, un considerevole aumento delle tariffe praticate dai gestori che hanno finito per aggravare la consistenza dei debiti.

Il debito per utenze e canoni degli anni 2011 e 2012 è stato contenuto entro limiti esigui grazie all’integrazione avvenuta attraverso il Fondo spese impreviste ed al conseguente impegno di spesa che ha consentito pagamenti in conto residui. L’adozione di tale misura ha pertanto arginato la creazione di debiti la cui consistenza, in caso contrario, sarebbe risultata ben maggiore.

Al fine di conseguire ulteriori risparmi di spesa, sono state presentate in ambito NAVS due proposte normative che prevedono la riassegnazione delle seguenti tipologie di entrate:

a) proventi derivanti dalla riscossione di crediti dagli assegnatari di alloggi riservati all’autorità prefettizia;

b) introiti derivanti dalla realizzazione di impianti solari fotovoltaici presso le Prefetture ubicate in sedi demaniali.

TASSE COMUNALI PER RIFIUTI SOLIDI URBANI

L’entità della massa debitoria è principalmente da imputare alla cronica insufficienza delle disponibilità finanziarie rispetto all’obbligo normativo che impone il pagamento delle tasse comunali per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti (TARSU).

Al riguardo si fa presente che, in un arco temporale medio-lungo, è presumibile che potranno essere conseguiti risparmi di spesa a seguito della dismissione delle sedi prefettizie nell’ambito delle iniziative messe in atto per la razionalizzazione degli spazi in uso a fini istituzionali.

MANUTENZIONE ORDINARIA IMMOBILI PREFETTURE

Pur alla luce dell’insufficienza di risorse sul capitolo, le Prefetture hanno dovuto assicurare l’effettuazione di specifici interventi di manutenzione ritenuti indispensabili se non obbligatori per legge, soprattutto in relazione all’applicazione delle norme contenute nel D. Lgs. n. 81/2008 in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Allegato n. 5

TABELLA RIEPILOGATIVA

DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI

|Descrizione Obiettivo |Risorse finanziarie |Indicatori |Target |Valore consuntivo |Grado di raggiungimento |

| |impegnate | | |Indicatori |Obiettivo (*) (valore |

| | | | | |compreso tra 0 e 100%) |

|Obiettivo A.2 |62.569.198,00 |Indicatore di |66% |66% |100% |

| | |realizzazione fisica | | | |

|Prevenire e contrastare ogni | |Misurazione, in termini | | | |

|forma di criminalità | |percentuali, del grado | | | |

|organizzata dando attuazione | |di avanzamento triennale| | | |

|al Piano straordinario contro | |del piano di azione con | | | |

|le mafie | |progressione annua che | | | |

| | |cumula il valore | | | |

| | |dell’anno precedente | | | |

|Obiettivo A.3 |59.206.553,00 |Indicatore di |66% |66% |100% |

| | |realizzazione fisica | | | |

|Implementare l’attività di | |Misurazione, in termini | | | |

|prevenzione e contrasto della | |percentuali, del grado | | | |

|criminalità comune | |di avanzamento triennale| | | |

| | |del piano di azione con | | | |

| | |progressione annua che | | | |

| | |cumula il valore | | | |

| | |dell’anno precedente | | | |

|Obiettivo A.4 |56.124.810,00 |Indicatore di |66%% |66%% |100% |

| | |realizzazione fisica | | | |

|Prevenire e contrastare | |Misurazione, in termini | | | |

|l’immigrazione clandestina | |percentuali, del grado | | | |

| | |di avanzamento triennale| | | |

| | |del piano di azione con | | | |

| | |progressione annua che | | | |

| | |cumula il valore | | | |

| | |dell’anno precedente | | | |

|Obiettivo A.5 |56.468.238,00 |Indicatore di |66%% |66% |100% |

| | |realizzazione fisica | | | |

|Implementare i livelli di | |Misurazione, in termini | | | |

|sicurezza stradale e delle | |percentuali, del grado | | | |

|comunicazioni | |di avanzamento triennale| | | |

| | |del piano di azione con | | | |

| | |progressione annua che | | | |

| | |cumula il valore | | | |

| | |dell’anno precedente | | | |

|Obiettivo B.1 |65.496.381,83 |Indicatore di |66%% |66% | |

| | |realizzazione fisica | | |100% |

|Dare continuità e omogeneità | |Misurazione, in termini | | | |

|alle iniziative, anche a | |percentuali, del grado | | | |

|livello comunitario, per il | |di avanzamento triennale| | | |

|concreto riconoscimento dei | |del piano di azione con | | | |

|diritti dei cittadini | |progressione annua che | | | |

|stranieri, ed in particolare | |cumula il valore | | | |

|di quelli bisognevoli di | |dell’anno precedente | | | |

|protezione e dei valori | | | | | |

|sanciti dall’ordinamento. | | | | | |

|Incrementare le azioni di | | | | | |

|tutela in favore degli | | | | | |

|stranieri bisognevoli di | | | | | |

|protezione. Sostenere e | | | | | |

|incentivare i percorsi di | | | | | |

|progressiva integrazione | | | | | |

|sociale | | | | | |

| | |Indicatore di risultato |+20% |+11% | |

| | |(output) | | | |

| | |Incremento numero dei | | | |

| | |richiedenti asilo | | | |

| | |presenti nei Centri di | | | |

| | |Accoglienza per | | | |

| | |Richiedenti Asilo – CARA| | | |

| | |– destinatari di | | | |

| | |progetti di orientamento| | | |

| | |e tutela | | | |

| | | |sì |sì | |

| | |Indicatore binario | | | |

| | |(sì/no) | | | |

| | | | | | |

| | |(indicatore inserito a | | | |

| | |seguito della | | | |

| | |rimodulazione | | | |

| | |dell’obiettivo operativo| | | |

| | |in corso d’anno) | | | |

| | |Assunzione dell’impegno | | | |

| | |di spesa per la | | | |

| | |ristrutturazione del | | | |

| | |Centro di | | | |

| | |Identificazione ed | | | |

| | |Espulsione – CIE di | | | |

| | |Gradisca d’Isonzo | | | |

| | |Indicatore di risultato |10.000 |51.788 | |

| | |(output) | | | |

| | |Numero degli stranieri | | | |

| | |informati sui programmi | | | |

| | |di rimpatrio | | | |

|Obiettivo B.2 |1.166.361,77 |Indicatore di |66% |66% |100% |

| | |realizzazione fisica | | | |

|Sostenere le strategie e le | |Misurazione, in termini | | | |

|azioni nazionali in materia di| |percentuali, del grado | | | |

|gestione dei fenomeni | |di avanzamento triennale| | | |

|migratori, anche attraverso | |del piano di azione con | | | |

|ogni utile coordinamento con | |progressione annua che | | | |

|quelle di livello comunitario | |cumula il valore | | | |

|e internazionale | |dell’anno precedente | | | |

|Obiettivo C.1 |107.952,00 |Indicatore di |67% |67% |100% |

| | |realizzazione fisica | | | |

|Potenziare, anche attraverso | |Misurazione, in termini | | | |

|l’azione di coordinamento e di| |percentuali, del grado | | | |

|raccordo dei Prefetti, il | |di avanzamento triennale| | | |

|circuito informativo tra | |del piano di azione con | | | |

|istituzioni per favorire lo | |progressione annua che | | | |

|sviluppo economico e sociale | |cumula il valore | | | |

|del territorio | |dell’anno precedente | | | |

|Obiettivo C.2 |654.343,00 |Indicatore di |33% |33% |100% |

|Sviluppare, anche con | |realizzazione fisica | | | |

|l’ausilio delle Prefetture, | |Misurazione, in termini | | | |

|iniziative finalizzate | |percentuali, del grado | | | |

|all’attuazione delle riforme | |di avanzamento triennale| | | |

|avviate nel settore delle | |del piano di azione con | | | |

|autonomie locali, nonché delle| |progressione annua che | | | |

|recenti misure di contenimento| |cumula il valore | | | |

|della spesa pubblica | |dell’anno precedente | | | |

|Obiettivo D.1 |127.440,40 |Indicatore di risultato |2 |2 |100% |

| | |(output) | | | |

|Migliorare la pianificazione | |Svolgimento di | | | |

|d’emergenza per la gestione | |esercitazioni di difesa | | | |

|delle crisi | |civile nei principali | | | |

| | |porti italiani | | | |

|Obiettivo D.2 |312.157,48 |Indicatore di risultato |7 |7 |100% |

| | |(output) | | | |

|Migliorare il dispositivo di | |Formazione professionale| | | |

|soccorso del Corpo Nazionale | |di squadre di cui: | | | |

|dei Vigili del Fuoco in | |4 NBCR per il travaso di| | | |

|scenari incidentali | |liquidi infiammabili | | | |

|coinvolgenti vettori di merci | |3 NR per interventi | | | |

|pericolose nell’ambito dei | |connessi al trasporto di| | | |

|trasporti stradali, ferroviari| |materiale nucleare | | | |

|e marittimi | | | | | |

|Obiettivo D.3 |1.439.998,54 | |3 |3 | |

| | |Indicatore di | | |100% |

|Potenziare il dispositivo di | |realizzazione fisica | | | |

|soccorso nelle grandi calamità| |Ammodernamento di | | | |

| | |sezioni logistiche del | | | |

| | |sistema operativo di | | | |

| | |intervento di Colonna | | | |

| | |Mobile Regionale | | | |

| | |Indicatore di |70% |100% | |

| | |realizzazione fisica | | | |

| | |Misurazione, in termini | | | |

| | |percentuali, del grado | | | |

| | |di avanzamento triennale| | | |

| | |del piano di azione per | | | |

| | |la realizzazione di | | | |

| | |moduli USAR per la | | | |

| | |ricerca e il soccorso su| | | |

| | |macerie con progressione| | | |

| | |annua che cumula il | | | |

| | |valore dell’anno | | | |

| | |precedente | | | |

|Obiettivo D.4 |1.928.446,79 |Indicatore di |7.000 |7.000 |100% |

| | |realizzazione fisica | | | |

|Incrementare l’azione di | |Effettuazione di visite| | | |

|vigilanza sull’applicazione | |ispettive sul territorio| | | |

|della normativa di prevenzione| |nazionale | | | |

|incendi | | | | | |

| | |Indicatore di risultato |2% |2% | |

| | |(output) | | | |

| | |Calcolo, in termini | | | |

| | |percentuali, del | | | |

| | |rapporto tra controlli | | | |

| | |effettuati e | | | |

| | |segnalazioni certificate| | | |

| | |cat. A e B del D.P.R. | | | |

| | |1/8/2011, n. 151 | | | |

|Obiettivo D.5 |920.987,46 | |10% |10% |100% |

| | |Indicatore di risultato | | | |

|Diffondere e promuovere la | |(output) | | | |

|cultura della sicurezza verso | |Calcolo, in termini | | | |

|i cittadini | |percentuali, dei | | | |

| | |cittadini raggiunti al | | | |

| | |31/12/2012 dalle | | | |

| | |campagne informative | | | |

| | |attuate sul territorio | | | |

| | |dai Comandi Provinciali | | | |

| | |VV.F. rispetto a quelli | | | |

| | |raggiunti al 31/12/2009 | | | |

|Obiettivo E.1 |947.250,15 |Indicatore di |70% |70% |100% |

| | |realizzazione fisica | | | |

|Coordinare lo sviluppo delle | |Misurazione, in termini | | | |

|iniziative progettuali | |percentuali, del grado | | | |

|finalizzate a perfezionare, ai| |di avanzamento triennale| | | |

|sensi del decreto legislativo | |del piano di azione con | | | |

|n. 150/2009, la sistematica | |progressione annua che | | | |

|dei controlli interni nel | |cumula il valore | | | |

|contesto dell’attuazione del | |dell’anno precedente | | | |

|ciclo di gestione della | | | | | |

|performance, ed a garantire i | | | | | |

|principi di trasparenza, | | | | | |

|legalità e lo sviluppo della | | | | | |

|cultura dell’integrità | | | | | |

|Obiettivo E.2 |2.514.735,40 |Indicatore di |66% |66% |100% |

| | |realizzazione fisica | | | |

|Migliorare l’efficienza, la | |Misurazione, in termini | | | |

|qualità e la produttività del | |percentuali, del grado | | | |

|lavoro, mediante: | |di avanzamento triennale| | | |

| | |del piano di azione con | | | |

|la piena valorizzazione della | |progressione annua che | | | |

|professionalità delle risorse | |cumula il valore | | | |

|umane utilizzate, in base a | |dell’anno precedente | | | |

|criteri di responsabilità e | | | | | |

|merito, ai fini del | | | | | |

|cambiamento organizzativo e | | | | | |

|gestionale | | | | | |

| | | | | | |

|la creazione di sistemi di | | | | | |

|formazione specialistica per i| | | | | |

|dirigenti e per il restante | | | | | |

|personale, al fine di | | | | | |

|assicurare lo sviluppo di | | | | | |

|professionalità ad alto | | | | | |

|livello di competenza | | | | | |

| | | | | | |

|l’implementazione degli | | | | | |

|interventi di | | | | | |

|razionalizzazione e di | | | | | |

|ottimizzazione delle risorse | | | | | |

|finanziarie, in un’ottica | | | | | |

|integrata di efficienza ed | | | | | |

|economicità, anche attraverso | | | | | |

|la realizzazione di un | | | | | |

|programma di analisi e | | | | | |

|valutazione (spending review) | | | | | |

|nonché attraverso la | | | | | |

|promozione e l’avvio di | | | | | |

|progetti innovativi per | | | | | |

|migliorare e digitalizzare i | | | | | |

|servizi | | | | | |

|Obiettivo E.3 |316.354,00 |Indicatore di |100% |100% |100% |

| | |realizzazione fisica | | | |

|Implementare gli interventi di| |Misurazione, in termini | | | |

|razionalizzazione e | |percentuali, del grado | | | |

|monitoraggio della spesa e di | |di avanzamento del piano| | | |

|ottimizzazione delle risorse | |di azione | | | |

|finanziarie in un’ottica | | | | | |

|integrata di efficienza ed | | | | | |

|economicità, anche attraverso | | | | | |

|la realizzazione di un | | | | | |

|programma di analisi e | | | | | |

|valutazione della spesa | | | | | |

|(spending review) | | | | | |

|Obiettivo E.4 |78.031,99 |Indicatore di |100% |100% |100% |

|Implementare gli interventi di| |realizzazione fisica | | | |

|razionalizzazione e | |Misurazione, in termini | | | |

|monitoraggio della spesa e di | |percentuali, del grado | | | |

|ottimizzazione delle risorse | |di avanzamento del piano| | | |

|finanziarie, in un’ottica | |di azione | | | |

|integrata di efficienza ed | | | | | |

|economicità, anche attraverso | | | | | |

|la realizzazione di un | | | | | |

|programma di analisi e | | | | | |

|valutazione della spesa | | | | | |

|(spending review) | | | | | |

|Obiettivo E.5 |560.010,00 |Indicatore di |67% |67% |100% |

|Realizzare o potenziare banche| |realizzazione fisica | | | |

|dati e altri progetti di | |Misurazione, in termini | | | |

|digitalizzazione e di | |percentuali, del grado | | | |

|semplificazione dei servizi, | |di avanzamento triennale| | | |

|per incrementare il flusso | |del piano di azione con | | | |

|delle comunicazioni interne ed| |progressione annua che | | | |

|esterne, migliorandone la | |cumula il valore | | | |

|qualità e l’efficienza | |dell’anno precedente | | | |

|Obiettivo E.6 |4.477.730,57 |Indicatore di |33% |33% |100% |

|Realizzare o potenziare banche| |realizzazione fisica | | | |

|dati e altri progetti di | |Misurazione, in termini | | | |

|digitalizzazione e di | |percentuali, del grado | | | |

|semplificazione organizzativa | |di avanzamento triennale| | | |

|dei servizi | |del piano di azione con | | | |

| | |progressione annua che | | | |

| | |cumula il valore | | | |

| | |dell’anno precedente | | | |

(*) Dato pari a 100% il valore dell’anno 2012

Allegato n. 6

TABELLA RIEPILOGATIVA

DEI DOCUMENTI DEL CICLO

DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE

|Documento |

| |22/07/2013 | | | |

|Piano della performance |

|2011-2013 |02/08/2011 |02/08/2011 |02/08/2011 | |

| | | | |[pic] |

|2012-2014 |28/05/2012 |28/05/2012 |28/05/2012 | |

| | | | |[pic] |

|2013-2015 |25/02/2013 |1/03/2013 |1/03/2013 | |

| | | | |[pic] |

|Programma triennale per la trasparenza e l’integrità |

|2012-2014 |23/02/2012 |25/09/2012 |25/09/2012 | |

| | | | |[pic] |

|Standard di qualità dei servizi |

|(inseriti nei rispettivi Piani della Performance) |

|2011-2013 |02/08/2011 |02/08/2011 |02/08/2011 |[pic] |

|2012-2014 |28/05/2012 |28/05/2012 |28/05/2012 | |

| | | | |[pic] |

|2013-2015 |25/02/2013 |1/03/2013 |1/03/2013 | |

| | | | |[pic] |

[pic]

-----------------------

[1] L’articolo 113 della legge n. 121/1981: “Nuovo ordinamento dell’Amministrazione della pubblica sicurezza” stabilisce che il Ministro dell’Interno presenti annualmente al Parlamento una relazione sull’attività delle Forze di Polizia e sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica nel territorio nazionale, pertanto, il quadro completo sarà disponibile sul sito internet del Ministero allorché il Ministro avrà relazionato al Parlamento

[2] A differenza del sopralluogo “speditivo”, il sopralluogo condotto con la “scheda AeDES” consente di raccogliere ulteriori informazioni relative alla tipologia costruttiva e al danno apparente e di graduare l’esito di agibilità

[3] Per gli approfondimenti relativi ai contributi resi dai singoli CDR, si rinvia al documento integrale (Allegato n. 4)

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MINISTERO DELL’INTERNO

ATTIVITA’ DI VIGILANZA INCENDI – ANNO 2012

Varie

19%

AEROPORTI E PORTI

9%

DISCOTECHE

2%

ESPOSIZIONI

9%

PALASPORT

3%

STADI

4%

SALE

6%

CIRCHI

3%

TEATRI

45%

TEATRI

CIRCHI

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