UNIVERSIRTA' DEGLI STUDI DI MESSINA
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PALERMO
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
Classe 4 delle lauree nelle professioni sanitarie della prevenzione
Regolamento didattico
modificato e approvato il 17.06.2004
modificato e approvato il 06.07. 2005
Regolamento Didattico
del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
dell’Università degli Studi di Palermo
| | |Titolo I. Finalità e Ordinamento Didattico |
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|Art. 1 |- |Ambito di applicazione. |
|Art. 2 |- |Sede formativa del Corso di Laurea. |
|Art. 3 |- |Obiettivi formativi qualificanti. |
|Art. 4 |- |Consiglio del Corso di Laurea. |
|Art. 5 |- |Coordinatore delle attività professionalizzanti di tirocinio. |
|Art. 6 |- |Osservatorio permanente della Didattica del Corso di Laurea. |
|Art. 7 |- |Ordinamento didattico. |
|Art. 8 |- |Corsi curriculari. |
|Art. 9 |- |Crediti formativi. |
|Art. 10 |- |Obsolescenza dei crediti. |
|Art. 11 |- |Criteri per la definizione degli obiettivi specifici e la pianificazione dei corsi di insegnamento. |
|Art. 12 |- |Tipologia delle attività didattiche e formative. |
|Art. 13 |- |Attività didattica formale. |
|Art. 14 | |Attività didattica opzionale. |
|Art. 15 |- |Attività didattica professionalizzante di tirocinio. |
|Art. 16 |- |Attività formative per la preparazione della prova finale. |
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| | |Titolo II. Norme di Funzionamento |
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|Art. 17 |- |Ammissione al Corso di Laurea. |
|Art. 18 |- |Obbligo di frequenza. |
|Art. 19 |- |Verifica dell’apprendimento. |
|Art. 20 |- |Semestri e sessioni d’esame. |
|Art. 21 |- |Propedeuticità e regolamentazione della progressione degli studenti. |
|Art. 22 |- |Esame finale. |
|Art. 23 |- |Procedure per l’attribuzione dei compiti didattici |
|Art. 24 |- |Servizio di tutorato ex Legge n. 341 del 1990 e didattica tutoriale |
|Art. 25 |- |Tutorato professionale |
|Art. 26 |- |Formazione pedagogica del corpo docente |
|Art. 27 |- |Riconoscimento degli studi compiuti presso altre Sedi o in altri Corsi di Studio |
|Art. 28 | |Riconoscimento degli studi compiuti all’Estero |
|Art. 29 |- |Modifiche del Regolamento |
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|Art. 1 |
|Ambito di applicazione |
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|Il presente Regolamento si applica alle attività didattiche e formative del Corso di Laurea in “tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei |
|Luoghi di Lavoro”, appartenente alla classe delle lauree nelle professioni sanitarie della prevenzione - Classe 4 - , attivato presso |
|l’Università degli Studi di Palermo. |
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|Art. 2 |
|Sedi formative del Corso di Laurea |
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|L’attività formativa si svolge presso l’Azienda Ospedaliera Università Policlinico “P.Giaccone” (A.O.U.P) della Facoltà di Medicina e Chirurgia |
|dell’Università degli Studi di Palermo. |
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|Art. 3 |
|Obiettivi formativi qualificanti |
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|Il corso di laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 4, |
|comma 1, ha lo scopo di preparare gli operatori delle professioni tecniche della prevenzione che svolgono con autonomia tecnico-professionale |
|attività dirette alla prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene |
|degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria, espletando le funzioni individuate dai relativi profili professionali. |
|In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei percorsi formativi delle professioni sanitarie comprese nella classe, devono raggiungere |
|le competenze professionali previste dagli specifici profili professionali dettagliate nel D.M. del Ministro della Sanità 17 gennaio 1997, n.58 e |
|successive modificazioni ed integrazioni riguardanti la responsabilità di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di |
|igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria.|
|Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che include anche l'acquisizione di |
|competenze comportamentali e che viene conseguita nel contesto lavorativo specifico del profilo, così da garantire, al termine del percorso |
|formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro. Particolare rilievo, |
|come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica, svolta con la supervisione e la guida |
|di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per il profilo |
|professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti. |
|Poichè le attività formative del Corso di Laurea sono finalizzate ad assicurare allo studente un’ adeguata padronanza di metodi e contenuti |
|scientifici generali , nonchè l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali, esse: |
|comprendono sia nei loro aspetti di base sia attraverso discipline caratterizzanti, in relazione agli obiettivi specifici del Corso di Laurea |
|insegnamenti ed attività nell’ambito di scienze propedeutiche, biomediche, della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, |
|medico-chirurgiche, della prevenzione e dei servizi sanitari, interdisciplinari cliniche, umane e psicopedagogiche e del management sanitario; |
|si caratterizzano ulteriormente attraverso gli insegnamenti e le attività professionalizzanti e di tirocinio direttamente riferiti alla |
|professione di tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro; |
|prevedono, in relazione ad obiettivi specifici, l’approfondimento di alcuni tra gli insegnamenti e le attività indicate, con attività pratiche |
|professionalizzanti e di tirocinio presso Strutture pubbliche o private dotate di attrezzature idonee oltre a soggiorni di studio presso altre |
|Università italiane ed estere anche nel quadro di accordi internazionali. |
|Al completamento del Corso di Studio, i laureati in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, in funzione dei suddetti |
|percorsi formativi, devono raggiungere le competenze previste dal D.M. istitutivo: |
|nell’ istruire, determinare, contestare e notificare le irregolarità rilevate e formulare pareri nell’ambito delle proprie competenze; |
|nel vigilare e controllare gli ambienti di vita e di lavoro e valutare la necessità di effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e |
|malattie professionali; |
|nel vigilare e controllare la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse; |
|nel vigilare e controllare le condizioni di sicurezza degli impianti; |
|nel vigilare e controllare la qualità degli alimenti e bevande destinati all’alimentazione dalla produzione al consumo e valutare la necessità di |
|procedere a successive indagini specialistiche; |
|nel vigilare e controllare l’igiene e Sanità veterinaria, nell’ambito delle proprie competenze, e valutare la necessità di procedere a successive |
|indagini; |
|nel vigilare e controllare i prodotti cosmetici; |
|nel collaborare con l’amministrazione giudiziaria per indagini su reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza |
|nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; |
|nel vigilare e controllare quant’altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria ed ambientale, nell’ambito delle |
|proprie competenze; |
|nel contribuire alla formazione del personale di supporto; |
|nel concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca. |
|I laureati nel Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, in conformità agli indirizzi dell’Unione |
|Europea, dovranno,inoltre, possedere: |
|la conoscenza dei principi di chimica e fisica necessari all’interpretazione dei dati di monitoraggio ambientale negli ambienti di vita e di |
|lavoro; |
|la conoscenza dei principi di anatomia, fisiologia, patologia generale necessari alla comprensione delle più comuni patologie, in particolare |
|quelle professionali; |
|la capacità di applicare correttamente le metodologie di campionamento ambientale di inquinanti chimici; |
|la capacità di effettuare correttamente le misure degli agenti fisici, così come sono previste dalla normativa vigente; |
|la capacità di controllare la qualità degli alimenti e bevande destinati all’alimentazione al consumo e di valutare la necessità di indagini |
|specialistiche; |
|la capacità di controllare la qualità dei cosmetici e di valutare la necessità di indagini specialistiche; |
|una adeguata conoscenza della tossicologia occupazionale ed ambientale; |
|una adeguata conoscenza delle scienze medico-chirurgiche che consenta la comprensione dell’eziopatogenesi delle malattie, in particolare quelle |
|professionali; |
|la conoscenza delle tecniche microbiologiche; |
|la conoscenza dei principi su cui si fonda il Diritto del lavoro; |
|la conoscenza dei principi su cui si fonda il Diritto penale per quanto concerne i reati contro il patrimonio ambientale e le violazioni delle |
|norme sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sugli alimenti; |
|la capacità di valutare la necessità di accertamenti e di rilevare irregolarità nel corso dell’attività di vigilanza svolta negli ambienti di vita|
|e di lavoro; |
|la capacità di valutare la necessità di accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; |
|la capacità e la sensibilità per valutare i problemi psicologici esistenti nell’ambito delle comunità e delle organizzazioni lavorative; |
|la capacità di interagire e collaborare con altre figure professionali, riconoscendo e rispettando il ruolo e le competenze proprie e degli altri |
|operatori; |
|la capacità di analizzare e risolvere i problemi relativi alla formulazione di pareri finalizzati al rilascio di autorizzazioni in ambito di |
|igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, igiene degli alimenti e delle bevande ed igiene di anità pubblica e veterinaria; |
|l'abilità e la sensibilità per applicare delle decisioni riguardanti la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad|
|esse connesse; |
|la conoscenza dei concetti fondamentali dell’organizzazione sanitaria; |
|la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, dei quadri più comuni delle malattie, in particolare quelle professionali; |
|la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, dei fenomeni infortunistici; |
|la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, delle malattie infettive; |
|la conoscenza degli elementi metodologici fondamentali dell’epidemiologia; |
|la conoscenza delle problematiche legate all’ergonomia con particolare riguardo ai rapporti tra lavoro e visione; |
|la conoscenza delle più comuni tecnologie industriali; |
|la capacità di utilizzare la statistica per valutare i dati di monitoraggio biologico ed ambientale; |
|la capacità di proporre metodi valutativi sufficientemente validati e riconosciuti in campo ergonomico, igienistico e tossicologico; |
|l’apprendimento delle basi della metodologia della ricerca e la capacità di applicare i risultati di ricerche nel campo della Sanità pubblica a |
|scopo preventivo; |
|la capacità di identificare, prevenire ed affrontare i rischi professionali in varie situazioni lavorative e di valutarne gli effetti sulla |
|salute; |
|il possesso di capacità didattiche orientate all’ informazione e formazione del personale; |
|la conoscenza dei principi dell’analisi economica e le nozioni di base dell’economia aziendale; |
|la conoscenza degli elementi essenziali dell’organizzazione aziendale con particolare riferimento ai servizi sanitari; |
|la capacità di agire in modo coerente con i principi giuridici, etici e deontologici della professione nel corso delle attività di vigilanza e |
|controllo previste nel progetto formativo; |
|la conoscenza delle norme fondamentali in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro; |
|la conoscenza sia scritta che parlata almeno della lingua Inglese; |
|una adeguata esperienza nello studio indipendente e nella organizzazione della propria formazione permanente e la capacità di effettuare una |
|ricerca bibliografica e di aggiornamento; la capacità di effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici derivante anche dalla |
|conoscenza di una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, che consenta loro la comprensione della letteratura internazionale e |
|l'aggiornamento; |
|la competenza informatica utile alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione |
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|Art. 4 |
|Consiglio di Corso di Laurea |
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|Il Consiglio di Corso di Laurea è l’organo di governo del Corso di Laurea. Il Consiglio di Corso di Laurea è presieduto dal Presidente che lo |
|rappresenta e lo convoca con le modalità definite dallo Statuto e dal Regolamento della Facoltà. La composizione del Consiglio di Corso di Laurea |
|è dettata dalle norme dello Statuto dell’Università degli Studi di Palermo. |
|Il Presidente del Corso di Laurea è eletto ogni 3 anni dai componenti il Consiglio di Corso di Laurea secondo le norme stabilite dallo Statuto |
|dell’Università di Palermo. |
|Il Presidente del Corso di Laurea è il coordinatore delle attività del Corso di Laurea cui sono demandate tutte le attività previste dalle leggi |
|dello Stato, dallo Statuto e dal Regolamento Didattico dell’Università di Palermo. |
|Il Consiglio di Corso di Laurea svolge i compiti di seguito indicati: |
|propone il Regolamento didattico del Corso di Laurea; |
|individua i corsi integrati nei quali si articolano le attività didattiche formali di base, caratterizzanti ed integrativa, opzionali, |
|professionalizzanti e di tirocinio con i corrispondenti settori scientifico-disciplinari; |
|assicura l’acquisizione delle competenze tecniche necessarie per l’esercizio della attività professionale in armonia con il profilo approvato dal |
|Ministero della Sanità attribuendo alle attività professionalizzanti un monte ore complessivo pari a quello previsto dagli standard della |
|Comunità Europea. |
|formula gli obiettivi specifici del Corso indicandone i percorsi formativi adeguati a conseguirli e assicura la coerenza scientifica ed |
|organizzativa dei vari curricula proposti dall’Ordinamento didattico; |
|propone i requisiti di ammissione ai Corsi di Studio e, ove necessario, ne stabilisce la propedeuticità e le modalità di verifica progettando, |
|eventualmente, attività formative integrative finalizzate al relativo recupero; |
|cura lo svolgimento delle attività didattiche e tutoriali fissate dal Regolamento e verifica e sovrintende alle attività didattiche programmate |
|segnalando al Preside della Facoltà inadempienze da parte del personale docente; |
|provvede al coordinamento di eventuali attività didattiche svolte in collaborazione da piu’ di un docente; |
|studia le forme adeguate per una equilibrata gestione dell’offerta didattica e, in particolare, vigila e controlla la regolamentazione degli |
|orari e della fruizione delle strutture per evitare dannose sovrapposizioni delle lezioni e delle altre attività formative; |
|esamina ed approva entro i termini indicati dall’Amministrazione i piani di studio proposti dagli studenti entro le normative degli Ordinamenti |
|didattici; |
|esamina ed approva nei termini indicati dall’Amministrazione le pratiche di trasferimento degli studenti, la regolamentazione della mobilità |
|studentesca e il riconoscimento degli studi compiuto all’estero; |
|valuta nei termini indicati dall’Amministrazione le domande di iscrizione ad anni successivi al primo; |
|cura la corrispondenza tra la durata legale e quella reale degli studi assicurando attraverso adeguate attività tutoriali la risposta degli |
|studenti all’offerta didattica e controllando l’entità del lavoro di apprendimento dello studente in relazione alle finalità formative previste |
|dall’Ordinamento didattico del Corso di Laurea; |
|verifica i crediti acquisiti dagli studenti al fine di valutarne la non obsolescenza dei contenuti conoscitivi; |
|valuta alla fine di ogni anno accademico i risultati della didattica impartita, degli esami e delle altre prove di verifica e, nel complesso, |
|della produttività della didattica erogata allo scopo di progettare eventuali interventi di recupero ed assistenza didattica. |
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|Art 5 |
|Coordinatore delle attività professionalizzanti pratiche e di tirocinio |
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|Il Consiglio di Corso di Laurea nomina il Coordinatore dell’attività tecnico-pratica e di tirocinio. |
|Il coordinatore dura in carica 3 anni e può essere rieletto consecutivamente. |
|Il coordinatore delle attività professionalizzanti: |
|è il referente per gli insegnamenti tecnico-pratici del corso ed è responsabile del loro coordinamento |
|vigila affinchè l’attività dei Tutori professionali si espleta in modo capillare ed omogeneo |
|vigila sulla adeguatezza delle strutture qualificate ed identificate come sedi di insegnamento tecnico-pratico e sul raggiungimento degli |
|obiettivi formativi. |
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|Art.6 |
|Osservatorio permanente della Didattica del Corso di Laurea |
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|L’Osservatorio permanente della Didattica è una struttura del Corso di Laurea istituita, ai sensi dell’art. 15 del Regolamento Didattico |
|dell’Ateneo di Palermo, a tutela dei diritti degli studenti. Esso provvede a segnalare al Consiglio di Corso di Laurea, al Senato Accademico ed al|
|Rettore dell’Università l’avvenuto accertamento di irregolarità nella conduzione ed effettuazione della didattica del Corso di Laurea. |
|La costituzione dell’Osservatorio permanente della Didattica è mandatoria per il Presidente del Consiglio di Corso di Laurea che ne sorveglia, |
|inoltre, la effettiva e corretta composizione chiamando prontamente il Consiglio di Corso di Laurea a sostituirne i componenti dimissionari o |
|decaduti dal mandato. |
|L’Osservatorio permanente della Didattica è composto pariteticamente da professori, ricercatori e docenti dell’area professionalizzante |
|sorteggiati in numero di sei tra il Corpo docente del Corso di Laurea a da sei studenti (due per ciascun anno di Corso) designati su base |
|elettiva. |
|La componente studentesca dell’Osservatorio permanente della Didattica dura in carica due anni e comunque decade al momento del conseguimento del |
|titolo di studio. La componente docente dell’Osservatorio permanente della Didattica dura in carica tre anni. |
|A costituzione avvenuta, i componenti dell’Osservatorio permanente della Didattica eleggono al loro interno il Presidente ed il Segretario. |
|Le modalità operative dell’Osservatorio permanente della Didattica sono quelle previste dallo Statuto e dal Regolamento di Facoltà. |
|Sono compiti dell’Osservatorio permanente della Didattica: |
|verificare che il corpo docente e discente del Corso di Laurea rispetti le attività didattiche previste dall’Ordinamento didattico, dal presente |
|Regolamento e dal Calendario didattico; |
|monitorare l’efficacia della didattica teorica e tecnico-pratica professionalizzante impartita nel Corso di Laurea; |
|proporre al Consiglio di Corso di Laurea eventuali modifiche ed integrazioni del piano degli studi del Corso di Laurea. |
| |
|E’ fatto obbligo al Presidente del Consiglio di Corso di Laurea portare alla valutazione del Consiglio le deliberazioni dell’Osservatorio |
|permanente della Didattica del Corso di Laurea. |
| |
|Art. 7 |
|Ordinamento didattico |
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|L’Ordinamento didattico approvato dal Consiglio di Corso di Laurea e dal Consiglio di Facoltà fa parte integrante del Regolamento Didattico |
|Generale dell’Università degli Studi di Palermo. Nell’attribuzione dei crediti ai singoli corsi di insegnamento del Corso di Laurea si fa |
|riferimento al presente Ordinamento Didattico. |
|L’Ordinamento didattico del Corso di Laurea in Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro suddivide le attività didattiche |
|formative del Corso in: |
|Attività Didattica Formale; |
|Attività Didattica Opzionale; |
|Attività di Tirocinio. |
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|In conformità agli standard e al monte ore definiti dalle direttive dell’Unione Europea, la attività formativa complessiva garantita |
|dall’Ordinamento Didattico fornisce una adeguata preparazione teorica ed un congruo addestramento professionale. |
| |
|L’Ordinamento didattico del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro definisce le attività didattiche |
|formative del Corso: |
|individuando ed articolando le attività formali in corsi di insegnamento integrato con i corrispondenti settori scientifico-disciplinari; |
|definendo gli obiettivi affidati a ciascuno degli ambiti disciplinari, le eventuali propedeuticità e individuando le forme didattiche piu’ |
|adeguate per il loro conseguimento; |
|stabilendo il numero di esami che occorre sostenere per accedere all’esame di Laurea; |
|definendo le tipologie, contenuti ed obiettivi delle attività didattiche; |
| |
|La tipologia delle attività formative in cui è articolato l’Ordinamento didattico del Corso di Laurea in tecnico della prevenzione nell’ambiente e|
|nei luoghi di lavoro prevede: |
|attività formative di base [a] |
|attività formative caratterizzanti [b] |
|attività formative affini ed integrative [c] |
|attività formative a scelta dello studente [d] |
|attività formativa per la prova finale e l’apprendimento della lingua straniera [e]. |
| |
|Ciascuna tipologia di attività formative è suddivisa in ambiti e ciascun ambito comprende insegnamenti con il settore scientifico-disciplinare di |
|riferimento e i CFU assegnati come indicato nell’allegato n° 1 “Quadro generale delle attività formative” in cui nelle ultime due colonne sono |
|indicati i crediti assegnati nel Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro e quelli minimi previsti dal |
|Decreto Ministeriale. Nell’allegato n° 2 è riportato il quadro dettagliato delle attività formative del Corso di Laurea con i relativi ambiti |
|disciplinari, settori scientifico-disciplinari e crediti formativi assegnati. Nell’allegato n° 3 è riportata la tabella riassuntiva del numero |
|minimo di CFU richiesto dal D.M. e il numero di CFU complessivi necessari per il conseguimento della Laurea in Tecniche della Prevenzione |
|nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro. Nell’allegato n° 4 è riportato l’elenco degli insegnamenti del Corso di Laurea suddivisi per natura |
|dell’attività formativa, tipologia e ambito disciplinare delle attività formative mentre nell’allegato n° 5 è riportata la tabella di comparazione|
|di tali insegnamenti suddivisi per tipologia, CFU assegnati e ambito disciplinare Nell’allegato n° 6 è riportato, invece, il quadro delle |
|attività formative del Corso di Laurea suddiviso per anno e semestri e in ore e percentuali. Nell’allegato n° 7 è riportata la distribuzione per |
|corsi integrati, anno e semestre, degli insegnamenti dei tre anni del Corso di Laurea. Nell’allegato n° 8 è riportato, in dettaglio, il quadro |
|delle attività formative del Corso di Laurea, suddiviso per anno e semestri, corso integrato, modulo disciplinare con relativo settore |
|scientifico-disciplinare, numero di ore di attività didattica frontale, studio individuale, ore di tirocinio e crediti formativi. Il numero |
|complessivo di ore di attività didattica complessiva previste nel triennio è pari a 4.500 ore corrispondenti a 180 CFU. |
|Il Consiglio di Corso di Laurea all’inizio di ogni anno accademico propone un elenco di discipline, attivite nell’Ateneo di Palermo, e un’elnco di|
|proposte per le attività pratiche, da proporre agli studenti, come atività didattica opzionale, con i relativi CFU. |
| |
|Quanto stabilito nei commi precedenti del presente articolo deve essere sottoposto a revisione da parte del Consiglio di Corso di Laurea con una |
|periodicità quinquennale, salvo gravi motivazioni rilevate dal Presidente del Corso di Laurea ed approvate dal Consiglio di Corso di Laurea, al |
|fine di verificare l’eventuale obsolescenza dei contenuti conoscitivi delle singole discipline e l’adeguatezza dei crediti relativi. |
| |
| |
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|Art. 9 |
|Crediti formativi |
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|L’unità di misura del lavoro richiesto allo studente del Corso di Laurea per l’espletamento delle attività formative prescritte dall’Ordinamento |
|Didattico del Corso e conseguire il titolo di studio universitario è il Credito Formativo Universitario [C.F.U.]. |
|Al credito formativo universitario, di seguito denominato credito, corrispondono 25 ore di lavoro per studente comprensive di ore di lezione, |
|esercitazione, laboratorio, seminario nonché delle ore di studio e di impegno personale necessarie per completare la formazione, il superamento |
|degli esami di profitto e tutte le altre attività formative (tesi, progetti, tirocinii, competenza linguistica e informatica, ecc.) previste |
|dall’Ordinamento Didattico del Corso di Laurea. |
|Il Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro prevede 180 C.F.U. complessivi, di cui 55 da acquisire in |
|attività formative volte alla maturazione delle capacità professionali specifiche del Corso di Laurea. |
|La quantità di lavoro medio svolto in un anno accademico dallo studente è fissato intorno a 60 C.F.U.. |
|Per ogni tipologia di attività didattica, la frazione di impegno orario che deve rimanere riservata allo studio e alla rielaborazione personale ed|
|ad altre attività formative di tipo individuale è determinata dal Decreto Interministeriale 2 Aprile 2001 (G.U. 128 del 5.06.2001. Supplemento |
|Ordinario n. 136 qui riportato “ In considerazione dell’elevato contenuto pratico delle attività formative e delle direttive comunitarie |
|concernenti le professioni sanitarie di cui al presente decreto, la frazione dell’impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad |
|altre attività formative di tipo individuale non può essere superiore al 30%”. Pertanto per l’attività didattica frontale, teorico-pratica, |
|seminariale o per l’attività di tirocinio si identificano : 7 ore |
|I crediti corrispondenti a ciascun corso di insegnamento sono acquisiti dallo studente |
|con il superamento del relativo esame (voto in trentesimi). |
|Il Consiglio di Corso di Laurea, nel rispetto della normativa vigente in materia puo’ approvare, se validamente documentati, crediti acquisiti |
|dallo studente autonomamente riguardanti abilità professionali o altre competenze e abilità maturate in attività formative di livello |
|post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso l’Università degli Studi di Palermo o altre sedi Universitarie della |
|Repubblica. |
|Il Consiglio di Corso di Laurea puo’ riconoscere i crediti formativi relativi alla conoscenza di una linga straniera dell’Unione Europea sulla |
|base di comprovata certificazione. |
| |
| |
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|Art. 10 |
|Obsolescenza dei crediti |
| |
|Lo studente che interrompa per tre anni accademici consecutivi l’iscrizione al Corso di Laurea o non abbia ottemperato per tre anni accademici |
|consecutivi agli obblighi di frequenza o, infine, non abbia superato gli esami di profitto per più di tre anni accademici consecutivi perde il |
|diritto al riconoscimento dei C.F.U. precedentemente acquisiti. |
| |
| |
|Art. 11 |
|Criteri per la definizione degli obiettivi specifici e la pianificazione dei corsi di insegnamento |
| |
|Nella definizione degli obiettivi specifici di ciascun insegnamento e nella pianificazione dei singoli corsi curriculari, i docenti dovranno |
|attenersi ai seguenti criteri: |
|favorire la massima integrazione dei corsi, evitando ripetizioni e ridondanze e definendo progressivamente il core curriculum inteso come |
|l’insieme delle conoscenze, competenze ed attitudini irrinunciabili per il laureato; |
|pianificare i corsi come frutto di una intensa e continua collaborazione e interazione tra i docenti, anche tenendo conto delle indicazioni ed |
|osservazioni del sistema di valutazione di qualità della didattica; |
|ispirare le metodologie didattiche al concetto di “apprendimento attivo”, che privilegi un approccio per problemi, in maniera da consentire allo |
|studente il continuo esercizio dell’integrazione, della gestione e dell’applicazione di conoscenze e competenze tra loro interrelate come base per|
|l’apprendimento; |
|redarre i programmi dei corsi in modo tale da favorire lo sviluppo di una valenza di tipo metodologico così da sviluppare nello studente |
|l’attitudine all’analisi scientifica della complessità e della struttura dei problemi, più che all’analitica conoscenza delle loro compo-nenti. |
| |
| |
|Art. 12 |
|Tipologia delle attività didattiche e formative |
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|Nella programmazione dei corsi integrati possono essere utilizzate le seguenti tipologie di attività didattiche e formative : |
|Didattica formale (lezioni formali, lezioni teorico-pratiche, seminari, altre forme tutoriali). |
|Didattica professionalizzante (attività di tirocinio che comporta per lo Studente l’esecuzione di attività pratiche con ampi gradi di autonomia da|
|svolgersi sotto la guida di Tutor). Tale attività può realizzarsi sotto forma di esercitazioni in laboratori didattici attrezzati o con la |
|frequenza in strutture convenzionate come previsto dall’art. 2 dell’Ordinamento didattico. La funzione di “tutor” di attività tecnico-pratiche può|
|essere affidata anche a personale non universitario di comprovata qualificazione nel settore formativo specifico, su proposta del docente del SSD |
|corrispondente ed incaricato dell’insegnamento formale. |
| |
| |
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|Art. 13 |
|Attività didattica formale |
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|Le attività didattiche formali del Corso di Laurea sono quelle elencate negli allegati al presente Regolamento , corrispondono a 105 CFU |
|suddivise tra attività: |
|Di base (a) |
|Caratterizzanti (b) |
|Affini o integrative (c) |
|A scelta dello studente (d) |
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|Qualora il Consiglio di Corso di Laurea decidesse di non attivare uno o più insegnamenti elencati negli allegati, i relativi obiettivi saranno |
|perseguiti nell’ambito di applicazione degli altri corsi d’insegnamento ed i corrispondenti crediti saranno ridistribuiti. |
| |
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|Art. 14 |
|Attività didattica opzionale |
| |
|Per essere ammesso a sostenere la prova finale di Laurea, lo Studente deve avere obbligatoriamente acquisito n. 9 CFU, ottenuti nell’arco dei tre |
|anni di corso, frequentando attività didattiche opzionali (ADO). Esse possono essere: |
|individuate e scelte entro un ventaglio di proposte offerte annualmente dal Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei |
|Luoghi di Lavoro o da qualunque Corso di Laurea della Facoltà di Medicina e Chirurgia ; |
|scelte autonomamente dallo Studente e sottoposte dallo stesso all’approvazione del Consiglio di Corso di Laurea, purchè coerenti con il progetto |
|formativo. |
|Le ADO prevedono: |
|a) corsi di tipo seminariale che prevedono una quota di studio autonomo; |
|b) attività pratiche e/o esperenziali con una quota di studio autonomo. |
|L’impegno di lavoro complessivo richiesto allo Studente, per ciascuna attività opzionale, non può essere inferiore a dodici ore, (1,0 CFU) o |
|superiore a ore ventiquattro, (2,0 CFU), escluso l’eventuale studio autonomo. Lo svolgimento delle ADO non può sovrapporsi a quello delle altre |
|attività didattiche curriculari. . La frequenza alle attività didattiche e professionalizzanti previste nelle ADO non può essere inferiore al 75% |
|del numero delle ore stabilite. |
|La verifica del profitto delle ADO deve avvenire al termine del Corso nel quale esse si svolgono, dà luogo ad un giudizio di idoneità, senza voto,|
|ed è effettuata dal Coordinatore e dai Docenti coinvolti nell’attività stessa. |
|La didattica svolta dai docenti per le attività elettive rientra nei doveri didattici previsti dall’art.27 del Regolamento didattico di Ateneo. |
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|Art. 15 |
|Attività di tirocinio |
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|L’articolazione e l’organizzazione delle attività didattiche formative tecnico-pratiche finalizzate al profilo professionale (tirocinio) sono |
|demandate al Consiglio di Corso di Laurea, che predispone un piano per il loro svolgimento, sulla base delle strutture identificate e |
|convenzionate. |
|Tali attività si svolgeranno presso le strutture universitarie e presso strutture pubbliche e/o private, identificate dal Consiglio di Corso di |
|Laurea e convenzionate, a norma di legge, con la l’Università degli Studi di Palermo. |
|Lo studente svolge il tirocinio sotto la guida di “tutor”che giornalmente attestano la frequenza del tirocinio. |
|Il monte ore indicato per il tirocinio si intende come impegno complessivo, necessario per il raggiungimento dello standard previsto |
|dall’ordinamento. La frequenza dei tirocini nell’articolazione dei semestri è prevista in modo da garantire significatività e propedeuticità |
|nell’esperienza. |
|Durante il tirocinio deve essere costantemente promossa la valutazione dell’apprendimento al fine di suggerire gli opportuni correttivi e per |
|rendere efficace il percorso formativo. Il monitoraggio del percorso formativo è documentato da un’apposita scheda di valutazione tesa a |
|registrare i diversi livelli di competenza raggiunti. |
|Ogni anno l’attività di tirocinio è certificata ufficialmente previa valutazione degli elaborati presentati dallo studente e sentito il giudizio |
|del “tutor” ed è espressa in trentesimi. |
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|Art. 16 |
|Attività formative per la preparazione della prova finale |
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|Per sostenere la prova finale lo studente deve preparare un elaborato con la supervisione di un relatore e/o di un correlatore. Tale attività è |
|definita “internato di laurea” e, in termini di crediti formativi, è quantificata in 8 CFU. |
|Lo studente che intende svolgere l’internato di laurea deve presentare formale richiesta al Presidente del Consiglio di Corso di Laurea il quale, |
|valutato l’argomento proposto, affida ad un docente eventualmente indicato dallo studente e che svolgerà il ruolo di relatore al momento della |
|discussione durante la prova finale, la responsabilità di guidarlo nel lavoro di preparazione dell’elaborato, controllandone e certificandone il |
|lavoro. |
| |
|Lo studente che intenda svolgere l’internato di Laurea in una struttura esterna alla Facoltà deve presentare domanda al Presidente del Consiglio |
|di Corso di Laurea indicando la struttura presso la quale intende svolgere l’internato, l’argomento oggetto dell’elaborato, il docente esterno |
|alla Facoltà responsabile della supervisione del lavoro il quale al momento della discussione, svolgerà il ruolo di co-relatore. Il Presidente del|
|Consiglio di Corso di Laurea, sentito il parere della Commissione per la didattica del Corso di Laurea, provvede a dare il nulla osta all’inizio |
|dell’internato e a nominare un docente del Corso di Laurea, eventualmente indicato dallo studente, che seguirà il lavoro dello studente e svolgerà|
|il ruolo di relatore al momento della discussione dell’elaborato. |
|Per accedere alla prova finale, lo studente deve aver superato con esito positivo tutti gli esami previsti dall’Ordinamento didattico del Corso di|
|Laurea compresi quelli relativi alle attività professionalizzanti e di tirocinio e deve averne acquisiti i crediti relativi. |
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|Titolo II. Norme di funzionamento |
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|Art. 17 |
|Ammissione al Corso di Laurea |
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|Possono essere ammessi al Corso di Laurea in “tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro” candidati che siano in possesso di|
|diploma di scuola media superiore o di titolo estero equipollente, ai sensi dell’art.6, comma 3, del D.M. 3/11/1999 n. 509. |
|Il numero di studenti ammessi al primo anno del Corso di Laurea in “tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro”è stabilito |
|annualmente su proposta del Consiglio di Corso di Laurea; tale numero può essere modificato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia in base alla |
|disponibilità del personale docente, di strutture didattiche, coerentemente con le direttive dell’Unione Europea. (art. 3 della legge 2 Agosto |
|1999 n. 264) e al fabbisogno professionale richiesto dal territorio. |
|Per l’ammissione al Corso di Laurea, gli studenti devono possedere le conoscenze descritte nei decreti MIUR indicanti le modalità e contenuti |
|delle prove di ammissione ai corsi universitari approvati dalla Facoltà. |
|L’esame di ammissione al Corso di Laurea ha luogo presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia secondo le modalità definite dal Ministero |
|dell’Istruzione, Università e Ricerca e nel bando relativo decretato dal Magnifico Rettore dell’Università. |
|I docenti di Chimica generale, Fisica e Biologia sono tenuti, previa valutazione dei test di ammissione al corso, a configurare nel contesto degli|
|esami relativi al proprio insegnamento, l’accertato superamento del debito formativo iniziale relativo agli strumenti indispensabili per |
|affrontare il percorso del corso di laurea; il debito formativo deve essere sanato se le risposte esatte ai test di Chimica, Fisica e Biologia per|
|l’ammissione al Corso sono inferiori al 50%. L’attività didattica erogata dai docenti per sanare il debito formativo è riconosciuta come attività |
|didattica a tutti gli effetti. |
| |
|Art. 18 |
|Obbligo di frequenza |
| |
|La frequenza a tutte le attività didattiche, previste dal manifesto degli studi, è obbligatoria; ogni docente dovrà registrare la presenza sia per|
|le attività didattiche formali che per quella tutoriale. |
|Per le attività di tirocinio tecnico-pratico, lo studente sarà fornito di un libretto dove verranno segnate tutte le attività svolte; il libretto,|
|firmato dal Docente e controfirmato dal Coordinatore dell’attività tecnico-pratica, dovrà essere consegnato alla segreteria studenti per essere |
|ammessi all’esame di laurea. |
|Il livello minimo di frequenza è pari al 75% per la didattica formale. In caso di mancato raggiungimento di tale livello di frequenza i Docenti |
|responsabili possono indicare, con l’obbligo di darne certificazione adeguata al Presidente di Corso di Laurea, attività formative alternative, |
|anche in forma di autoapprendimento che lo studente deve svolgere prima di essere ammesso a sostenere l’esame di profitto relativo. |
|L’attività di tirocinio deve essere di norma svolta integralmente con possibilità di recupero in caso di motivate assenze. |
|L’ammissione agli esami di profitto è subordinata al conseguimento degli attestati relativi alla frequenza ed al raggiungimento degli standard per|
|le attività di tirocinio tecnico-pratico. |
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|Art. 19 |
|Verifica dell’apprendimento |
| |
|La verifica dell’apprendimento puo’ avvenire attraverso valutazioni formative e valutazioni certificative. Le valutazioni formative (prove in |
|itinere) sono volte esclusivamente a rilevare l’efficacia dei processi di apprendimento e di insegnamento nei confronti di contenuti ed obiettivi |
|determinati. Le valutazioni certificative (esami di profitto) sono volte, invece, a valutare e quantificare con una votazione il conseguimento |
|degli obiettivi dei corsi di insegnamento certificando il grado di preparazione individuale degli studenti. |
|Ogni corso integrato del curriculum dà luogo ad un unico esame di profitto, sempre individuale, la cui votazione è espressa in trentesimi. La |
|verifica delle attività di tirocinio viene certificata da un esame annuale da sostenere entro il 30 settembre e viene espressa in trentesimi. |
|Gli esami di profitto si svolgono esclusivamente in periodi liberi da altre attività didattiche frontali. |
|Le Commissioni Giudicatrici per gli esami di profitto sono nominate dal Presidente del Consiglio di Corso di Laurea. Ciascuna Commissione è |
|costituita di norma da almeno due Docenti impegnati negli insegnamenti del relativo corso integrato ed è presieduta dal Coordinatore del Corso |
|Integrato. In caso di assenza o impedimento di uno o piu’ membri della Commissione, il Presidente del Consiglio del Corso di Laurea puo’ nominare|
|membri della Commissione d’esami altri docenti del Corso. |
|Il Presidente del Consiglio di Corso di Laurea ha titolo di partecipare come membro attivo a qualunque Commissione di verifica. |
|Le modalità di verifica del profitto sono definite dai docenti responsabili di ciascun corso. Esse possono consistere nello svolgimento di un |
|esame orale, compito scritto, relazione scritta o orale, test con domanda a risposta libera o a risposta multipla, prova pratica, prova simulata, |
|prova al computer. Tali modalità di verifica del profitto vengono indicate ogni anno dal Docente reponsabile dell’attività formativa ed approvate|
|dal Consiglio di Corso di Laurea prima dell’inizio di ogni anno accademico. Le modalità di verifica, comunque, devono essere in accordo con i |
|seguenti principi generali: |
|i contenuti della verifica devono corrispondere ai programmi pubblicati prima dell’inizio dei corsi e devono essere coerenti con le metodologie |
|didattiche utilizzate durante il corso; |
|l’acquisizione da parte dello studente delle conoscenze previste da ciascun corso viene verificata, di preferenza, attraverso prove scritte, |
|uniformi per tutte le linee di inse-gnamento o attraverso prove orali; |
|l’acquisizione da parte dello studente di abilità ed attitudini viene verificata mediante prove pratiche anche simulate. |
| |
|All’inizio di ogni anno accademico, vanno resi pubblici i programmi del relativo corso e le modalità delle verifiche. |
|Le prove orali devono essere pubbliche e quelle scritte devono prevedere la possibilità di verifica da parte dello studente. |
|Nel caso di prove scritte, è consentito allo studente di ritirarsi durante tutta la durata delle prove stesse; nel caso di prove orali, il ritiro |
|può avvenire fino al momento della verbalizzazione della valutazione finale di profitto. |
|La Commissione esaminatrice è tenuta a comunicare allo studente la valutazione dell’esame prima di procedere alla verbalizzazione del voto. Lo |
|studente ha diritto di rifiutare il voto proposto ritirandosi. |
|Non è consentita la ripetizione, con eventuale modifica della valutazione relativa, di un esame già verbalizzato. |
|Gli esami di profitto per Corso Integrato ricevono una valutazione espressa in trentesimi e concorrono a determinare il voto finale di Laurea che |
|viene espresso in centodecimi. Le Commissioni giudicatrici degli esami di profitto e degli esami di Laurea possono valutare con la Lode |
|l’eccellenza del risultato conseguito dallo studente. |
|Per le attività formative della tipologia d) di cui all'art. 10 del D.M. n. 509 del 03.11.99, qualora lo studente scelga insegnamenti tra quelli |
|indicati nel manifesto degli studi, oltre ai relativi Crediti, potrà conseguire anche il voto che concorrerà a determinare il voto finale di |
|laurea, assieme a quelli di cui al comma precedente, in base ai criteri stabiliti dal CCL. |
|Per le attività formative della tipologia d), e) ed f), di cui all'art. 10 del D.M. n. 509 del 03.11.99, svolte al di fuori dell'Ateneo, purché |
|adeguatamente certificate, il Consiglio di Corso di Laurea può deliberare il riconoscimento di un numero di crediti minore o uguale |
|rispettivamente a 3 crediti per la tipologia d), 3 crediti per la tipologia e) e 4 crediti per la tipologia f). |
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|Art. 20 |
|Semestri e sessioni d’esame |
| |
|L’anno accademico si articola in semestri. Le date di inizio e di fine dei semestri sono fissate annualmente dal Consiglio di Corso di Laurea, al |
|momento della definizione del manifesto degli studi. |
|Gli esami, per gli studenti in corso, si svolgono in appositi periodi (sessioni d’esame) durante i quali sono sospese le altre attività |
|didattiche. Durante tali periodi su richiesta dello studente possono comunque essere svolte attività di tirocinio professionalizzante o altre |
|attività liberamente scelte dallo studente. |
|Per gli studenti in corso sono previste tre sessioni di esame: |
| |
|I sessione: dal 1° al 28 Febbraio; |
|II sessione: dal 15 Giugno al 31 Luglio; |
|III sessione: dal 1° al 30 Settembre |
|In ogni sessione devono essere fissati almeno due appelli d’esame, con un intervallo di almeno due settimane. |
|Il calendario degli appelli viene redatto in modo tale da evitare sovrapposizioni di date, per rispettare le propedeuticità e per facilitare al |
|massimo l’utilizzazione degli appelli da parte degli studenti. Il calendario degli appelli va approvato dal Consiglio del Corso di Laurea. |
|La durata di ogni appello deve essere tale da consentire a tutti gli studenti che lo hanno pianificato di sostenere l’esame in tale appello. Non |
|sono ammessi appelli a numero chiuso. |
|Una volta fissata, la data d’inizio di un appello non può essere anticipata. |
|Fatto salvo quanto previsto in materia di obblighi di frequenza, un esame può essere sostenuto in qualsiasi sessione a partire da quella |
|immediatamente successiva alla fine del relativo corso. |
|Per gli studenti fuori corso, nonché per gli studenti del terzo anno di corso che abbiano completato la frequenza a tutte le attività didattiche |
|previste dal curriculum, possono essere fissati appelli anche al di fuori delle normali sessioni d’esame. |
| |
| |
|Art. 21 |
|Propedeuticità e regolamentazione della progressione degli studenti |
| |
|Al fine di assicurare una progressiva ed equilibrata crescita culturale dello studente, sono previste le propedeuticità. [allegato n°9]. La scelta|
|della successione dei rimanenti esami, ferme restando le disposizioni sugli obblighi di frequenza, sono lasciate alla libera scelta dello |
|studente. |
|E’ consentito il passaggio da un anno al successivo esclusivamente agli studenti che al termine della sessione di esami di profitto di Settembre |
|o, comunque, prima dell’inizio dei corsi del 1° semestre, abbiano superato almeno 15 dei 60 crediti previsti nell’anno. L’eventuale debito rimasto|
|dovrà essere colmato prima degli esami relativi all’anno successivo. |
|Le valutazioni delle attività formative opzionali non rientrano nel computo del debito didattico. |
|Lo studente che non abbia conseguito i 15 crediti previsti per il passaggio, si iscrive come “ripetente”. Non è consentita l’iscrizione allo |
|stesso anno di corso per piu’ di due volte. |
|Lo studente viene considerato “fuori corso”quando, avendo frequentato le attività didattiche previste, non abbia superato gli esami e le altre |
|prove di verifica e non abbia acquisito entro la durata dei tre anni previsti, il numero di crediti necessari al conseguimento del titolo. La |
|posizione di “fuori corso” è regolata dall’art. 26 del Regolamento didattico di Ateneo. |
| |
| |
| |
| |
|Art. 22 |
|Esame finale |
| |
|Entro il mese di Novembre lo studente iscritto al III anno del Corso dovrà presentare al Presidente di Corso di Laurea la richiesta di tesi con |
|l’indicazione del docente relatore e della Struttura dove intende svolgere il tirocinio per la preparazione della tesi. Lo studente che intende |
|svolgere l’internato di tesi in una struttura convenzionata esterna all’Università, dovrà indicare il docente esterno responsabile della |
|supervisione del lavoro che, in sede di discussione, assumerà il ruolo di correlatore. In questi casi il Consiglio, valutato l’argomento della |
|tesi, indica il Docente universitario relatore. |
|Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve avere conseguito 172 C.F.U., comprensivi di quelli previsti per la conoscenza della lingua |
|straniera, in quanto 8 CFU sono dedicati alla preparazione della Tesi di Laurea. |
| |
|La Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro si consegue con il superamento di una prova finale consistente |
|nella discussione dell’elaborato (tesi di laurea) e in una prova professionale di dimostrazione di capacità professionale che può avvenire anche |
|sotto forma di “prova pratica simulata”. Gli elaborati potranno essere redatti anche in una lingua straniera preventivamente concordata. |
|La prova finale ha valore di esame di Stato abilitante all’esercizio professionale. Essa si svolge in due sessioni nei periodi e nei modi |
|prescritti da apposito decreto del M.I.U.R. di concerto con il Ministero della Sanità davanti a una Commissione Giudicatrice composta secondo le |
|modalità previste dal D.M. 2 aprile 2001. Le date delle sedute sono comunicate al MIUR e al Ministero della Sanità che possono inviare esperti |
|come loro rappresentanti. |
|Il voto finale di Laurea è espresso in centodecimi e la prova si intende superata quando il candidato abbia ottenuto una votazione di almeno |
|66/110. Quando il candidato abbia ottenuto il massimo dei voti può essere attribuita la lode. |
|Contribuiscono a determinare il voto di Laurea: |
|il voto di presentazione cioè la media dei voti conseguiti negli esami curriculari; |
|il voto della prova pratica; |
|la valutazione della tesi di Laurea. |
| |
|Il laureato in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro può accedere senza alcun debito formativo al Corso di Laurea |
|specialistica nella Scienza della professione sanitaria della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. |
| |
| |
|Art. 23 |
|Procedure per l’attribuzione dei compiti didattici |
| |
|Al Consiglio di Corso di Laurea afferiscono i docenti universitari ai quali il Consiglio di Facoltà ha attribuito compiti didattici nell’ambito |
|del Corso di Laurea sulla base del settore scientifico disciplinare o di settore affine. |
|Il Consiglio di Corso di Laurea, ogni anno, sottopone al Consiglio di Facoltà le necessità didattiche, proponendo “supplenze” e “contratti”. |
|L’assunzione dell’incarico di insegnamento obbliga il docente alla osservanza dei compiti didattici secondo le modalità proprie della formazione |
|universitaria e comporta l’afferenza al Consiglio del Corso di Laurea. A norma dello Statuto dell’Università di Palermo, nel Consiglio di Corso di|
|Laurea i “Professori a contratto” hanno voto solo consultivo e non vanno computati per la determinazione del numero legale. |
| |
| |
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| |
|Art. 24 |
|Servizio di tutorato ex legge n. 341 del 1990 e didattica tutoriale |
| |
|In attuazione dei principi sul tutorato previsti dall’apposito Regolamento in appendice al Regolamento didattico d’Ateneo, è attivato il servizio |
|di Tutorato del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro. |
| |
|Il servizio di tutorato è finalizzato al conseguimento dei seguenti obiettivi: |
|supporto allo studente nell’organizzazione del proprio piano di studi; |
|supporto allo studente nella scelta delle attività elettive; |
|supporto allo studente in difficoltà nella preparazione di particolari esami, consigli sulla metodologia di studio, contatto con docenti che |
|possono essere d’aiuto allo studente e indicazione di risorse utili per lo studio; |
|informazione sulle caratteristiche generali dei programmi di interscambio con Università straniere; |
|orientamento nella scelta dell’argomento oggetto dell’elaborato da presentare alla prova finale; |
|informazioni sulle possibilità di ulteriori livelli formativi; |
| |
|Svolgono attività di tutorato, i Professori di I e II fascia, i Ricercatori e gli Assistenti del ruolo ad esaurimento nonché i docenti dell’area |
|professionale indicati dal Consiglio di Corso di Laurea. |
| |
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| |
|Art. 25 |
|Tutorato professionale |
| |
|Il Tutore professionale orienta ed assiste gli studenti lungo tutto il corso degli studi al fine di renderli attivamente partecipi del processo |
|formativo professionalizzante e/o rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza delle attività di tirocinio anche attraverso iniziative |
|rapportate alle necessità, alle attitudini ed alle esigenze dei singoli. |
|I tutori professionali, che possono essere anche personale non universitario di comprovata qualificazione nel settore formativo specifico vengono |
|nominati dal Consiglio di Corso di Laurea su indicazione dei Docenti del settore scientifico disciplinare corrispondente. |
|Le funzioni principali assicurate dal Tutore professionale su indicazione precipua del Coordinatore delle attività tecnico-pratiche e di tirocinio|
|sono: |
|facilitare i processi di apprendimento orientati allo sviluppo di competenze professionali; |
|predisporre un contesto di tirocinio adeguato, concordando con le sedi di tirocinio condizioni favorevoli all’apprendimento e attivando processi |
|di accoglienza ed integrazione degli studenti; |
|valutare i processi formativi, favorire la rielaborazione critica dell’esperienza di tirocinio, stimolare l’autovalutazione e concorrere alla |
|valutazione certificativa dello studente. |
| |
|Art. 26 |
|Formazione pedagogica del corpo docente |
| |
|Il Consiglio di Corso di Laurea organizza per i docenti, periodicamente, iniziative di aggior-namento pedagogico sulle metodologie didattiche. |
| |
| |
|Art. 27 |
|Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o in altri Corsi di Studio |
| |
|Sono consentiti i trasferimenti tra i Corsi di Laurea magistrali della stessa classe, senza ripetere il concorso di ammissione, dietro rilascio di|
|nulla osta da parte dei Consigli di Corso di Laurea coinvolti. |
|Sono consentiti i passaggi e/o i trasferimenti tra i Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie, senza ripetere il concorso di ammissione, dietro|
|rilascio di nulla osta da parte dei Consigli di Corso di Laurea coinvolti. |
|Il passaggio e/o il trasferimento, comunque, è condizionato dalla disponibilità di posti nell’ambito del numero programmato. L’eventuale |
|disponibilità di posti potrà essere determinata alla scadenza dei termini previsti dall’Università di Palermo per l’iscrizione all’anno accademico|
|per cui si richiede il passaggio e/o il trasferimento. |
|Per potere richiedere il passaggio e/o trasferimento il richiedente deve presentare domanda entro il 15 Luglio con l’attestazione, certificata dal|
|Corso di Laurea di provenienza, del curriculum didattico e del tirocinio svolto. |
|Il Consiglio di Corso di Laurea provvederà a stilare, entro il 30 Settembre, apposita graduatoria, comune per i passaggi ed i trasferimenti, che |
|prenderà in considerazione dapprima l’appartenenza allo stesso corso di Laurea e, quindi, l’eventuale classe di provenienza (identica, affine o |
|diversa), il numero dei CFU convalidati e la media dei voti riportati nei relativi esami. |
|Una volta immatricolato, lo Studente può presentare domanda per il riconoscimento dei crediti acquisiti. Il Consiglio di Corso di Laurea valuta i |
|titoli per il riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi formative o in altri corsi di studio ed i programmi d’insegnamento svolti, da |
|allegare alla domanda, valuta il lavoro didattico svolto dallo Studente e convalida, ove riconosciuti, la frequenza ai corsi e/o gli esami |
|sostenuti ed i crediti acquisiti indicando l’anno di corso al quale lo Studente viene iscritto e l’eventuale debito formativo da assolvere. Nel |
|caso di passaggi da altri Corsi di Laurea, mancando la frequenza al tirocinio obbligatorio pertinente il Corso, ne deriva che l’iscrizione sarà |
|possibile soltanto al primo anno di corso. |
|Nel caso di riconoscimento, totale o parziale, di crediti per un modulo d’insegnamento inserito in un Corso integrato con altri moduli, |
|l’acquisizione dei crediti riconosciuti si avrà al superamento dell’esame del relativo Corso integrato. In questo caso il valore dei CFU |
|riconosciuti non potrà superare quelli previsti nel piano di studi per il modulo cui viene fatta richiesta di riconoscimento. Ne deriva che il |
|riconoscimento parziale di CFU non sostituisce l’esame di profitto del Corso integrato relativo ma indica soltanto l’acquisizione di contenuti |
|culturali di un pregresso percorso formativo dello studente. |
|Qualora lo studente sia nello “status” di Studente trasferito il Consiglio di Corso di Laurea, provvederà a determinare le modalità di svolgimento|
|delle attività formative ed integrative per il conseguimento del titolo di studio. |
| |
| |
| |
| |
| |
|Art. 28 |
|Periodi di studi all’estero |
| |
|Il Consiglio di Corso di Laurea autorizza lo svolgimento di attività all’estero se rispondenti al profilo formativo di tecnico della prevenzione |
|dell’ambiente e luoghi di lavoro. L’attività svolta all’estero verrà valutata in CFU, indicando altresì l’equipollenza per modulo di insegnamento |
|o per corso integrato. Il punteggio riportato negli esami eventualmente sostenuti all’estero è riconsiderato in trentesimi e costituisce parte |
|integrante del curriculum formativo. |
| |
|Art. 29 |
|Modifiche del Regolamento |
| |
|Le modifiche al presente Regolamento potranno essere proposte dal Presidente del Consiglio di Corso di Laurea o da almeno un terzo dei membri del |
|Consiglio e dovranno essere approvate con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio di Corso di Laurea. |
|Con l’entrata in vigore di eventuali modifiche al Regolamento Didattico di Ateneo o al Regolamento di Facoltà o di altre nuove disposizioni in |
|materia si procederà in ogni caso alla verifica e alla integrazione del presente Regolamento. |
[allegato n° 1]
|Quadro Generale delle Attività Formative |
|del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro |
|Attività formative |Ambiti |Settori |scientifico-disciplinari |C.F.U. |C.F.U. |
| |disciplinari | | |assegn. |previsti |
| | | | | |dal DM |
| | | | | | |
|di base [a] |Scienze |BIO/07 |Ecologia |20 |18 |
| |propedeutiche |CHIM/03 |Chimica generale ed inorganica | | |
| | |CHIM/06 |Chimica organica | | |
| | |FIS/07 |Fisica applicata (a beni culturali, ambientali,| | |
| | | |biologia e medicina) | | |
| | |INF/01 |Informatica | | |
| | |MED/01 |Statistica medica | | |
| |Scienze |BIO/09 |Fisiologia | | |
| |biomediche |BIO/10 |Biochimica | | |
| | |BIO/13 |Biologia applicata | | |
| | |BIO/16 |Anatomia umana | | |
| | |MED/04 |Patologia generale | | |
| | |MED/07 |Microbiologia e Microbiologia clinica | | |
| | | | | | |
|caratterizzanti |Scienze della |AGR/15 |Scienze e tecnologie alimentari |110 |53 |
|[b] |prevenzione |BIO/03 |Botanica ambientale applicata | | |
| |nell’ambiente e |CHIM/08 |Chimica farmaceutica | | |
| |nei luoghi di |CHIM/10 |Chimica degli alimenti | | |
| |lavoro |CHIM/12 |Chimica dell’ambiente e dei beni culturali | | |
| | |ING-IND/11 |Fisica tecnica ambientale | | |
| | |ING-INF/02 |Campi elettromagnetici | | |
| | |IUS/17 |Diritto penale | | |
| | |MED/42 |Igiene generale ed applicata | | |
| | | |Tirocinio collegato a MED/42 | | |
| | |MED/44 |Medicina del lavoro | | |
| | | |Tirocinio collegato a MED/44 | | |
| | |VET/04 |Ispezione degli alimenti di origine animale | | |
| |Scienze della pre- venzione|BIO/12 |Biochimica clin. e Biologia molecolare clinica | | |
| |e dei | | | | |
| |Servizi sanitari |MED/36 |Diagnostica per immagini e radioterapia | | |
| | |MED/42 |Igiene generale ed applicata | | |
| | | |Tirocinio collegato a MED/42 | | |
| | |MED/43 |Medicina legale | | |
| | |MED/44 |Medicina del lavoro | | |
| | | |Tirocinio collegato a MED/44 | | |
| |Scienze medico- |BIO/14 |Farmacologia | | |
| |chirurgiche |MED/17 |Malattie infettive | | |
|affini o inte- |Scienze interdisci- |MED/03 |Genetica medica |21 |18 |
|grative [c] |plinari cliniche |MED/06 |Oncologia medica | | |
| | |MED/10 |Malattie apparato respiratorio | | |
| | |MED/11 |Malattie apparato cardiovascolare | | |
| | |MED/15 |Malattie del sangue | | |
| | |MED/30 |Malattie apparato visivo | | |
| | |MED/32 |Audiologia | | |
| | |MED/35 |Malattie cutanee | | |
| |Scienze umane e |M-PSI/01 |Psicologia genrale | | |
| |psicopedagogiche |MED/02 |Storia della Medicina | | |
| | |SPS/07 |Sociologia generale | | |
| | | | | | |
| |Scienze del mana- |IUS/07 |Diritto del lavoro | | |
| |gement sanitario |IUS/09 |Istituzioni di Diritto pubblico | | |
| | |SECS-P/07 |Economia aziendale | | |
| | |SECS-P/10 |Organizzazione aziendale | | |
| | |SPS/09 |Sociologia dei processi economici | | |
| | | |e del lavoro | | |
| |Scienze |ICAR/03 |Ingegneria sanitaria ambientale | | |
| |interdisciplinari | | | | |
| | | | | | |
|a scelta di | | |Discipline a scelta dello studente |9 |9 |
|studente [d] | | |tra quelle attivate dall’Ateneo | | |
| | | | | | |
|per la prova |Prova finale | |Preparazione della Tesi |11 |11 |
|finale e la | | | | | |
|conoscenza | | | | | |
|della lingua |Lingua |L-LIN/12 |Inglese scientifico | | |
|straniera [e] |straniera | | | | |
| | | | | | |
|altre attività |Altre (art.10, | |Ulteriori conoscenze linguistiche; |9 |9 |
|formative [f] |comma 1,let.f) | |tirocinio elettivo per la prepara- | | |
| | | |zione della tesi;abilità informatiche; | | |
| | | |etc. | | |
| | | | | | |
| |
|Attività |Ambiti |Settori |scientifico-disciplinari |C.F.U. |C.F.U. |C.F.U. |
|formative |disciplinari | | |assegn. |totali |previsti |
| | | | | | |dal DM |
| | | | | | | |
|di base [a] |Scienze |BIO/07 |Ecologia |1 |20 |18 |
| | |CHIM/06 |Chimica organica |2 | | |
| | |FIS/07 |Fisica applicata (a beni culturali, |1 | | |
| | | |ambientali, biologia e medicina) | | | |
| | |INF/01 |Informatica |1 | | |
| | |MED/01 |Statistica medica |1 | | |
| |Scienze |BIO/09 |Fisiologia |2 | | |
| |biomediche |BIO/10 |Biochimica |2 | | |
| | |BIO/13 |Biologia applicata |2 | | |
| | |BIO/16 |Anatomia umana |2 | | |
| | |MED/04 |Patologia generale |2 | | |
| | |MED/07 |Microbiologia e Microbiol. clinica |2 | | |
| | | | | 12 | | |
|Caratteriz- |Scienze della |AGR/15 |Scienze e tecnologie alimentari |2 |110 |53 |
| |nell’ambiente e |CHIM/08 |Chimica farmaceutica |2 | | |
| |nei luoghi di |CHIM/10 |Chimica degli alimenti |2 | | |
| |lavoro |CHIM/12 |Chimica dell’ambiente e dei beni culturali |1,5 | | |
| | |ING-IND/11 |Fisica tecnica ambientale |2 | | |
| | |IUS/17 |Diritto penale |2 | | |
| | |MED/42 |Igiene generale ed applicata |8 | | |
| | | |Tirocinio collegato a MED/42 |18 | | |
| | |MED/44 |Medicina del lavoro |5 | | |
| | | |Tirocinio collegato a MED/44 |15 | | |
| | |VET/04 |Ispezione degli alimenti di origine animale |2 | | |
| | | | | 62 | | |
| |Scienze della |BIO/12 |Biochimica clin. e Biologia molecolare |1 | | |
| |prevenzione e | |clinica. | | | |
| |dei Servizi sanitari |MED/36 |Diagnostica per immagini e radioterapia |2 | | |
| | |MED/42 |Igiene generale ed applicata |9 | | |
| | | |Tirocinio collegato a MED/42 |12 | | |
| | |MED/43 |Medicina legale |4 | | |
| | |MED/44 |Medicina del lavoro |7 | | |
| | | |Tirocinio collegato a MED/44 |10 | | |
| |
| |
|Descrizione del corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro |
|secondo la natura dell’attività formativa, SSD, insegnamenti, |
|CFU assegnati e tipologia delle attività formative |
|N° |Natura dell’attività|S.S.D. |Insegnamenti |C.F.U. |Tipologia |
| |formativa | | |assegnati |delle attività |
| | | | | |formative |
| | |AGR/15 |Scienze e tecnologie alimentari |2,00 |b |
| |Corsi |BIO/03 |Botanica ambientale applicata |1,50 |b |
| |di |BIO/07 |Ecologia |1,00 |a |
| |Insegnamen |BIO/09 |Fisiologia |2,00 |a |
| |to |BIO/10 |Biochimica |2,00 |a |
| | |BIO/12 |Biochimica clinica e biologia molecolare clinica |1,00 |b |
| | |BIO/13 |Biologia applicata |2,00 |a |
| | |BIO/14 |Farmacologia |2,00 |b |
| | |BIO/16 |Anatomia Umana |2,00 |a |
| | |CHIM/03 |Chimica generale ed inorganica |2,00 |a |
| | |CHIM/06 |Chimica organica |2,00 |a |
| | |CHIM/08 |Chimica farmaceutica |2,00 |b |
| | |CHIM/10 |Chimica degli alimenti |2,00 |b |
| | |CHIM/12 |Chimica applicata all’ambiente |1,50 |b |
| | |FIS/07 |Fisica applicata all’ambiente |1,00 |a |
| | |ICAR/03 |Ingegneria sanitaria ambientale |3,00 |c |
| | |INF/01 |Informatica |1,00 |a |
| | |ING-IND/11 |Fisica tecnica ambientale |2,00 |b |
| | |ING-INF/02 |Campi elettromagnetici |1,00 |b |
| | |IUS/07 |Diritto del lavoro |1,00 |c |
| | |IUS/09 |Istituzioni di diritto pubblico |2,00 |c |
| | |IUS/17 |Diritto penale |2,00 |b |
| | |L-LIN/12 |Inglese scientifico |3,00 |e |
| | |MED/01 |Statistica medica |1,00 |a |
| | |MED/02 |Storia della medicina |0,50 |c |
| | |MED/03 |Genetica medica |1,00 |c |
| | |MED/04 |Patologia generale |2,00 |a |
| | |MED/06 |Oncologia medica |2,00 |c |
| | |MED/07 |Microbiologia e microbiologia clinica |2,00 |a |
| | |MED/10 |Malattie dell’apparato respiratorio |1,00 |c |
| | |MED/11 |Malattie dell’apparato cardiovascolare |1,00 |c |
| | |MED/15 |Malattie del sangue |1,00 |c |
| | |MED/17 |Malattie infettive |1,00 |b |
| | |MED/30 |Malattie dell’apparato visivo |0,50 |c |
| | |MED/32 |Audiologia |0,50 |c |
| | |MED/35 |Malattie cutanee |1,00 |c |
| | |MED/36 |Radiobiologia medica e radioprotezione |2,00 |b |
| | |MED/42 |Igiene generale ed applicata |3,00 |b |
| | |MED/42 |Metodologia epidemiologica |4,00 |b |
| | |MED/42 |Igiene dell’ambiente |2,00 |b |
| | |MED/42 |Igiene degli alimenti |3,00 |b |
| | |MED/42 |Rischio biologico |3,00 |b |
| | |MED/42 |Organizzazione sanitaria e valutazione qualità |2,00 |b |
| | |MED/43 |Medicina legale |4,00 |b |
| | |MED/44 |Medicina del Lavoro |5,00 |b |
| | |MED/44 |Tossicologia |2,00 |b |
| | |MED/44 |Sicurezza degli ambienti di lavoro |3,00 |b |
| | |MED/44 |Malattie dei lavoratori |2,00 |b |
| | |M-PSI/01 |Psicologia generale |2,00 |c |
| | |SECS-P/07 |Economia aziendale |1,00 |c |
| | |SECS-P/10 |Organizzazione aziendale |1,00 |c |
| | |SPS/07 |Sociologia generale |1,50 |c |
| | |SPS/09 |Sociologia dei processi economici e del lavoro |1,00 |c |
| | |VET/04 |Ispezione degli alimenti di origine animale |2,00 |b |
| | | |Insegnamenti a scelta dello studente |9,00 |d |
| | | |Altre attività formative |9,00 |f |
| |Prova finale | |Prova finale e preparazione della tesi |8,00 |e |
|57. |Tirocinio | |Tirocinio collegato a MED/42 |30,00 |b |
|58. | | |Tirocinio collegato a MED/44 |25,00 |b |
| |
|N° |Tipologia |S.S.D. |e Insegnamenti |CFU |Ambito |CFU |
| |delle | | |asse-gnati|disciplinare |utilizzati |
| |attività | | | | | |
| |for-mative | | | | | |
| |
| | |I |II |Totale |CFU |
| | |Semestre |Semestre | | |
| | | | | | |
|I |Attività didattica [B,C,A,] |525 |425 |950 |38,00 |
|anno |A scelta dello studente [D] | 0 |75 |75 | 3,00 |
| |Tirocinio |150 |250 |400 | 16,00 |
| |Prova finale etc. [E] |75 | |75 | 3,00 |
| |Altre attività formative [F] | | | | |
| | | 750 |750 | 1500 |60,00 |
|II |Attività didattica [B,C,A,] |375 |350 |725 |29,00 |
|anno |A scelta dello studente [D] | 50 |75 |125 | 5,00 |
| |Tirocinio |325 |325 |650 |26,00 |
| |Prova finale etc. [E] | | | | |
| |Altre attività formative [F] | | | | |
| | | 750 |750 |1500 | 60,00 |
|III |Attività didattica [B,C,A,] |375 |350 | 725 |29,00 |
|anno |A scelta dello studente [D] | 00 | 25 | 25 | 1,0 |
| |Tirocinio |200 |125 |325 |13,00 |
| |Prova finale etc. [E] * | |200 |200 | 8,00 |
| |Altre attività formative [F] |175 | 50 |225 | 9,00 |
| | |750 |750 | 1500 |60,00 |
|Attività didattica [B,C,A,] |950 |725 |725 |2400 |96,00 |
|A scelta dello studente [D] |75 |125 | 25 | 225 | 9,00 |
|Tirocinio |400 |650 |325 |1375 |55,00 |
|Prova finale etc. [E] |75 | |200 |275 | 11,00 |
|Altre attività formative [F] | | |225 |225 | 9,00 |
| | 1500 | 1500 | 1500 |
| | | | |
|Attività didattica [B,C,A,] |2400 |96,00 |53,33 |
|A scelta dello studente [D] |225 | 9,00 | 5,00 |
|Tirocinio |1375 |55,00 |30,56 |
|Prova finale etc. [E] |275 | 11,00 | 6,11 |
|Altre attività formative [F] |225 | 9,00 | 5,00 |
| |4500 | 180.00 |100.00 |
[allegato n° 7]
| |
|ELENCO DEI CORSI INTEGRATI E DELLE DISCIPLINE SCELTE |
|PER LE ATTIVITA’ FORMATIVE |
| |CORSI INTEGRATI | |N° |SSD |INSEGNAMENTI |Tipol. |Anno/ |
| | | | | | | |Sem |
| | | | | | | | |
| | | |1 |MED/01 |Statistica Medica |a |I/1s |
|C1 |Metodologie statistiche, epidemiologiche | |2 |MED/42 |Igiene generale ed applicata |b |I/1s |
| |e informatiche | |3 |INF/01 |Informatica |a |I/1s |
| | | | | | | | |
|C2 | Scienze Chimiche | |4 |CHIM/03 |Chimica generale ed inorganica |a |I/1s |
| | | |5 |CHIM/06 |Chimica organica |a |I/1s |
| | | | | | | | |
|C3 |Scienze Ambientali | |6 |BIO/03 |Botanica applicata all’ambiente |b |I/1s |
| | | |7 |BIO/07 |Ecologia |a |I/1s |
| | | |8 |CHIM/12 |Chimica applicata all’ambiente |b |I/1s |
| | | |9 |MED/42 |Igiene generale ed applicata |b |I/1s |
| | | | | | | | |
|C4 |Anatomia e Fisiologia | |10 |BIO/16 |Anatomia umana |a |I/1s |
| | | |11 |BIO/09 |Fisologia |a |I/1s |
| | | | | | | | |
|C5 |Biochimica e biologia | |12 |BIO/10 |Biochimica generale |a |I/1s |
| | | |13 |BIO/12 |Biochimica clinica e biologia molecolare clinica |b |I/1s |
| | | |14 |BIO/13 |Biologia applicata |a |I/1s |
| | | | | | | | |
| | | | | | | | |
|C6 |Lingua straniera I | |15 |L-LIN/12 |Inglese scientifico |e |I/1s |
| | | | | | | | |
|C7 |Patologia generale, Microbiologia, | |16 |MED/04 |Patologia generale |a |I/2s |
| |Malattie Infettive | |17 |MED/07 |Microbiologia |a |I/2s |
| | | |18 |MED/17 |Malattie Infettive |b |I/2s |
| | | | | | | | |
|C8 |Metodologia epidemiologica, Medicina del | |19 |MED/42 |Igiene generale ed applicata |b |I/2s |
| |Lavoro | |20 |MED/44 |Medicina del Lavoro |b |I/2s |
| | | | | | | | |
| | | | | | | | |
|C9 |Scienze Umane e psicopedagogiche | |21 |MED/02 |Storia della Medicina |c |I/2s |
| | | |22 |M-PSI/01 |Psicologia generale |c |I/2s |
| | | |23 | |Sociologia generale |c |I/2s |
| | | | | | | | |
|C10 |Scienze fisiche e delle radiazioni | |24 |FIS/07 |Fisica applicata all’ambiente |a |II/1s |
| | | |25 |ING-INF/02 |Campi eletttromagnetici |b |II/1s |
| | | |26 |MED/36 |Radiobiologia e radioprotezione |b |II/1s |
| | | | | | | | |
|C11 |Igiene dell’ambiente | |27 |ING/IND11 |Fisica tecnica ambientale |b |II/1s |
| | | |28 |ICAR/03 |Ingegneria sanitaria-ambientale |c |II/1s |
| | | |29 |MED/42 |Igiene generale ed applicata |b |II/1s |
| | | | | | | | |
| | | | | | | | |
|C12 |Scienze mediche I | |30 |MED/03 |Genetica medica |c |II/1s |
| | | |31 |MED/06 |Oncologia medica |c |II/1s |
| | | |32 |MED/15 |Malattie del sangue |c |II/1s |
| | | | | | | | |
| | | | | | | | |
|C13 |Scienze Giuridiche | |33 |IUS/09 |Istituzioni di diritto pubblico |c |II/2s |
| | | |34 |IUS/17 |Diritto penale |b |II/2s |
| | | | | | | | |
|C14 |Scienze farmaceutiche | |35 |CHIM/08 |Chimica Farmaceutica |b |II/2s |
| | | |36 |BIO/14 |Farmacologia |b |II/2s |
| | | | | | | | |
| | | | | | | | |
|C15 |Medicina legale e tossicologia | |37 |MED/43 |Medicina Legale |b |II/2s |
| | | |38 |MED/44 |Medicina del lavoro |b |II/2s |
| | | | | | | | |
| | | | | | | | |
|C16 |Lingua straniera II | |39 |L-LIN/12 |Inglese scientifico |e |II/2s |
| | | | | | | | |
| | | | | | | | |
|C17 |Scienza degli alimenti | |40 |AGR/15 |Scienza e tecnologia alimentare |b |III/1s |
| | | |41 |CHIM/10 |Chimica degli alimenti |b |III/1s |
| | | |42 |MED/42 |Igiene generale ed applicata |b |III/1s |
| | | |43 |VET/04 |Ispezione degli alimenti di origine animale |b |III/1s |
| | | | | | | | |
|C18 |Rischio biologico e sicurezza sul lavoro | |44 |MED/42 |Igiene generale ed applicata |b |III/1s |
| | | |45 |MED/44 |Medicina del lavoro |b |III/1s |
| | | | | | | | |
|C19 |Organizzazione sanitaria | |46 |SECS-P/07 |Economia Aziendale |c |III/2s |
| | | |47 |SECS-P/10 |Organizzazione Aziendale |c |III/2s |
| | | |48 |IUS/07 |Diritto del Lavoro |c |III/2s |
| | | |49 |SPS/09 |Sociologia dei processi economici |c |III/2s |
| | | |50 |MED/42 |Igiene generale ed applicata |b |III/2s |
| | | | | | | | |
|C20 |Scienze Mediche II | |51 |MED/10 |Malattie dell’apparato respiratorio |c |III/2s |
| | | |52 |MED/11 |Malattie dell’apparato cardiovascolare |c |III/2s |
| | | |53 |MED/42 |Igiene generale ed applicata |b |III/2s |
| | | |54 |MED/44 |Medicina del Lavoro |b |III/2s |
| | | | | | | | |
| | | | | | | | |
|C21 |Scienze Mediche Specialistiche | |55 |MED/30 |Malattie dell’apparato visivo |c |III/2s |
| | | |56 |MED/32 |Audiologia |c |III/2s |
| | | |57 |MED/35 |Malattie della pelle |c |III/2s |
| | | |58 |MED/42 |Igiene generale ed applicata |b |III/2s |
| | | |59 |MED/44 |Medicina del Lavoro |b |III/2s |
[allegato n° 8]
|QUADRO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE DEL CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO PER ANNO E |
|SEMESTRI, CORSO INTEGRATO, MODULO DISCIPLINARE CON RELATIVO SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE, NUMERO DI ORE DI ATTIVITA’ DIDATTICA |
|FRONTALE, STUDIO INDIVIDUALE E CREDITI FORMATIVI |
| |CORSI |INSEGNAMENTI |N° |Tipol. |Anno/ |SSD |Ore |Ore |CFU |
| |INTEGRATI | | | |Sem. | |didattica|Studio | |
| | | | | | | |frontale |indiv. | |
| | | | | | | | | | |
|C1 |Metodologie statistiche,|Statistica medica |1 |a |I/1s |MED/01 |18 |7 |1.00 |
| |epidemiologiche e |Igiene generale ed applicata |2 |b |I/1s |MED/42 |18 |7 |1.00 |
| |informatiche |Informatica |3 |a |I/1s |INF/01 |18 |7 |1.00 |
| | | | | | | |54 |21 |3,00 |
|C2 |Scienze Chimiche |Chimica generale ed inorganica |4 |a |I/1s |CHIM/03 |36 |14 |2.00 |
| | |Chimica organica |5 |a |I/1s |CHIM/06 |36 |14 |2.00 |
| | | | | | | |72 |28 |4,00 |
|C3 |Scienze Ambientali |Botanica applicata all’ambiente |6 |b |I/1s |BIO/03 |27 |10 |1,50 |
| | |Ecologia |7 |a |I/1s |BIO/07 |18 |7 |1.00 |
| | |Chimica applicata all’ambiente |8 |b |I/1s |CHIM/12 |27 |10 |1,50 |
| | |Igiene generale ed applicata |9 |b |I/1s |MED/42 |18 |7 |1.00 |
| | | | | | | |91 |34 |5,00 |
|C4 |Anatomia e Fisiologia |Anatomia Umana |10 |a |I/1s |BIO/16 |36 |14 |2.00 |
| | |Fisiologia |11 |a |I/1s |BIO/09 |36 |14 |2.00 |
| | | | | | | |72 |28 |4,00 |
|C5 |Biochimica e Biologia |Biochimica generale |12 |a |I/1s |BIO/10 |36 |14 |2.00 |
| | |Biochimica clinica e biol.molecolare clinica |13 |b |I/1s |BIO/12 |18 |7 |1.00 |
| | |Biologia applicata |14 |a |I/1s |BIO/13 |36 |14 |2.00 |
| | | | | | | |90 |35 |5,00 |
| | | | | | | | | | |
| | | | | | | | | | |
| | | | | | | | | | |
| |Tirocinio |Tirocinio collegato a MED/42 e MED/44 | | | | |108 |42 |6 |
| |I° anno- |Totale delle ore di lezioni frontali, | |675 |27 |CFU | | |1° |
| | | | | | | | | |semestre |
|C7 |Patologia Generale, |Patologia Generale |16 |a |I/2s |MED/04 |36 |14 |2.00 |
| |Microbiologia, |Microbiologia |17 |a |I/2s |MED-07 |36 |14 |2.00 |
| |Malattie Infettive |Malattie Infettive |18 |b |I/2s |MED/17 |18 |7 |1.00 |
| | | | | | | |90 |35 |5,00 |
|C8 |Metodol. epidemiol. |Igiene generale ed applicata |19 |b |I/2s |MED/42 |54 |21 |3,00 |
| |Medicina del Lavoro |Medicina del Lavoro |20 |b |I/2s |MED/44 |90 |35 |5,00 |
| | | | | | | |144 |56 |8,00 |
|C9 |Scienze umane e |Storia della Medicina |21 |c |I/2s |MED/02 |18 |7 |1,00 |
| |psicopedagogiche |Psicologia generale |22 |c |I/2s |M-PSI/01 |36 |14 |2,00 |
| | |Sociologia generale |23 |c |I/2s |SPS/07 |18 |7 |1,00 |
| | | | | | | |72 |28 |4,00 |
| | | | | | | | | | |
| | | | | | | | | | |
|I |1+2 semestre |Totale delle ore di lezioni frontali, | | |Ore di |Lezioni |684 |266 |38 |
| |delle radiazioni |Campi elettromagnetici |25 |b |II/1s |INGINF/02 |18 |7 |1.00 |
| | |Radiobiologia e radioprotezione |26 |b |II/1s |MED/36 |36 |14 |2.00 |
| | | | | | | |72 |28 |4,00 |
| | | | | | | | | | |
|C11 |Igiene dell’ambiente |Fisica tecnica ambientale |27 |b |II/1s |ING/11 |36 |14 |2.00 |
| | |Ingegneria sanitaria ambientale |28 |c |II/1s |ICAR/03 |54 |21 |3,00 |
| | |Igiene generale ed applicata |29 |b |II/1s |MED/42 |36 |14 |2.00 |
| | | | | | | |126 |49 |7,00 |
|C12 |Scienze mediche I |Genetica Medica |30 |c |II/1s |MED/03 |18 |7 |1.00 |
| | |Oncologia medica |31 |c |II/1s |MED/06 |36 |14 |2,00 |
| | |Malattie del sangue |32 |c |II/1s |MED/15 |18 |7 |1.00 |
| | | | | | | |72 |28 |4,00 |
| | | | | | | | | | |
| | | | | | | | | | |
| | |Diritto penale |34 |b |II/2s |IUS/17 |36 |14 |2,00 |
| | | | | | | |72 | 28 | 4,00 |
|C14 |Scienze farmaceutiche |Chimica farmaceutica |35 |b |II/2s |CHIM/08 |36 |14 |2,00 |
| | |Farmacologia |36 |b |II/2s |BIO/14 |36 |14 |2,00 |
| | | | | | | |72 | 28 | 4,00 |
| | | | | | | | | | |
|C15 |Medicina legale e |Medicina Legale |37 |b |II/2s |MED/43 |72 |28 |4,00 |
| |tossicologia |Medicina del Lavoro |38 |b |II/2s |MED/44 |36 |14 |2,00 |
| | | | | | | |108 | 42 | 6,00 |
| | | | | | | | | | |
|C16 |Lingua straniera II |Inglese scientifico |39 |e |II/2s |L-LIN/12 |18 |7 |1.00 |
| | | | | | | | | | |
| | | | | | | | | | |
| | | | | |Ore di |Lezioni |252 |98 |14,00 |
| |Tirocinio |Tirocinio collegato a MED/42 e MED/44 | | | | |234 |91 |13,00 |
|II |1+2 semestre |Totale delle ore di lezioni frontali, | | |Ore di |Lezioni |522 |203 |29,0 |
| | | | | |Ore di |Tirocinio |468 |182 |26,0 |
| | | | | | | | | | |
| | | | | | |Totale ore |1375 |55 |CFU |
|C17 |Scienza degli alimenti |Scienza e tecnologia alimentare |40 |b |III/1s |AGR/15 |36 |14 |2,00 |
| | |Chimica degli alimenti |41 |b |III/1s |CHIM/10 |36 |14 |2,00 |
| | |Igiene generale ed applicata |42 |b |III/1s |MED/42 |36 |14 |2,00 |
| | |Ispezione degli alimenti di origine animale |43 |b |III/1s |VET/04 |54 |21 |3,00 |
| | | | | | | |162 |63 |9,00 |
|C18 |Rischio biologico e |Igiene generale ed applicata |44 |b |III/1s |MED/42 |54 |21 |3,00 |
| | sicurezza sul lavoro |Medicina del Lavoro |45 |b |III/1s |MED/44 |54 |21 |3,00 |
| | | | | | | |108 |42 |6,00 |
| | | | | | | | | | |
| | | | | | | | | | |
| | | | | | | | | | |
| |Tirocinio |Tirocinio collegato a MED/42 e MED/44 | | | | |144 |56 |8,00 |
| | | | | | | | | | |
|C19 |Organizzazione |Economia Aziendale |46 |c |III/2s |SECS-P/07 |18 |7 |1,00 |
| |sanitaria |Organizzazione Aziendale |47 |c |III/2s |SECS-P/10 |18 |7 |1,00 |
| | |Diritto del lavoro |48 |c |III/2s |IUS/07 |18 |7 |1,00 |
| | |Sociologia dei processi economici |49 |c |III/2s |SPS/09 |18 |7 |1,00 |
| | |Igiene generale ed applicata |50 |b |III/2s |MED/42 |36 |14 |2,00 |
| | | | | | | |108 |42 |6,00 |
|C20 |Scienze mediche II |Malattie dell’apparato respiratorio |51 |c |III/2s |MED/10 |18 |7 |1,00 |
| | |Malattie dell’apparato cardiovascolare |52 |c |III/2s |MED/11 |18 |7 |1,00 |
| | |Igiene generale ed applicata |53 |b |III/2s |MED/42 |18 |7 |1,00 |
| | |Medicina del Lavoro |54 |b |III/2s |MED/44 |18 |7 |1,00 |
| | | | | | | |72 |28 |4,00 |
|C21 |Scienze mediche |Malattie dell’apparato visivo |55 |c |III/2s |MED/30 |9 |3,5 |0,50 |
| |specialistiche |Audiologia |56 |c |III/2s |MED/32 |9 |3,5 |0,50 |
| | |Malattie della pelle |57 |c |III/2s |MED/35 |18 |7 |1,00 |
| | |Igiene generale ed applicata |58 |b |III/2s |MED/42 |18 |7 |1,00 |
| | |Medicina del Lavoro |59 |b |III/2s |MED44 |18 |7 |1,00 |
| | | | | | | |72 |28 |4,00 |
| | | | | | | | | | |
| | | | | |Ore di |Lezioni |252 |98 |14,00 |
| | | | | | | | | | |
| |Tirocinio |Tirocinio collegato a MED/42 e MED/44 | | | | |90 |35 |5,00 |
|III |1+2 semestre |Totale delle ore di lezioni frontali, | | |Ore di |Lezioni |522 |203 |29,00 |
| | | | | |Ore di |Tirocinio |234 |91 |13,00 |
| | | | | | | | | | |
| | | | | | |Totale ore |1050 |CFU |42 |
| |Altre attività a scelta |Discipline a scelta dello studente tra quelle | | | | |225 | |9,00 |
| | |atti- | | | | | | | |
| |dello studente [D] |vate dall’Ateneo | | | | | | | |
| | | | | | | | | | |
| |Altre attività formative|Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità | | | | |225 | |9,00 |
| | |informa | | | | | | | |
| |[F] |tiche e relazionali, etc. | | | | | | | |
| | |Tirocinio per la preparazione della Tesi | | | | | | | |
| | | | | | | | | | |
| |Prova finale e conoscen |Preparazione della Tesi di Laurea | | | | |200 | |8,00 |
| |sa lingua straniera [E] |Apprendimento della lingua inglese | | | | |75 | |3,00 |
| |
|C.I. Metodologie statistihe, epidemiologiche ed informatiche |per |C.I. Scienze Ambientali |
|C.I. Scienze Chimiche |per |C.I. Scienze Ambientali |
| | |C.I. Biochimica e Biologia |
|Tutti i Corsi Integrati del I anno |per |C.I. del II anno |
|Tutti i Corsi Integrati del II anno |per |C.I. del III anno |
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